la Fiera Letteraria - XI - n. 20 - 13 maggio 1956

Dmnu-:i " 13 maggio l9_:S_6 _ ___ _ r.1g. 7 IL FESTIVAL INTERNAZIONALE UNIVERSITARIO DI PARMA ALLE ARTI DIROMA Li\ l(c,rnrnrn1u BRllLAHEn E crLA TBILOGI.\ DELLA 'ILLEGGL\ILll,\Ji , ROJU chi1!"~~'r~o1~n p;~.~~~~noche « Le Jcu d'Adam et Eve » nella severa e rigoro:s:l inletpre• tazione dei « Thcophiliens •• il gruppo teatrale medievale della Sorbona di Parigi creato dal medie\•a1ista Gustave Cohcn: la scena della tentazione La rievocazione del rnon<lo 1nitologlco dcli'• Orfeo• di An• giolo Poliziano nello S} lctt:s.colo della Compagnia del Tea 4 tro universitario di Bologna diretto dn Franco Ferri. A creare la suggestione del mito hanno efficacemente con• corso le mu~ichc di Roberto Lauro Nella cont~mina-zione clabor3ta dal Teatro uni\'crsitnrio di Erlangen, con la regia di Uorst ... tatkus, la favola roman– tica • Il gatto con gli ,th'all • di Ludwlg Tieck è divenuta una crJUca paradossale del costume contemJ}oraneo li Teatro sperimentale di Barcellona, diretto d:1 Estcban Polls, ha offerto una sorprendente ediiione de « La calzo– laia prodigiosa» di Federico Garcia Lorca tutta intessuta in chia,•e di balletto con un ritmo prepotentemente comico .L'« Eunuco» di Publio Terenzio Afro, nei personaggi del q\lale il regista Franco Pctra,;co del Teatro dell'Università di Parma ha colto il preannuncio delle maschere della Com• media. dell'Arte, ha espresso la forLa inessuribile dell:1 sua coinicità Ilteatro rle~li studenti punta sull'intelli~enza Gli spcttq,!!Jri acca gon9 qu.e:;t.~ ric!!tfo... ':10 perdté solo re9pinr;er.:l.o , le te11ttcuioni deu•e tPion.ism.o si può ac:-~i ·ai!Pe ai p~e- 1120 f1Gdimcnto delle cont·enzi.one 13centca VIAGGIO DI NOZZE l'attualità, il mordente, l'lnte• !/-, ~:~;t~c;nG~i~~~! ~~~~!o~~~•~~ Goldoni oggi ci ,os·pr,nde, cl L' l d G l d colpisce per la chiareiza con la tt • t '- e • quale ha colto alcuni rapporti a u·a I a l o o Il] sociali. alcune rcazlo111 !onda La.« Comµagnta Teatrale Jta- ~e"';~'l~i c~:te 1 ~~ 1 ;•~~te=~~~r1i U11na. ». dtretta da. Turi Vasue, verse e per la hloso!:ca srre ~f n;,°o,!~el~n 5 i)~l':iz~on Jzo. ~=~;: o ho d • nìtà con la QU::\le hP- soputo commea:,a della sua mtensa 1--1c le e una co1--agg1osa scope1--ta giudicarli e rappr,se;,tarll, sen• stagione, Vl3.ggio di' nozze dt za mtonazionl di fannt- '-l'r'O n- Ezio à'Errico · voluzlonarlo, ma co;, perfetta Il fecondo· scrittore riprende comprensione umana. E nello a.nche tn quest'opera alcuni • .Jtf-: orluinale attegg·'lt71entC'I t dei temi cht gl1, sono cari e che Goldoni è vrramente ron enu- denunciano u1t suo vwo tnteres- Gio1·gio Strehler ha messo in luce la complessa psicologia dei perso- f~ ~~ci~t"às!~~ 0 ~,c~~e~~ 1 ~1~h.~ !';c!;; J;J~"'%s~o~~~u~,;~~~ naggi goldoniani; ma ha portato la loro sorridente commedia al li- miemo delle cateqorle • dei, rieue qual! J se1ttunent; assu- mite della tragedia, lasciandosi vincere da una su.ggestione romantica ~\f!~~a~• ~ef1~ st1 ~~~:,C1d~~.° se mono un ~enso segreto eci una sente sopratutto che questo di· più pungente suggestione. ~ nemismo delle posizlonl tndi• Un bioliotecano Cl una pie- -,- vituoh non deve su<-!"JarP ~ren- cola città. dt provincia,. Vttto- dalo mo. lntelll;-enzR ~ff"'ttuo- Il quarto Festival interm:zlo- ta in volta da una brigata di 110, ha perduto la maghe in un d. GIOVANNI CALE DOLI · ' f nale del Teatro umver,itario. Pulcinella. I costumi e le c m- incidente ferroviario ,mmed,a• l sa. La cameriera si a sposare s,.·oltos1nei g1on1i scorsi a Par- pos1z1oni coreografiche t:, 1 que- 1 1 tamènte dopo averla sposata e, • dal padrone: l;\ rae~zzn bor- ma, . è probabilmente la più sti 1nte1mezz;iricordano le pul- qua.st per nvivere le poche ore L'interpretazione goldoniana, I mente a quel che Si è sempre diamo affermare che nella Trf.- ghe!-.etntra nell f:'\mlqJh, art- r1\lSC1taed~zlone di questa ma- clnellate Ci Gian Domenico feltcL del suo matrimonio. ogni llOQQStante le nun:,.erose d1ver- creduto almeno sulle scene ha· I fogta della villeggtatura non I st ocratica. 11 nobile 1nd ebitato nitesta_zione. che è nata per Tlepolo Recitata su un banco anno rttor-na nella modesta sioui tentate negli ultimi anni, dunque un ~uo contenuto 'psi• esistano persona~g1 animati da Si sfo.rza d.t. nnsro nd ere 1 ~mci l 1 entus1asmo dei gollard1 par- alla m8.niera della Commedia pensione e nella. stessa camera è ancora ferma. nella sostanza colog1co: l suoi persona~t:"i non sentimenti profondamente sen• ~ua\. Le e;:ovincttP m'lnlaC'h, mensi e che in breve volgere dell'Arte e spinta. al 11mlte che fu la meta del suo vtaggio alla. impostazione tradizionale. sono caratteri o maCChiette; I liti e contrasti di sentimenti; 1~mf'o.nano unfl b;_,,tteelia sul• d1.tem.po si è affermata senza Este1·no delle sue p0ssib11Jtà di d1 no.zte. Secondo questa Impostazione la. sono semplicemente persona!?• ma intendt::imo sottolineare an- l abito alla moda. 'l'utle queS t e l'aiuto d1 vistose sovven~!om. convenzionale caratterizzazione Ed in uno dt questi ritorn, commedia goldoniana è consl- gl rappresentati a. tutto tondo cora una volta. come anche le m~mfeShzirnl dtlla vitP ~ano Un teatro universitario si comica, la commedia. go~donta. incontra. nel.la ven..none u.na deratu. come una costruzione e considerati con affetto urna- situazioni che possono sembra~ sotto un certo a::;pPttO rld:rl')Je; giusbfica soltanto se è, sul pia- na. ris'Jlta come un lntreccio sciagurata, Marcèlla, çhe la po- tondata su un'armonia schlet• no e con Intuizione poetica. SI; re tragiche nel Goldoni assu- ma tutte. CC''r.~Orr~no. ce!'l"~do no dello spettacolo, 11 risultato div~rt€nte. E in opere quo.li La llz1a ncerca e che eglii oboe- tamente teatrale del movimen- tratta. di libemrll dal conven•' mano sempre una levità, una li Goldoni. ,a .,U!-.C'ttare n 11 Pii· d1 una proposta cu,turale; e finta ammalata nelle quali dendo alla ;uggestwne eh.e cer. ti, dei dialoghi, delle vicende, z!onallsmo d_ella lnterpretazlo-1 muSlca\ità, che significano il stenza quell impuls,o, oue!1'\ rlr• tutte !e rappresentaziont del l'impegno dello s'crlttore è qua- ca dl ncrea.re nel suo in.ttmo, che è Integrata dalla pittura ne tradizionale« E questo ha suo atteggiamento dl sereno th ez.za. di mo t l\·i, CillPlla. rapidt· festival, anche se in misura e si esclusivamente diretto verso crede sua moglie. E con Mar• c!-1 o.lcuni caratteri prmc1pall. fatto Glorg10 Strehler· ma eqmlibrlo e dl affettuoSo llbe- là dl rir,mhlo. QUPllo ~catt~ In dtre:zaone diversa, hanno d1- lo spettacolo sulla scorta del cella st comporta. come se ella C_un~equentemente gli obietti- purtroppo, aiutandosi co'n unà mll~mo. A proposito della Pa.,. lne!-:aunbllf. °if' :rll:1.nte I qual. mostrato di rispòndere a questà cenoni fissati dalla Commedia. fosse sua moglie, Ma l'iUushr Vl verso i quah tende l'mter. ~ene ct1 abili e spesso 1mper- mela il Goldoni stesso ha scrit- la SOC'ietl\. 51 r nnova fondamentale esigenza. • dell'Arte. fl procedimento ap- ne è di breve du.rata e la in- pretazione go!donlana generai- cettibih toqli operati sul te· to in tal senso parole rlvelatrl• Il Goldoni ha cr:mp;esp il Ancora una volta i «Theo- pare giustificato e può restitui• frange la. madre c!t Vittorio mente sono stati nel passato e sto. Non tagli di SC'ene; ma. ta• ci: «Questa è una commedia rtramma sociale con u~Jn•l;l1 3 phlhens ». il gruppo teatrale rld tutta l'origlnar:a freschez.. che, come è su.a con.suetudtne, sono ancora oggi due: quello di ~ll all'interno della battuta; In cui le paMioni sono con 1 cterf'nza ot :;entlmr~ti dE'll lll· medievale della Sorbona di Pa- za all'invenzione goldoniana. è venu!a !! sciogliere tL ftgtio imprimere un senso musicate ta~'Ji intesi a isolarne alcune tanta forza e tanta deHMtezza dlviduo e ~otto ouec.('I a~oPttO rigi sorto nel 1934 affianco alla I Pa-rticolarmente riuscito è ntl- dalla .::u.atnnocente e ramanti• alla comi:nedia constdemta nel paÌ-ti che meJ?liOconcorrano a trattate. auanto In una Tra~e- ~i pone oltr~ 11 matem:tt :r_o a cattedra di Gustave Cohen, l~ rappresentazione d~glt uni- ca evasione. Egh ntornerà. fra s~o comp.lesso, mettendone_ in definire i persone11gi ed i loro dia nchtederebbesi... Cotesti ta- n~orO!-.Orazionalli-mo cte«h 11 • h9.nno restituito alla. vita sce- versitarl veneziani ti disegno glt scaffali della stLa.t;>tt,Jltoteca, risalto ~li elrrnentl r1tm1c1, e rapporti in una pa"'rtlcolarità di I li vorrebbero la Commedia o. lummlc:ti. coSl comr nPr Il c:.uo nlca due t~stì sa t· L delle masch di p t t mentr l'ldarceUo f ni · quello ? 1 accentuare nel tessu- contenuto pslc::>log1co. ridicole. sempre, o sempre crttl· equ\llbr·o, per 13 sna c:erenirn d'Adam et Eve e L~ }éu :,AJbee~ dello spezial:r:ordast8:6, ad~~~t! gione. e i i ra tn JJrt· to degli el~ment~ ritmtci la pre- Questi tagli, anche se ridotti ca. e mal di nobili sentimenti QU()lla c}"lecnn. mtonez:,,ne et Cain, sforzandosi di manle- rispett1vnmente agli attori Gio- Ezto d'Errico tratta la mate- senza di alcum caratteri più in alcuni casi ad una parola maestra.; quaslchè fra gll Eroi disore~uativa è !-.tan'.l detta it bo· ner~ intatti Il rigore e Ja pu- vanni Poli e Bruno Cioffi. ria di questo conflitto u.mano evidenti. . ad una intertezione hanno n~ I solamente si avrssero a ti~urar nomla. n Si pone ben_ oltre 11 rezza. La regia di Ala.In cuny Per una. settimana il Festival non soltanto con u.n gusto sot- Nelle memorie e nelle prefa- nito col falsare il tOno del dia- le virtù e queste considerar5l fanatlsm.o rivolur.lon 3 no. res~.ringe ogm eftetto e tende lnterna.zionale del Teatro unì- tile delle :ndagfnt pstcologiche, zioni alle comm(!dle, il Goldoni 1mm goldoniano, a spezzarne in quella iperbohca vista. in cut Questi valori del mondo v:ol: a.I una scoperta sempllc1tà dt versltario ha richiamato nel ma anche con un accorto sen- ha. spesso ricordato la sua. pre~ Qtiella musicalità che gli è es• sl rommno qll eroi medesimi donlano debbono p.i.serp flOSh racco_ntù, conferendo ai perso- Teatro Re;zio di Parma una so deglt effetti scenici. Inter· occup~zlone di voler riprodurre senziale e che costituisce es~a della Trt1i;red~a. n. Anche quan- in luce da u~a nuova 1nterpr~– nagg1 della rappresentazione grande folla. di spettatori in- preti della. commedia. che è la verità della natura senza al- ...tes~a un elemento del mondo do la situazione è tra~lcs, il t~z1one scrmca; e dPhhon" e.;,· una lmmect1.atezza e un'eviden- cur:os1ti e inte.ressati che hon- stata accolta dal pubblico con. terarla. E perciò, quando in poetico e dPlla. visIOne della. Goldoni r\fuQ:ge dtmque dalla s~re messi \n luce con vie-or 0 za umana. La suggestione del- ..,., entusiasticamente applaudi· un vtvo successo, .;ono stati questo dosposruerra si è !atta vita del Goldoni intonazione t~a~l~ e a noi polemtc-o, con PVldC'n:4. con lo spettacolo deriva dalia sua to. Anna Mtserocchl, Giancarlo più ~tvomente. sent>ire l'es~en- NeHa messa 1~ scena dello sembra che G1onno fitrE"hlPrsi chiarezza. ma ~cnza d\str11e-• m;mltà che i avviva e fa splen• GIOVANNI CALENDOLI Sbragia e Margherita, Bagnt, za dt una r~c1taztone real}sta, Strehler la Trilogia della Vil· sia lasciato vincere nella Tnlo- ~ere quella. sorridPn\e nrmoma. dere le ingenue intouaziom dei _________________ hanno avuto buon gmoco 1 re- leg1Iia.tura diviene a mano :1 qia delln v1lleooialura dall'in- quella mtlma mus _ ...~lltà rhP. due testi del dodicesimo se- g1st1che si son~ sforzati di rom• mano che, SI' procede ver'io 1~ tonazione trac-loo. nel Goldoni è P~SP07,taleapnun• colo. INTER\ 1STA CON CETRANGOLO pere il convenziona_Hsmo di una sua conclusione, sempre più se- Probabilmente ll regista ha to oerchti- rc~r11n~ In su~ ~,r!" . L'Orfeo d1 Angiolo Poliziano r ' r~~taztone goldomana punteg- ria., sempre prù nesante, sem• voluto ravvivare alcune note nit:\, la sua ~ Hner on!'\ 1 m n, · e stato allestito dalla Compa- ' . i gi~•i con rnossette vezzose e pre più traqica- Perde ~radual• preromantiche della commedia ti suo tranqu 110 dol\.lnlo delle gnia del Teatro umversltario spin a sul hlo dt una cadenza mente Il colore' e Il ritmo gol• ,q:oldonlana E non è esclU!:Oche alterne vicende della stor10.. ai Bologna con la Mgla d1 ~~:e~~ac~~adhe~ofef!iatt,mv•,1 1; 1 1 ec'a 1 t 1•e ctoniano. Con questo non inten• esse eslstari.o e còe pos..ca~oan• · G. C. Fra:1co Ferri. li testo dell'ope- (Continua. da pag. 5) r.oeti ~e! temoo plù lontano ne ' 0 ia e stato considerato come ----- ho raCcolta 1teèo e su que1l•eoo e che può rivelarsi intimomen-1---------------------------------------; <1uellodi un hbretto e sulla sua ho modulato la mia ,·oce. Ma te Intonata alla componente trama è stata lnte,suta una to pretesto storico. occaslune ter le mie poelcle reco è asco!- rltmic• della commedia goldo– vasta coreogra!la che, con ta St.or.~a a nume forme che am- tata e fusa nel suono del mio nlana. musica. di Hoberto LU$,ro eia- mettiamo come mie. . te loè 11 i i d Uno spettacolo nel qua le i borat3 su terni ellenici h . Dunque nella stor:c1tà. della mpo, e ne a m a v ta: o- dati della tmdlzlooe e questo luto rico~trulre il mito ~~~o ~Gesla lo, ce_rco. o aln:eno. ho ~g;e°'Ìn sln~~~irct1 ~~1'."f~ft'.;.~ nuovo dato rèallstlco. che tut• un vivente sogno dell'uomo ~ereato f.l'l01a, il Pré tslo. I oc- eco del secoli poetici, ma che tavla si 1,m1ta a un aspetto espresso dalla tanta.sia del poe- 1,,as1one a un certo modo di poe- non può da sola destare l'ur• esterlor! della recitazione. ~o– ta. Lo s~ettacolo ha una note• !'"ii. li d,ato storico alla neces- genza della i:oesia originale, no tenuti presenti con ~arbo vole complessità e contiene ,Jt dell espressione iatt.uale. w1 che non può staccarsi dalla e con misura è La cameriera una Indicazione Interessante dato che si alterna, a con quel- realtà vissuta né prescindere brtllante, messa in scena dR poichè ricerca la realtà scent'. Il della mia ,•Ita, naturalmente dalle sue condizioni. Perché na- Carlo Lodovici per la Compa– ca dell'Orfeo oltre i Vaioli del- più rari a tras!or:narst in p.:,e. ca la hrica qualche cosa de,e znla d~I Teatro di Venez,n "· la recltaz10ne net suggerimenti sia. Né ma,! ho a\\ertlto prefe- pure accadere cl! fuori e di den- E' uno spettacolo equilibrato visivi e musicali che possono renza per l un d~to o per 1 alLro. tro. Perchè si dla l'inven?.lone e gustoso, nel quale assumono es.sere tratti dal testo. II regi- 1118 .sr-~s..<0 dal! un d•to nasce- poetica occorre prima qualche particolare Importanza i duetti sta animoso e Inlelligenle però va 1 al,ro e viceversa. Perciò il cosa che non sia statH im·enla• di Pantalone con la Cameriera, no1l ha saputo sempre saiva mio tradurre non ha origine ta. il fatto occor,:;o: e questi so- recitali con brio. con sapore, dal pericolo d1 caaere "'1nu~sil cultura!~ nè fini pratici e nem- no i momentl della vita, che la con entusiasmo da Cesco Ba• facile oleografia. meno d interpretazione nel sen: poosia giunge, se e quando glun- se2'~1o e è•':l Elsa Vazzoler: li Una paradossale contamina- so corrente della parola. P~r cm ge, a. trasfigurare per una veri- primo è oggi Il più qualificato zione moderna de Il gatto con ~on pen_so d_i ~lo:•r ma,. •!lii tà più alta e durernle: per giu- rappresentante della tradlzio– glt stivali (Der gestiefe!ten •t~dcnti. pe1che ilsconlra!e le stlf1care !'autob1ografla nel suo ne FOldonlana e la seconda ~ Kater) di Ludw1g Tleck e sta- n_ue traduzioni col testo e fa• l!l\ eran1ento e superamento in sutna'attrtraldrlezlo~nt:_vahn"e ,-°ahpeut!on lq us!: ta presentata con la regia di Ucow, anche r:e_r me: perché - i ·1 i .. "' .,– Horst Statkus dal Tea\.ro um• trasformandolo l ho dimentica- ~~~ ~od.Ìc1~~11~~;i1~!.o~~ ~à~ ril'$i con rmnntanc1tà. con una versilarlo di Erlangen. La !avo- to rella sua strut1 ura. nel su~ che parli alla coscienza esteti- adesione naturale, cioè senza' li.· romantica è rievocata ira- legame esterno e ho cercato d1 ca mù,ersale. se la parola sarR aver l'aria di vnl,er rifare ~<3-. nicamente lilumlnata nelle sue corrllere dalla sua vita segreta la diYentata lo strumento lmmate• gn~ amente. dall alto, la rt'Ci• allusioni a'ttuali, scomposta ne- forza per rigenerarlo. sono an- ria!e dti tuo animo per 11 con.. taz1one qoldoniana. cosl rie~)). gli clementi cost1tutlvl della dato cosl reregrinando tra J Corto e lo "upore dell'anin:o di srnccett•ture dialettali, co– sua. ispirazione. Un umore cri• ------------ altrui e se H tuo rluno a,•rà me accade a tutte le attr1ci in tico pungente e sottile percor• qualche volta tradotto 11 palpi, lln2u0. le quali, lnte1111~t~ndo re tutto lo spettacolo, che è rlC· I1e al', J', Car1t1'1c111' to misterioso dell'unl\croo». li Goldoni veneto, SI preocct\pa• co di invenzioni mimiche ed li D. Ho qui il tuo volume di no sempre di far sapere alle;, ammalo da una. coerente con- traduz,on.i da Virgilio. « Il son- spettatore che per amore del- tinmtà di rit.mo. Esso rivela no di PaliilltrO ». vubbltcato fn l •rte si sono rassegnate a sccn• inoltre neJ person•ggio Hlnae, (Continua da pag. 1) questi giorni dalla Casa Sanso- dcre un gradlrro nl!lla gerar• il gatto con 1tli stivali Ul\a ni. Es,o ripropone 11 problema chla dei voleri del teatro. giovantssima aBtrlce, Uta Tae- quil!a dc;,!cezza). Lo scacco d,l tradurre Vuoi dire le ra- Ma è evidente che questa In– ger, che è dotata di qualità d'altronde si identiiica con la gioni di questo tuo ,nodo 0031 terpretaz1ohe della commedia istintive straordinarie. morte, il presentimento del• attuale di rlt•ivere l'antica goklonlana, nel!,a quale lo spol- Da un angolo visuale nuovo la fine che ha imparato a poeMa? vero del real!Sl1\0 rimane alla è_ appar,a La calaolala prodi· temere fin dalla glovinezza, « Se avessi prevista la dlsav- supfrflce. oppare ormai antl• giosa (L_a zapateza prodijos~ > quando faceva il doganiere ventura toccata al llbro e.ppe. quata. o_ II Goldoni consiste. dl Federic~ Garcia Lorca nel,~ in terra siciliana, oppun na uscito dalla tipografia. 10 soltanto 1n questa esteriore tir– interpretazione del Teatr-:, spe- scappava verso Fiume, ma• avrei Intitolato 11 rogo dl Pali- rnonla ctepa costruzione scenl- nmentale di 8arcellona diretto scotle de} legionari. (... La nuro: perchè più della metà del- ca, dove s Inserisce casualmen• da Esteban Polis. Dai prlnc1plo morte non viene una sola le copie che costituivano redi- te una p,ttura di caratteri. e alla fine il ritmo dello spetta- volta / E bisogna sempre ri• zione è andata arsa dal fuoco ollora conles&iamo che li qol• colo è quello di un balletto ese- conoscerla. ... 1 on toglie insieme 81 camion che le tr•· noni non può più l_nteressarci. gulto da manonette. La carat- nulla di vistoso I Le basta sportava • Roma da Firenze· O il Goldoni contiene anohe terlzza,:ione dei personaggi è 1 . · 1 1 h II S nJ è · valori più v1vl, più profondi. essenzialmente mirnlca e coree. c 1 e muoia una .. so a cosa un rogo c e 8 a anso co- più attuali ed allora blsoqna grafica. li testo non è mai con- Una sola,. dlv~.sa_ ogni voi• stato eir~• qua;tordlcl mJIIonJ. farli scaturire dallo spettacolo segnato totalmente alle suo In-I ta / E Cl tog;lte. d1 mano la perchè s, è pre.~ nelle sue spi- In maniera Incisivo ed evld~nte. tonazioni patetiche; ma è sen>-•rosa.). M11- i:itot nando. sulle re_centinaia di ,oluml di altre Noi siamo naturalmente per pre teso sul filo di uno scher• stratlf!caz10111 .culturalt che o1:ere. I Mani di Pall?uro si la seconda tesi. Slamo convm– zo festoso che talvolta scon!t· embr~no sedimentare- alla sonb !!~~metnte pladc•ti. la sua ti che Il Goldoni. pur risolven– na gioiosamente nella violenza base nel s110 discorso poetl• ?. 111 re. at I era !scesa. nel- do li suo mondo poetico In una farsesca. La poesia di Federico cç,, mi piace ripetere quanto 'Ade senza la cenmon1a del espressione d\ raffinata musl– Garcla Lorca si rivela come ~1a detto altt'a ,:olta, e ci~ rogo. c~ò che 1000st rln~ a Iun- calltà. ha una sua vis:one delia un'affer1110z1one ::! inesorabile mdttglare sulla ltnea popola- go a agare sulla rha degli vita precisa ricca di spunti po– Ietlzia, come un grande e alle• resca che anima il suo canto. mserotti. E qua!cur.o doveva !emici, sotto rnoltl aspett, an– gro g!uoco sut sentirnentl deglt Si pensi un istante alla linea pur seppellirlo seco nd0 11 rlto cora attuale e capare d1 eser• uominL li Teatro sperimentale melica che muoYe le sue eroico. prima O poi. 11 meS t o uf• citare una forni. d'urto. Ma di Barcellona ha. indubblomen- com{>Osizion!. ali' alternarsi flcio e toccato ai caro Federico siamo anche convinti che per te segnato una delle presenze degli accenti. ai timbri ritmi- ~fi~Ie, 1 \t 11~ 0 ~isadcn~ egll rendere vis1b1!esulle scene que– plù signif1cattve del Festival ci che sanno (luasi di dMZa. igno a sotto quella a ~reg~ sto Goldoni, biso2na far tabula non soltanto per 1a singolare Ed a sostegno della mia tesl ,1rr~no. 'quando andò r~ri:;ede;. ra.,a della tradizione interpre-– proposta dei suo spettacolo, ma ancorata a! dato popolare- la restate scorsa. e !"ha ono- tat\Va e scoprl'.e i:1uovi reppor- anche per la perfezione forma- sco. troYo che cadano a pro- rat.o come si meritava a, va ti. ~uove soluzioni. . le della realizzazione affidata posito anche altre componen- atteso !tn troppo· dall età "o· L mteresse de La Locandiera ad un_ gruppo di attori esperti ti che s'innestano e distin• ca alla nostra atomi a er 1: di Luchino Visconti stava esat;. ed afllatat,, fra i quali s, è dl· guon'l la sua voce. Cioè quel re Lasciamo dunque cPs'i/ow~ tamente su questa linoa e io stinta Mons• 1 rrat Juliò, nel per- suo t-0no secco che talora sa nella sua pare e veru· 0 ur 1 sl)ettacolo aveva una sole ca– sonagg10 del a Calzolai~. di epigramma O di epitaHio, Iquesito che ruJ proponi s;i'(! m'Je renza , fondamentale: dlstrug- u;1a versione rinascnnentale e Cèrta scarnita concisione traduzioni geva l elemento musicale della dell Eunu.co di Pub_llo Terenzio lapidaria che dà alla sua La ,~ta ·della poesi ò poesia goldon!~na che è certa- Afro è stata allestita dal regi- i 'e li . a non pu mente essenziale anche se ~ta Franco Petrasco con la operaz o_n r\oa come. un generare alt.ro che J>?C&la.An• es11rime, me non· esaurisce il Compagni'I, stablle del Teatro senso d,\ anonimato._ colai~. "' ml pare che la poesia con 51• mondo del commediografo. Su dell'Università di Part11a. Alcu- Oltre, _smtende. al filone ~l· sta proprio in questa sua po- questa medesima linea st:. an• ni per,onaggi. come quelli di ~ascah~o. che sempre,.a~fio- tenza Cl.1 genera.rsi: nel_ potersi che l'mteresse della Trtlogla Trasone, Gnatone, Pam,~none, 1a s11llon~a di una \lblat~ in no., sempre traaurre. la _sua della villeggio.tura di Giorgio sono stati delineati con la ar• elem~ntantà. E non s1 d!· eternttà nella sua traduc1l»lità. Strehler e vorrernmo dire che ticolare intenzione di sotroh- mentjchino' le caden~ deh- e QUI e anche la sua concreta eguale è Ja carenza deil<t qual• neare in e•st gli elementi che C?te ~ soavt. ,doye una imma- ~mversahtà. In questo suo per• lo spettacolo soffre. anche se è po, sono stati assunti dalla .E:!naz1one_sc1114llante e leg: aersi_e rinascere in Q,Otè Il suo stata determinata da motivi di– Commedia. dell'Arte. La conta,. g1adr~ gioca in chiave d1 ~asc1mento perenne. Dove ~r versi. m111a,ione h~ posto ln rillevo madrigale. . . , e rd 1.1 .tradurre non conseQ,te L'aspetto nuovo e vera.mente le pros~ttive feconde che sono Insomma dietro Carr1en arbitrio. perchè è essa poesia lndicat1vo della regia dello contenute nella poesia comica c'è tutto i\ sottofondo d'una che detta la .sua disc)pHna, il Strehler è costituito dall'atten– di Terenzio, l'111tima d!ipos1i!o- ge_nte, e d un, paese, la Pu- suo 0rd .me. L arbitrio ~ disordl- zion,? con I<> quale egli ha esa– ne delle sue battute al giuoco glia. I odore duna terra bru• nt. è il niente._Non e 51 ste quin- minato tutti I personaggi rive– del lazzi e dei soggetti. ciata e s~:atificata come la di questione di fedeltà o infe. landone il contenuto psicolo- La Compagnia ciel Teatro sua pelle, la luce v;olenta di deità nel tradnrsi della poe&ia, glco. La interpretazione tradl· · universitario di Zagabria, d1· un sole che brilla nelle sue di traduzione be!ia infedele O zlonale, come abbiamo accen– r~tta dal regista Bogdan Jerko- pupille, il colore di un mare di brutt~ fe d ele, come di_cono ~ nato, ha visto nella <:ommedla v1c, ha offerto con Ja co011ne- e d'una ve11etazione che rav- ripetono. la sola. queS t lOne e del Goldoni alcuni caratteri e dia in cinque atti Tripce de vivano i suoi versi. la tradì• ~ avere O non ave~e. il senso questi caratteri ha npreSSi con Utolce e con la commedia ln z!one d'una melopea pasto- ella poesia come 0rd.in ~ inte- uno schematismo che. da una un atto Novela od Stanca una raie. l'irrequietudine mal in• r!ore. se Il? teS to rru nsuona i comrnedla all'altra. li ha in un esauriente antologia di· Marm conica e dolente d'una soffe- dentro e chite una voce da me.· certo senso livellati, mentre Drz1c, che è uno degli scrittori renza raccolta dai cantasto• 10 non P?tr . mal, tradirlo. fal•losni carattere (per esenro10 quel– croati plù significativi del Cin- rie spinti Jun"o le più strane farlo .. rrut!tificarlo. Aht~..1eJ?,ti I lo del Pllntalone) acquista nel– quecento. Temi; personaggi ed direttrici det quali in fondo a nua_ ':iJ ssa i1oce, cioè :.I rm- le diverse commedie tonalità Intrecci della commedia rom•• lui rappresenta forse uno de• novars, que a YOC<:· suonerà1 radicalmente diverse. I perso– n:3: e r~nasc1rnentale sono am- gli ultimi e più illustti epi- insincera. fa!~a quindi impoe~-1 na~;ti minori sono stati poi rl• p1amen,e sfruttati da Marin , ( p f rt· - 1 'ed I ca, e noi) s_ara neppure una ,o-• salti dall'mterpretazlone tradl· Drzic, il quale tuttavia vi im- g~~~ i" p!~ farii' J~ssig~: ce._e avro mgannato me. ste&.«>:zionale in pure e semplicl mette un suo tono origina.le , g , D t 1 11, 11 1 pnma del teS to . La poes,a non I« macchiette" Btteg2iate ,n ma- traendo diretta !Spirazione dal ro al • a Ione a a uce può es..sereeSt ranea a se stessa. 1 n!era affatto esteriore. Nella costume dalmatico- Una tlpolo. Sale ho lima te e luce. 1 Ho cioè al rno_nuovo farsi da qu~I Trilogia della villeggiatura di g!a propria della fantasia co- 11~ttato alle latomie / Spme testo. ch_ee la vita assoluta, r,. Giorgio Strehler ; personaggi mica occidentale s.i presenta in d_i.st r~de non mie I Per far- ~ela,ta di quel teSto , Condizione sono studiati nella loro reaÌtà una trad~ione punteggiata di t: il _piede !egg_ero / Come la aell esistenza della poesia è ap- testuale, sono soo.vati nei valo– vanazion1 che sono hpicamen, lancia del papiro). punto il suo J.X>tersit!adurre: ri psicologici quali risultano te orientali. Lo spettacolo In- Co~cludendo, < Blu turco~ e_qui la sua rru~ui;a. Pm l": J?O<l· dalle battute e tutti acquista• quadrato in una scena somma. per, ,.. ~ h_a valere 111due d1- sia è. alta e plu e _traduc1b1Je; no soicco e valore, stabilendo rlamente mdicativa e generica rez1~n1. oi~ solp come. te·ti• essa e _testo ~' nuovi tes\i o non un iritrecclo di posizioni morali s, bas• esclusivamente sulla re- ".lonianza d1 un att1v!ta poe.· è_JX)<'Sta. Cosi del resto e anche ed umane di' singolare ricchez. I c1taz1one ricca d1 colore ed al tlca. che con fedelt_à pun_tua- di utta la realta. za. La rivelàz1one dello spetta.– temp0 stesso rigorosamente li· !e c1 offri\ ad ogni ~tag1one ELIO FILIPPO ACCROCCA colo è questa: neosuno dei per• neare. 1! se:?no d una vocazione att· --~--------- sonaggi è una rnarìonetta · tut;. Il Festival si. è concluso con t~ntica, d'una disciplina inte• ti posseggono un loro mo~do e la rappresentazione de La jin- nore. ma anche come ntor- VINCENZO CAROARELLI questo mondo viene alla luce la a,1tmalata d1 Cario Goldo- no ad una felicità €Spressjva Dlreltore con nitore. con forza. In quella I n! nella interpretazione della che sembrava leggermente ------'------- turba di camerieri che ronzano Ca' Foscan di Venezia., diretto dere a ra.~ioni amicali, affer Condirettore re•pon•ahlle dai prnbleml della v1Ileggiatu- Scena di .M~\clès per « li enne dell'Ortolano» 1,rcscntato dn J. L. Barrnult DIECI AN 1 I DI SCE OGRAFIA FRANCESE _)(-., Un' i111postazio11e chioran1ente . ' piu pittorica di ALESSANDRO FERSEN De,si.q.erq segnqlare con questa nota 1m' espqs'l.twtie di scenografr,a. francese conte111poranea - organi.zcata dalla si– gnora V. F'o1<gère,sotto gli auspici della Associazione /l'rancese di Azione A,·tisti– ca e del!' Ambasciata di //'rancia a Roma - che no11hlz aimto il dornto rilie,·o nel• le p,,r magre cronache culturali della no· stra città. E' u11peccato. Pere/tè il teatro france• se ha av1,to, "~ ri1t11ot:ame11todella sce• 11ogra./ia moderna, 1,11 l'Italo di guida, che - m1tovendo dalle a r,stere co>tcezio>ti di Copeall, attraverso le varie esperìenze dei registi del cartello parigmo r Dulli1t, Jo1t· vet, Baty, Pitoe/f J, !ilio alle esemplari raffinatezze di Chistian Bérard - ha COii· trlbiiito a creare e a consolidare il gusto moderno della messa in scena teatrale. n pa,wrama dettagliato, che il < Celi• tre Culti,rel /l'ra>1çais > di Pi.azza Campi• telli ha prese>ttato ai visitatori (una qua• rantina di scenografi francesi colitempo• ranei), può permettere qi,alche guardingo confro11to COii la sceliografia italiana di oggi e qualche considerazione stllle te,1- de>tze sceniche frnncesi. Anzit1<tto, si può dire che la scenografia francese ri$po11• de a imposta.zio1ti piì, direttamente pitto• riche e (fatte le dov1tte eccezioni) meno architetto1tiche che non la sce11ografia no– stra. !11 reazione al ,·igorismo di Copea" e dei suoi allievi più di1·etti, il teatro fran– cese pare auer rivendicato un maggior diritto a/l'esperimento, w1a maggiore spre– gi.iulicatezza 11ell'·usodegli ingredienti sce– nografici - fi110 al ritorno alla piira e semplice toile peinte, che 1m Copeau con· si<ierava definitivamente suverata. Forse gioca in qu,esto bi$oq110 di "uova fresci,e~– za quell'ansia e qi,ella ,,;cerca di nuove espressioni teàtrali, con cui il mo1tdo tea· trale francese si dife1tde vcùorosamente dq.ll 'autorità di una tradizio,1e teatrale pos– sente. Nell'Esposizione, creata dalla signora F'ougère, si nota -cosi 1,11a grande varietà di tend.enze e d'i,1te>1zio,ii, 1ton ridu.clbili a schemi e a scuoltl. Il gu.sto, stilizzato i.11 "'½L colicezione qu,asi geometrica del co– stiinie, di Gischia, sceliografo quasi 11//i• eia.le del Thédtre Nationale Populaire di Jea11Vilar, si affianca al sapore fantasio· so e a volte quasi s1irrealistico delle inven• zioni di Labisse, creatore delle scene de/– l'Orestialie, allestita q11est'an1to da J. L. Barrault, e scenografo, f1·a l'altro, di va– rie novità italiane, quali l'• Irene In1to– cente > di Betti e • Il Sed1tttore > di DieQo Fabbri. Le altre ispirazioni scenograf1cÌ1e di Lila de Nobili, boz.:.etiista delle • Stre– ghe di Saleni > e del • Cyrano di. Berge– rac > (Lib de Nobili è l'allieva di G. B</· rard), si alternano co11le sq11isitezze gra, fiche di Léonor Fini, elle ha saputo tro vare "" valido eq1<ivalente scenofrafico alla sua origi11ale personalità di pittrice. Es1ierimenti teatrali di punta come qudl, di Adamow e di Jo,1csco sono stati asse• cottdati i11 modo spesso sorprrnd<Snte dal· le scenografie di Al/io, di Noci, di ,,tal• clès. F'aucher ha creato le i,igc?nose co· stni.oio11i per quel bel1issimo spettacolo che è < La F'amille Arlequi11 > di Santelli e Fabbri. Ba.zaine,- C. Toth, Carzou, Pi· 911011, Dasté e ""merosi altri soao pre· settti con. le più dii·erse concezioni scen.o grafiche. Una menzioile a parte voglio fare per Antony Clavet, vresente co11 due soli boz– zetti. Clavet, che si co,;cede raramente al– la scc11ografia, ·rappresenta - -pur nella linea della pii, raffinata tradizione /rn11 cese - qua11to di pii, moderno, di p:iì •pa. rigi110 abbia espresso la scenografia fran– cese del dopoguerra. L'i,11:e11zio11e colon– stica nel gioco lieve e poetico degli i11gre– dienti scenici raggiu,11ge nelle sue tel11per balletto il livello dl u11'aute11tica creazio· ne d'arte. ALESSANDRO FERSEN ~, ~~ l ¾ ,J >. ,i ,i;: ~-~k(,:· Costume di Canon per le « Indie galanti» di Ramcau Compagnia stabile deJ Teatroloffuscata. E non credo di ce- DIE1a1 ~-Al!BRI intorno ,11 signon preoccupati da Giovanni Poh. La comme- mando che Carneri ha ri- ------------ ra. ogru cameriere ha un mo dia è rec:tata sullo sfol)do di messo le ali. TI CO <T,pogralla Go1onna1 volto. un suo accento L!. com-I scene che sono mutat~ d1 voi- G. A. ClBOTTO Pie27,a Colonna, :l6ti • Roma media goldoniana, contraria-,1- ____________________________________ _!

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