Fiera Letteraria - Anno V - n. 20 - 14 maggio 1950

Domenica 14 maggio I950 LA F I ERA LETTERARIA UNO SCRITTORE J)ELLA ~'RESISTENZASPIRITUALE" EMMANUEL MOUNIER Interpretazione della civiltà Lo sg uardo dell 'economista non è inutil e p er il concr eto destino della grazia , lo sg uardo dell a gra z ia non è vano sul concreto destino dell 'economia storica che cla.sslnca ogni avve- In rilievo que!ta parte dell'agno- tutto un rispetto di problemi nanzl alla lettura della storia? nlmento ln funzione della sai- stlclsmo non esaurlsce la nostra pratici che bisogna affrontare Anch'essa vive nell'enigma della veua collettiva, e del complerst analisi. n rapporto tra la co- con una rigorosa anali.SI politi- fede. Il llbro dal sette slgllll si del Regno. Se la natura umana sclenu. della Chiesa, e tra la ca o economica, vietando l'ac- aprirà soltanto l'ultimo giorno, è pienamente se' stessa soltanto coscienza della Chiesa o Il libro cesso alle appro.sslmazlonl mo- la totale lntelllgenu. della Sto– rlspetto alla vita soprannaturale, della storia, sono rapporti com- rall e Idealiste Intermediar ie - ria - e dunque la totale lntelll– e s'indebolisce quando vi st rl• plessi, e el è necessaria rlfies- falsi mlnlstrl dello spirituale. genza di ognuno del suol mo– nuta, non cambia di condizione alone per Ulumlnarll, dopo In Questa readone continua oggi menti - esploderà pienament e pas.,ando alla vita collettiva. confusione che vi hanno megso In certi giovani cattolici più O solo a quell'ora, sia per I suol Nelle condanne del comunismo alcune recenti polemiche. meno marxisti. Se si vuole dl- dottori e teologi che per I !e• da part e della Chiesa, si PD!· L'azione vitale del soprnn nn- stogllerlt dall·errore, bisogna pr!- del!. E' c'è da pensare che t\'ttl sono contestar e questo o que- turale, nel corso d'una storia ma vedere quel che di sano con- rimarranno sconcertati. Bisogna st'altro motivo d'ordine econo- sottomessa all'dfettlvn sovranità tiene la loro reazione. Bisogna concluderne che la Chiesa do– mlco e sociale che non sono ar- di Cristo, l'Innesto organico del- formare uno scheletro alla co- cente sia per ora cosi sprovvista tlcoll di fede, e che pos,gonosem- la storia sacra sulla storia pro- nosceni.a e alla pratica del mon- come la rnglone naturale per Il• pre da parte sua, essere soggetti tana, cl lmpcdtscono di con.si- do In cui viviamo. Non sono le luminare Il slgniftcato della sto– a revl_c;ione. Ma. quel che sembra derarll come due corsi separati. Intenzioni che gli daranno del ria, nella lettura parziale, deft– essenzlale e che dt\ rUlevo alla di !Solarli su due piani di glu- muscol! e delle OMa. Ma queste clente. piena dl congetture , che pnrte più costante del suo mes• dir.lo. e In due settori di attlvl- lavoro di vertebrazlone non de• può essere !atta durante la stra- .saggio, è la denuncia di una tà. Questo tu l'errore del cr1- ve far dimenticare tutto l'ora:a- da, secondo glt avvenlment.1? Sa• d i .tJ n ltl il i\' u E .L ~ o 1J ~ I E H =~i~~m.q~~I~~~~: st 1 ach:id/~~ :~n!1t1! 1 ~~ci~~1/;f1!fdi~·1·e~: ::i';l~tr~ris;~~n%n';!1e~:ege1~:s~~ ~~w: ~"tr1~~~ 1 Qt~c:~e !~~~~~ I L DUALISMO della Città Quel che separa ti cristiano d::. della società, nè dispensatrice ::i:;a~~~~:'1!!· f~de,uo:u~~o c~~ !:;gl:~u~e~~- c:~u!~~l~~~eu~\~ :~~1! o~sl~e d~~lta; 1~:~ d~~~ ~l:~ ~~~:!~~ d~IC~:1' :u ! crtstlana e d~lla civiltà pro- Cristo, al nos~rl giorni, non ~ delle rlccheu.e, nè focolare dl gore può sembrare anacronistloo errore, non basta ldenttncnrlo, alla separazione che alla confu- perlorl sul problemi di civiltà. ~tzion:, 1 ~:~:ia. codn:~niris~~= ~~Il s~r:s.:::11 t~~~~rosn':~~~: ;~lt~~~Or!è i!~~!~ ~:~~e~~: :u: s~~o~rn~~h~~~~es:pi:re~~ ~~r:cari e~~n::renl~rlst:;rlt: ~li;eè ~ui~~a~~ rie~~i~~!,°~~~ ~t:11:u~~~1:: :~:a~~: P~ipodJ ne.simo nel mondo. contemJ>?rnneo, pnrtec!pan~o al• E quel che I primi crlsUitnl, eslrnne:. alla vita quotidiana, è la che, latera lmente. lo nutre. La sllno della grazia, lo sguardo assoluta evidenza. quanto alle vie all~a~~o~~f~\1:a ~~~t:ri:!~ ~~=e\ 1 ~el~m~r~~~:~: èc~~ ~~aJt~:;i m.S:~~ ~fg~!t 10 ~:e~f~ ~:~~~~~on:e1fen~~n:e~a cos~I: : ~r:t~ iiu!~~a ~~l~an:u!~~~ ~:!~ gdr:::1~ 0 00 ~e1t.e:!~!i~ con- ~=~tl:~:::,~: ·so:~::!at~~!. J:~~ de nel mondo? E' invece un di- e ha destituito Cristo :t. SI di- lnrenuamente, 0 più libero.men- se, dell'Intera clvlllà. Diciamo non si trattava di purO e sem• Quel che è vero del re~to è suno. penso, pretenderà oggi di sordlne che una Città cristiana venta cristiani • come cl Sl mel- te. Durante I primi due serol~ bene: soprannaturalità storica pllce conservatorismo, era stata che la massa del n°londocrisÙa- decidere perentoriamente M! la dovrebbe riassorbire? ll crl.stln• tono Je calze :t. nel m~do, cioè, la Chiesa si è conSD.crata ,diretta_ Non si parli di evasione. li cri• toccata dagli ultimi rervorl ro- no, oggi, In Francia, è plt'l. lm- con\'erslone di Costantino fu un ~~1~ 0 /er~~onf~!:fe rn~~~:n~~ ~~ùd~~:~~~! ~e~1oml~~?:1tace~~: :rz~~~o~e.Pt~=~tso~~~v~!~- :~~n~I ~~u~lc:1~ 0 ~n~i!t~~ ~~; ::,a;~~~1:ne~~l~1: .~~11;:i~ 1 :, ior1lt~h:ana r:~ ru: 10; 1 ~u~elue~~1::nin °u;1 ~~!ilS~rdlast;u~t~S:l per farne delle civiltà cristia ne? s~zlone tra 1 ordine crlsUo.no e di nrt lgl~n! di qu~ta prima con- noi, per noi. Ed è perchè la sto- e gli &!ancl del cuore. Fu una 00 po moltf secoli, per pau~n. del economica sarebbe più augurabl- 0 Invece è estraneo alla clvlllz- I ordini" !11ondano. Ass,urdltà eCIquiskl, \ I si moltiplicano In nu- ria non è nè una !arsa nè un delle debolezze del • Solco :t e In combattimento tra i-angelo c lt' al Regno di Dio che una eco- ~~\:~Cu~~n P~!ro~::~:~~~ ::i~ ~rc~~=~e L ~~~:~~-haft~:~ut~.a~:; !11s!~~~~;~vf~rieifn~~~d~ ~~ ~r:1:maco:~Z:d1:CO:ita m: ~~: ~r!::::u:~!a ~~~~~ d:lm~~- ~~~f:~Ì d&1on~doladl~c:::ad~~ :m~ !1sn:1~~a~~1M:u~a ;~; : 0 ns~~;!~aJ 0 1 fa::'Z: 1 ~~~!la~: ::~!~ii:~ u:,~ta~~!es~n tr~~:!!f:n~~ !~:°:/f! 1 emr!::C~ :flc:n:i:: dlvln: tragedia. In molte rei!- l'Action Fra~caiae, mise In.sie: mondi. abbiamo moltiplicato le ~ dl7z1°u"aeni; io~'J~ca d~ 1 ~1:~ porsi questi problemi. Cristiani simo stabilito e considerato, clo! da, si costituisce la pnrrocehln: glonl la storia sacra è mitica, ~e una coscienza acuita dal• transizioni, le conciliazioni, gli m~ a1la storia sacra _ non e cittadini, crlstlanl e umnnlstl, Il contrarlo del crlstJnneslmo, Il senza eSIJere uscita In nulla dn non è una commedia In cui pren- l autonomia della politica nel amalgama, e la n~tra tede ogg~ uò, nella connessione organica cristiani e padroni di schiavi crlstlnnesln10 è un'alternativa In una determinata volontà si e da parte l'Uomo, ma un magico suo campo. come lo scientismo è Impedita nno al soffocamen ~ li di I ta I di vi erano spinti dalla doppia po: Condo al cuore, che si pon~ a fatta empiricamente, per ~le d)· scenario che l'uomo subbce co- ave~a megso Insieme 11. sensc to. Proviamo Il blSogno di rl: r:ftam:~ten ;,_ef1:n sl:~a r;ro:!~ alzlone In cui li poneva la con- ciascun uomo e ancora a ciascun verse, che Impiegano parecchio mc una fantasia degli del, e che dell autonomia della ricerca trovare le pure essenze e le es! la sua Intelligenza, la ecelta da versione. Ma si ponevano In do- uomo; non è uno stabilirsi eh<' a unificarsi. Cosi poco occup9.ta finisce male per lui. I germanici, aclenunca. Ma es.sa passò dalla stenze nervose, Il cristianesimo f 1 manda In modo Inevitabilmente si consolida con II tempo e cor. di organizzare se sles3a, a più vendicativi, trascinano gll del dlstlrwone alla separazione, cht' nella sua nettezza soprannatu- :1z.,, Chiesa In uesta lettura si teorico polchè allora li cr!Stlu.• li numero· • 11 numero è una !orte ragione non s'occupa di or- nella catastrore nnale, Per Il cri- In condanna del 1925 prese di raie, Il mondo nel suo splendore è ~ t q la d 1 ,11 neslmo' cominciava la sua corsa. nlastrocca ~- e In durata tempo- gantuare II mondo: non che di- stlaneslmo, Dio è cosi intima- mira. li pericolo dell'indomani articolato , e 11 loro rapporto 1 da 1 : ~=~~ In edot: VI ricorderete queste brutali Po· raie, per Kierkegaard, non ha spreu:1 questo compito _ non è ~ente connesso all~ storia del: delle condanne è sempre di pren- nella sua verità seni.a dubbi~ ~I~~- e tù rl rosa.mente che la alilonl · Tati ano contra GluHI altro slgnlftcato che • una spe affar suo semplicemente - ma l uomo che in ftne I uomo è tra der per vera la proposizione con- oscuro, ma nero come II dia Pd I go I C t 1 uo Tertulliano contro I gr.ecl c!e di rarefazione continua; lo lascia' a quelli che de'vono &einato nella gloria di Dio. E tradlttorla della proposlzlont mante e non confuso come In pratica e suols~e~. on 1 ro e Oggi, tra la vita della fede e I~ del cristia nesimo. Il crlstla nes!- occuparsene. questo inizia da ora, sotto I no- condannata, quando assal spes- n·ebbla. Abbiamo voluto capire ~~:;i,;,~i società :!~ee~uj •volgersi delle civiltà, abbiamo mo, In questa prospettiva, non Ma siccome la Chiesa, :1 lmt- stri. occhi. so la condanna non dà addoaso troppo, capire, &elenUftcamen~ suol terl. la ragione e le sue del secoli di esperienza. La loro ha nulla da aspe~tarsJ. dalla sto• tazlone del suo capo, è piena- E dunqu e rigorosamente lm- che al divergere di due contrari la Genesi, e pollUcamen~ la Olu un: hanno una autonomia risposta, tutta via, cl sembra an- ria. L.ldea di espansione gli è mente Incarnata, la sua ml.sslo- pos.slblle, per un cristiano, dire, dialetticamente solidali. Oli am- stlzla, ftlosoflcamente I Unità e =turale nel loro ordine. Si è cora cosi eslt.l:mte, che la di- radicalme nte estranea. Il suo 1 ______________________________________ potuto dire che la laicità dello sputa tra le generazioni aposto- preteso progresso è quello di cui Stato e della Società è un'Idea llche rlp"nde con Intatto vlgo,~ pacla li dottore d'una commedia PRESENZADI MOUNIER cristiana, ed• &Mlcurata soltan- Sotto un certo punto di vista, d'Holberg: la !ebbre è co pie- to da una vigorosa Idea della non è completamente diversa. tamcn te scomparsa, ma Il m.a- trascendenza (Joseph Vlalatoux, Ma se 11 pensiero di Cristo ri• lato è morto. e Esprlt:t mano 1949 p. 475). La capitolatorc. che non può ln Questa radicale condann a del- Chiesa oggi si ritira dalle di- nulla essere estraneo a ciò che la storla, che si rlt,rova In certi spute tn cui era dopo Il Me- nasce nelln verità e nella carità nspettl di Barth, già superati dfl t t f ti h è f' ... • d bb • dloevo parte preminente. Non ~~;.'~:~i c1.µ;'.;:'i~~:"' a .~~ ~;•~~.;.':i',~r 1~ 1 ~;n~ 1~:~ : "In questa pas a_pure a a c e curopa, noi o 1amo ~~';:'.''~.r:,,~~~ 0 _.,~ ~O:,~; ~ on~~~reo" '~:='-"~ C:m,~~ 1 :~;:>lo ~;;~co ,os<enerla con moltiplicare gli uomini che abbiano dell'osso : idee ferme, ~~i 1:::'i':'.!'"di~':~'µ~.1.~'. Qui e là la cura che affatica • t t d • h • · che non è l'ostentazione, meno ~U:~!'\: ~~/)•~~,J :~ 11 ~':f,'. , 0 :;!'f ,.~i~~',;f , t'.,:.;.'.~;~ coraggio, una es ar aggme C e non SI piega ,, ~;:::,o~;m~~~:;~~- ;::~. u~: :fr~t ebr:~ 1 1~ 1 :1:::~ ~t::: ~!1s~: 1 °~~~t!r:,' 0 ~~~n:';:Jg~: : V OLT<? pal~idf!, o~cl•~a~tis_tico-scientifico. Bisugm., problema della ,tiusti~ia, il . L'ultimo messagio d~ Mpu- pr;S::n~.!~ :eld~!~·Egli deve quando ritrova Il suo divorante gli spiriti dell'opposizione •pin- dolci celesti w cui si ncluamare t11tto questo pe, problema deUa pace, Il pro mer è co11tcn.11to11cllultt,no d cosci che è un clt- llgnlnc:ato. tuale-temJ)Orale, assai vaga, e al specchiava la Limpide~- mJsurare l'amJ!ie:::;adel com blema dell' u~mo, il. P!oblema "!""ero del « l_oun,1al I.nte- fa~in:e della e~~a. e se imita Ma se Il dual~mo era normale tempo stesso molto tagliente, :;a de~ laghi alpi11i, labbra biamento storico clt~ ha .Po• della comun,t~ . Cr,-!llano co- r1cur > ,ftm fo,gl10 c1clostilato In pieno Cristo, che deve, co– agll albori dell era cri.Stlana, 11 troppo tagliente. Lo spirituale, clic sapeva,io sorridere of- sto fine a questa em1gro::1one mc era M oun1er.al !it!gcva o~- che .g~i serviva Per ,~ante:- me lui, assumere plenament.e I :~ 0 crrs:a~~~;/~r po~~n~n ~~! :!se~zacr~! ~~: 0 ~c!tr: !~t~el~ ~~~!~:s 0 :;:nt:~r::;·~11!:~.~tt ,O:,.~ ::~~:~li: 0 d:l !~e~,~~ag•r~,,~~ ~~l~~~/e~ia~c~:;c'~ 'l P:;,~~; :r:: ~I {s 0 P~1~t!).ci: ;:ter,i;: ~~:~n:n:!:. 1 ~C:r 1 ~e~:: ~~~ I·~tFn!':i~~ade~al~Pif~~~~ ~~ tr:1!~:fvitl nnaot~~~I~ : q~~~ il ritratto fisico di E,miunfc sto m .ov i mento Ema,_,uc[! pro~le~tti.. E presentava le so, g:1.0 egli daf!a al~mu .crns,- ~~&!zl~~adln~':'~~vecoFar:u ~ nne del tempi, 0 indicherà p'ut- sta vita eterna • è anch'essa M o,micr. . M ou111~rè. slato ~mo de, f'tu fos1'?"! _sic!tro che l~ loro a11-g ' per reag1,:e a a. v10_~nta mentlcare che non può, come to&to una itruttura d'un ~nl• carna le• e si offre a noi soltan• Uomo d'a::ione, or;:0t11~::a,P'!t~11h a111ma~or1,e la s11a tent!c1ta.s, sa!cbbe w,posta o campagna di dc~•Rr!l.. 1 0ne: cr!Stlano, recintare in una i1pecle veno crlstfano, che l'im..1at.,;,n•to attraverso le attM.tà natura • torc, a 11 imatore, giornaluta, rivW"tO e Espr,1t :t ne è sl•tla og,u 011n11a sincera. scaten~ta. conlro cEspnl► da, di sumctenza. la sua clttadlnan- r.a. di voler unificare li m~ndo Il. Invece di mantenere In ogni 1101110di pc,isiero, filoso{:J come la ba11d1era. F 11 cosl clie, gra::ie o 11,ro comumsh. « !ti q1,1estapasta u terrestre. ~conc:!.,J l primi schemi delllm- occasione ,uesto punto di vbta autc,ttico e grande scrittore. Per poter comprendere Il o::ione lenta, coslante, ardito . Prttrcfatta clic è lE 14 ro_pa - estete, - dice San Tomma– maglnazione cl avrebbe fatto centrale duna religione che ha q1teslo il mo ritratto spiri- valore del movimento che è la Chiesa a poco O poco cessò so,, sue parole - noi dob- so, _ 1 concittadini del santi, troppo dtscon~~e? ra:c=. ~I=~ n~zl~~,."~!lnr:~ t,~alc. [.o sfcttac~lo della s~ta andato P(?l~ri;:::andosi..foto~• di esscrr !lii rifugio,. 11110 ~it- t~ 0 d 1~ ~nbtJ;!i~·cd:f,:;; 0 ~"'/d]; :!~tedld~~~Fteo';'i!:e~t!''::!t p~ I s~~1t~ c:~! 1 ~s~~~ :t~:=!fn~~el:~ s~::z11~ri~e,e~e~: ~~ 1 ~ 11 ;;[''c.1'/~i f;m:'::d~~;z;:: ;:~:!'° c;::;,:~~d:r~s1;i~:O 1;;; ~i~!~~ 0 :: 11 u:::n;;: si,.~tv~:al: fermt:, coraggio, ~n~ t~slar- ~to ~~Oe n~~tu~~ de~~il c1;~ subllO verrebbe alla mente una tlca e aleatoria d 0 un Idealismo me polesse 1111 1omosolo rea crH è pt1rtito M 01111ier11el della terra, luce del mondo, daggrne c~e ~on .n ("e-!!a :t, una natura ferita dalle stes.se prima Interpretazione. La mate- In cui cs pirltual e:t, c morale:t, li:::,irr aspetti così diversi di lanciare la rivista. Mo1mier seco11do il significato comple- A poclu g,orn, d, di.s!an:~ opere della terra, meno ancora ria della storia è ribelle. Al mo- significano lo aplrito seni.a. cor• attività illtelletlltole. Era co- sapeva che il ,nessa,t,tio cri - to e 11011 soltanto sopran,ialll- dalla sua .morte no," si. puo può ba.stare a soddisfare 1 com- ~~lt~= :':-.: :~tufea~~~i:~ Fa·~~o~!fl~o1:~~ v~:u: 1;~~: mc ima ~,.1accl,i110 pr,.oditios~ st,~110 11011 si limita,.alla pro, rale, di _queste parole divine d:lf.:ras 11 ;"~::i~°:: if:mi,e;~'J ::i!~l~:~ 0 c~t~:!°~:Ò te s'lmplantano In noi, Il cri• la cultura senza terra. Pensan- clic (m•- •.onava SCII-a arre me~sa e alla spcratt-a escato- Mo1m!er ~1on voleva far ià- dire senza timore di. sba- per vivere organicamente da cri– stianesimo non ha potuto dar do che Il cristiano deve vh•ere stars, ma, con la stessa Po- logica. A11clic SH questa ter- vedere ,l Cnsto. Voleva che gl' 1 r è ·t . stia O riconoscere che il i::opran– !orma che durante gli anni a nello spirit uale, lo si manda sot- ten::a e co11 la stessa fccon- ra la ver ità cristia11a ha 11110 gli altri la i11travedessero. g ~are ~ 1e. eg i s.tato 1 .mt- nat~le ha un suo J)OISlO nella un mondo Indurito nelle sue to questa campana pnewna tlca, dità. N11lla potevo arrestar- suo fecondità . Bosta spie,tar• Difatti a,iclie se egli volevo glio_re ispiratore ~i una r,vo- nostra vita e nella storta bi.So– atrutture. che a:11opponeva una e quando per fortuna egl! vi tro- lo. Nea11clie la prigio11e. An - la. Bas ta applicarla ai. pro- soltanto esserr ,m uomo tra lu:w,ie la quale si va attuan• gna riconosce.re che è do~que <norme forza d'Inerzia. Certo va l'aria un po' rarefatta, gli si :;i, proprio dallo priiion e C blemi concreti e immed iati gli 1 ,o,ni 11 i, 1111 cittadino clrc do lentament~ e . che a IJoco per quanto non ala tutto. Il cri• una parte della realtà viene cosi dice ohe deve .-Impegnarsi :t nel fiorito quel ricco e complesso dello città terres tre. Q1ti sla lavoravo fia,ico O fianco COII a poco gern1111e!a. ,re~ mondo stiano che s'occupasse esclual• ::~ a~Ue ~~bt!~:~. ~eprl~ : ~~1::tra~~co:':,a::u/~~I 8 ~:;!: « T!"attato del ,ca~attere:t l'!tto l'originalità dcll~ pos:• tutti col_oroi qu.oli si sfar;:a: ima. n_uo:1~.crut,an, _tà, una va~~~~ 1 :e!~ttuale !'1~id~ de~ mltano la splega.z.lone. SI trat- pora.le , e 11 temporaJe vuoto di scritto s11.q11~dcrm d1 !cuofo. :ione ass~mla df! Mo.unte~. C è v~t10 di cost!'_1trreuna c1tlt1 « cnstia~ 1ta in marcia :t. ft~ca ed econ= ca~ad:i l~ 1 ~ ta.6se soltanto della resistenza spiritualità. Non doliblamo con- Ancl1e d, lrH come d1 ta11trnella Cluesa dwers1td d, do- pu~ umana, p,u froter11a, SlfC• Momuer non era nè 1111 confusioni moraliuantt· che con– materiale a una Intenzione evi- durre lo epirltuale nel tempora- altri gra11di. si co11osce la 11i e di. voca::ioni. M o-u111er cedeva cl1e tuIli erano obbli- « cristiano progressistn :t ,rè zacraase tutta Ja sua J)B.s.s1one a dente, non cl ~rebbe problema. le, vi si trova già: Il nost.ro com- gra11de::::aadesso elle è scom- riteneva clic la sua 110nfosse gati a riconoscere la fo11teda ,mo di, q 11 egli opportunisti rettlflcnre questa poslJ:lonedl co– Ma li !atto ptu preoccupante 1 è plto è di scoprirvelodle farve~o parso. Il vuot:, clte e;:li lascia q11clladi lavorare all'cva11,te• c11igli venivano la s11ascien- clic SOIIIIO abilmcnle s,ti,sciare scienza, per assegnare al clero :::::n~l~f~~\~:~~~/c~~ ;~~ie 1 t,rofirl=~~a le èfi'u~a: nell!' Franc ia, nella_ cullltro l~:;:;f!::io11e .e all'apo.stola!o. ::a, la __ s11a sagge:::a , !a sua dai pericoli clte il crisliano ~i: ~a ~l~u: :~ r~!n:~ Yiltà di stampo cr!atlano voluta cramento 'del Regno di Dio. occ1de11tole, 11ella Cl11csastes- Egh 11u11111rav a. convertrre pr11de11-oe la s11a fo~_,a, corre nel mo11do moderno. la cura ':en' unlverso sopranna- e cercata come civiltà origina • • • • sa, 11011 sard tanto presto e 11ess1mo:q11estospie,ta percl,è Con 101 senso tcolo,tico mol• E . . turale· se facesse questo 1 88 )e Invece di mirare a un Re- Eccoci dunque presi tra un'as- ta11to faci lmc11te colmalo. al gruppo di, e Esprit» colla- to affinoto e,tli si gitordavo ·ra csatlamc1tte "" 1 cr~st ~a,io Iute Cesserebbe un g10rn~ dÌ 100 estraneo a questo mondo, eoluta esigenza d'Incarnazione e Per comprendere il sig11i- baravano indiffercntemenle bene dal compromettere nei nel s110 tempo, "" c~istiano circolare perfino nella vita po– per quanto cominciasse da que• Il manifesto distacco ,del primo {icato di Mounier biso,tna ri callolici e non cattolici in suoi sfor::i, ,rei suoi tenta ti- presenlc: clte_ è precuamen- litica, cosi sezionata e separata. ato mondo e utlltu.aase li, ma- periodo cristiano per I opera del• portarsi i11dielro di 11110 o piena lealtd e libertd. Egli vi, nella sua osione ardit a, la te il co11trar10 del cristiano Se ml taglio un braccio perchà :.~~ l~~e~:~n~:i~~~~~ ~°ariftlllzzazlone. Come accor- d!te _ge11era::io11i .. Raissa. Ma- sapeva cltc la la11ipada 110~C,lii~sa ~o,!'e ta~e .. Ma do'!Jeche viene a patii col s.tto ~e~,- ~~e:e.~~~~ta~l~~!~I~ :~: lro l'Istallazione del crlstlanesl- Se consideriamo più da vie!- ntarn Ila 1esc!1tto recente_•dcvi ~sserc no.scosta sotto ,l e è il crist1a110,1v, ~ l!! Cluc- po. Attento al fatto polihc o li un altro braccio· quello P che mo avrebb! dovuto agire per !a no come II crlsUaneslmo s'è ag- mef!le la 1111ser1a _del Cottoli moggw, ben.si P~sta ~u~ can- sa. E q11es~asua olhv,tà ben- ma nello stesso tempo cJtra- viene è un moncherino. Per far- ~~: r::;:i!on:l~bo~ta ~~~: :1"i!f:e'v~. a:p~::~~ 1:n c~ ~~1~:;"~9~~~:;~~~ J'{;!;:';~cr~~.Z;::i:itro~lt~er:~~~o ''~:u~II ::;!'. ~~èse'::v~tr~ad~ii~c~~t:c';t:t ,1~0. al _calcolo politico , e,tli !~ =te::·g:!5°c:~ :n: ~~c~là~:~ sforzo medievale; e la Chiesa , slngoh1.retipo d'l,nfluenz.a. Quan- che piccoli gruppi clic (ace. Eeli. riteneva clre ormai. era l'uomo portava di ri,,~bol::o si "! s criva ,re~con~r~lo della_ t.ermedlarle del pensiero e del– con lo sviluppo interiore della do crrchlamo d afferrarla nella 'l!t1nocapo O Bloy e Peguy (i gumto il tempo in cui i cri. all'av-,1ettlo del regno di D,o. stor_1aper q11eitnollv, clie g~• l'azione, che cessi d'essere un •~:eb~~= d~el ~=g:i:: !~ 1~ = ~~~le:.~o~~:vi~~~~ c_Caliiers de la Quitt::ai11e,. stiani dovevano qisce!idert Solo qi,c_st'af?e~tttra ~i orf::- ve_111va110 da.ila s11a fede .cn- Idealista, o uno splrltuallstn, pe~ :Oru.lone stortéa, J:reqalla Città le, Indiretta, sbieca. Ricordiamoci h~ava110 appe11a trecc11to CO· afer lame11tc tiella c,tttl tn ro- :;011te.e di sprr1to p1 w spie- stiano. Il titol~ clic. el}h. lt~ =~àu~P~!s/~~~·~:e:: 1 C:.,~ crilltlana, ae questa aveva un ancora una. volta che non par• p,e) .. No!' solta,ito. questo vina per lavo!"are: frat,er_na-.g'!re _il successo straorf11!1a•dato o~, 11110 dc, s11~1 libn d1 un uomo pienamente uomo tra suo scopo, la consacrazione del Hamo qui della giurisdizione del- Cattol1ces11110 110n,uscwa fuo me11le con tuth ,th uomini d, rio 111controto dalla rivista battaglia, ne stail1a la sua gli uomini, che non barerà con dogma. Ora la Chiesa, si ea, se la chiesa sulle cose temporali, ri dalle sue strette frontiere, buo11avolo,itd, elle si sfor&a• e Esprit :t. Essa divtrnnc ben meravigliosa figura: t'affron- le esigenze della terra. Ma ciò è stata spesso ed è ancora ten- ma della spontanea influenza ma si. lasciavo esso stesso no di, strapparla al caos, alla preslo 1m porto a cui si tilm• temcnt era ttali,ral c a lui CO· Implica che, al tempo stesso e tata da questo crlstlaneslmo tu· sulla vita della fede, 1ndMduale graveme11te co11taminare dal dispera&ionc, all'errore. Non gcva per le vie pi,ì diverse d l • l' l con la stessa !orza egll penetrerà !ull:~~ion~t! , :_mrireeu:n~:,~ ~lv~!e~t;'~~~~- Q~~~:/:~~ denaro, dallo spirit(? bor,tlie- voleva g~11~ier'! ad altro clu e difparatc: _filosofia, diri_tto, ;:i,r:, / 1~' 111 :~,:v;: 1 ;r~ ',al~ :!_ell~h~~I:: er::1~": d;i1.; mento, da allora, Indica che la no I ritardi e le mode sviate, non s~, dal neo_-Pax.an~s1mo. Pra- a questo. 111qu1el'!r.e, p~rre e ttuts1cc?,ston_a, teatro, . crne• colo. Mo,mier è stato uno che una metà ~ crtsUano che una :=e:iv!~nt~le~lt~~~n~: :!/~n~~':iz:~~~ s~g!~ == ~li::~cf~o:f J;it~ 1 i:ilfiac;:· ~: l";~bi;:,f~J1~bl~ec;~t:f::: ~:o~o,:~"1?:;f;!~i!~,eTd~t f;:; l1a se ,n Pre sa1J11to e far :~~ 8 ~u:1~eQ~~~m:~lc!:: Bboa:na. dunque, cercare altrove slccla, e non Informi ancora - temJora11ea, f11ori dalla ·t:ita t1tre atl11ali impongono axl• problemi , il te11talivo di risoJ.. fro11te :t. bile alle minacce che conseguo- degli schiarimenti eu questa tanto è viva e lnUma - . quelli politica, f110,·i dal movimeirto 11omini del 11ostro tcm/Jo: il verti. GIOVANNI BARRA no alle sue giolole: scoperte sul 1.trana at.orta. et.essi che se ne staccano. ,!----------- ---------------------------- plano delle verità naturali, Il Neasuno avrebbe osato dire, Queste scappatole, eot!.er!ugl, loro distacco da1l'organl8mo ao- cinquant'ann1 fa, che queste ato· ambivalenze, negazioni, parados• prannaturale, che è sensibile al• rie di civiltà non riguardavano al che rartlgurano l'ln!luenza ne, che non è di que,lo mondo, come se dividesse delle occupa- blentl della gioventù cattolica e medicalmente 11 miracolo, non la. devltalluazlone del nostro 1n nulla Il mesgagg:10 crlstiano. delle Idee cristiane sul plano essa la compie In quc.,to mondo. zlonl: alla Chiesa, o alla mia vi- I loro dirigenti, negli anni che :tappiamo più adorare diretta- messaggio sopranna turale , per la S'aveva troppa paura di non es• della clVUtàsono I segni dal qua- Bisogna torna.re all':1.pparema da ta della fede, 11 dominio .aopran- precedettero la a:uerra, reagen- mente - e poi sapere con one- labllltà della nostra presenza nel sere aggiornati. Oggi s'è formata ll Il filosofo rlconOISCe una realtà cui slamo partiti. naturale; a questa dottrina, a do alla e polltlque d'abord :t pre- stà. DI qui la nostra nuova ed mondo. un lungo lavoro ha do– una !orte corrente per 11011tenere che cerca d'esprimersi sul pl:i- Non si deve, propri amente, questa azione, l'organlunzlone sa In un eenso stretto e limitato, estrema prudenza In materia d1 vuto dissociare Je moderne ac– ta radicale tndlfferenza della re- no d'un'altrn realtà che esaa tra • parlare di due storie, estranee della terra. La. terra. non può si gettarono spesso \'erso una lnterpretarJonl storiche, provvl- quislzlonl sclentlftche dalla lo– de alle cose del mondo. In prtn - tcende. QUl'' che sappia.mo sul• l'una all'altra, la storia sacra e plù organlunrsl fuori dello. te- formazione • puramente splrltua- denzlall o profetiche. Un niente ro drammatlu.azlone sclentista, clplo è nato In ambienti prote• l'o..ssoluto dell'Incarnazione cl la storia profana. C'è una sola de, coel come la fede non può le•. cl~ Jn prospettiva. c.rletln.- puritano, forse: ma bisogna glu- mentre la Chiesa liberava Il suo ,tanti come reazione alla rei!- lmpedi&ce di concludere: Il cri- atorla, quella dell'umanità In sviluppars i senza le tone della na Impuramente spirituale, se lo dlcare una reazione da ciò I\ Insegnamento dalle rappresenta– glone 'ridotta al limiti della ra- atlaneslmo non ha nulla a che cammino verso Il Regno di Dio. terra . Slamo attraversat i e de- spirituale ~ radicato tempora!- cui reagl.sce. Non c'è generulo- zlonl caduche, prima che la pa– llone e della felicità, acclimata- tare con le civilizzazioni. Ma I e Storia sacra :t per eccellenza, ftnlll, Individualmente e collet- mente. Senza formatlone poli- ne che non sia dominata da elfica coesistenza. di se.lenza. e lh1 dal liberalismo religioso. Il loro rapporti complicati, lrrl• ma tesa tra due poli, un polo tlvamente, dal loro conOulre. tlca o economica, queste gene- un'Idea eccessiva: a:uardnte, per fede tosse compiuta. Le verità paradouo della fede, per K1erke- duclblll alla causalità lineare. cl eoprannat urale e un polo tem- Tuttavia la vita della Chiesa, razioni, trovandosi davanti del rimetterla a posto, se non eia che Il mondo moderno ha for- :8~~e!to~ue:1 dl~iu:5° 1 ~~ ~~r:'~~et~~!e~~ ~~:~~:':~ ::'f~~:On a d;~~lz~~n~t; ei~n d~fi'a 1 ~e~e:;ta~n~u ~e~~ fe~~~::~o ~ 1 ~:1ve~ll e~~f~'n~~ ~:~~r! 0 reuf,1:e°~i:-e~~~ce::; ~~~ ~~:r:1/\i} 1 t" 1 ~fi"~ Imita l'egoismo supremo. Dsa l'opera di clvllluazlone, nono• una composizione graduata al- denti al loro effetti o espres.!lo- In cui s'erano !onnatl, con un opposto, che gode del beneftcl senza digestione divenire delle non può In alcun modo Mentra- atante la debba condurre, corr.- l'lnftnlto, tra I due. Plù la Chic- nl storiche. Conosciamo le real- corto clrculto di considerazioni deU·antlchltà e delle agevolazlo- verità cristiane (R.P.Y. Congar ; re nel limiti di ciò che è gene- 11leta,alla ealveu.a. POMlamoora ,a afferma la rigorosa separa- là prese di mira dalla fede eol- spirituali sul problemi pratici , nl del potere. Nella vita di tutti Condizione d'un vero rtnnova– rale, come l concetti, le !Stltu• precisare ll clima teologico del zlone del due mondi, più ar- tanto In specchio ,e per enigma. sotto In confusa Insegna dello l'eccesso acquista una Ironica mento, .-Jeunesse de l'Egllse >, doni, I costumi. li servo della nostro soggetto. !erma la loro rigorosa dlstln• Abbandonati nlle risorse ordina- buona volontà e delle approssl- coscienza di se stesso, mettendosi cnhler 8). Cl vuole l'alleanz'l fede non può In alcun modo Ln Chleaa, nella Città, non è zione. BI.sogna, lncea.santemente rie della nostra vita spirituale e mazlonl morali . Ml ricordo di In prospettiva sul tutto, per con- delle due virtù che più di rado ram capire da nwuno, non può lnca.rlc1ta ni dell'ordine, nè del• preclaare l'uno e l'altro, e man- dell'Insegnamento della Chiesa, aver sentito, l'Indomani della trlbulre lnftne alla rettitudine del si trovano riunite: l'audacia. e la assolutam ente portar 80Cc<>rso a la giusta ripartizione del beni tenerli Insieme. non possiamo conoscere che di guerra, un mlnletro cristh1no di- tutto. pazienza, lo stupore e Ja redel- un altro servo della tede. Se non nè della maggiore felicità della e On ne !alt pas au eurnaturel riflesso e a tastoni I rapporti re a un'assemblea. di cattolici: Non <ilmentlco che la co.,clen- tà. Ne vale la pena. :~:ms~1:~!~o 1 ~ei~d~ete, :~ ~a~ri:t~~zacr!~. u~cn~c':~t~ :11~r~~:!:~~I ~~~osito~fa~ ~fa d~~:te c::i:!:,ri~~." ;. I !~!: :av~en: ::,~~~- r::~i::11~~~~~ :e:i !1~~~~11 t ~n s~/ii~~e'i~ se~:~1:~/~:A~~nfi:~: ;~~p~:: me saprà egli comunicarla alle mantenere questa vita, di pro- astratta per I blqnl di una sunzlone e anche sacrilegio Il criticateci. Slamo stati Insieme la fede è Innestata sulla fede ve animare questa dialettica .., ~ ::.l ci~t~:n1: 11:r~~~lz:a,:: rnr~nue!~ <::!d~~~f ~~pi:~~~ f~:~:oi~~l~i:ò e !~~r~~ab~:enu~ ;i!~~:o~at::~ 1ti dr~~ e~ :;,el~:nela::r~o~~: • o~~~~ié10.~ 1:J~a ;l~~sa:_e ~~n ~ S:a!~:: ~n~r~~f~~~o~~ =j!f ~~te~~ ;~toss~a n~:on:e:·11:.::1 0 :a~~ ~~r: v~~ gi~. 0 ~:f~er: n:f~ :f,~ e:f1~m~:~1a 5 ~~cod1a~u~~ ~~:lt~. e n: 0 ::;:~~tl~rch:e.,~~è ~o 0 Str~ 0 ~1o~c~~l. ~~:e:\;·'3~ 1 !v!~ ~~~rnaoui 1 ri~~camS:t%m':~:n~r~~ ~~.d!:~~~~ a:/~ 1 a~!~!'\.:!: eristlaneslmo, tutto Il problema dell'umanità, essa, ln sè, non è del suol momenti non acquista cristiani•• e progressisti perchè va vivacemente reagita davanti fonda unità vitale: sentfat cum di oggi e di e rllnlrodurre Il cri - nè p1ofessore di nlosotla, nè 3en- Il suo slgnlncato, per Il crlstla- cristiani :t, abbiamo sentito nella a queste confusioni che risorge- Ecclesla. Qual'è dunque la si•; stlaneslmo nella cristianità . darme del costumi, nè guardiana no, che In una .soprannaturalità nos~r• breve vita ! Ma mettere vano. Cl slamo convinti che è tuail one della Chiesa tot.alt' dl- 1 iblioteca Gino Bianco Pagina $ Emmanuel Mounier, corifeo del personalism o francese. era nato nel 1905 a Grenoble. Professor e di filosofia a Saint Omer , egli rinunziò all'inse– gnamento per andare a Par~i, e fondarvi 1a. rl• vista «Esprit». Aveva 27 anm, molte idee e pochi denari. Comunicò questa sua. decisione all'amico George Izard, e riuni un gruppo di collaboratori. Dal 1941 a.I 1944 la rivista fu soppressa e Mouruer venne Imprigionato d~ governo di Vichy. Fece lo sciopero della. fame per essere processato e. du• rante il processo, a Lione, gridò ai giudici nazisti il suo amore per la. libertà:. Liberato, s1recò a Dieu– lefit, nella. Drome, e continuò ad esercitare il ruolo di esponente della. resistenza spirit uale. Nel 1944 Esprit riprese le sue pubbUcaz1on1.Come Péguy, egli è stato, nell'intera sua _vita, di!~nsore della. povertà. Durante le sue esequie, che s1 sono svolte nella chiesa di Chàtenay , dinnanzi ad una rotla. commossa, l'abate Depierre ne ha. rievocata l'umana figu ra . Egli ha • ritto: « La. pensée de Charles Péguy » (1931). «Révolution pe;rsonnaliste et communa.utai re » (1934}. « De la. proprieté capi– taliste à'. la proprieté huma.ioe » e «Manileste au service du personna.lisme » (1936), « L'affrontement chr 6tien » (1944), Montalembert: «Morceaux Cho1- sls » (1945), «Liberté sous cond.ition~ » (1946),«Trai– té du caractè re » (1947), «Introductton a.ux cx.isten– tiali smes » (1946-47), «La. peliite pe'Jr du vingtième siècle » (1949). Qu'est ce que le personnalisme? >) è la sua opera più letta. E' stata tradobta anch~ ip ita.• liano e pubblicata da.Ila. editrice «Comunità'». * Pellegrino della speron:o di JEAN CAYROL OME Cl SENTIAMO brU.tcamentcJuori del mondo, e re,pintf dall'attualità, cioè dat Provvf.sorlo, dopo che Il nostro caro amico Emmanuet Mounler Cf ha. ta- 1ciaW! Re,tlamo in.terdettf, senza aver potuW a/• /err are dalle •ue labbra. un'ultima parola che .si possa me– dita re, o tradurre all'ombra della sua vita, e le prime gior– nate del ,uo .silenzioballonzolano davanti a noi come una manica che manchi del braccio, amputato. Una /orte bur– rcuca di novembre t piombata fra i tepori di marzo. E' parecchio che .sono davanti al Jogllo bianco, senza corao{Tio,con la penna inutUe, percht tutto è diventato e carta bianca>, tanto fl dfacreto paesaggio della Jlnestra che i ffli Jamfliart; nulla più ha eco, 11è porta il suo r!:· Jugio. E fo riprendo , enza /ine l'Immagine del tnio amico. Non vorrei perdere un .solo suo tratto, nt sfigurarlo, ma conservarlo cosl com'era, tutto illuminato dentro, con Il suo souardo In agguato det noatro, la sua parola rapida, ma che attendet1a sempre la risposta, con fl .tu0 .sorriso che non .si e.saurlva maf. Un uomo non come gli altri, Em– manuel Mounier, è morto. S'è sprofondato nel ,onno quotidiano, che, lm-provvila– mente, t diventato l'altro sonno, quello il cui risveglio non t piil per no(. Appena t stato iepolto In quella terra cosi viva. IUlla primavera - egli ne 1perava.tanto fl Ramoscel– lo Verde... - abbiamo avuto la certezza che Dio, attra– verso luf, Cf abbia TI.sposto. Cf abbandona all'Inizio di qiu:• ste1 .setimana che sf apre .sulla passione , quando t nostri cuori ,t preparano alla terribile Spogliazione di Dio. Ma. ci rfmane fl .sorri.so , fl miracolo.so .sorrt.so di Mounier sul l!UO vi.So di morto. Ahi come avret voluto cl1e i •uot av– versari aveasero potuto contemplare l'fne/fablle gioia del nostro amfco/ E' morto con fl suo vi.so di Pasqua, con il radio.so .sorriso della Rlconefllazio11e. 11 Salvatore ha posto il .suo gfoioao sigillo ,uue , ue labbra e a!Jlnchè ogni mor– tale poua riconoscere U Suo creatore •· Altri, megUo di me, parleranno della sua opera, del suoi lavori, della sua ricerca ,plrituale, ma non t ti momento. Sentiamo ancora nelle mani 11 calore della .sua mano: nulla, intorno a lui, !Uve oelarsi. EgU ha lottato contro le vecchie abitudini, la menzogna. Ha respinto il bavaglio, e tuttf gU altri ar• ne.sf u.sualf IUI Delitto contro l'uomo. Maunler non rtnunciaM mai a dire la veritd, a credere nel .suo nemico. Non ha mal cercato, fn una polemica, la bella parte, la posizione vantaggiosa, ma ha sempre ,volto U suo compito più umilmente e più. pazientemente che /oue poufbfle, non battendo soltanto ,u un qualslaSI.al– bero, per abbattere una Jore,ta. che .so/loca, ma cercando di togliere i ram i morti o putridi In modo da Jar entrare U sole nella radura. Era giunto sul crinale IUlla vita, e la .tua vl.sione del mondo non era più o/Ju.tcata dalle piccole nebbie mattutine, resu della otovlneua. Era in pieno mez– zogiorno, nell'ora In cui tutti i poveri, tutti i so/ferenU, .sono fn piena luce. Emanuele t entrato e maturo nella tom• ba :t, come dice bene fl libro di Job. Accettare tutte le pielre per costruire la Clttd fraterna di lJopo, legancto!e inlleme con quel cemento di cui conosceva l'anttco, va• lido segreto. 11 nostro amico non ere1 soltanto un instancabile com– battente del Pfano divino, uno sbalorditivo con/erenziere che 1altava da un treno all'altro per non perdere una ,ola ~r;:u:,: P~~igai::b~uru~tou:.s::i:t::a:i; f::S~:!::e ~ Carità.che non può la1ciare una .solacreatura nuda nella miseria e nella ,outudine. Era anche coluf che dava tutte le po.s.slbflltd.di dire Il vero davantt a lui; Il vivente che aveva tanta Jlduela neoli uomini, del non avere .segreti per nes.suno; il eot:renteIn un mondo incoerente, un mediatore In anci terrei che aveva perduto le ,ue referenze. Lo \attac– cavano, come .se covasse funesti progetti, quando Jln dalla pr/mci parola, dava tutto, si df.sarma.vacompletamente. La sua vita intima eravamo noi, tuttt t. suoi corrUpondenti tutti coloro che si stringevano intorno a lui fn quell!etd d'oro dell'amldzfa che egli pre,ervava .senza ireoua. Molte volte posllamo chlelUref se sfamo stati Il ,uo compagna fedele. colui che divide sin Il mantello dell'Ingratitudine che quello dell'amore. Speuo l'abbiamo lasciato partire .solo verso quel luoghi dove I colpi sono L più dolorosi, dove il lflenzio diventa un'arma, e la tenerezza un .segno di de– bolezza, nell'orribile tattica concentraztonarta del mondo 1,~~:S: 0 :!f;:st~~: .s;e:~~"/ i!: 11 ft~~~~m:aseg:,1:!io e ;;7n;~~ sguardo, Abbiamo risposto e1 tutti olt appdli di Emmanuel Mounter1 L'abbiamo con/ortato con la no.stra presenza? Con/es.slamo,a no.stra gra11de vergogna, che egU s·t e,po– sto per noi, mentre noi a.spettavano tranquillamente, .SO'lto la tenda I rt,ultaU. della dll/fdle battaglia, discutendo le pos.sibilftd di una vittoria per ottenere la quale non aveva– mo /atto nulla. E percht non u.sarela parola santità quando già si parla del nostro amico? Beninte.so, una. ,antftà che U mondo "!oderno non Cf può dare, una santu4 umile, di tutti t giorni, senza corona, una santu4 balbuziente, ma pronta, se necessario, a sacrljfcarsi per il suo prossimo e per il tuo paese. O Emanuele/ • Il numero det tuoi giorni è cosi gra11de ... :t. JE,\N CAYROL (tradu::ione di Mano Pfccl&&)

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