giovane critica - n. 1-2 - dic.-gen. 1963/64

7 ADAM ScHAFF, La filosofia dell'uomo, Roma, Editori Riuniti, 1963, pag. 102. • UMBERTOEco, Per una indagine sulla situazione culturale in Rinascita n. 39 e 40, 1963. 40 - pone e cui cerca di rispondere. Il marxismo deve abbandonare lo stadio di infantilismo ringhiante caro a tanti burocrati d'oltre cortina (e di qui). « Tanto più che non c'è e non ci può essere conflitto fra la politica e la ricerca della verità, quando si fa la politica partendo da posizioni marxiste. Il conflitto è possibile - e non è raro - fra una politica errata, espressa dalla relativa disciplina d'organizzazione, e la verità. Ma una politica errata non corrisponde al concetto generale della politica. Una giusta politica marxista implica invece per definizione l'aspirazione alla \'Crità, perché si ricollega alla lotta per il progresso della umanità>'· Su questi temi e su altri analoghi si è impegnato recentemente U. Eco in un saggio mirante a « una indagine sulla situazione culturale> •. Anche Eco ribatte sulla necessità che una « cultura di opposizione» ha di utiliz'zare strumenti e tecniche di indagine sorti da esperienze e in contesti diversi ma spronati da esigenze e bisogni ad essa cultura non estranei; occorre pure, insiste Eco, evitare l'irrigidimento canonico di schemi e modelli di giudizio, ad esempio l'antinomia razionalismo-irrazionalismo, sino a dilatare quei modelli per comprendervi i connotati vivi delle cose d'oggi. « Se una cauta esplorazione - scrive Eco - in ciò che non è ' ragione ' per la nostra tradizione culturale ci permette di allargare i limiti della nostra razionalità per permetterci di far fronte a nuove richieste della società attuale (alla mutata situazione planetaria), allora questa esplorazione è razionale. Purché non sia condotta individualisticamente a titolo di evasione paranormale, ma comunitariamente, mettendo dialetticamente a confronto i dati acquisiti e sottoponendoli alla verifica della intelligenza altrui>. Allo stesso modo, per quanto concerne il rifiuto, in voga presso la tradizione marxista, delle tecniche interpretative limitantesi a una descrizione dei modelli formali, delle strutture signlficanti di un'opera c'è da dire che se da un canto effettivamente queste tecniche generano il sospf'tto di abiurare il giudizio ideologico a favore di un rispetto assenziente della fattualità d'altro canto il più delle volte appare un'ansia di passare al giudizio per poter ritornare tranquilli alle proprie abitudini>: che è una forma di pigrizia culturale mascherata da ortodossia ideologica. Allo intervento di Eco ne hanno fatto seguito altri - Ferrata, Vené e, quello recentissimo di Rossana Rossanda -. « I temi che Umberto Eco - scrive la Rossanda - ha proposto su Rinascita al dibattito non sono nuovi: nuova, forse, la intelligente, deliberatamente provocatoria e, per qualcuno irritante sistemazione ... Esse sono, anche, riconducibili a una precisa temperie della cultura italiana del dopoguerra, legata assieme ai nuovi pro-

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