Il marxismo oggi • A quali risultati abbia condotto, per esem• pio, in Unione Sovietica la condanna aprioristica di ogni « avanguardia II musicale e la difesa acri• tica del sistema tonale, ce lo dice Luigi Pestalozza: « Posto in questi termini manicheistici il problema del linguaggio, non c'è da stupire se, poniamo, Karl Orff e i suoi Carmina burana hanno in Urss una circolazione e godono di un consenso che al contrario, poniamo, Arnold Schoenberg e il suo Sopravvissuto di Varsavia non hanno né godono in modo alcuno. Eppure non soltanto Orff è stato un buon nazista e i suoi Carmina burana esaltano in maniera lampante una visione aristocratica e razzista del mondo (Hitler lo capi bene), mentre Schoenberg fu un esule, un intransigente antifascista, e il suo Sopravvissuto di Varsavia è una commossa, terribile evocazione del genocidio commesso dai nazisti nei confronti del popolo ebraico)) (LUIGI PEsTALOZZA, Problemi della musica sovietica in Il contemporaneo n. 65, 1963). • JEAN PAUL SARTRE, ·coesistenza pacifica e confronto tra le idee In Rinascita n. 35, 1963. Dalle giornate d'Ungheria In poi (ma Il riferimento è cronologicamente di comodo; molte e obiezioni di coscienza> si delinearono già da prima) la cultura di sinistra ha rinunziato a quell'unità granitica - anche se Intrisa di malumori latenti e di equivoci pesanti - realizzata a prezzo di ogni rigore e spregiudicatezza scientifica durante l'era zdanoviana. Liberatisi dalle pastoie e dai e giuramenti> dommatici che tante aberrazioni avevano provocato e tuttora provocano• ne è venuto nuovo fervore di ricerca e di contatti. E' una storia lunga, che non intendiamo tare qui. Per il momento ci interessa solo appuntare alcuni atteggiamenti ed episodi che, lungo il fronte di quanti si richiamano al marxismo, esemplificano e testimoniano il e nuovo corso>. Datano '46 i primi scritti antidommatici di Sartre e la parabola intellettuale sua e della De Beauvolr costituisce un esempio generoso di ostinata tensione morale e ideologica; è nota la battaglia, più recente, di Sartre contro la e militarizzazione della cultura > e i suoi sforzi a trasferire queste esigenze presso i sovietici, a far loro intendere quanto sia feconda la competizione delle Idee (quanto e ancor più che la lotta, cara a Kruscev, per superare la fase in cui due uomini debbono dividersi cinque paia di pantaloni), la pace vivace delle ideologie (che vuol dire abbandono del metodo da Controriforma delle scomuniche e delle censure). e Precisamente per questo la cultura marxista dev'essere in espansione, cioè deve prendere delle cose ai borghesi e restituirle come cose marxiste: prendere alla sociologia americana quel che essa ha di buono, sciogliere quel che ha di cattivo, fondare per mezzo dell'Ideologia marxista le scoperte o gli studi del fatti, questo rappresenta un progresso Interno del marxismo e una minaccia della cultura borghese> •. Se la politica mette la cultura In campo di concentramento prima ne soffre la cultura e poi la poHtica; purtroppo il marxismo nei paesi a democrazia popolare ha fatto spesso lo aguzzino della cultura e borghese> o presunta tale e con quanto beneficio per Il marxismo tutti sappiamo. Adam Schaff, filosofo marxista polacco, riconosceva recentemente come la vasta penetrazione delle correnti esistenzialiste In Polonia fosse dovuta all'assenza di una elaborazione e di una risposta marxista a tutta una serie di problemi che affliggono l'uomo contemporaneo (qual'è Il senso della vita; dialettica di necessità e Hbertà; Il problema della responsabilità morale) e che In Polonia si presentavano a un grado di drammaticità particolarmente cruenta. E gli assenti, scriveva Schaff, perdono sempre. Occorre dunque, pur respingendo 1 postulati di partenza dell'esistenzialismo, tener conto delle domande che esso si - 39
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