• LUIGI Russo, La critica letteraria contemporanea, I, Bari, 1953, p. 98. 5 MARto GROMO, Italia, in Il film del dopoguerra 1945-1949, Roma, 1949, pp. 73-81; Cinema italiano, Milano, 1954, p. 97 sgg.; Film visti, Ro· ma, 1957; Cinema italiano, in Cinema d'oggi, a cura di S. FRosALr, Firenze, 1958, pp. 21-24. • ANToNIO PIETRANGELI, Panoramique SUT le cinéma italien, nella ccRevue du Cinéma », Paris, n. 13, maggio 1948 (trad: it., Cinema italiano sonoro, Livorno, 1950). dirla col Russo• - secondo cui le storie di un determinato periodo, e di un ciclo, di un movimento di cultura>, si configurano sempre come e storie di personalità>. Questa caratteristica configurazione del metodo storiografico relativo al neorealismo è soprattutto visibile in Mario Gromo: e non si allude qui soltanto alla forma di composizione (per capitoli e paragrafi separati) della lunga serie dei suoi scritti sull'argomento•, ma al fondamento teorico che sorregge l'intera impalcatura della sua indagine, e in base al quale un siffatto metodo viene senz'altro elevato a canone assoluto di interpretazione. e Il solo modo di accostarsi a questo nuovo cinema italiano>, sostiene Gromo già nel 1949, e è quello di considerare le opere e gli autori, una per una, uno per uno; in ciascuno dei loro fiim hanno cercato di racchiudere un loro mondo>. E altrove ribadisce e precisa: e Specialmente fino al 1948, che è l'anno di Ladri di biciclette, si è avuta in Italia una tale felicità di creazione cinematografica da meravigliare il mondo intero ( ...). E' però certo che quei film non nacquero nè da una corrente, nè da un movimento, nè da una tendenza (...). Quei film ( ...) erano il frutto di iniziative più o meno isolate, individuali>. Il legame che unisce un autore all'altro, o con più esattezza le opere tra loro, va rintracciato soltanto nella loro appartenenza a un medesimo periodo, e accertabile con i semplici criteri della cronologia>, ovvero in quel e comune fondo naturalistico > che rischia di attrarre nel proprio involucro - come aveva già ben visto il Pietrangeli • - e le espressioni autentiche del nuovo cinema e le sue contraffazioni, cancellando cosi ogni differenza essenziale tra realismo e anatomia piatta della realtà. Su questa via gli e equivoci> lamentati da Aristarco sono difficilmente eliminabili. E' naturale quindi che Gromo, per attenuare la gravità delle loro conseguenze (dipendenti in realtà da un'inadeguata impostazione del problema estetico del e rispecchiamento >) respinga qualsiasi generalizzazione, qualsiasi stravolgimento della poesia in poetica, qualsiasi tentativo di innalzare la particolarità di ritrovati linguistici alla sfera di un loro concetto o di una loro definizione. Persino la definizione e il concetto di neorealismo divengono a questa stregua problematici: non si parli, egli dice, di neorealismo, ma di e sincera e aderente interpretazione di un determinato mondo in un determinato momento>: o in altri termini, si parli solo, caso per caso, e di consapevolezza, di ingegno, di scoperte umane anche se torbide e smarrite . di valori essenziali anche se poco appariscenti>. Le conseguenze di una cosi sbrigativa semplificazione nello scioglimento del nodo di problemi che si offrono alla storiografia del neorealismo - 55
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