giovane critica - n. 1-2 - dic.-gen. 1963/64

Critica e ideologia •• E. N. (Enzo Natta), Dissidio aperto tra i critici marxisti in Rivista del Cinematografo n 9 10, 1963. 42 - vimento operaio internazionale?( ...) Non avvertiamo, oggi, che nessuno dei nodi teorici degli anni venti, dei grandi conflitti all'interno dell'Internazionale, è stato accantonato o frettolosamente risolto senza danno, senza tornare a riproporsi, oggi, non come terreno di semplice documentazione, materiale di archivio della rivoluzione socialista, ma ancora problema aperto, irrisolto, dolente, che rimanda a distanza di decenni i suoi nodi al pettine?>. Come si vede lo stato di irrequietezza è diffuso ovunque e spesso in toni drammatici; vivissima è la necessità da tutti avvertita di ampliare il raggio delle proprie esperienze e contatti, il bisogno di verificare le carte metodologiche di cui dispone. Nulla di strano dunque che anche nell'ambito della critica cinematografica ci siano dubbi ed esitazioni. Non per questo naturalmente siamo all'anno zero dell'elaborazione e non per questo si rifiuta in blocco - di queste querimonie retroattive ne abbiamo piene le tasche - il lavoro svolto in passato o si nega l'importanza feconda di discorsi che allora rispondevano a esigenze reali, che calzavano pertinentemente le cose cercando di guidare o di correggere una tendenza, un ruolino di marcia; meritoria, a nostro avviso, la battaglia che durante gli anni del e cinema controrealista > Aristarco svolse a favore di un cinema che passasse dalla fase neorealista a quella e realista» nel senso di un invito rivolto al cinema ad assumere una statura critica, un respiro narrativo: innumerevoli erano, in quel contesto storico i pericoli e le inclinazioni bozzettistiche, le abdicazioni morali e i cascami naturalistici cui il nostro cinema soggiaceva. Ma ne è passata di acqua sotto i ponti. Si è detto che a Porretta è stata messa in dubbio la e politicità> (nell'accezione più lata del termine) dell'arte, la portata esteticamente operante dell'ideologia che la informa e la anima. < Il contrasto>, apertosi a Porretta tra i critici marxisti - leggiamo in un gongolante resoconto di mano cattolica -, < è tra critica e politica culturale dei partiti: la coscienza artistica e la responsabilità civile creano un dilemma nel critico, che vorrebbe assumere una posizione autonoma di fronte all'ideologia, libero dalle posizioni dogmatiche e dai suggerimenti di verità che vengono continuamente proposti dai partiti di sinistra> ••. Pur non dubitando della buona fede dello scrivente ci sia permesso dire che le cose non sono andate cosi; e confondere carica ideologica con rozze precettistiche di partito è veramente banale. Proclamare

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