La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 21 - 21 maggio 1961

Domenica 21 maggio 1961 LA FIERA LETTERARIA ALFREDO RIZZARDI PRESENTA UNASCELTA DI POESIA MELVILLIANA * Herman Melville, po ta RA§§EGNA DI STORIA A CURA rn GIOHGIO DI GIO\TA.~NI * Eretici medioevali in Gioacchino Volpe della guerra edella natura Concordemente è stato osservato che. soprattutto per gli studi medievali, il Volpe e ha amato intende– re le masse, guardare i più vasti orizzonti. tenere in mano le cento fila della vita > e che il medesimo e è un pitto.e di .P,randi quadri. un paesista se me– glio piace. non un ritratti– sta > e, ancora, che e la sua narrazione procede densa. serrata. s'articola per mezzo d'uno stile pla– stico e secco nel quale so– no mirabilmente ricompo– ste le cento facce della realtà. con pienezza e chia– rità non più viste>. (L. Volpicelli: G. Volpe: in Fiera lelteraria. 17 marzo 1929). E tuttavia. ancor– che tale giudizio non ab– bia trovato troppa diffi– coltà ad essere accellato dai più. in quel quadro così mosso. cosi denso di colori e di siinificati co– rali, è parso a taluni che qualcosa mancasse o ne infirmasse la lucentezza. Si è creduto, cioè, di avverti– re una certa opacità dif– fusa in tutta l'opera. a causa della noncuranza in cui l'A. avrebbe tenuto il sie-niRcato degli atteggia– menti umani vòlti all'jn– trospezione mistica e allè crisi dualistiche fra tra– scendenza e immanenza. fra ontologia e gnoseolo– -~ia. tra Cede e raziocinio. E infatti codesta carenza dello spirituale e stata su– bito còlta dalla critica idealistica, che nel r..Iedio Evo vede essenzialmente una grande eta dello spi– rito umano: e La vita mo– rale e religiosa - nota il Croce (Cfr. S!oria deUa storiografia iral. nel seco– lo decimonono: Bari. La– terza) - continua a re– stare remota dall'animo e dalla mente del Volpe». restare fedeli agli schemi dottrinari convenzionali che dissolvere il !atto re– ligioso nella storia civile e politica. portunamenle ha ristam .. palo, dopo l'ultima edizio~ ne Vallecchiana del 1926. che sono osservate come da e un'altura che domina largamente tutto il ,·asto piano>, ha alla base non individui. ma giiuppi ma società ma popolo: quella stessa umanità varia, po– liedrica, antipatica alla concezione individualisti– ca della Realpolitik, e che nel Volpe sarà una co– stante in tutto il suo excursus di studioso. Co– desti movimenti religiosi. che serpeggiano nell'età di mezzo. :-i ripercuotono e riecheggiano un po' in oj?ni dove. e La loro vi– cenda la vedi intessuta nelle vicende delle sette eretiche che nei;::ano più o meno radicalmente e dommaticamenle la Chic .. sa visibile e In gerarchia: intessuta nelle vicende del Papato e dei nuovi ordi– ni monastici. i quali cre– scono tanto in virtù di quei fermenti religiosi che danno vita alle eresìe, quanto per lo stimolo che a loro viene dal biso,e,no di combatterle»: per non parlare di tutta qucll'altrn formicohmte umanità. da– gli aristocrntici nì borg,he– si. al popolo ma,e-ro ai mer– canti di mestiere, che si cacciano in quclln conte– sa e, per congcnialit:\ e cnnsentaneith utilitaristica ed etica, tr,1ducono nella prassi mO\·enti religiosi. SicchC ncll'orianarsi del teoretico e del pratico. nella più concreta storia civile e politica, si potreb– be dire, non senza qualche rag:ionc. che 11 \ 0 olpe ab– bia saputo indicare i cri– teri metodolo.idci più per– tinenti alla co~iddetta sto .. rìa deJle religioni. * tfi ROSA1l.\.l ZEUJCCIII l\Ia sappiamo che U Vol– pe era sulla breccia con– tro gli storici puri. impa– zienti, se non sprovvedu– ti del tutto. delle disci– pline giuridiche cd econo– miche. col loro e continuo scivolar nel va1?0, nell'ine– satto. nell'ìmproprio, ogni volta che sì voglia o deb– ba parlare di certi isti– tuti di diritto pubblico o privato, di certi fatti della produzione e distribuzio– ne di beni>. (G.V.: Sto .. rici e macsrri; Firenze. Vallecchi '24). Donde un Una ricca scelta di poesia melvilliana, assai pii.: ricca e completa di quella curala qualche anno fa da Luigi Berli per la collezione « li Melograno•. è u:scita presso l'editore Cappelli a cura di un no10 amcricanb.ta , Alfredo Rizzardi, in un'edizione di lu:sso che oltre alla tradu– zione col testo originale a fronte, accoglie un'ampia in– troduzione, note alle poesie, una notizia bio-bibliografìca e una bibliografia csscnzinlc. La poc.!>ia di Mclville è com– presa in dh·crsc raccoilc, al– cune pubblicate rlall'o-utcrc in poche copie, altre rimaste 1ncdi1c, e abbracci,1 più di un trcnlcnnio dc!la sua viia intensa e tormentata. La scelta .::urata dal Ri1.– zardi :si apre, seguendo l'or– dine cronoloii:ico di compo– sizione, con le Po::sic della Guerra - la guerra ch•ile tra Nord e Sud (1861-65), e,·ento ~~~ltfNi ~l1~1~ 0 ~ 0 ~1~~n!~acl;i~~ ne1.1n di uomo e di sc1ittorc (era nato a New York City nel 1819)vhc con appassiona– ta partccip111.ione scn7.a pci-ò smari-irc mai quella ,·asta -.u– pcriorc comprensione della realtà caratteristico del suo genio e che vale qui ad innnl– zarc compo1>Lr.ioni pur m:.tc da cpbodi e moti,•i occasic-nali ad un lhello a-.solutamentc ignolo ai numerosi pocli di ii:ucrro suoi eonlcmpornnci. Ncll'introdu7ione il Riuardi ha messo in pieno rilic,·o la totale aderenza del Meh-lllc alla cruda realtà d'una delle r.~ùs1~ri~~~crdi~~~;11Ì~~icet~~ Cullcn Brwmt, un Longrcllow, un Holll'!es ~.a1try,a quel tcm~ po as,m piu st11na11c~nlon della (:.uerra, avevano e,•ilato di ~uardare in fa-;ci.1, c.ilan– dovi davanti la cortina di un sentimentalismo ar1ificio\O e con\enzionale o !li una rct– toricn cln,sichcg~iante. Anche lo Whitman il ptù grnndc di essi. è troppo cntusiasrn e 01- timista per scorgere, al di lò ~h~\:~ri;i ei~~r~c~\i ~li~/~ ~acrosan10 conflitto di ideali. il \ero volto di unn guerra fr.11ricidn, Questa cortinn di rcllorica o d'cn1usiasmo il t-.lelvillc la strappa con un solo ges10 nu– dact' e deci:-o, In ra c:-dcrc flosci.i n terr.l con poche amaro parole, • Che cosn, pili di .una pnl101toln può !-C 0 0(!1ie– t(. l'iosianno! • esclnrnn il poe– ta dinnan1i nl cnmpo di bnl– ,a~lia di Shlloh irnmcr<:o ncl– l'nhissimo silenzio che -.c~ue nl frn'i1uono e al\'orsa:-mo della strage, p:1rolc che dan– no In mh.urn del suo modo lucido e disincanrnto di con– templflt-c In I ragedi:\ dclln ~uerrn. Mtt nc\l'orro1'\! fisico che na:-ce dnlln -.inccrità clcl– l'ossc.n·n,ionc rcali\lica (hn– sti ricordare l'allucinala ric– ,·oca1.ionc dei cndutl a i\lnl– \'cm Mili • nel buio dclln fo. resta .., • con In cartuccia in boccn • e • bnrhe selvPgi!e dì sangue•> e nel profondo sen– so d!'ll'incluttabile si ddinl– sce poi la noia r,iù nlta del– l'ar1e cos\ del poctn ccmc del romanziere. la p~w1ìcola1'\! r~e~~nn;~,h':\ 1 ~~h~ 1 ·sguc~g:1 1 ~ 1 ~'\{ fo~;1tn e incupita clnlln mnn• cnnz:a di u•·u con-,,1pe,·olc a– perl\U"'.tal dh•ino. E' noto il po::,10che CKcupH il m:u-c nella ,•iia e nell'ape• r.a del i\lelv11le. Anche nelle e Poe.lit= rie/la guerra • impor– tantissime sono le in,nm~ini marine, non solo per k ll'\!– quenti IÌC\'ocaz.ioni di bana– ilic na, ali, ma per In copn– ci1:'1propd,1 del ooct,, di .1r– ricch1rc quc~lc imma5iini di profonde ri::.ononzc ::.imboli– chc, di ::.ervir::.cne come dì tregnanli e \'Ì\ ìde mc1nfon:. p~~a:t'o c:~~~~~~1 1 / ft:c~h:~ alln , igilia della gucrrn ci– vile, p1-c1>agio come d'l:n tre– mendo e\·cnto che iuvc::.1a tutto il cosmo, è e1>p1-c::.::.o in un linguaggio marino: e L'abele tr:i.,alc nella traH·, la qucrci:i. nella chi~lìo rom– pente• • Che din!sti -.e i golA dcnudos::.ero il fondo mcl· moso?• Ma. e1>pt-c::.s,uncntcintitola– ta 3I ma.re è la mccolla Sca– Pìca.s dì cui fanno parie li– riche bdli1>::.imc come Sul mare aptrto d'unJ tl~gicità cupa o dc1>ola1a,o /J c~1>0 ~~Jf 11 ~c;d 1 t 1 ~ge,~t ~d.td~ e l:~ mare ::.olitario •· ::.imbolo ,i– ,~ntc della conqui::.ta artisti– ca frullo d'un in~s.an1e trn– ,•aglio interiore,. eppure_ fre– se.i e leggc1-a, 1m1rt.vnsa e nuo, a come un cmffo d'crlx marine geliate da un colpo d'onda ::,ulla rù·a: in_:magin.e stupenda che richiama il : ~~l'?:bi~~ 1 d~ìfn .. rt~t~.1ps:i~~ lirica fo sof(iua nella r.1ccol– ta :,egucnte dal titolo plu1:1r– chiano di Timo/con. ni~~iis~i~~":,~t\~~~-~~ 7 ~~i ...nche 31cune impressioni di un sogJ1:iomo in Italia (l'e- ;~;!.~• j;:,d~:_:tc cdf°'P~~~: t! Cattedrale d1 \filano), parli– colannentc 1>ignificath-ce .nu– merosr le liriche in c-ui nap- r-:~i~:am~ti:t ~~1!;~n~i~ dj~: tens.o il d~iderio di rcrdere oa_.c1tha nella concreta real– tà della pJroLì, del \er:\O, dell'immagine met~forica l'c- inrcJ~m'e ~n~.~~ss~~a e eh~ L'Arte in cui sono individuati ~li elementi di\'ersi e fra loro opposti, neccssa1i al formarsi di ciò che potrebbe chiamar– si la condizione poetica: fuo– co e gelo, entusiasmo e pa– zienza, orgoi!liO e umiilà. cal– colo e istinto. tutti fusi • col mistico cuore di Giacobbe, per lottare con l'angelo l'Arle •· E le numerose va– rianti della poesia che il Riz– zardi 1ipana nelle rote illu– ::,trano bene, anche a prcposi- 1? di ql!CSta breve CO/llPOSi- 1.1one, • 11Belo•, e la pr.zic-n– za • e • il calcolo• che fan- Pn~ui~~i~~,';oc~I~:. folborante Ma anche in liriche appa– rentemente oscure cd enig– m:uiche è ancora lo s1csso moti\10 che sottende e chia– ri::.ce la flua tram.'.\ di im– magini simboliche, affascinan– ti ma spesso indecifrabìlì, non fosse che 1u1te sì svol~ono su temi assai significati\'1 e per cosl dire sint..,matici: il tema dclln solitudine più completa e assoluta che susci1a il dub– bio dell'anormalità. e dell'e- ~~~~7a0 q~~},e~:;c~ef &~~h!~ di Mctrodoro; il tema della solitudine, dell'austerità qu:l– si a1>ccticadi vita, del la,oro accanito e indcfe::.so nel Tes– sitore dove la tovaglia che • l'essere solitario,. tesse • a un solitario :elaio • per l'al– tare di una misteriosa divini– tà adombra nncora una volta In faticosa opera dcll'arthtn; il tema della solitudine e del– la te111atione che asi-aie l'au– ::.tero abitatore d'unn cima dell'Alpe deserta • incanutit:t dall'inverno .. - un mondo in ~r1ci~i~aun;~~ti~Sl~:;ia mco~l~e~ artisticn - e invi:a l'n!iccta •montanaro• a scendere ,cr– ::.o il basso, verso il pince, ole, e il facile, con la lusinaa dei ,·ersi mu1>icnlissimi della Ca11:.onc di i.Ami a: • Scendi. discendi! Piacevole In ,troda ,•e1so il bas,;o...... L'l vbione cruda e dolorosa della ~rucrra, il fnscino in– lcnso e quasi ossessivo del mare, la concezione alta e .severa dell'nrte, l'assidua os1i– n111aricerca della sun essen- 111: questi motivi squisita– mente melvilliani, che ben si accordnno con In fhioncmia nobile e austera che l'amico Na1hnniel Hawthome ha trncciato di lui nel suo dinrìo, 1>'in1rccciano nd altri più in• consueti e nddiritturn ccce- 1ionali come quelli che allio– r::1110nella strana e mpo.;;i- 1ionc che nprc In scelta da :~::',?1;~~ ed;'ii~ti~i!~e~°C~,;~ tracciati sotto u11'i11m1Qgi'11e rii amor Mì11accioço, dC\'C, ncll'imp1'0\'\'l:,o dcsiar<.i 111- l'amorc di una giovane donna .li rivcln tutta In po1cn111 sconvolgente e demoniaca <lei ::.es-.o. Ancora potrcbbe10 ::.iuoirc il cono,citorc suj)crficialc di 1\lch ìlle certe compo::.izioni lievf..,ime di ispir,1Lionc sot- 1ilmcn1c ga\nntc, quasi mn– dri~mli di ir.11i:1 sci tcccntcsc,'I come In Mnrcl1esa di Drim•il– licn, Trifogli, La /i~lia del lmrnio, o quelle che ::.i direb– bero quasi capricci su un to– no \pensiera10 e in~enuo co– me In lirichett.1 folli, Jcg– '1iaclm e musicale come una cnn1.oncina inlantile, o Camo ~~\'r:t~ 1 l,\fN~; 1 sf~~r::1it~t~ tono nostalgico, ambcciue comprese nella ro.ccoltn Erbe e pim1tc sclv<1tichc, co11 una ro.,a o due che mos1rn anche nel titolo come l'amante pili completo e appa:-sionnto del m:irc, ::.npe:,,sc 1:uardnre con occhi attenti e amor'O,I anche .illa ten,1 e alle \·ade fami• ilie di erbe e di fiori, di::,tin– iUendo e 1i::onosccndo cani piunlll nelle -.uc cnra11cri:-ti- frni!,ranza o splendore a cui pure il cielo • dà un luogo da vi\'cre pigramente nel sa– le•· Immagini bellissime, ca– riche di una :mggesti, 1 ità in- 1ensa. anche se riesca cslre– mamente rischioso e diffici– le tentarne un'interpretazio– ne sunbolica. Ma il !cuore di poesia non ne sentirà alcun bisogno, pago della va- 1>titàe della ricchezza di sug• gestioni e intuizio-ni nuo,·e balenanti dall'apparente oscu– tità e ll"3SCUr.ltczzafermale. Quanto alla traduzione, lo autore era pienamente at– trezzato grazie a una pro– fonda conosccm:.a dell'inglc– ::.e e a un gusto eccezional– mente spiccato della propria lingua (anche il Rizzardi ha tentato felicemente l'a\'\'Cn• turn poetica in un suo li– bretto di \'Crsi) ud nttuare quell'ideale di massìma fe– dellà al testo originale e di massima fedeltà, al • genio• della propri::i lingu::i ::il qua– le do\!l''Cbbe tendere ogni \Olida in1crprcta1ione di un testo straniero. Non c'è solo l'impcano a questa difficile e delicatissima fedeltà ,e1-so due p:idroni u~ualmcnte J!:e– losi e intransigenti manle– nulo per tutte le cento li– riche tr.ldotte, ma anche, ~pcsso, il ra~giungimcnlo di quc~to difficile e delicatissi– mo accordo di oppo:.tì. E certo i forti drammi dello spirito. che son pro– priamente dell'individuale. la problematica religiosa intesa come dottrina, la ideologia come fatto teo– retico: effettivamente non sembra assorbano l'inte– resse del Volpe, 1:1er Io meno sino a che non si t.amutino nella concretez– za di azioni pratiche, non si accompagnino al multi· forme e complesso sentire dc.e.li uomini, ch'è reale e non . astratto. Quello astratto del suo maestro. il Crivellucci. neUa Storia deUe relazioni tra Stato e Chiesa; o del Villari. nella Storia dì fra Girolamo Sa– uonarola. che ìl Volpe. pur senza asti polemici. do,•e– ,·a contribuire. con le sue pili realistiche indagini, a releg:are tra i ricordi della erudizione accademica: ov· vero l'altro più effettivo, ma non meno sterile ai fi.. ni dell'indagine storica, dei filosofi di mestiere, come il Tocco. più preoccupati di i~~d!~ 11 f~i~~ 1 irì: 0 1~~id~~t~i riferimenti concreti. nei bisogni, nelle e esigenze pratiche e sentimentali> della società, Pertanto al– l'accusa d'indifferentismo spirituale verso i valori ideologici del l\lediocvo. il \ 0 olpe dove,·a contrappor– re una delle sue ricerche più ori1'linali, il cui cam .. po d'azione è, per l'appun– to. l'atteggiamento reli– ~ioso della composita e differenziata società mc .. die\'ale. Il suo studio sulle ere– sie (Mot,imcnti religiosi e sette' ereticali nella .so– cietà mcdiecalc iralinna sec. Xl-XTV), che orn lo Edtlore ansoni molto op- Che poi nello studio del– le eresie medievali predo– mini l'interpretai;ione eco .. nomico sociale del fenome– no reliiioso. non può in nessun modo autorizzare il sospetto che ci si trovi di fronte a una deviazione in atto della ricerca. PerehC. in tal caso vuol dire che era più forte la carica dc– _e:li interessi mondani che non quella fideistica e che questa, incon~ape\'olmcnte. si arricchiva e inquinava di pretcsli eteronomi. E del resto. sottraendosi nlla suggestione del r:lceonto del Volpe. non è difficile accettare la premessa che le eresie del basso Medio– evo siano film>oficamenle e dottrinalmente trascurabi– li e rappresentino meglio un nttcp;ginmento etico. Del che, conLro In tcnclcn· zn a considerare "ottn ln specie teologicn le ei-esic medic,·nli. ln pili recente storiogrnfb hn potuto ren– der conto. col sostenere. che. in E:,l'nnparte. In base conrnnc elci fenomeno ere– ticale ò pili modestamente Pen1.Jltima p1umtata: dalle Campagne di Spagna e cli Russia all'Abolicazione (1808-1814) * ll mito napoleonico nell'arte Gumto cou la pace di Tilsit, conclusa uel luglio del /807 co11 l'imperatore ,\le.ssm1dro, ,tll'avice della .llla potcn:.a, Nopoleo11e, ntor- 11ato n Parigi, si gode w, anno di pace, pri· ma di i11iziare la conquista del Portogallo e della Svagna. E durante tale periodo si de.– dica a/In orga11i1,za:.io11e. iutema dello tato, 11011 trascurando di potc11:.inrc le arti, l'erso le quali egli mostrò sempre w, vl\•o i11te– rcssame11to. Egli infatti m•e,•a già baudito vari concorsi frn i quali i pir'I ,rote,•oli quelli • per il miglior quadro di storia • e • per ("' soggetto onore,•olc ver il cnrattcrc na.:10• unlc •, concorsi che praticamcme co11trib11i– ro110 anch'essi alla rcali:.zaz.ione ,li q11tl mito napoleonico 11('/l'arte che oggi 11oi pO.\Siamo, sin pure brc,•~me11te, descriw:rc, ,\la 111 ,111elper1otlo Navolcone i11co111i11cit1 nel es.(cre af#itto da 1111a 11recoceobesità: etl è moti,•o di piccaute curiosità il fatto che 1I gra11 mare.lcinllo di 1uda:.z.oDuroc 11011 .li .lta11c,use tli raccoma11dnre ai pittori, incari– cati di ritrarre l'imperatore, di • fare delle figure 11ìuttosto i:ra:.iose .. oppure • di 11011 curtir tanto la pcrfetta ra.s:,omigli,m:.a q11a11to ,I bello ideale, co11scrwmtlo q111dche lmta· 111 C~s~Ccl::r J 0 ~~!~1fa ':ii ;!~::'!~mfi~::~,1~.i~e ;; posteri il ,ero Napoleone de/111 p11cedi Tifslt svetta n 1111 tedesco, il Dahlmg, 1I qw1lc lo ritrasse. durm,te il s110 so,:giomo a Bcrlmo i11 1111'i11cisio11e colorata: l'imperatore è i11 costume di colomu:llo elci Caccimori tiella Gm1rdi'a e lt1 stampa Ira OJ;?,:i 1111 ,•a/ore 11011 .lOIO t1rtistico ma anclre di clcx,;u111,•,110 foto– grn/ico 1111icoe carattcrfatico, E ttznto t 11nturnle l'esprcssioue tic/ ,·olto mcrso dal Dalrling q11a11to è fals_a quella_ incisa dal De~mott, 111 quel MIO .l1111bolcgg1a11te ccl t1r– caico dccorativt.\1110. \la l'c,,opc,1 1wf)Oleo11ica è stat(1 csr1ltata " Pari~i t1nclic co,1 tre 1110111m1c11ti ormai ce– lt:bn e che costituiscono 11110 delle maggiori attrarth·c per gli stranieri e/re si reca110 nella capitale frn11cese. Essi so110 In Colonna Vcnd6mc, /'Arco di Trionfo del C.1ro,;:cl\o e l'Arco di Trionfo dcli., tclln, la. cw i:ostn1;.io11c fu ,·oluta d<1ll0 ste..Ho Navoleo11c. Negli ottmltn ,bnHorilie,•i bro11;.c1 della Co/011110 di Pia:.:.a' \ 1 e11d6me sono raffigurati cr1isod1 della vittorioJa guerra del 180.5 men– tre lt1 colossale statua dcll'im~ratore elle ne decora la cima Ila subito, nel tempo, * di GIANFll,IPl>o CAHCANO t'addlo di Fo111alnebleu (20 aprile 1814) In un:i Incisione 1>01>olare dn·cr.lC trasforma:.iom. Quella ori,:maria, che ritracrn Napolco11e nel costume di Cc– .lare, era opera di Chaudet, alla quale sue• cessc 11el 1832 WI brO/ll.O di Seurre, che presentò l'im1,eratore nella leggc11dana di– ,•i.M ciel Primo Comole.. Ma Napolecnc 11 I ri\•ollc uno :.io cesareo e questa ,·olla fu 1/ Dumont lo .\cultore prcscelro, I.A Colonno Vcndòme, che dovette lllbire., nd ogni cambiamento di regmie, il furore d1stmtti,•o dei rivoluz.1011ari, venne de/imt1- \ a mente rico.:;tnuta ne, s11011110111, origmari del 1875 cd a11cheai nostri giorni è la statua del Oumo11t che ricorda l'u11vcratore, l'Arca di Trionfo del Carosello, sor111011- tato clall'i111111agi11e. d lla Francia, in piedi .lii 1111 carro trionfale tirato da quattro cavalli, i! dedicato alla e.saltaz1011c rl1 11i1toric 11uvo– lco11iche, da Atuterlrtz. all'entrala a Viemw. e il 20 marzo 181 I gli 11ascc/i11nl111e11te l' rede al tro110. "';~:~ ;J; t'J:~'l,t~~~ ~[A ~~ ~;:~/~o,~"? 1 ::i' 0 v~~ tc11zn 11cr q11elln che snr,} l,1 llism,trosa Cq111- pag11t1 di R11.lSÌtl, tl11rm1tc /(I q1wh•, ucl/';11- vomo tic/ 1812, m1rlrd qua:,; comr1leta111ente diMmtto 1m C.lcrcito rii oltre 111c1..:o 111ilio11c tli soldati-, 6 so110 Char/ct e Mc1sso11ier a ricordare vittoricamente lt1 ritiratn: ed Al– /1crfo Dc M11s:,et, critit.:o d'artti i11 occtl.~io11c tlcl Salon del 1836 scriv,wn: • Ad eccez.io11c della Mcdu.sn di Gc!ricau/t e del Diluvio tli /lou:,sill, no11 co110,co ,ma tela che vrod11t:<1 lii/ti c;o,d forte lllll)rrusiOllcl CUIIIC q11C:,'tO Episodio della l'ltirntt1 di Rm,:\in del Clwrlct •· Nn110IC011e voi, rcc;lutato 111111110110 e.o;crcito di ,:io111111i soldati, lascia ancora In Frn11cin e sconfiit:c il I• nwggio 18/J n Uuzcn russi e 1m1s:,1a11i:q11i"'li, do,,o riti a/temo s11s– sc,:11ir_ç/di co111lu1tti111c11ti pii', o me.110 i11- ccr1i e trattntiue di ,,ace i11rcrrottc, e 110110- ~t(lntc lt1 vittorit1 di Orcsfl11, :,I gi1111geallt1 .lco11/itt1J di Up:,,_i(1 che olJIJ/iga Na11olco11ca ritomm·e 1,rec1v11osn111e11tc ,, Ptirigi, mcutre le tm/Jfle alleate inwu/0110 da og11i vnrte ltl Fraucw, i\1(1 IIOIIC)Slm1te lt1 ~,w mulacw ncll'ntltlC· care il 11a111ico, 11011 rmò il11vctlire che /Jarl,;:i ,,c11gt1occ111mta: e l'eroismo suo vcrso11nle e delle 11·11vvc r'i111a.ltcgll fedeli ,1ell'ora de.Ila sorte 11vvcr.lt1 .rnn) 1111ivcnalmc11tc rlco,10- scifltO e dai coirtc111voranci e dai posteri. bd tmcorll 11m1 volta è Gio11L111gi Emesto Mcisso11icr (I(/ 1111ire il SIIO 110/IICa l/llCIIO tlell'i1111,crtJtorc i11 1111 ,11111tlro. oggi "l to1n 1 re, ~::~/"' 1J~:~ 1t 0 !iit 0 /c!"'~.~~11~"":~~g1,~::;e :,~~~,~ grimdczzt1 cvic": lt delo J /~sto e dfi,,ro le nuhi scmhm rJll(ISi di 11dirc Il rumore del ::1 °d,~~,1J1~·c~~~~~s~'."~':~:!/,0N~f:i 01 :fd/1~,;°~~•,',~'~ rnli, :,uméhi, tf,l,\fntti: e i11 quella visione tU Cli/Hl 1ristczz.,1 è ,mcora l<1 11obilc, 011.l·tera figura tlell'im11eratorc a tlo111i1Uire, E simile ,,gli a111ichi dei' della l,!llctra è il Novoteo11c i11ciso, /rt1 n11volc cli volvcre e il la111vo dei f11c,li, tfol llaffct (11 (JllCl/(1 S/Ul 111ag11i(ica !~~fi~':1/:a s~:~~o~"JIWC.lCtllala Ritirata del bat- ehe rx.-culiud, chiamando 1-------------------------------. ognunn col ::.uonome. /..'Arco di Trionfo della S1ella. iniz.ialo 11cl 1806 1•cm1e immg11ra10 solta1110 tre11t'a11111 dopo e Naf)Oleonc è presente soltat1to ud ba.ssorilic,,o del Trionfo 1 o,,era di Cortot: ctl è 1·cst110con ima cla1111de.Nella mano sini– .ltra ha u11a spadt1 mcutre stc11de la destra .lOprt1. rma do1111ai11gmocchiatn che si111bo– legg1a 11110 1iaz.1011e vmta. U11n Vittoria se111i- 11uda lo incorona e 1•icino a lei è u11 prigio- 111ero. la Storia scrive sopra u11a tavolet1t1 le varo/e: P1rm111di, Marengo, A11.stcrlitz., 111c11trc iu alto la Glorill suo11n la tromhn, Ma 1101111a11CtlfOIIO miche gli SJ)llllti comici 11cl/a tragedia: e Ct1rlo Vcrnet se ue fece 111irahilc i11tcr11rete i11 ,mn celchrc .lCrie dì cancnture cletlicate ngli .ltrmucri che avcva110 im•mo Parigi e che j{ i11titola,10: Soldati inatcsl, Tamburi russi, Ufliciali prussiani, li Co\acco galunte cd altre ancora. L'umile fior,: ,,ioletto del trifoglio, per esempio, è ca– ri...,imo al l\lelville, cos\ co– me alla g1"3ndc pocles,n ,un con1emporanca Emily Dickin· son, mn per intendere cçmc il crc:uore del sovrumano mi– to mnlino di tobv Dick fo~sc ~~nsibilc aglì a,pclli più lic\i e ag~raniati della natura, e non solo ai più solenni e grnndio-.i, occorre leggere la bl"\!\e lirica l'innamorato e ;: cc..,pmilio di siri11ga do,·e le ::.irin~hc in fiore sono ,·i– ::,tc cogh occhi freschi e stu– pefatti dì un bambino e ::.u– :;ci1ano unn serie di [cstose -.cintillanli 1>imilì1udìnimela• foriche, che In chiu'iur.: enii!,– ma1ica e tri::.te non riesce ad orfu1>carc: Come w1 albc.ro di Natale [illumi11ato, Come! u11a grott<1 trafitta di [cristalli, Come bia11chi coralli nella (1·erde .1cqua dc.I mare, Come il ciclo notmrno assie– [pato di ~rei/e ... Cos, tu mi appari, Siringa, Tale potere cl'e.saltate ha (l'amore. \fe11trc mi aggiro ai cancelli [del Parodi~. Al com•eg110d·amo,·e con E,·" [che non vieue. L'avventuradell'uomo * di l<'ll.A1\'CJ,,'SCtJ GIUSI Piero Scnnzionì. 1ramite l'editore Fcrriani, prescnta il <:uo libro• A\'\en1ura dell'uo– mo» nel quale - lo diciamo ::.ubilo chiar:.imentc - 1en1a di dare una sintc-.i poctic:t e scientifica della \ ila. cità dialogata del romanLo, Con questo ultimo libro, &anziani, nbb:indona, consa– pc,•olmente, questi pcr,;on::ig– gì manc:iti di ieri per illu– st-rarci l'• Avventura dell'uo– mo,.; dal momento in cui, l'uomo, per un allimo d'amo• ~. si affac-cia alla vita a quando t.:m1ina il suo e.am – mina terreno. Scamfani lascia le cre:iture che gli sono ca.re , lascia la !>Offertapsicologfa del perso– naggio che vuole vhcre e che non riesce a \"Ì\'Crc (a questo proposito il pensiero ci ri– chiama Mnn:-cl Proust cono– sciuto da Sc:uu.iani ::,olo nel 1943 ma il cui incontro J sta– to decisivo) e ci dà un sag– gio s1ilisticamente pcrfcuo, ~~;J~!f~ 1 ~:n u~:glit~~:~~ presa a prestito dai libri scientifici tedeschi. Un saggio disinvolto, spi– gliato, nel quale, anche quan– do riporla in1erc pagine di • Fclb: •• la trascrizione ac– quista un significato nuovo, aderente ad un impegno es– senziale: quello di farci assi– stere al più grande speuaco– lo del mondo. Perché proprio di uno spettacolo si tr.ltla: si apre il sipario con duecen– to milioni di genni maschili che net buio caldo de.Ili! ma– trice comincia110 la loro mi– s:ra:}one per raggiunguc la cellula femminile. unica, gran– de e bella come una luna sfe– rica un.sparente alla. e lon– tana e, senza suggeritore, co– mincia la vicenda. d11llaprima battuta: è ~iunta l'om di nascere per un bam• bioo che m nove mesi ha riassunto in sii turta rcspe– r1en;.a dell'uomo. Si annun– cia, questo dramma, nel , 1 a- 1Zito:la vita che chiede di es– sere forle e che, adesso, ci ·11ette all'11lt1mo rcptmta:::lio: dobbiamo itwentare il res11i– ro o morire. Ma, a diffcrem.a delle 1rn– gcdie del palcoscenico, nelle qu:ili. generalmenle, si co– mincia dal facile per andare al difficile, qui. in questo ::.pcllacolo, avviene il con– trario. Dopo i tempestosi cin– que minu1i lentamente si pro– fila la gioia di entrare nella \ila auraverso le varie elà: l'età della bocca, l'età della mar.o, l'età del piede, l'età dell'encefalo, l'e1à dei glutei. Il gusto di vivere si trasfor– ma in piacere di crescere Si passa, con una tecni– ca cincmalografica (cinema– tografica non tanto per le ::.--equenze quanlo per l'efficacia delle immagini), nell'età in– grata dall:i quale, l'adolcscerr– sccnza e la giovinezza, prc– po1en1emente, fanno emer– gere le lunghe mutezze, i t'!ntennamenti della 1imidcz.• za, la frcscheu.a dell'amicizia, il tremito dell'amore. E qui, in questa età ingrata, lo spet– tacolo acquista il segno della co,;ciente personalità e re– ::.ponsabilità che la vita ci im– pone: segno che, nell'avven– tura umana, viene a coincide- \fo quasi che 1111 demone .lCRreto lo co– .str111gCS.le di COllt/11110 alla guerra, Napolt.OIIC nel 1808 è di nuovo in marcia,· questa volta contro la Spagna, l'auno seg11e11te riprende la lotta contro l'Austria e vince Fraucesco Il a Ratfabona, Essli11g, Wagrar,1, i111vo11e11- dogli la pace a Vic1111a, Di quelle memorabili gesta è rimasto 1111 ricordo duraturo atlraverso le incisio11i e le pitture dei contemporanei. Cosl Delabordc dfaegnò ed A11bertm incise l'Arri,•o dcll'im– pcr:.11orcal cas1cllo Schocnbrunn, ove Napo– leone appare 111e.11trc galoppa su w1 cavallo bianco, seguito dai suoi ufficiali, verso il luoço che sarà poi la prigione dorata di suo figlio, il re di Roma. Nel 1810 al Salon, ve11nc esposta una tela di Gautherot che clive1111e subito il soggetto preferito di incisori, acquafor1isti, litografi: infatti quel suo Napoleone ferito davanli a Ratisbona, impassibile e fiero, appoggiato al suo cavallo bianco, che offre il piede i11sa11- g11i11atoalle cure del medico, ern rle..stitlato ad attrarre la fantasia popolare. A dipingere la battaglia di Esslini: furono l'Appiani in un quadro che si trova al Museo di Versailles e, verso la fine del se.colo XIX, Bowigny che e.spose al Sa/011 del 1894 l'epi– sodio riguardante la Morte del Maresciallo Lanncs. Come è ,toto, questo prode uffic1dlc venne colpito mortalmente da una palla di cannone clte gli fratturò entrambi i gi,foc– chi. Trasportato in una ambulanu, ria cam– po, gli furono amputate le. gambe: Napo· leone stesso si recò a visitarlo e cale com– movente incontro venne ricordato anche in stampe e litografie ano11ime e di autore: e fra quest'ultimc una delle migliori è quella di Aubert. E se li ritorno di Napoleone nell'isola di Lobau dopa Ja ba1taglia d'Essling, dipinto dal Mcy11ier 11011raggiunge quella potc11z.a espressiva e grandiosità d'insieme che il fatto meritava, è ancora Orazio Veme.t a tramandare nella Battaglia di Wawram w1 Napole~ne a cavallo che osserva ,Ju 1t11a altura il co111bat1imcmo co11 "" canucchiale memre, ~icbio 11lui, Bessière..s,duca d'Istria, cade fcrao a terra. N,1poleo11e, tlOfJO tU aver nbd(cato scr,ve11• do di suo 1mg110 la celc/Jrc dichiarciziouc: • Avendo le votc11z.e alleate vrocla111a10 che l'i111verMore Nr111ofco11c I era il solo ostacolo ~~;j:~~~i¼~;~,,~~,!~ 1} i~ ~ ,1i~11! 1 ; ~f:,-11~'/::~~ dichiara ch'egli rimmcia per sé c f!Cr i suoi eredi al trono tli Francia e d'Jtnlw, perché 11011 v'lw sacrificio alcuuo, /os~'tmchc ,,11ello tiella vita, ch'egli non sia vronto a fare per la Francia•, il 20 (lf)rilc 1814 IMcia Pontai– ne_bfeou e t1ccompag11ato rlai quattro co111- 1111ssaridelegati dalle Po1e11zealleate, rt1g– gi1111gcFrcjus ove il giorno 28 si imbarca ;1~~°o/;cgr~~~1~"g:i~~g~:::;w'e,~I,; ,,~~1~ 1 r~ 111 ~ì:~ aveva vi11to ve.r venti a1111i: l'Isola tl'Elba. E, f}articolarc grottesco, Napoleone per sfuggire all'ira tic/le vopolazloni della' Pro– ve11zo, 11otoria111c11tc rct1liste, dovette indos– sare l'odiata uniforme. dell'esercito austriaco. il rinnovamento morale dell'individuo e della Chie– sa secondo l'Evangelo. e non già secondo l'insegna– mentQ di antiche dottrine pnostiche. (C!r. R. ~Ior– ghen: Medioevo cristiano: Bari. Latcrza. '51; e del sa,!?gio sulle eresie ivi com· preso clr. anche Croce: Noie di. metodologia stori– ca. IL materialismo storico c le eresie medievali in Quaderni dctla Critica V: e A. Pincherle in R. Stor. /fai.. IV. 48. o. 607 •~~.). Codesta considerai.Ione. per spiegarsi le raJ,?ioni che spinsero il Volpe ad intra– prendere uno studio sulle eresie, e importan1e. Egli stesso nella e giustificazio– ne» dell'opera avverte che non perseguirà la vita re· ligiosa In tutto il suo ir– radinrsi; ma. al contrarlo. intenderà e esaminare in mezzo a quali condizioni della :;ociclà specialmente cittadina e a quali situa– zioni politiche le eresie crescono e Si diffondono. quali esigenze pratiche e sentimentali esse soddi· :-.Ca1.10, qua.li gruppi socia .. li sono più pervasi e per– ché, quali riflessi esse mo– strnn delle lolle di che l'epoca e tutta piena tra proletari e borghesi. tra contadini e cittadini. tra basso e alto clero, tra mondo feudale e mondo urbano»: .,.alla fine stu· dinrc le eresie , non come un capitolo della storia del doJ;?"llltl.o delle religioni. nel qual rapporto la loro hnporlanza C scarsa. ma come un capitolo della co– mune storia>, Di modo che lo studio delle eresie. che a prima vista. collocato nel contesto ienernlc della vn– sta produzione medievali– sta del Volpe, potrebbe far dubitare di una deflcssio .. ne dei ellnoni metodologi– ci dello storico. inte~ra la visione economico giuridi .. cn del Medioevo: e. nello st!'sso tempo, posto che la eresia medievale C pili uno :-.lato d'animo e meno una formulazione dotLrinaria: ceco che il dctermini5mo malerlalistico si sfoca 1,er far posto n una rappresen– lazionc realistica dei movi– menti ereticali. L'eresia. cosi. viene n perdere quel suo significato verj!llle di nttcg~iamcnto rell.irioso npprossimativo e confuso. ner cnn1Jiarsi In ntleJl!la– mento di insoddlsfnzione: mnterinle e in ioostasi di -un mondo migliore. (Cnnti11ua) Premio letterario Leonilde Settembrini Per un volume di novelle o racconti cdho d.11 I. Agosto 1960 al 31 Luglio 1961 e spe– dito ai componenti la Giuria e 111 ~cw:rctano del Premio, en• tro Il 15 Agosto 1961. Arnaldo Settemblinl di Me– stre, in omaya:io nlln memoria dclln consone Leonilde Cnstc\– lnni Scucmbrini. nel VII. an• 11iversario dalla :scomparsa, bandisce - anche per il 1961- un Conco1·so Letteralio con un res~~ocXt~~-e l:~di,~~f~~I~ ~t novelle o racconti. pubblicalo ~IJJ1.I. a~osto 1960al 31 lua:llo I concorrenti do\•ronno es– sere di na1.lonali1à italiana; Il libro dovr!\ essere sorhto in lingua llaliona: Il premio \'er• ;~•~~siit~b 0 ~"1~f~tIT ~r~~f~ verrà asscu:nnto in Meslre Il giorno 22 Ollobrc 1961. I concorren1i dovranno in– \'Ìare, cn1ro il 15 Aaos10 1961. ~·~ 1 ni 0 s~r c~~\p~~~n":r 1: é1i~= riu, nonchè due copie del ,·o– lumc al segretario del Premio, con acclusa dichiarazione di p.irtccipazionc al concorso. Co11111011c11ti della Ciurla: Aldo P,a!au.cschi (Venezia - Cannaregio, 4263) (dal 15 Giu– gno in poi) Italo Calvino (To– rino • presso Einnudi. Via U, Biancamano, I); Aldo Came– rino (Venezia - S. Uo, 5990): Uijo Facco Dc Laaarda (Veni:~ zia - S. Canclano, 5434 b); En· rico Falqui (Roma - via Lo• vanio, 1), Segretario del Premio: Giusevve Do,11,io (Mestre - vi;;1Baracca, 15). ,e,""a come ~ritto:e-. E' que: .ilO uno dei nu.::le1mì~terio,! della rcal1a umana ,u cui si appunta co~ maga1~r in• sistcnza l'indaa_mc pocnca del Mcl\'ille: lo dichiara pal.c~– men1e, tra le altr ., la linea Agli Asteri di t:4mpo, .:1 Una 1·tte seh'atica, e, soprallutto :illa rosa nei suoi an1ichis- 1>imi mollcplici si~nificati .simbolici ( Amoroso, Rose al focolare, otto terra, I nuol'i Rosacrociaw, Grani d• ro.la – rio, I.A de,·o::..ioue dei fiori alla loro re2i11aJ ~ono dedi– ~ati ,ersi ::.quisili: ma il più a!la,cinante ,cgcrnlc di \t'eed.l a11d H'ildi11gs è qccl– l'erba 1>en1.a ,omc, quella dh·ina erba del fosM>• oscil– lante ,ell!a dorala ..,• scettro del Dio dell'Ottobr..:,. recisa dal colpo di frustino di un impc1uo1>0 e imolcn1c auri– i:J ( Erba al margine del fosJo) che richiama per con– trasto quella inutile. senza 1n ,·erili, anche nelle pre– cedenti opere c. in particola– re, in • Chiave del mondo,., 1941, ne e I cinque Conlinen– ti .., 1942 e in • Feli'<•• 1952, l'in1ere1>1'ie l'ambizione dello scri11orc 1>ono, appun10, ri– \Olt.i ,erso questa sintesi. In questi \·olumi, infalli. allra– vcrso un'a1-chitet1ur:.1 di for– ma1ione piramidale e una e:;i– gcnza poetica lcga1.:1 più al ::.aggio che al romanzo, la , i– ta, con In V maiuscola, è la pro1agonista principale: una protagonista così onnipresen– te e schiaccian1e da non per– mettere l'articolaziom: del rom:inzo e il dinamismo tec– nico della pagina. John de c·l cinque Continenti .., Marolta dcll3. • Chia\'e del mondo•• Leo di • Fclix • sono, infatti, controfigure perché la ,·i1:1, nella sua poliedrica unh·ersa– lità, li soffoca e li opprime in ogni po~sibile sviluppa. Non che essi non tentino di opporsi con una dbtribuzio– ne di scorci dr.1mmatici e con giochi ri1mici per di\"e– nire personaggi (b:isti pcn– ::.arc a Ruggero Moreno e a Leo di .-Felix •) ma, il loro lcntali\'O, si esaurisce inesora– bilmente schiacciando1>i con– tro un muro al1is.simo che, con la sua ombra, non per– mette il disegno ordinato per masse dcscritti\'e e la plasti- Il dramma scoppia subito: (conlinua a pagina 5) Rientrato iu patria Napoleo11e divorzia da Giuseppina per sposare 1111aarciduchessa d'Austria, Maria Lui.sa, figlia di Francesco I I: Napoleone, 1•~~ullotto e J\farla Luisa d'Austrln In ur)w: ~l:1111 pn nlleizorlc~

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=