Panorama politico e culturale 1 Per quanto il nostro interesse principale si accentri su Ragusa, sulla sua vita culturale, sociale e politica, sul suo sviluppo o sulla sua crisi ecooomica, sarebbe assurdo non tener conto, anche a costo di far confusione, e addirittura non partire nel nostro caso dell'esame delle vicende elet• !orali, della fisionomia politica della intera provincia (la provincia di Ragusa è risaputa come In più « rossa » deJl'isola !). E ciò al fine di far rilevare 11evidente sproporzione tra fone e possibilità reali della sinistra ed effettiva stagnazione della situazione ad opera del blocco di centro-destra (al punto di poter preferire, nell'Amministrazione provinciale, una gestione commissariale alla formazione di una giunta DC,PSI, coi solito slogan-pregiudiziale dell'anticomunismo). marginali che in comunità di questo tipo può aver portato l'espansione capitalistica: anche mediante la TV, il cinema, i rotocalchi, l'automobile, gli elettrodomestici ecc. Una comunità di questo tipo quali forze politiche esprime e quali forme di cultura? Ad osservare uno specchietto dei risultati elettorali che vanno dal 1958 al 1963 salta subito agli occhi la consistenza della forza numerica della sinistra ( PCI, PSI, PSDI, PRI-Rad., Uscs), con una tendenza lenta ma costante aU'incremento, che ha la sua punta massima nel 1959 ( data della più accesa battaglia autonomistica) (dal 41,79% del 1958 al 47,72% nel 1959), e che poi subisce una limitata flessione nelle elezioni del 1963 ( politiche: 46,69%, regionali: 44,90% ). Questa tendenza è però neutralizzata, a parie le responsabilità e la crisi dei partiti di sinistra a Ragusa, da un costante scambio di voti e di forze tra centro (DC) e destre (PLI, MSI, PNM, e simili), che operano entrambe su un terreno politico e culturale a loro quasi completa disposizione attraverso i fondamentali strumenti del potere locale ( amministrazioni comunale e provinciale, clientelismo, deputati, scuola, organizzazioni ecclesiastiche). Politiche 1958 = Centro: 40,65%; Destre: 16,97%. Regionali 1959 = Centro: 44,40%; Destre: 7,88%. Politiche 1963 = Centro: 38,20%; Destre: 15,300/o. Regionali 1963 = Centro: 44,50%; Destre: 10,60%. Tutti i dati sù riportati si riferiscono alla intera provincia, ma il panorama elettorale del capoluogo non varia di molto 1 • Conseguenza pratica: il blocco di potere clerico-fascista che tiene le sorti dell'amministrazione comunale a Ragusa da circa quindici anni, con vicende alterne che vedono avvicendarsi ai posti di direzione tipi diversi di clericali, a seconda del diverso umore o preferenza del locale vescovo. La religione cattolica, infatti, e la sua autorità spirituale e temporale, il vescovo di Ragusa, hanno una parie preponderante nei 12-14.000 voti che la D.C. ha preso qui nelle ultime elezioni ( 12.000 nelle politiche, cioè in clima di democrazia televisiva, 14.000 nelle regionali, cioè in clima di rinnovata crociata anticomunista). Questo vescovo, per quanto di limitate capacità intellettuali, creatore di commedie teatrali di basso conio ( tipo La pipa di Stalin) stampate persino da organizzazioni ecclesiastiche spagnole, amante a suo dire del buon cinema (il suo pezzo da novanta è Ben Httr), promotore probabile della « calata » dei salesiani a Ragusa con un complesso moderno di chiesa e scuole professionali annesse, che cominciano quest'anno la loro splendida vita coi soldi dello Stato, meritevole quindi, ben a ragione, della medaglia d'oro di cui è stato insignito lo scorso settembre dalla Presidenza della Repubblica (su proposta dell'on. Gui ministro dell'Istruzione) quale benemerito della scuola, cultura e arte ( !!), questo vescovo rappresenta a Ragusa, o almeno ha rappresentato fino a questo momento, il « deus ex machina » della vita politica e « culturale » clericale. E possiamo ben dire clericale, più che cattolica, in quanto non solo questa vita non ha saputo esprimere dei quadri politicamente avanzati, nemmeno con la generazione formatasi dopo il fascismo, sicchè la politica locale della D.C. oggi non si distacca dall'appoggio in ogni senso alla linea - 105
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