La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 10 - 5 marzo 1961

Pag. ,i, CONQUISTE E TE DE ZE * t~ FTER~ LETTERARIA Domenica 5 marzo 1961 LlRlCA TEDESCA CONTEMPORANEA PRESENTATA Pl!,R QUADRI * L'editoria Tre poeti dell'iIDpressionismo • americana * di GIL'S~PPE ZA(-Pl.JLL.\. Nel mondo editoriale americano sono state notate rccente– menlc due tcndcn7e che hanno già trasformalo e mirano a trasformare sempre piu i sistemi tradizionali di quella che è una delle pili grandi ind~stric moderne. Durante QUC!.I0pro• cc:,so un certo confusionismo è pan.o C\·idcntc a coloro che :,~guano il movimento librario, ma in rcalta quello che accade si presenta come ui:i assc.stamcnto inteso a migliorare la pro– duz.ionc e la diffusione del libro. La tendenza piu notc\"Olc sembra ri\'olta a produrre libri p1u picooli e piu economici, mentre l'altra, diametralmente oppo:,ia, è ,alta alla produzione di grossi ,·olumi di allo costo o di grandi opere enciclopediche di tiratura limitala e desti– nate a un pubblico scelto. La produ:,ione di volumi economici è andata crescendo continuamente in questi ultimi anni, e molle case editrici che sono state sempre restie a pubblicare i paperback.s, si sono decise ad adottarne la stampa per non rimanere indietro e non lasciarsi sfuggire il mercato. I papuback.s, come si sa ormai da tutti, sono libri economici, con semplice copertina a colori sobri, stampali su buona carta e non privi di grazia e dì eleganza. A d..iffcrenw dei libri tascabili (i pocke.tbook.s) che sono di più piccolo formato, con pochissimo margine e Mampati su caria scadente e munili di copertina patinata a colori sgargianti, ,endut1 a 25-35 cents e destinati a una , ita non molto piu lunga di quella delle rh•iste popolari, i papcrback.s hanno un prcu.o , aria bile dai 50 cents a poco meno di due dollari. Rappresentano una considcrc,,ole econo– mia perché i libri legati, i libri tradizionali, non si possono mettere sul mercato per meno di 4-5 dollari. Jnnumere\'oli sono le ristampe lanciate in questi ultimi anni come paf}erback.s, e pre7.1.i e formato , ariano considerc\'ol– mentc; ma chi ,·olcsse formarsi una propria biblioteca spen– dendo meno della metà di quanto aucbbc do\'ulo spendere una decina d'anni or sono, potrebbe farlo scnw diffic.>hd poiché questi ,·olumi coprono tutto lo scibile - il che è anche , ero in gran parte per i più economici ma m<!no dure\"oli libri tasc.,bili la cui ,arietà è addiri11ura sbalor– di1i,·a. Xa1uralmen1e tulio questo ha contribuito enormemente alla diffusione del libro· che è ora alla portata di tulli, seb– bene sia lecito dubitare che la cultura sia penetrata nella Mcssa proporzione numerica tra le classi incolte. Ma qucs10 entra in un allro ordine di idee che sarebbe interessante in• dagare: per ora occorre no1arc che mai come Oial l'at1cn– z1one del passante è stata attirata su un prodolto che molli ,cdcvano soltanto in rare occasioni, mentre ora chiunque entri in un magazzino, in una farmacia, in un mercato di ~encri alimentari, e in altn negozi, non puo fare a meno di notare libri su libri. Indubbiamente molti li comprano perché costano poco. mentre prim;.1 non sape\'ano nemmeno che cs1s1es::.cro. E' accaduto pcrt.tnlo che la ri,o!uz1one libraria hn trasci– nato nella sua corrente anche le case editrici che hanno resistito per anni contro i pavcrbacks. Poche sono le grandi e \"CCcbicca.se che resistono ancora. L'anno scorso ha capi– tolato la gloriosa casa di Ch:::arlesScribner's Sons, che ha deciso di lanciare una propd,a serie di papubacks. Altre non mancheranno e\"entualmcnte di fare il gran passo. Non solo, ma la ri,·olu7.ionc che si e ,crificata nel mondo librario ha dalO_ ,ita _anumerose case edit~ici nuo,c cd h.:1portato alla fusione d1 molle altre case antiche e solide. Una delle nuo,c case editrici !)orte .con un ,·asto program– ma e la Atheneum Publishers, orgamu.ata da Alfrcd Knopf Junior (che era vice-presidente nell'azienda patema, fomosa per a,·cr pubblicalo opere di vincitori del Nobel prima che questi ottenessero il premio}. da Simon Michael Bes.sic, che era uno dei principali • cdi1ors • della dilla Harpcr Brothcrs, e da Hiram Ha,·dn che el"3 • cditor-in•chief • presso la Ran– dom House - un'altra delle maggiori case editrici americane. Tra le fusioni ch_ehanno a,uto luogo di recente le piu notc,oli S?nO le seguenti: la Noor:idav Prcss (una delle prime a lan• aarsi nella produzione dei paperbacks) C dn·enuta sussidiaria dc_lla Farrar, S1rauss and Cudahy; la vccchi3 e famosa Mac– m1llan Company ha ceduto il si,, delle sue azioni alla Crom– well•Collier Company; la casa di Alfrcd A. Knopf, Jnc., è stata assorbita dalla Random Housc, la quale ha acquistato anche una vecchia ditta di Siracusc, N.Y., éric pubblica libri di testo: la L\V. Sirigcr Company, e la Harcourt, Brace & Companv si e unita alla World Book CofTlpany. E non parlo di ,arie altre notevoli fusioni che 1estimoniano della tcnclcn7 ... '1 al • big business• anche da parte di un'industria che per tante O\'\'ÌC ragioni si differenzia dalle ahre. . Certo si è che le preferenze del pubblico sono oggi per 1 paperbacks, e forse non sollanto perché più economici. Un curioso esperimento è stato fallo da una libreria uni,·crsi– taria: ha messo accanto su due tavoli dhcrsi due edizioni di uno stesso \'Olume: una legata e una con copertina legaera, cn– lrambc ,·cndute allo stesso pn:zz.o. Ebbene, la ,cndil:l di quest'ultima C staia cinque ,alte magaiorc di quella della edizione legata. E' probabile che gli studenti non abbiano neppure pensato di notare il prezzo dell'edizione lciata, sup- (Contlnuà'a pag. 6) E' ormai un a.s.sioma dire cht l'impre.s1!oni1mo. prima nella p,Ulura. poi nella poe- 11a. Tappresenti il vero ini• .zio dtll'arle contemporanea. E 1i tratta di 1111 ini..:10 a cui non manca il .suo 1plen– dore. Voltndo prestnlare, pcT quadri, un p.anorama della poe.sia tedesca df'i no• Itri giorni, t'Orrei. quindi. cominciaTe d11ll'lmpres.sioni- 1mo. La parola impressionismo (in lcdc,co Emdruckskunst> venne. come la parola e• spressionismo "(in tede1co Ausdruclu;kunst> de1unta dal• la termin ologia delle arti fì– gurau.ve e specialmente dl'l– la pittura. Gh 1mpre.ssioni1u (Frailichtmaler. pleinairistes) appaTteneoono a quella scuo– la piltoTica (.\1anel. S111le.11. Cézannt>. Renoir, eccetera) cht si sfor:::ar::a .di riprodurre l'impressione soggettiva dt– gli. o"ge1t1. Come i pittori, con tratti e p1mt1 cromatici. creano immagini che acqui• stano gutta la loro evidenza. .solo se guardate ad ,ma cer– ta di..stan.:::a.cosi i poeti Tag• giungono i loro effetti arti• .stici con c.spedienti srihstici e tecnici che si fondano so– pra l'illu.siva t' allusira t•irtù inerenlt> a ciò chi' è fram– mentario. abbreriato. pun• tepgiato. Dalla illusione che l'arte asauma i dati della reana nella loro integrale e.s,en:a e ric.sca a Tiprod11rla ,en::a alterarli (naturalismo) .<:, giunge man. mano all'allra che l'arte .s1 ,attragga total• mente alle leg gi della no• tura. fingendo.si una .surrtal– td li gia .so ltanto all'arbitrio dt>lla immagin ativa (espres• .stonismo). li gran.de distacco dalla concezione na turaii,ri– ca at•riene. appunto. man mano che ai accentua il prin– cipio dl'll'amrità creatrice dell'Io. li di.tracco m1nin10 s1 ha con /'impre.ssionì,mo. quello ma.ssimo con l'espre.s• sionismo. Presentiamo qui tre rap• prcuntaiivi lirici impreuto• nisti: Richard Dehmel. Max D.au1ht>ndeu t' Rudolf G. Brn– dinp li Dehmel ( 1.\'63-1920) ,. anche poeta .sociale. ma rag– gmngt> la .fua e1preuione pili alta nella lirica pura. Due t'lempi varranno a confer• mart> la gen111nitd del .suo impre.~.s,onismo t>ssen:::iall'. Dt Max Daulhende-v ( 1867- 1918) riporrfamo dut> vit-idc liricHe. Nella poes10 Im Spi<'• ~~::~as è (c~ft~a:r;n a;!r1c:Vf!: tuito. nella ventd dt'l gc,ro esrerno e dell'atreggiamenro intt>norc. tma giot•ane donna che sollet•,u col braccio lo specd1io, affonda il pettine nei capt>l/i orid11fari. e. con– templando la propria imm"– y1nr, si .smarrr.sce a poco a poco in una oblivio1a rèn•• rie. tan10 che alla fine non .sa lei .ste,.sa donde venga e chi sia. L'altra è un frllce esempio di quello che fu deuo il colorismo daurhen– dtano. Rudol/ G. Brnding (1867• 1938) ha scruto bellts11mr: liriche sulla pruna guerra. mondiaft'. * n cm·u di GUJVA,1.11 1IEC('O Allo scoppio del confJiuo l'autore (chr: t ormai pTos– s1mo a.Ila cinquan1ina. -na ha ancora il fì.sico ben 1empratb dallo sport e lo spirito r•n• viaorito dalle teorie del Clau.sewitz) parie pel fro11- tt', alla te.sta di una squadro• ne di cavalleria. Si trova in 11na.specie di entu.siasmo dio• nmaco ., per tutto ciò che è elemf!ntare e a.ssolutamen1c hbero ~- Il Binding crede di aver 1copeno in questa ine• sorabile realtà (dove a.s.rurde ,ono la pletd. la preghiera e ognt. forma di eterno !cmmi– nlno. e .solo dominano la .so– litudine, la violenza e l'orro– re) da.s neue grosse Maas (la nuova grande mi.sura) delle ca.se. E' una .specie di amor fati n Utzsch.iano, applicalo al– la guerra la quale è t·i.sla Richard nella .sua indeprecabile ine– lutrabilitd. La dura realtd btllica - nt'U'atto dell't>spe– nenza prauca - perdette prc,to il_ suo luccichio di p1eudo-e11c~td; l'animo. dap– prima turgido rd ebbro del poeta, ai sgonfiò e disincan– tò. La guerra rimas e. s ì. il nuovo mefro delle ca.se. ma .salo da un punto di t ·i.sla fantastico. vale a dire la nuova e1perien::a a cl.I.i. si commi.surò, e viuorio.samen– te. la .s-ua immaginaziont>. E fu pro prio 11 .sens o di deso– lala e ango.scio.sa solitudine. uomini. degli animali e delle cose dt frontt" alla moTte ,ca– tcnata della 1tmpre ricor• rcnle barbarie e idiozia del– la guerra. ad approfondi re l'umanità e commuot·ere lo estro del 8ind1n11 Dehmel Tre sguardi Un colore infernale assume il ciel serale al fumigio di rosse nubi sempre più cupe . A ogni tacito guizzo del lontano orizzonte. sobbalza, con un vivido vampo d'ogni finestra anche la lunga via del suburbio su cui il mio cuor fugge verso il sole che tramonta E subito ogni vetro s'incanta più speurale. All'improvviso dalla stanl.8 d"un rigattiere un Cdsto leva gli occhi su di me e li dilata Se ne sta - chiuso dentro una vecchie cornice li esposto. crocefisso. con eria rassegnata. Accanto a lui sorridono ..due pupattole nuove: cosi vuota è la loro occhiaie e inanimate, che il mio cuor, più che a quelle orrende nubi nere, sussulta innanzi e questa varia merce stipata. Ma ecco, dell'occhio infranto di Cristo ripercosso, con cupo brillio vitreo riscocca il lampo rosso. e. trascorrendo vivido per gli occhi delle bambole. illumina. là In fondo, un mermoreo viso, altero nello sguardo, altero net sorriso: Goethe! La metamo,fosi di Venere O mie pallide sposa, scialba nube in braccio al nembo, copo trepido che sbocci dai tuoi veli e ti reclini sul mio petto, per me tu sbianchi e tremi? Ora tu ardi, e in segreto gia annuisci. ed apri gli occhi che il cuor trosflgura. Ora il mio no.me erompe dai tuo labbro, il mio bacio s'i nfiamma: .slamo soli! Soli! Vieni: la luce dello lampada getta ombre. Vieni! Ogni ombra oggi si d1ssip: e tutti i lumi, tutti oggi rifulgano! In un mare di luce tu mi vieni Incontro, o bianco alcione. Non fuggire! Vedi? Neppure il ce.sto cielo voglio che 6CM.ltl Odi? 11 velario fruscia: vieni! Sugli interstizi adduco grevi pieghe, onde la notte argentazzurra innanzi alle tue grazre non s'imporpori. né lnvido il puro ~rdore de11e stelle .si turbi al tuo cospetto. o immacolata. Leva il serto di mirto e sciogli il cinto. Vieni! Sei .sola! Ebbre di sonno solo le fresche rose pendono sul nostro • leLto e sfilano dalla chiusa porpora di timidi boccioli l'ensia d'aulentl sogni. Solo le rose ed io. E come galleggiando in sogno tra gli effluvi guizzo di luce in luce sulle mani fulgenti ed accenno ... e tu vieni. Ed ecco cade, sfolgoro e vanlsce ogni terrestre involucro: e sopra seriche onde emergendo ftno e me trasale. Tra brividi e bagliori strettamente allacciat!, da cupe nubi d'oro circonfusi. librati sopra l'ali che tentano remote lontananze, via trasvoliamo, petto contro petto. verso i -giardini dell'eternità Rudolf G. Binding Prime tombe Tra erbe s·aprono corolle nere di sciolte glebe: mai primavere ,-ì strane apparvero nelle campagne! Nel suolo scendono, giù giù, pian piano, le prime lacrime. E in folti veli, in folto arcano, I primi morti. Notte angosciosa Sinistn balenii sulla trincee. Dal suo .sogno riscosso, ecco il cannone latra lontano nella notte, piroeita insensato sulle zampe di fuoco, e nel sonno ripiomba. Smorfie fanno, nel vivo albor dei razzi, sacchi di terra, uomini. duri sessi. Mitragliatrici, colme di grottesca pazzia, picchiano il buio con ritmo unHorme. La,u?lù bofonchia fuoco scontento e lrrcquieto di fanterie; ribrontola, si smorza. u mille e mille salme s'accovacciano eserciti insonni, si spaurano al suon di strani ordim, ripiombano nei boschi e nei paduli; . ma la terra, 1mpac:s:b1te, ~1 vo:ge, pianeta incomprensibile, verso il novello l!ole. Max Dauthendey R,vi tremano argentei R:\.'i tremano argente;, erbe brillano e accennano, e b,enchi anemoni guardano li ciclo azzurro. M'avviai fra le erbe lenerel~e col mio passo più vellutato. Il merlo si mise a cantare. e il mio cuore a quel canto s·e accordato. Davanti allo specchio Ella tiene lo specchio si che il suo volto nei cristallo cada E con la mano alzata rigge pettini nella ch;oma, e la chioma ne tremola ondulata Quando solleva 11 braccio veno il cepo il velluto del suo \.·estito freme. ncrespand~i e fluttuando 1ttorno alla figura. ~uasi assorta a scrutare !rba che spunti ne! cristallo. dallo specchio ella pare attratta lontano. Finché a poco a poco si oblia. e più non sa donde vPngl'I e eh I sia. Con lo spcc\.hio. allor, cede gn) la mano rat!ratt8 Ella. arros:sendo muta. attorno scruta come una che in ~egreto abbia men1,10. • I testi sono stati tradotti da Glo\'annl Nccco. Ladoppia Ro1na di Cassieri (Continua da pag. 3) perdere inu~ente salute, amore e pace. Cassieri è un moralista, ci prende In g:ro e ci invi• la a ritrovare Il coraggio di accettare. Ma è anche me– ridionale: quei capelli che -se ne vanno sono un ap– pellativo virile che si per– de, proprio mentre la don– na di appellativi fcmmini• li ne tira fuori da ogni parte, minacciosamente. straripa do tutti gli orli della .sua pienezz.a di vi– vere. Come la mettiamo. ci allarma Cassieri? Subire, !arei i complc.ssi, temere il confronto. Il giudizio? Ma no: i capelli non .sono tut– to. E qui Il meridionale ri– de, di se stesso. dopo avere riso di noi. Il cerchio è chiuso, la commedia è fl. nita. Per Notturno d'albergo, un breve romenzo apparso ora da Fcltrinelll, Cassieri ha smontato gran parte di quel teatrino barocco: lo stile s'è innervosito. non ri• nuncla del tutto al diverti– mento ma quasi, colpevole, tra parentesi; vuole pesca· re più a .fondo, in una Ro– ma più cupa. più crudele, più corrotte. Il personaggio è un malinconico portiere d'albergo davanti a! cui occhi passano e s'impl'imo– no i tipi e le vicende della dolce vita notturna 'ro- mana. Cassieri non sta più in alto e nascosto. a tirare i fili, ma nella compiecen– te prima persona scende a compromettersi. a mesco– larsi nel brago: ci invita con lui a un bogno di trl· stel.7.a, di colpevoleua Nella rete vischiosa del• l'Intrigo, dove sesso e po· litica sporca scendono a::o stesso albergo, anche il cio– stro portiere d'albergo per– de qu~lche penna. e alla fine deve cambiare padrone, più nauseato che vincitore. L'autore esce dall'ultima pagma come lui nauseato. Roma contagia, almeno questa Roma dei rotoealchl che FelUni ha lanciato co– me scandalo e lo scandali· ,;mo sentimentale strutta ed· estenua. La fine della guerra aveva promesso una vita nuova, e il rlrmo– vamento non è avvenuto. Ramo è il simbolo eviden– te. putrefatto, della catar· si mancata: è d,ventata una metropoli. una babele dove regna la solitudine. Il diario è Il solo me1..zo per raccontare la dispera– zione, l'Inaridimento. E Notturno d'albergo è un diario. teso. franto. febbrile. disincantato, pel'– corso da cento personaggi senza che nessuno si fermi e s'imponga: il vero perso– naggio è Roma, qui dove le individualità si logorano e spengono, i sentimenti per· dono lena e valore. Tutta qui 'Roma. è giu– sto chiederci? No, certa– mente. Ma Cassieri ne ha· \'ista e v;:,.;ut:a abba~tanza per delude:,._ N )Il 1 dCCU– ..a. non p1 o;. ne r me-d:. non crede Corsi neppure che esistano. Il bre,·e romanzo si chiude senza lasciare uno spiragl:o. Ab· biamo le città che meritia– mo .le donne gli alberghi le notti chP mer;t:amo. Cas· sieri stes~o "' mette tra I colpe,·ol:. c1 mette tutti tra i colpevoli. Il tempo della commedia e finito. o alme– no sospeso. La " felk1tà .. della Cocu:::::a e la di!!icile felicità della no:stra vita. L passo di là dalla com– media. cd è il dramma; uno Scarto d'umore, e ia pagina s'annuvola. si )ace· ra. La forma diarislica è la testimonianz.a scoperta di une lacerazione avvenu1a. Guai a p1endcre Roma sul seno. PIETRO CIMATTI GLJI. SPORT OJLJI.N\.JPJCONJCCI NEJLJL"OPERA DI SCULTORI E PJI.T'Jl'OR][ Oltre 1nezzo secolo di arte 11 Calcio, ciclismo equitazione, nuoto Fra gli sport moderni il calcio cd il ei– chs1no sono ind!lbb,amentc I piil popolari e qut>lli deJtinati ad aumentare sempre p11l il loro richi amo fra le folle che a ·nano e11- tu.sia1mar.si per le prode;:::c di que.slo o quel g iocatore. di quuto o quel ciclista. E ' na– turale pertanto che anche gli art, i.st, non re.stmo "lndi1Jerent1 di frOfl.te a que.,ta evi– dente. attratttva della vita moderna A , Parigi nel 1924 e ad A1n.sterdam nel 1928 zl gw citato Jean Jacoby ottiene due medaglie d'oro n.rpettivamente per l'olio • Footbaal :t ove spicca in un vivace flTUPJ)O policromo la caratterz.sttca figura d'.un .,,or– t1ere ct'una squadra di calcio. e per Il dll'e.– gno a rnchit)!lTO nuo • Rugby»: e QUI I due gioc.atori .sono colti nel momento cul– minante d1 1tn'atione quando stanno pt.r agganciarsi per Il possesso della palla ovale Lo ste.sso Jacoby nel 1932 a Los Angeles si aflerma con un olio dedicato a. un incon– tro di. hockey .fu ghiaccio. ov e I gioc atori sembrano v1v1di gnomi ,r.odern,. qua.si s,m,– Ii. nelle oorio1,,nte hnbOttiture. ad eroici clown.s. I calciatori di Omiccioli .Vt'lla mt'dag/Utica, Omero Taddeini e Fi– lippo Sgarlata hanno dedicato al calcio va– ne loro opere dunostrando un'ottnna mano nel lavorare il bronzo. Ma colw che può essere considerato. per u.sarc un gergo .fpor• t1vo, un vero e proprW tifoso d, q~to gioco e d pittore Giovanni Omiccioli. le cw fa– mose « Partite di calcio :t testimoniano an– ch'esse della sua estrosa e personalissima arte. Tn.fattz .fia in • Partita di calcio• e.spo– le .rucce.ssive • Partite di calcio ln periferia•· 11a infine nella pili. recente • Partita di enlclo sot.10 la neve •• e.seguita nel 1956, ed inviata alla Quadriennale romana del 1959. Omiccioli ha saputo comporre visioni pft- ~~f~~i.scoa.s:!1 q~i~~m;~sf r~~h;i!ut':f~~~ gli atte9g1ame.nt1 grotusch1 e quasi cari– caturali Giovanni Omicc1oll e anche l'appre;ezato autore di «corridori ciclisti». un olio raf• /fgurante un ~iale alberato di pae.se lungo il quale alcuni corrrdorl arrancano p er su– perare l'impegnativa ,alita lf ca,npione. lusse,nburghese. N1cola.s Frant.z. vincitore di un Giro di Francia. i stato ritratto dal con.nanonale Joseph Kut• ter in una tela ad o/lo di elfica~ evidenza realistica li no~tro tndim,ntieabile Fau.slo Coppi ha Giovanni Stradone; e Coppi.- avuto invece 1l .ruo ntrnttista 1n Giova11ni Stradone che appunto con Il «Ciclista in pi– sta • ebbe al Concor,o d. arte. olimpico -per la pittura, nel 1948 a. Londra, la me.doglia d'argento In qrtC.fti an-ni, fra il 1948 e il 1949, Stra• done, fuori del .s-uonoto upre.s.noni.rm.o, at• traoersò una. tau .ftilistica del tutto partico– lare e che oggi patremmo de/fnire e o sfondo ?_t:011Utrlco •, nella quale 1l pittore nvolse Il suo interesse. verso le /fgure più. rapprC.fen– tatiue del ciclismo internazionale. d.a Bartah a Coppi. Di q ~t'ultlmo specialmente Stra• done e ,ta.to il primo ti piU entu.siasta. inter• prete; e C oppi ste.s,o ne era divertito e IUJ1ngato « Coppi » di Stradone Nel ot Ciclist.!1 in pista :t. il ca,npzonus,mo con il tradizionale ma.uo di fiori e .sal1ttando la /Olla. che lo acclama. c0mpie il .ruo giro d·onare. Da notare l'u.,o delle sem1curve nel toraee dell'a.tleta. nelle ruote <ùlla bicicletta. nella pi.sta e quello delle linee tnangolar, 11elle M;arpette e nel viso del corridore, la cru e.spres.rU:me,anche se ironizzata, non e priva di una tmpre.ssionante rassomtglfanza. .-tltro particolare interessa.nte: fl manubrio t ridotto all'essenziale, una specie d, e..fse,in una deformazione ,urnalista Nef « Ritrat.t.o di COppl :t, Stradone ch,wù l'immagine In schemi geam.drici: la testa e il corpo sono due ovoidi rotanti quasi l'uno nell'altro e la figura di Fausto e risolta. con_ linee cu~ e semlcurve libere ma che .s-1 estrin..,ecano m una armonia geometrica. Su u·n fondo verde chiaro pi.sello (ed e evidente l'accenno al prato attorno alla pi– sta eh.e e prospetticamen te accennata, nel suo rialzo, nell'angolo sfni.st: ro del dipinto mentre sulla de.stra e i n/ ts1a la bandierina con i colori dell'iride, 1imbolo del cam• pione del 1nondo) emerge il bfanco-auurro della maglia e del berrettino ma sopratut– to 11}icca Io sguardo di Coppi che rende quasi armonica l'accentuata deformazione ~r:~i ~on~i~~~~~~ aa~w~::;: eh.e di un « Lottatore 1n ri)Xl60 :t premiato a Londra, ne.I 1947 conoepi.sce una •Ciclista.•· poetico immagine /emminUe dal viro ~ra– sognato nono.s-tante la voluta ntutllaztone degli arti. Nel 1960. Nicola Morelli es-pone a Rom.a Il e Ciclista a o • Gregorio, il gregario :t, bron-: zo rivelatore. di una. tecnica audace. e di una ,apiente. fattura: il corridore è ,colpito cun,o .s-ul ma.n ubrio aoerrato quasi come in una mor.sa dalle mani, mentre i piedi pigiano .t u -p edali 1mmaginat1 e la ruota an– teriorts ddla bicicletta -non e che un circolo vuoto, ,enz.a raggr. Il «cavaliere» di lsraels Nel 1928 ad Anuterdam vinct la. 1nedaqlia d'oro per la pittura. l'olandae Jsaac Jsrael.f c0n U quadro ad olio. ~cavaUere 1n giacca Albert Decaris: • La piscina• rossa•· dal!a nobUissuna impostazione, vi– vificata d.a un lumrnoso tocco che avoolr,e qua.si in un unico simbolico alone di su– p erbo. stasi dopo l'ansito della. vittonosa gara. il cavallo e U cavaliere. l'un l altro dominandosi a vrce.nda Nell'acquarello é ancora l'americano Jo– seph Web.fter Golrnkin ad emergere: e la sua ispirazione sembra più. ingentilita nelle visioni d'insie,ne, tanto .n,nd, a lievi pano– rami~ cinematografiche. aia. che spazino 1e11tpre più ariose e serene a riprodurre 1 ~v~_u Anne/t/ec,~:toc::l r'9~si,.ct'J!l~lp=,t;''~ caccia, ove i cani sono I protagonisti o clu si affollino attorno ai cavalier i in attesa ci.ella preda o che .fi slancino a cor.fa veloce nel folto del bosco o nell'aperta p rateria che s'apre. d'un verde chiaro, loro Innanzi Nel 1948 a Londra, il francese Lucren Fontanarosa con i • Cavalieri :t tenta di ar– monizzare schemi cla,.sici con una sen.si– bl'fita moderna m.e.-ntre il no.stro Gin o De ~~~~~~~s~~~~i sr;;/,;'{J~a°~ut ~r;~c!~ W. la. scherma e sopra.tutto l'ippica. nel li « fantino » di Vignoli Ntlta ,cultura fu il bolor,11ese Farpi v;. pnali ad 01tentre a Berlino nel 1936 una me– daglia d'oro con 11 bronzo d el « Guidatore di sulkl •· opera armonio.sa e 1>0tentt. ove Il fantino prete.so nell'intento di portare 11 cavallo a lla vitto ria, sembra estra11.co a quanto lo circonda. Il nuoto e stato oggetto della attenzione ~~t~tl~a::c~riAl{;;;rb!:ir~ ~u~~~ 1~ 1 ~~ Romano Dazzi e Fau.sto Pirandello. Decori$ ha c ompo oto con l'acquaforte •Piscina». aneh' u.sa. ritenuta degna a Lon– dra (Ul massimo premio. un'opera che ,or- r,;~g{ént':rd/i~~m;:~~: ~~~~~e!:~~ con un .senso pittorico verticale: e non sembra. auardato accostare q~tt bagnan– ti ad una attuale interpretazione di per- 1onaggf. dante.sch1, senza fl loro intime, d~amma ma con tutta la loro vi'allta este– riore Lo ste,so Deeans, in un'altra acquaforte. e La caccia•· sembra compfacer1l di motivi 111ottdo di G. Fll,I PPO CA HCA :"\O tendenti ad un fanta.sioso decoratir;i.11110. Romano Da2zi nella· sanguigna « Il nuo– tatore• ha con/t!rmato le siu gia rfcono– se1uLe quallta d1 disegnatore. e[flcace e de– scrittivo mentre Fau.sto Pirandf'IIO, ve.nCan. nl dopo, dimoitra come il moc1 mento nel• l'acqua del e Nuotatore• pos.sa essere reso in ~ods~J7:~~na}i~~;;g e s;:~di:"~1efe.C::;:e ~:f'~l~d~itreet;~ d/ ~~~iir~n~ms~epe:O~~ vivi, palpitanti, creature. d'un mondo reale cui l'arte ha do11ato movimento e calore, come il « Pe~atore .con giacchio•· E ,r nel bassorilievo di ampio res-p1ro di Orlando Paladino Orlandini, • Olimplonldl », i vari sp ort, d alla cona al lancio de/ gia– vellotto, d.al ,alto co11 l'aJta al pugilato. hanno avuto una loro degna esaltazione. maroiorea. Emilio Greco con la e Pattina– trice». esposta alfa Quadnennale romana del 1959. concretizza ancora una volta il ,uo 111ondo artistico nell'esaltazione della donna intesa com~ 1imbolo dtlla bellezza. FINE Farpl Vlanoll: • li auldatore di 1ulkl •

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