la Fiera Letteraria - XIII - n. 39 - 28 settembre 1958

Domenica 28 setlemlire 1958 LA FIERA tETTERaRI'A: PER LA LIBERTA' DELL' AR1 E E DELLA POESIA * Anche ilFuturismo è servito aqualche osa * Dalla sua ecatombe spuntarono germogli che dovevano più tardi dar bei frutti. Ma in tutt'altre zone da quelle del Futurismo cl i * ENRICO FALQUI Pag. 3 Ren7,o Laurano In Egitto Non si t_ratta di. condivi- musicistì (Balla. Bocciom. furono· mente di straordi- Jò e s 1 ampliò, ma non con- to per le conseguenze Non quanto l'esemp10 dei suoi derc ne d1 patrocmar~ al- Carrà, Pratella, Rùssolo. Se- nario e mente di duraturo servo più l'impeto pnmi- tanto - arnv1amo a dire - fatt1, è ~n gr~d? di tornare C';!na. e causa> per la r1ven- verini, Sant'F,Iia. Sironi. De- Talché ogni loro maggiore tivo. nei Futuristi. quanto ncglt utile, mmacciat1 co~~ ~1a: d_icaz1one tot~lc del . Futu- pero. Prampolini. Sartoris, singolarità è rimasta affi- Gli stessi apolo.«cti rico- altri, nei Non-futuristi, che, mo dal cadere pngiomen r_ism_o,dal p~1mo vagito_ al- Marchi, Casavola. Luciani), data· al programma. E non noscono che il vero grosso volenti o nolenti, si ritro- de_ll'uno o· dell'altr(! confor– ~ uJt1_moane,hto. dalla pru:na non e;ano forse tutti artisti a torto e stato osservato < fallo nuovo>, provocato e varono un po' tutti a? aver m1smo._Oh, lo ~app1amo ?he illus,one al_lestrem~ delus10- che s1 battevano, e un po' che i Manifesti. rappresen- imposto nell'arte, non sol- contralto qualche debito col anche 11 Futun_smo, special: n~. Tuttav1~ n~n c1 nascon- le davano e un po' le pi- tano quasi il me g 1 i o di tanto italiana. da l\>larinetti Futurismo; ma secondo s'an- me~tc d~ ult1!'"0, ebbe ! diamo che 1 1 riparlare ades- glia vano, in favore della li- quanto il Futurismo riusci e dal Futurismo, e avvenne nunziò da principio, non se- suoi pedissequi rassegnati so rJel Futurismo può pro- bertà dell'arte? Era, si. una a creare. dal 1905 al 1013 >. E vo- condo degenerò e si congedò sequaci. Eppure, senza un vocarc sorpresa e noìa. Non e arte> alquanto speciale, Chi più pragmatista di gliono che, oltre ai vari Fu- da ultimo. A cinquant'anni po' di <futurismo> - _o era argomento archiviato che poteva disturbare; e re- Marinctti anche in tempo turismi. né siano derivati di distanza è difficile negare come altrimenti si voglia per sempre? Quasi che si sta il fatto che ciascuno, di pragmatismo? Eppure il pili o meno tutti gli Avan- che il Futurismo provocò il chia!'"arc l'insoddi~Cazione_ e fosse realmente tenuto con- nell'attuarla, dimostrava di trnvolgente enunciato dei guardismi: una sCilza che va pubblico a 11o sdegno ma la rivolta contro 11 vecchi?, to della necessaria distin- intenderla a modo proprio. Manifesti troppo spesso non dall'Immnginismo e dal Hag- esercitò anche una forte at- l'anelito e l'urgenza verso 11 zionc d! meriti e dc:meriti, M.,1 la insoddisfazione, la ri- trovò persuasiva attuazione gismo russo all'Ultraismo trattiva sugli artisti più vi- nuovo_-. senza un. po' d! vantaggi e svantaggi, con- bellione, la reazione, quc- nel vivo e nel concreto del- spagnolo, dall10rfismo fran- vi e più desiderosi di li- <futurismo> non s1 fa ne quist~ e J?erdite, intenti e ste erano certo sentite e l'opera artistica e lettera- ce$e al Vorticismo tedesco. bcrtà, di novità. Perciò do- si dà arte originale. E' una svolgimenti, premesse e con- perseguite in comune. E alla ria: rimase come un pro- Di conseguenza. in una vrebbe essere ormaj possi- regola che non sopporta ec– seguenze. In mancanza del- fine furono queste, nel loro gramma per un'azione da trattazione critica sul Mo- bile accingersi a tirar le cezione. Ogni vero artista. la quale il bilancio non è confluire verso un unico svolgere; e fini col trovare vimento futurista italiano somme del Futurismo con in quanto tale, sta sempre UNA POESIA DI RENZO LAURAN ancora chiuso. scopo e nel loro assommar- violento sfogo. se non na- converrà fermarsi ai suoi più equità storica. Alla fine _all'ava~uardia. Purtro:~ . _ si in un unico risultato. a turale svolgimento. in altri primi due periodi. allor- il Futurismo fu anche un 11 Futurismo. del volersi n- Nello svolg_imento poeti- determinare e sollecitare campi che non in quelli quando a mani(estarne la ri- invito. una spinta, una pro- trovar sempre e ~d ogni C? del Futurismo s~n(! da quel mutamento «rtistico- dell'arte e della poesia. voltosit...1\, e in maniera da vocazione all'allegria e alla ?osto all'avanguardia. fece r 1 <: 0 nosccre tre periodi. Il letterario che necessaria- Il Futurismo non lasciò renderla programmatica. sa- spavalderia. E com e tale il suo programma. E. a fu– primo va dal 1905 al 1915 mente doveva risolversi in intentata alcuna avventura rebbcro bastati i soli titoli venne accolto dagli spiriti ria di meccanizzarlo e di e corrisp~mdc a quello del un rinnovamento. nella vita e nell'i;rte, nella delle opNc. quali che poi novatori d'ogni paese, sen- proseguirlo oltre ìJ dov~t?, < Verso libero> ll secondo Peccato che, per ottener- politica e nella letteratura. nella sostanzo dovessero ri- za distinzione di frontiere. finì _coll'irretirvi e s~cnf1- v~ dal Hl14 al 1010 e cor- lo, i Futuristi abbiano sccl- E ad ognuna di queste av- sultare. Da Distruzione di anche se con diUerenza di carv1 quella stessa h?cr~à rispo!lde _a quello delle e Pa- to e ndottato modi troppo venrure fece corrispondere Marinetti a L'incendiario di espressioni. dell'Arte e della Poesia m role 111 l~bert~ >. Il l~rzo va energici. violenti. iconocla- un Manifesto: per la poesia, Palazzeschi, da Rcvotuerate Che cosa dovettero mai nome della quale era sceso dal 1019 m POI e corrispo_nde stici. Ma domandiamoci se. per il romanzo, per la pit- di Lucini a Baio11ct.te cli essere, q.u e 11e famigerate in campo. _ a quello ~~Il'< Aero-poesia~- diversamente, in un paese tura. per la scultura, per D'Alba. dal Ccmto dei mo- <serate futuriste>, di ar- Ciò_ non toglie ~he. oggi_. Ani:,o Pll_l a_nno meno! sia di radicata e coltivata tra- l'architettura, per la musi- tori di Fòlgorc ad Aeroplani roganza e di brio, di botte proprio del Futurismo .. cosi che s1 commc~ dall'Inclue~ta dizione accademica come jJ ca, per il teatro e fin per di Buzzi. da Cavalcando il e risposte. di pugni e ab- f~I"?ceme:nte antitra~iz1ona– sut V~rs_o hb~ro_. bandita nostro, sarebbero mai riu- il varietà, che avrebbe do- sole cli Cavacchioli al Si- bracci, di fischi e canti. .. l1st1co, si possa asserire che d_alla rivista milanese Po~- sciti a spuntarla. A spun- vuto trasformarsi in e tea- fone d'oro di Cangiullo, dal- 1\fa quella cronaca è ormai quasi g,iovò al mantenimen– Sia. (1905), o dall_a pubbli- tarla, s'intende. non già nel tro dello stupore, del record le Poesie elettriche di Go- diventata storia. E i fischi to e al progresso della no– caz1one del Mamfesto sul senso che si fecero accetta- e della fisico-follia,. Ma se voni ai Cltim.i.smi Urici di contro la storia sono ridi- stra stessa Tradizione. Sem– F_uturi:.-mo ~ 1 ella prima_ pa- re e applaudire: bensi lleJ ognuno di quei tanti Mani- Soffici, a Giierra-pittura di coli. Una folata di ribellione brer~ _assurdo. f:ppure la g~na de~ giornale pangu~o senso che, pur facendosi re- festi, data la sua funzione Carrà: sono questi. insieme artistica corse allora lungo Tradm~ne non vive e no~ Figaro (m data 20 febbraio spingere e fischiare, costrin- bombardiera. recò sempre la con altri pochi, gli esempi lo stivale e. come una gran sopravvive che a patto d1 1900). e s~mpre a ~ura del- sero un po' tutti a prender firma di Marinetti. quelle che allora. bene ·o .male, pedata beffarda. si riper- essere co_nlinuamente s_upe– lo,s~esso_ rnst.ancab_1le F. T. atto della loro insoddisfo- dei BalJa. dei Boccioni, dei fecero breccia nel sovra- cosse e prolungò sugli altri rata e rinnovata. Dall eca– Marme_tt i: a nno_ pr_ima anno zione e della loro ribellione. Carrà. dei Palazzeschi, dei stante e schiacciante baluar- paesi. tombe del Futurismo spun- dopo, 1 t.re penoc:h del Fu- Ed è in quell'operato e per Pratella. dei Rùssolo, dei do del conformismo acca- Sotto questo aspetto. ben tarano germogli che dove- tu;ismo fur ono quelli; E; ~ai quell'operato che jl Futu- Sant'Elia, dei Severini re- dcmico. delimitato storicamente e v:ano pi~ tardi dar bei frut- e?istette ~ra loro una d1stm- rismo va giudicato. quasi in- starono limitate ai primi. Non tanto, dunque, il Fu- criticamente, può essere le- ti .. Ma m tutt'alt~e zone da z10ne co~1 nett~ da esclude- dipendentemente dalle sue Dopo, la chi~ssosa compa- turismo sarebbe da lodare cito asserire che non tanto quelle del Futurismo. r~ che I uno si prolungasse opere. che furono quelle che gnia, nel mutarsi, si mesco- per le s:.ie premesse, quan- la lezione delle sue opere, ENRICO FALQ l e si ricollegasse con l'altro. E se in una trattazione cri- * El Char~a. Alto Egitto 1954 Una di Egitto infanta - e oh sonnolenz.e! - ratta a grani di sabbia o in un miraggio appare in una sua cipria ad El Charga al sol•: una egiziana adolescente. e una grazia in lei filtra di minuscole frane e senza rimedio la più antica clessidra al tempo alle sue !rati dune ella e il !rullio delle labili monadi h giovinceila in sé affrena. artlgura. non gioca o ostende. E vago è questo Egitto. Qua,;! in ur. fumo d'oro e a cascatelle che rattiene si sveste. oh la bambina di qui, poi si riveste. Paesaggio àune. non mr1t&..dune. Femmina topografia dove montagne russe lievi sono volubili di sabbia fugar.e che a noi torna amica. e a queste delle alle egizie infanti sonnolenz.e amiche amica ... E segue insegue Egitto. Come in un fume. d'oro e a cascatelle (cosi insegue !a sabbia o una !umèa che rattcnga) s1 sveste. oh la bambina di qui. poi si riveste. Femminine dune. Non muta. E questo era il mio Eg1tto. RENZO LAURAXO tica ci si deve fermare ai primi due come ai più <fe– roci >. è anche perché nel Futurismo si .identifica or– mai quel cc-rto e movimen– to> che, volendo salvare le proprie esigenze di rinno– vamento spirituale e quindi di rivolgimento poetico, si trovò a combattere le pro– prie rivoluzionarie battaglie - un po' vincendole e un po' perdendole - sotto la insegna del < Verso libero> e delle < Parole in libertà>. COMPITO DI UN CRITICO NON E' DI ''LODARE E BIASIMARE,, MA "PRIMA DC TUTTO JNTENDERE,, * EMILIO CECCHI CRITICO di * GIACOMO DEBENEDETTI Del re st0 , fu appunto 2 D'accordo; e decine di riu- librata· malfnconia: hanno gli talh. r1flcss 1 di lammc, inca- trlc1 di unmaglni, a cui faceva Entra m sintonia. quando gll si I muscoli col grandi campioni. e eoprattutto. p,rcbe! si rima- quello il ~ùturismo la cui sc1tc, in ognuna delle sue rac• ep1gramm1 che Cohtorano come stona pietre dure e sembra capo ru1chc Il Bercnson 11 profila una vita psicologica e Sarebbe un abuso far leva ne sconcertati più ancora che primaria lezione d'ardimen- Ormai è lo stesso Cecchi ve. colte. stanno a dimostrare che I concetti del sone 1 tlstl, o co- quasi r1(ars1 alla gioielleria quale scriveva i suoi Pittori come lndlv1dut:.lc delle Idee. sul paragone col sonetto, per provocati al contraddittorio at- ;oÌni~i}:;:rJel~~li~~r:ftta~~\~ ~~o1 trc~~~~~n::~ ~hl;~~~!;~! ~~~l~~asp~h~o~erJ';s1l~t} 1 ~; ~;c_ 1 ;~~~~rgf:1~ 1 n_ 3 C~u:ui 1 v~~; ~=~~aa~~n!eu_rr;t~n~rclc 5 :ss:ne;c~ :f/ a~::1~~~C:~ 0 irrg~~~°as;;: ~~~tfai~~g~a!~l!a ti~l:u!a s:i'~ ~~1~f;ne ;~fr~~~is:o no~r~{ic 5 : ~~~ ~ d~~et~s~a:i:s1~!~~; l'arte, è valida ancora og- le testimonianze. sia pure in- allora bi9?gna che egli _scopra. dub~ta. per esempio. se _lamc: .!"PCC 1 _e verb?h. sccondarc le si- n_1smonon era lont_ano: ~ ll di luoghi ..où soumc l'esprit». Certo, tra la critica che met- Ineccepibili fl.nchè lo scritton gi, astr~zio,n f~t!a dalle lor- ~~~et!fOri~~f~~e u~ ~~~~n ~; ~ra'l1.s~o es~~ai~:~1;~~~r~r~;~= ~:~~oc~! ~~rn~t~s;~~~ ~~vr~~t~ fo~~~~ ri~:i~~àgi~n~ l/um~~~ s1~bc~!~p~o;;1:i°r:1 v~c:~::::\: ;c~side1ui;1;:;::~~~!f, tbr~~~~~1;~: ~~~~a~cla~~!~!:e ~r~:i~v1!;, ~ ~v~~~~~~g~r;rs~u~e/~!Jf~~ me cui saffido. Era_ pur esempio. nel capitolo su Pca. tatto. do nd e si _scocca_quella certi modull del gusto ag~lor• tale. ali~ corrispondenze di critico-. dovrebbero riuscire I costamcnti e "'distinguo-. quan- l'altra che specchia l'opera ii- sugli altri. sempre per 1arte che I Fu- che è tra i più calorosi di che Si _chiama ispirazione. E nan<? le risorse dc.Ile ultime e orl~inc simbolista. Non è !or- saggi dove Cccchi si dedica a to mai Ingegnosi tra le antlci- nita e ,vi si specchia per co- Giustamente Ceccbl ritiene turisti si sputacchiavano e questi Libri 11uovi e usati, che ta.h moi:ncntl 1 '? valuta gloriose scuole di PO~ia sti-o- tuito che. quando egli ~rascrlvc rltra;rc e caratterizzare movl- pazionl di quel nostro vecchio gHernc i momenti essenziali o che Ucompito di un critico non si scazzottavano. E a trar- Nell'accogliere la giusta opi- oro gli b~ st100 a integrare fica. Non che si voglia datare uno stupe ndo passo di Bcrcn- menti di cuJtura va da sé che fuorl\eg~c e la poesia simboli- emblematici. si è visto che è di , lodare e bicuimare ~ ma ne godimento (diciam olo ~iini s~~l~l ::gnO!~~~di~\ 0 era~ ~~l~~c 1 !1 ~~~::~i ~~~~f:~\~~ ~~i.q~a~~~~~ 1 è~b!f~rbi~o cJ;: f~"~~i:i~/~~~o~;!~a;~;l~tcd~~~ egli è sempre In.regola coi do: s,.'·1·,· dco;',",,.,",,;,.v,•.· '"1 '",.ris,,.·.· tEu··,d,•. Cecchi pre!criscc la seconda, "'primo di tuUo di intendere~ una buona volta, senza t.an- e lt di p C cchf 1 dcrebbcro l'uso di una mone- gli stereotipi di un repertorio• sue personali metafore dl cri- veri di esattezza. Ma anche h _ _ ~ • _ senza dubbio di indole più pc- E a chi voglla intendere egli ti infingimenti e sottolizza- ~~!fv~ 0 sogglWJ::; 1 do e che i~ ta a corso forzoso. Ciò gli ma se le fisionomie da lu.i ccr~ tico, quantunque indlpcndcnU l'accento più suo gli proviene dcfimufni (crvo~e cd c~ocah- trarchesca. Senonchè, giunto a offre quanto basta. Inoltre la menti) furono in molti, an- quelle operette si vide la ml riesce. se non vediamo male. cate si concretano in segni più da quelle del testo citato sia- dn un modo di escutere ie te- ve, tco~ ro he qual non~ è sac- quel momenti. si mostra tut- sua galleria dei contemporanei che tra coloro che non me- rabilc congiuntura del ""tram= g:azie a una sua dote di rav- tattlJi e brillanti. di preferen- no memori degli stessi Proto- stlmonianzc. moHo analogo a ~~Jg~~1 ! 1~ fn tfo"c~a. com: c~~~~ !~~ 1 fi ~~!c:;:~~;:,:i, s3:_r~~: !,è tr~u!~i P!~to~au~~en:~al~~~ naron pu~ni né s~ mosscr_o mentismo» _a"':iato a _diventa- 7~sa: \ft!rç%~~~1tJ;!t~=1~; ;z;aegli adopera intarsi di mc- tipi di stile, delle stesse ma· quello che adotta con l'arte e ricorsi .di un .indirizzo di trarca, l'ostinato rigore dell'ar- entità su cui si possa riaprire dal proprio tavolino. E il re ro~an_zo. già vi si. artico- forme proprie di un dato li- r------------------------------, poesia. colto nella sua durata lista da scrivania. E lo conror- la discussione, senza andare a vantaggio (decidiamoci a ri- ! 11 v~ 11 /iscor:,o naraUvo, ma bro, di un dato scrittore. Egli psicologica. Altrove, a proposi- ta. su certi inediti del pocte. vedere quello che ne ha detto conosce?rlo, senza tanti sot- ~o:~ng1n 1 det~~~ 1 1~er 1~~~no d:~; p~rtecipa_ alla l~r_omobil~tà. a F e d e 11' lo ~I c~rti miti napoletai_ilz~a- l'accorgersi ancora una volta Ceccbl. Eppure. quello che ba terfugi e scandalucci) con- Poesia pura. E li chiama pie- CIÒ eh~ m musica si chfam~- I e a ne uomo ti dl Gmsepp~ M~rotta. rlC~la- di come .,anche per un arti.sta, detto Cecchl, cosl affascinante sistette nella maggior fran- coli romanzi in valuta oro. E' rebbc_ il loro ':thos, che !mpll- u I merà dalle PIÙ diverse sedi di e che artista, pervenuto alla efficace e preciso ~ell'onginale. chezza ~i ~ui ~nche j più ~~;~zi~gp~~:~a c~~ch~udllai f:!1~~ ~h~t~~~en~~ di;acos~: :;a~ 1 ; ~i. Pb~::c c~~-1 ~:~~o :: f:~~~::à~ ~r,:s :~Ìez~~~~mèe;!~ dcam~~a~or;~~!~1 <~~~,~~:;~ sedent~ra s1 llovarono a_d vedere attuato In Pca ciò che m1lc partcc1paz1one arriva a un altro. fare~bcr_o girare l_a n:irnata dt_tnboh ....Massime se Drdìnario e prorompente Inno usufruire. doI?o avcrl~ :1- egli stesso chiedeva, e quasi sorprendere. nel _ loro ~ta~o testa. In Cccc~1: v1ccvcr~. d1- sia un artista fatto come il Pc- su Gadda. si provi chi vuole a trovata e respirata nell ana, nei medesimi anni. al propri iluido. nel loro nfluto di r 1- * vcntano plaus1b11i,pcrche sca- trarca. Sotto questo aspetto e derivare per I propri usi la grazie alle buriane dei Fu- raggiungimenti di critico? Pa- ~ancrc in posa. i! moment~ turl_tc da un gioco naturale di alla dovuta distanza, Cecchi si descrizione della vitalità lm- turisti. ginc. appunto, che bastassero 1n cui accennano .1 1 ge st o, il di (;(1(;LIEl JIO PETROl'I echi. d_Atla festosità Urica di scntcdc.Uastessa!amlglla.Nel. maginativa e della prosa del Sarà forse pcrcio che a a reggersi da sole. superando tr3t\o flslo1~omico t oaSlevolc a • • .,J 4 · 1 quegli incontri, che non le co- la quale sarebbe da vedere se Pasticciaccio). E di quando in ripensarli_ oggi. d?J)O liii ii~- ~aell:r~~~isr!~~~si~~~~·a~tl~~ 1 i~ devis:;~~ la ~~;t/r~. inp~~';: Che strane difficoltà sono quelle che no, di Incitamenti, di sollecitazioni, ricchi ~~!~:cm~c~~r~~~;r~ ~cll~~~rt~ ~i1::a~g~r~~u:r!,i~:1r:::,~~~h: ,~sfs\~gii~ropd!f1eu ~~~~/: idi quante!lmo m_ovim~ntatiss!- que provviste nella Jorma ver- scntarne tutti g!J atte~giamentl oggi si incontrano nel levoro, nella con- più di ogni altro momento di aulica pia- schema pscudostorico. (Come il De Sanctis riscontrava nel Cecchi può ingenerare qualche mo. J?h avvemment1 futun- baie di quella lt1te11sirà J>oe- posslblll, _senza fissarsi su ne~- versazione, nc-lla polemica, che sorgono nificazione delle idee e dei sentimenti. sarebbe avvenuto a un Borgc- capostipite: .. grande intelligcn- malinteso tra intelligenza e va. sti artistico-letterari di quei ticu e sp[endore creativo. che suno.- ?h 1 volrue un. esumpio tra uomini di intelligenza viva e di indub- Tutto sta nel non chiedere ad un tempo s_c.o magari con meno scinti!- za. squisita sensibilità. ricca lutazione.. L'intelligenza avrà due rl'moti periodi risultano si erano veduti nel frammeu- jpecrn ~ente te. cc_. s:U{ ef,a bia cultura, quando cercano di definire in cui il linguaggio s'è fatto incerto e ho a un Tilghcr. fabbricatori immaginazione"'· Fino a questo sicuramente veduto giusto· la un tantino meno urtanti C'I llsmo. !\-fa nello s tesso tempo d~ papi ,e- '(° ~z/om s O ~~ e certe carotteristiche dell'arte, della poesia, forcuto la possibilità di una forma di macchine tenute insieme punto, parrebbe di si. Il resto Ispirazione dello 'scritto h~ e- men~ p_rovocanti, o m~no !~ 0 ~,~n~;,~~~~~o ~~nuntu~t~ 0 i~ n~... a;;zf~~cv~ pf1:nfis~e; f;o;: della narrativa, sulle quali le consuetudi- espressiva distesa e popolare, ma di co- ~:: 0 "'~i ~/~~traJ!·Jc 1:'~c!;{ r~~= ~~{0 d~scJ{!~ntad:;:~:!ft~noM! ~rd~!~a~~!3!~! ~ias~~:a~~lt~ buffi, d1 qµa_nto 110~1s~m- motivazi~nl. riferlmc_nll. ob· ,,orato, fin~ a dluento'.e. come ne aveva abituato genel'azioni Intere a gliere Invece gli clementi rappresentativi conta di essere tornato a In- c"è ~n·altra pennellata che. a all'altra, non sc~pre aiono ri- ?rass~ro allo1a._ l\fan_nett1 e bllghi d1 prova. che mcombo- ~!f!~,!::{':,',~c c\~cac,~;:~/n~~~~ capirsi senza impedimenti? A volte ci si nelle contra.dizioni stesse, nelle diificoltà tcndc_rsl col Borgcsc quando svelenirla dell'accento polcml- spendere allo stesso friterio. Il i _suo, co11,1,agn1 poeti (~u~- no _alla critica. Gra~idJ o pl7- 3 /ormandolc in ariosissimc tri- trova a dire la medesima cosa ed a inten- di comunicare. Se vi sono periodi in cui qucst!. abbando!1ntc le glganto. co, ri~arda tutta la Camiglio: lettore di questi Libri nuovi e z1. Cang!ullo. C_avacc_h1òh, coli. Jwi:hl O brevi. saggi m ne,.). Si capirà perché In que- derci a stento; o volte, sulla stessa cosa, esprlmersl, cercare Il proprio modo di mncluc letterarie. e le fantasie la religione _della maestria, la usati che non avesse altre in- D'Alba. Folgore. Govoni, Lu- valrta - 0 0 • In . stl scritti di critica le clta- uomini conosciuti per le Idee chiare e per comunicare con gli altri e con la società, di ~overnl mond1all, si rltra!!- Idea predominante del prodot- formazioni, si sentirebbe indot- cini. Palazzeschi. Papini. >ar~do::af:.sgo~ c'è ~gp~~~!~z:.;zl~ni vadano facendosi v_i_a ~ia la soplenza, si riconoscono in contrasto non slgni!ica trarre delle conolusloni, ma se nella Firenze del suol studi t~ lmpecc~b.ilc. c?l rischio che lo, per esempio. a cercare le Soffici), pittori, architetti e leuerarlo che richieda ogni piu rare: atterrato ncll ms1~- proprio su argomenti sempllci nei quali vivere lo vita nella stesso tenzione In cui glovanlll, In un angolo presso l impcccab1htà ~1vcntl p~cmlo qperc: per quanto degne, di un specie di leghe e fiovcntc di mc Il segreto. l'aria flslonom1- contTasto non si conobbe fino ed un re- si presenta, tentarla, saggiarla, reppresen- 11_.Mugnonc,dove non sarebbe a se stessa. «Mirava anzitutto Sanmmlatelll o d·attrl .µiche mctalll tra I ~eno pregiati ca di una forma. I singoli lalivo recente possa lo. tarla nella sua cont.radlzione, essi sono piu. andato, con Illusioni che n fare un bel lavoro"'· dice il minori. piuttosto che l romanzi quello è proprio la critica. A momenti sono già vlrtualmcn- tutti sapevamo generose, e col Dc Sanctis, e era un po' come di Moravia. Ma questi disguidi. ogni passo. deve citare tatti te compresi. Piutt~sto sa_rà ~a A chi accade di cogliere la singolarità quelli che somigliano a quello In cui og- ~andore della sua stra~ipante l'avvocato: il cli~nte ha perdu- lasciamoli stare: si cadrebbe in anche grezzi e materiali: di vedere ,come. nei pez~• mi- e di sentire Il peso di queste frequenti si- gi Ci troviamo. Il tempo dell'eroe che se. U)tcllig~nza. a cercare I elltro- to la causa. ma lO ho !atto una minutaglie da viziata consortc- continuo. abdicare alle proprie gllori di Cecchi. tutto CJ_ò_ che tuazioni, spesso viene !acile condannare che cosa significo il proprio sacrHicio, pia). \olevamo soltanto con- bella arringa-.. Con la dltrc- ria letteraria, che non riguar- avvcnenzc per far fronte a un altrove parrebbe descrizione. i costumi del nostro tempo, la decadenza che sa a che cosa donare la vita stessa, c~udcrc che anche quel saggi r~nza che Cccchi è li contra- dano Cccchi e nemmeno. spe- 1:p~l~me~i~:ig1~ttg~:i ir:-~~~~~~ ;~;:! a.la c~~m~~~~a_a~~d~~~~ delle idee, la mançan1.a di quella viva !~~:-,s~~ !::~ ~~;ti:i:c:nfl ~~~,.:~~~ ~;~ ~ 1 p~~~~~~ :~~fci~~n$~;t~i:~~ ~ 1 i~t'itànd:~i~'o:~!~rr :r~:;n:i f~t10. queste notcrclle su di to. Proprio per un critico co- mfoi:matlvo. si am~1 dJ vita sensibilità che !u vanto di parecchie ge- d rr .._ di r!cc~i di acc~rtamentl e dedu- occupa. insieme con tutti gli Avrà torto. non avrà torto, mc li De Sanctisi. al Croce è po_chca per una specie di_fina- nerazionl di intellettuali. Certo, le pesan- meno oneroso i 8 ronlare il dubbio, z1on~,lo s~udioso che t_nte~des- nitri di cui non si occupa, da- in questo O quell'altro giudi- toccato di rlcord'.lrc Il ""pn- lltà Interna, t~sa_a pr~p1zi_arc. te 7 .za degli odierni costumi civili rilassati farsi strada in una giungla in Clii egli può se d1 servirsene non riuscircb- rcbbcro un occhio per divcn- zio. Ma quel che rimette le co- radosso di Gustavc f~laubcrt. f sollecl~irc ~}thmo 1? 1 U nvc• e confusi, la febbre di possesso che serpeg- d'intuito o d'intelligenza, individuare i be ~ prelevarne le notizie og- tare suoi clienti. Abbiamo e- se a posto è che. quando sba- che I piccoli scrittori debbono at~~~- .~re, '-= que s ti d ..poc- gia tra le persone del nostro tempo, hanno sentieri che ne portano fuori. Alla fede fCthve e neutre da Introdurre scluso che Cecchl, nella suo glia, fa capire chiaro e tondo scriver bene, ma I grandi han. mc I cn ci" sono . avvei:o la loro terribile Incidenza su tutto ciò; ma assoluta nella vita com'è, SI sostituisce la 1 .11 un a~tro con_tcsto. critica. petrarcheggi; la sola che ha voluto sba liare M t- no anche il diritto di scriver poerr1 di ~ attimo, t u;a bs 1 : per gli uomini di cultura, per gli artisti fede pura e semplice nella vita, la fiducia .Magan. In via subordinata, traccia di petrarchismo potrcb- tlamo da parte le glagn~ su':la male». ç:!ie dire ,1llora degli !~aa~oo~e :a~r~sl)eniraori ~= v~- ed i poeti, questa non deve essere \.lllO nell'uomo, che ad esso è più necessaria c1 avra~no an~he confermato be tro_vars.l in quel mirare con malizia dell'errore volontario. altri cntici 11che n~nMhc~~o ccnda. a simboleggiare una giustl!icazionc assoluta: del resto accusa- quanto più si dimostra smm1rlto cd incer- C?m\gh s~!rih f 1 ù avventuro- tanta mtcnsltà al ""bel lavoro .._ Quel passo falso per partito ~~Fp~rcp~~t~ alesc~~tod1t8denz~ lunga e complicata storia di re il proprio tempo dei mali comuni è uno lo del proprio avvenire e delle proprie ~; ~hc"::~c~ma"n~no poi q~?l- La couseguenza è che ogni preso, per libera decisione. eh~ sono tra i suoi llcvlti. ndn shnpa~i~ o di repulsione tni dei luoghi comuni che non sono venuti idee, incerto addirittura dell'efficacia del semplo !i(li .. stud_nnf gc o~l e- tanto capita_ di ammirare con ~ucll'~rrorc chiaro e distinto, si è mal messo in condb;ionc un cr1t1co e un'ope:-a. Un po' proprio linguaggio. le ricerche di «valri! ~i~nanl.tà: tutta sincerità la _bell~z~a di l~ casi come questi che non ro. d" invocare le allenuantl del- quello c~e è stato. per celc- meno anche in 'tempi di facile reciproca Cosl è t t . d 1 i qualcun? tra ques~1 s_critt1.dal , mano n~ssuno, paiono per!i- l~ grandezza Uno del suol ca- brl amori. Il sonetto nella li- comprensione, ed appunto perciò non può Al pasticcio violento della esistenza dei C c s a 1 ° èm gran ed'cr quale viceversa st dis.sente di no tonici. elettrizzati da un posaldi. sul· qu~le è perfino rica rappresentare, per una certa categoria di nostri giorni, violento anche nell'accade- 0 ~ ~~~~s rece~f~m~~~e c~c~ 1 ~~ tu~to cuor~- Con qualunque brio s~avaldo, ravvivati da una propenso a teonzzarc. è J'ob- Insistere parrebbe lmpru- persone, una giustHicazione alle propri~ mica ricerca d'un ordine interiore, il poe- mo sentiti dire che ., la ban- critico c1_si può trovare, poco simpatica e robusta carburazio- bligo della realizzazione: sino- dente. ma del sonetto essi dlfficoltà intellettuali. La realtà è che I ta consapevole può porgere, quando non diera uman·st· 0 _tanto. m disaccordo: e anche ne degli umori. E soprattutto nìmo. a quanto ci spiega. di hanno anche le partizioni sim- periodi complessi e confusi, dul'j a scio- aH-ro, la realtà della propria angoscia, il ta dal Cr 1 1 ~a: l~apprescnta: scm_de:e _la_sua bravura dai lasciano supporre che il loro non approssimatività di con- metriche e quasi la regolarità gliere nel cuore del loro groviglio, oggi senso della propria incertezza, il sacrificio sentirsi oce I d ~!11c°o! cui suoi imdm. Ma con Cccchl è movente sia noto almeno a chi trollo e as.aldua manutenzione strofica: coi blocchi che si d' 1 1 ancora e e 1 ;- re- diverso. Un po' pcrchè ci con- ha preso l'lmputatura Non degli strumenti di lavoro. al- chiudono all'orlo della pausa. sappiamo bene che, nei signi(icati che ognl sua facoltà, alla ricerca di un lin- so, t° pttsen~a ddellumanista, traddice di sorpresa. mentre provengono dagli editti inspie- tro dei chiodi su cui batte. e ,poi si concertano tra loro. vanno al di là dc1 costumi, che rappre- guagglo che aiuti o rlh'ovarsi, dando un quan unquc ~icor ata con e- la nostra attenzione era scque- gabili di un tabil, che s ar a Che sarebbero poi Je uniche rlch..lnmandosi per via di r!· senta no la ricerca disinteressata, l'analisi senso definito, facendo un atto di fede di ~t~~m; ~rdl~zia. s 1 I è sempre str_ata da una prosa d'arte, a malessere anche In color~ cge regole per .. scrivere bene ... spondenze e riprese. che dt- spiri tue.le, momenti come il nostro sono 1 tt II t 11 h I a a _en re ictro a figura del cm normalmente non si do- non ce ne possono niente Uno > ,., Ma come conclllarc questa li- spcnsano lo scrittore dall'ay- soltanto momenti di trapasso, sono Indici u o ravag o e e, n se stesso, sem- Cecchl militante. Dal t~mpo manda che cosa provi. Un po' si prende la rcs nsabW.tà di i bertà tutta responsab!Je del• pesantlrsl sul nessi. Hanno e di necessità di rinnovamento, di adegua- bra aver smarrito la fid ucia di ritrovare entu!lostlco _degli studi umver- perché un discorso come il suo, mettersi dalla pir°te del t rt l'artista con le inevitabili scr- entrate csploslvç. a colpo dJ mento ad esigenze e dimensioni diverse sentimenti entro i quo.li tuttJ possono re- sltfJ 1 • d:clmtl anche sotto la che si sviluppa principalmen- OH si dà torto, e per nolo ci· vitù del critico? Cecchl. a un vento (, ln manicomio Cl sono d b \atlvamenle sentirsi In p ace con gli altri gu a amosl maestri, Cecchl te per immagini finisce col me non detto Non i è alz ,- ~••...,_,..,,...,._.,,.,.( certo momento. sl lascia usci- .stato diverse volte,. attacca da quelle sussistenti, ed in tal senso e - ha salvato i suol libri segreti metterci in una situazione im- tra lui e n I Ù 6 rd a o re una parola. che potrebbe uno di questi pezzi); h,anno le bono essere per l'uomo di cultura, per il e col proprio mondo. di lettore Come se cl lascias- barazz.anl'e. quando cl costrin- traverso 11°qual muro 5~ 0 , at- essere la chiave della sua so- chiuse che spremono l essenza poeta, periodi duri sl, ma pieni di fasci- GUGLIELMO PETRONJ se lntutre che. per fare a brac- ge ed accettare un tratto come e non ci si sen--. luzlone personale. Parla di più acuta o .si s~orzan_o 11_1 cio di ferro col contemporanei. Immagine e insieme a respln- GIACOMO DEBENEDETTI A.rturo l\lartlnl: 11ocntomctrlsl-a poemetto critico. uno spazio piu rapito, di piu '-------------------------------' ha sempre tenuto in esercizio gerlo come argomento. Infine., (conttnui"""'i Pt.r. B)

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