Fiera Letteraria - Anno I - n. 28 - 17 ottobre 1946

2 ro, che ai pcr/c:iona o rufo o!tenel:irofa o •indemonia, con la t>ila d'un co,po; non prima nè dopo. Dopo, ci polrJ essere l' cl•t• no; ma l'eterno non è durala, è aolo, in que•ta oilo terrena, m siero, - è ,o/ 0 tulio, cioè quell' cuenza indefinibile che dà alfa poe.:a la sua liberl.d cel~•le. I no&>enari, i settenari, gli endecasillabi, i quinari, non euendo per mc mai schemi, non mi nascono dunque dopo trova.e le parole, per parl'.l 0 preso; ma m1 naacol"lo insieme alle parole, mwuendone nolural– TTO Fll;HA u,;r11;1tAHIA I L NO O V O VOLANTE GIUOCHI Qu.estH ,,olla In nostra amministraziono ba deciso di dare lo 61Utn comple1a alla ~ua generosità. Ben due giuocbi, uno dir• ficile e uno più facile, fonnano la real– tà di questo numero• mcnle il .senso, Q,uando netta mia tradu:10- s e R I T T o R I 11lierc del giornale, UHI di quegli anni mi mmi di a lth it:1 mj t· rimasto &Opranullo ne e' è un endecaaillobo, I! pcrchè il .sen.a è rimnsto dOpraltutl > il ricordo dell'nm1• l11 fuma t.li tradu11ore. e di tradu11ore fe- dello lrodu:rione, cioè le pa;ole sleue del- cizia di Giosuè Borsi, di Guido Camini tlclc &Ì, ma 11011 :;.emprc elcgt111te - tradu- Anche i premi 11 ono aumentali natural mente, e chi avrà indo,•inato sohanto il giuoco facile, concorrerà all'~trazione del i>remio di un libro u 6celta tra quelli PÙÌ· 1i da!Jo Bu~ol11 fino alla somma di L. 300; chi sar:"1 riu~cito a ~cioglfore anche J'er11g· ma difficile, conc·orrcri1 imecc all'a11ri.hL~zio– nc di un abb-0n11111en10annuuJe alla Fr.era, 0 .9e giò. abbonato, di 700 lire in libri della ~olit.a edizione. l'originale, delfooono alla tradu:::,one che st allo h • e di Enore Serrn, col (JUllle ultimo divi~i cevo a volte a 70 centesimi In pagina J)i'r •forzava d'essere esatta nel senso, quel mo- specc io unchc J'alllore per l:t l)lltUrn che fu l)èrò guacl:tgnnre il minimo per vivere -; per- to, e neuun altro. vintv du quello per la J>Oesia. Come più chè 11011 mì ~ì considera.!sc più soltanto Non 1aranno sempre quinari e endee45il• tardi mi fu ri11111ro\eralo di essere troppo un lnuluttorc, ai •·inquunla e più \'Olumi lobi, o noOcnari e ~• tenari. perch~ il aen- ETTORE LO GATTO I g1or!1au~la pc!' un J,rolee.11ore d uu1vèr.)1tà tli trsduzioni ue ho dO\'Uli 3ggiungere al- IO non corris,x,ndera sempre olle ,ed,ci s l- C viceveha, aitor:a mj ei wrebbe potuto trellonti di opere di crilira e e1oria delle U'co oru il giuoeo ritenuto facile: OEHNJZJONI: Cobe; mo questo, sarà eccezione, tuflo ,om• Se In Ltut /accia. è .storca, HIIIIH"O\ c.ra, e d C&11UC lrOllPO p1Uore come lc1ter-a1ure fJl::ive, tra ]e quali la 1,iù cara malo, che confermerà lo regola. Del pori, non accusar lo .specchio! pocla e vicevcr~a. :,010 clic llrores:,-0rc m'è, come spesso ~accede, quella che so- Il « Vita e morte di Adria .o e « Sette di• n?Ocrrà per _eccezicne, se G" ,_!che IJOlta -:- 'acqui nel IS90 a Nai>0li ma deUa cillà d umvcn,itò. e g 1 ornali~ta ho cuntwuato aU ,=:no e non ho rmoor ~crilln. In biografia 6COrEÌ :o. d,, rado - rlCOrTer~ d, proposdo a un orbi- natia la mia infanzia ed a'doleecenza lh)U &.:ier10 ucho elc~o tempo, e (Hltore e 1>oe- Ji Puskin, mentre ira le traduzioni le piì1 2} « l poveri z.ono malli» ~:;e d; 1 •ei:'::oori~~i/::c~ri;:; ma sc71pre _pc, s~ppero. nul_Ja, chC a. eau~a della prof e~- ~~at~~:tu~o 1 ~:o e::~~~:, <::t::;;~,J~~u\r~~ ~:fe r;!~ 1 ;r:~:~:o ~e1~~:ii:i,;e~:1;:i ndoe~I:;,~: tanto di mo. e « P.irliamo cli i . b , ru•ta O m_on,o a I sione di nuo padre. llll!-Cll;nCredel Gemo duz1oni che \Orrebbcro e~cre 1:>0euclic e 1te11io Orieehi,1 di Pu8kin l" quella del- l ~ I I I I I ;;:ll'aoul:re~ mi sem rero 1 •enso rincorso Civ~l.e, im~a~ai daJ>prima il ~inlello ligur~ quello del ooJore ncUc m.ic !aut.a.sie in. IOblòmotJ di Gonciaròv. La rivistn « Ru~- , e Jllll rnrd1 11 1oscano labronico, quello J1 Sulla regolari~à del mi~ _novenario, d.rò « fol di polta» di S. Jacopo e deU'Ardeu- lune ric,•oc:urici Jegli searuboccbi dell'n- i,ia 1> fu rivelatrice a me elc&so di quelln che al Carducci ero /am,gl,are la code,.~a za. A Livorn-.J ragazzino di dodu::i anni doletìccnza. Poi, come lanli ahr1 dcstuwti mohcplicilà dì intere&!i rhe mi muo,e :rn- alla 2., alla 5. e olt'8. aillaba: e Prosegue la ' ' u diventar 1.cuerau, studiai legge prima corn a ~crivcr di le11eraturn, d'arle, di s.tO· Si tralla d'iodovinnre gli autori dei libri dole l I d'A · "/ che Je11ere, dopo aver J)crfrno illuso it mio ria, dì filMofia, •li !entro e di mu~ira, ma indicali <iui eopra e di 1.raserh•erne i eo• reg;in:te':z:t::n;:a;e · .., e ni7u~::~li; 0 .. 'o; \. ~ \\\\ \\\\\\\ 11/// / //// //#/ msegname d1 :-cienzc naturali al uceo eu in fende, in essa ha m~o capo anrhe quel gnorn 1 nelle due rispettive file di caselle. che il cucco /orse è vicino". - con.ervono ~'\. \: r\\ ll B~~/ ~ certe mie c.i1,uc1ti1 a intendermi di bot.!· ,,ap:abondagi:io ~1>iri1u:rle che. oome ho del- Se la 60 Juzione eurà esalto, nelle caselle gli accenti fin: sulla 5. e sul1'8., come nica. lJnn boritl di 6tudio mi porlò in lo, <'.aratlcriio:zò In mio adoles4':enu. Giu- a bordi ingroaeati, si le,;gtrà il cognome O'lch'io ho /otto ne1l'c•empio oppoalom: ' Germania per diven1orvi 6colaro del filo• dirai- da me il va1ore non rnnto di quel dell'editore cJ 1 e ha l'ubblieato i quattro "·rullo solo tono nel pian.o". Per me, lo / 60fo del dirillo Stammler e vi iiludiai in. rhe ho fn110 (Jtrnlllo dell'impulso che mi libri. dicevo poco /a, la regolarita d'un verso non vece il « Mi11elhochdeutc.ch » e 1rndusei guida, noturalmentc non 1) 0.sc; ;o_ 01"11.e t;in I Ed . 1 • 0 d"ffic·l •· a nel seguire gli schemi icanon noli dei Hans Sachs e coUJinciai a pensare ad un:a sol~ opere ,·onoiico difo11i crl errori - ora I grnor . 1 1 1 c. trottoli. E perciò i miei oocaboli hanno pre· I ~attedra di le11erotura tedesco, coltivando medito lrn l':ihro alcune !l:tc:in(' di 1\fr. I Sciara d a so, - nel Sentimento, per esempio, _ l'on- 1I segrelo filon~ Jclln slavistica in una pcn- morfo di u,1 trrulultore Jler elencarvi i miei (3 4 = 7) dolura d'un notk!:norio, - e lo considero re I &ioue di sludenti ruas.i e bulgari, dove ebbi granchi e ghiozzi, primn che li peschi uno PITJA solariuimo - e t'uso anc:Oro _ c0n gli ac- il mio primo amore f1;l11,•o t>er uno bulgara c:tndcnlc ,li ~:Jn,•i~1ica per In IJUO tesi di A te, creatura non uurnna, centi fiui sulla 4, e 1'8., o sulla 6. e ebe doveva studiare come me filosofia e laurea t.ulJ'oJlCra del «Maestro» • ma l'8. Vi ricorrei)() perchè il ra,eMiuneimen- fornetica,,a con nw per BOckli,, allora dì 6e mi si dove5se dire rhe ho shae:lia10 reggono bene I.e forze d I d . J • f • • d' a sondare, in un volo 1rnblime, to ormonioao del senso d. q4ea.o O quel I mo a. ne J:H'O IJ!:llr e mie or1,e 1n compi 1• compi,n mento, suggeril)Gno, onzi esigeoono ;,,, _ La gu~rra mise fine allò fantasie: Ja (1i• ver.ei, me ne addolorerei molto, J>erchè mi i Celesti misteri un simile nollenorio, d'.una mi1uro concepi- ~~- sc1plina militare disciplinò anche i miei c,-mbrcr,.hhe di aver mal c>lCca 1111 1 0 fa E--cco: il braccio nodMo. la, - e altretlanto ai du.a del fdle-nono e J- · ugabondaggi; uno primu ferita m.i diede vita e non solo ln mia a1tività di srudio~o; teso dal tronco immobilmente. d~l quinario _ 1 n simili casi, - come que~lo, }' ancora l'illusione dell'eroismo, poi ,·enne e chi ama pensare di aver &hngliato la affida una manciata di foglie, d un endccas,llobo /rammenlori 0 o, me,ehr,, I ç; 1 la dura prii.ionin e nei lunghi trenta me~i prn1lri1t rci!1-tf'nT.a'i' nel grigiore au1unnnle, al ,•enlo. di e/em_ent i de~f'e ndeeasillabo. , .~ in cui polli la « malouia del re1ioolo10 » E la tua parola di Vate La mia melr.ca wrebh alda ••tema, a- ~•• imparai anche a fondo il russo, di cui BJBLJOGHAFIA ESSENZIALE scende sul mondo con le scritture Orebbe ubb dilo o un 0 ~h ...ma, anche ,e • n,,e,•o appre~u i primi elementi aUa scuola tori« t/('lla letteratura russa (in 10 volumi; (love è nasoost-0 il tuo animo. opp,orenlemenle aorebl.e parui più regdo,e, -- .:::-:_~~. di Federico Vcrdinoi11 a Napoli. A earal• pubblicati i primi sene, dnUe origini a ·--- ae at.1essi adollolo o cosliluire il mio verso, _...,...~~ leriuare Ja fatalità del nuo comJ)ito di Ostrovsk.ij) li'EO, 1927-1943. j Le soluzio~i, ~u cartolin.a o in bus11t non so. due ottonari, o se aoeui /oe.,ial 0 un j d'v11 1ea1ore d~ eo~e rus~e. dirò che nella Srnria dc.Ilo leuera,ura ms.sa (in un votume con aeclus_o _11 rituale laghando,. polran• verto con accenti /issi suita ◄. 8. 12. e 15., cominciai a nvelare le mie velleità fellc• stanu che m1 ,,enne assegnata nel campo dalle origini a oggi). E d. Sansoni, 3• ed. I no !S6e~e mvuue alla noslra redazione en• oppure sulla 3., 6., 9,, 12. e IS., eccelero. rarie e, etranamente, il mio interene per di_ pri.gionieri,_ lrovai due libri russi_._ 13· 19M. Lro 11 g1oroo 26 c. m, Sa:Tebbe italo questo della me-hico. per !a la Russia, pubblicando a puniate, dopo I &riattvi dal, mio predecessore, un uff1CJate Studi .!i. fetlerature slave (russa, polacca, SOLUZIONI /1111zioneesle1ico che nello mio poesia ho al- a\•er io Elf'.ilSO la,•ora10 nella tipoi:rafia e ruF-..~o. ceca, bulgaro) io tre volumi, AJlE, ]92S. la mdrico aempre oll1ribur'lo uno menda fondendo le quaJitlÌ di autore rdi1ore e Momf'nfo eruriale nella mia ('arrif'ra fo 1931. Scollati dal precedente insuccesso, i lei• rraai•aimo e cho ai.rrebbe .nfi;mai 0 dal le < >- compositore a mano, un romanzo di nv- l'attn di eorn1111io, eh,. ('On mia moglie, Cli artiMi itnlicmi in Rus.,iff ('.i volumi). E,I. tori della FIEHA gono tornati all'aSi!aho e risini il mio loooro, Mo osterv.amo le d.re. venture, I mi!teri tiella Siberia. Nella &ria un'nutenlira rietroburghese, la quale ave• Libreria dello Stato, 1934-1944. in moltissimi rono riusciti ad indovinare Al Son. XV, fine, ov,ei dotJulo d re, lo sa, di varie imitazioni con racconti, drammi. vn ncct'ttatn di unire la sua 60rte a un Storia della /fouia (2 volumi). Ed. San• l'unugramma Montule-Lamcnto. • in Uoi inneslo » e non • iinne1.a •• e co- (' poesie, mi trascinai poi per vari anni. nato ai i,if'di ,lei V,-~uvio, compii nel eoni, 1946, Tra tutti questi, la &Orte ha prescelto al ai avevo incominciato col dire; poi m'è po,-. Di oriKina~ non feeì, a quanto prire, che 1920, inizinnclo Ja nubhliea,;Ìone (1tlla ri• Trnil. pMlica deli'Evgenij Oue,:in di Pu- solito uno 6010, nclln persona di Rino ao che Il senso generale sarebbe meglio ser- delle traduzioni dal latino che mi furnno ,,i111a « Russin 'O. ne1 }!:iudirare la onale da 1,kin. Ed. Bompi3ni, 1937 (2• ed. in S<1ui:zato, via Ycua d'Italia 52, Varese, rbe vito /o,ciondo alle ale1M " co■e tolte' lodate da due poeti come Au rcli-0 Ugolini, un pun1<1 ili ,•i~ta erientirico FOrriilo. ma eor~o •li f1;!ampa). è pregato di farci ropere <1uali libri in edi- l'iniziohuo verbale, mi pareva che •i ot e- mio inseinanle al ginnas.io, e Giovanni a rÌJ"Qlr<larne i (udroli sentimenlnlmenlf! Tnd. dell'Oblomov di Gonriaròv. Ed. Ei- r.ioni della Bu~solo, J>er un totale di ne-.e cosJ uno oorielà efficace d1 mo&hmen• Marrndi. A Livorno imparai anche il me- 1 mi commuovo. Purtroppo dei miei primi J noudi {riHampa 1946). L. 500, desidera. la, dando oi Ire verbi wccedentisi ne-. due uer•i, o cio1e&1no un «'BBt!Uo diuerao. Pc» 1-------------------------·----------------------------·-------- ,o es~rmi sbaelioto. A I Son. L: i. oc,so • M11 grie/ lies onward, and ms, jog bc– J,i"d •• m'è c0s!oto moltr fatica, e dolt'e,i1- zione Documento a quella Mondador i, la ter– zina è cambiata; ma ne sono 1utt' al.ro che conlenlo, Si lrolla di esprimere, in un m odo concenlrotiH,mo, un'oculezza sul concel.o d •pario soolto ne/ sonetto: il CCNpo portol.o Jd oucre uno meta diversa dal senhmento: la d..tanza spaziale del seruimen.o che ere– .ce e •' Jo infinita in ragione inueraa de,l.J spo.tarsi dei termini d'uno •Pazio fì•ico. Ne. quarl'ullimo Q. del Son. LXVI, • semplici. smo • è d / al.li tJOCabo.'o di nu0t,10 con o, e sorl:bbe staio più puro dire • sempl idrii •, Ma temeUo si potesse eqtnooea,e sui aen.so. Il • well » a/I' ul!imo v. del Son, L XX III e ouverb.o e non .rulon1iao, ed ho corretto il mio sboelio. Nel 'ultimo verso del Son. CXXX • she », .soggello, è ,ottinleso nello traduzione: • qualunque aflra (d'-nno che1 , , Th. /orwara I del primo o. del Son. XCIX oorebbe poluto tradu,si co,, s/occiata • e, attributo a uiola, emblema di discre~one, .a,cble alalo qua.ific:4h1Jo ontitelico, mov mento o, clic no, •~r-bbe dispiacwlo o Shelt,espeore. Ma mantengo • precoce -. perchè m·; sembro che l'A. ab– abbia qui tJoluto anche, e piuUoato, euoco,e la mauima dole di grazia della viola, /O m<,– desl.o, e d attribuirla alla peraona amalo. de ruba.la dalla violo. Se in 1toliono ooe.asi ,a– p ulo lr ouore un 1Jocobolo capace d1 espr.• mere cont ..mporonoomentc solu/e freschez– za fragrante, riserbo, nouilà, preaunrione, come ne/ coso riesce o /are l'ingkse e /a– u>ard •• que1lo verso mi aorebbe forse ,.,,,_ aeito dcwocro con le oli. Per il Son. LXVIII, c0n/esso di non vede– re in che cosa non ne 1io logica la coalru– slrozione sinlcrltico, e, /ro t.ull,, mi pare 1l meglio trado to, quello trodolt 0 con maggiore fedeltà. Perchè mai aorà "rulto occo•torc •guancia» o •mappa, come ha /alto Sho– i(espeare) Il Son. è pieno zeppo dì roba, e perchi dovrebbe mancarvi, perchè non v accrescerebbe poesia quell'odore d1 aal■eJ1. ne, di mare, anz.i 9,' oceano, che • mappa • cos? bene eQOc:G? I modi delta poe1 a 10nv infinili, come quelli della pittura. e c'è po– alo ne! mondo per RaDaello come per P ca.. so. E' un ,anello pieno di lealro, con trecce bionde recise olle morie, nei sepo(· cri; ccillo /olio dei eo,ligiani, in parruc,:u bionda delle morie, per adulare la Reg,no dalle trecce bionde; con parole come , a:o– rc,. odorose del traj/i:o /eb)rile dei po•ti, dcli' odore di sudore, di catrame, delr odo– re, dalla filza dei masaz;zini, delle a:pezie. E •e una g.uoncio, quella lale guancia del air– Juos0 C ovin Signore, seguilo da:l 1 1r fa 1zia alla vecchiaia, si afferma che delinee,d, nel corso del suo es:slere, come lo rolla d'una nav;gazione, apparendo • mappo II prezioso per chi abbia bi10gno di guida sicura tra le pracelle della belle:za, - perchè stup rse– ne) T ro le scene euoca1e, - in quel quadro, - quale altra immagine sarebbe più indo– ,;inola? - Quale altra ■farebbe mesi o) GIUSEPPE UNCARETTI Incontri con Eugenio D'Ors Tuili i venerdì don Eugenio riceve gli Lo primcro la gravc<lod, lo .scgunllo el pie :-ul>ito la t.alu; e tutti lo ammirnno, lo amici, i discepoli, gli ammiratori, anche icmor de lJios, consigliava sempre il pre- riveri~cono, lo temono, quasi 1ra11eugono gli sconosciu1i ed i 5eecatori, nella sua cettore gesuita di t:arlo Lil; questo eousi- il riat 0 quando parla; una solennità cnr• casn di Calle Sacramento, che è uno delle glio Eugenio d'Ora lo ha fotto 6UO; è di- dinalizis; ba.sta però avvicinarglisi un pooo, più belle vie della vecchia Madrid. Una ,·enrnto ta J>rima nonna deL 6Uo 61ìle, nel-1 scoprire il suo amabile sorriso 60lto le e:tradett.a in penombra, ma ci ai arriva con rarre e nella vita; da prmcipio forse con ciglia folte e &evere, perchè subilo 6 i sciol– gU occhi abbagliali ancora da!la gran luce <1ualcbe fatica, perchè quelli che 1 0 hanno ga ogni durezza, svanisca ocni ombra; della Piaua d'Onenlt:, dominata daJla bian- cono~eiuto ai 1cmpi delle @ue avvemure dopo cinque minuti è per tutti il « caro ca mole juvartscn - Juvara più Sacchelti - catalane, dd primo Glosari, lo ricordano don Eugenio». Se nei venerdì di Calle de) pal::izzo reale; non lontana dall'antico irruente e battagliero, ma ormai Ja gra- Sacrn111ent 0 è un po' troppo filosoric 0 e edificio dell'Ambasciata. d'l1alia, ora Sede vità, se 1rnr €Cmpre garbala e amabile, è soccrdo1ule («JI mio dC6tino è simil,e a del nostro Istituto di Cultura, la casa del tiucllo del re Mida - ha detto unu vol- rnaeslro ha <1uasi di fronte il palazzo del• ,. ta -; la mia magìa, o la mia condanna, l'Arcivesrovado; poco più giù c'è la Calle comiste in questo: che tutto quel che toc• del Nunzi-O e più avanti ancora la Cava ,\~ eo o mi tocca diventa subito metafisica»), Baja, per dove scapparono i mori, ed il quandn lo s'incontra 11ei E&loni o nei cir- Mesòn del Scgoviano, famosa trattoria coli diplomatici, perehè anche lui ha or· dove, in tempi più allegri, letterati, artisti I mai rango di ambasciotore, è piultOfito un ed uomini pol,i1ici anda,•ano a far grosse Ugo Ojeui, più pensoso, più profondo e mangiate di porchetta arrosio: lo lfìpagnn- più u: grave», ma con le stesse scaltrezze lissimo coc/1inillo. argute e galanti. Così, fr11 il uero e il prorano, fra la Per esser tulio u: gravità» come vorreb• reggia e la Nunziatura di Sua Santità, vive he, è forse troppo spagnol.o; e allo spa- Eugmio d'Ors, in una casa che ~ di ae• gnol 0 piace il parlai 1o.rguto, .il c/iistc. la cadcmia e di chios1ro, di residenz.i dirlo- facezia; se qualche cosa abbiamo irni>arato matica e di segretaria1n generale delle Jet• 1 unche noi alfa sua scuola, potremmo dire tere e delle arti spagnole; e foree non che certe fiori1ure e amenità del tino lin• caso anche la via ei chiama del Sacramen- gunggio sono come gli elementi bnrocrhi 10. Qualche mese fa, amici e ammira1ori del @uo elegante classicismo. Il barocco cn• gli regalarono una bella stallla di legno Ira nella vita coi modi più strani e im- raffigurante un angelo custode, un àn1.1eL pensati; non ci ha dello egli se&so, nel bien plnntndo; e la cerimonia che 6.i svolse 6.UOlibro 6u Goya, che barocchi &ono gli nf'llo studio del filosofo, del erealore del- ·• o<'rhiali, barocca la villcggiaturn baroet a l'Epo.1 de los destinos e dell'angelologia, ~ la cioccolata e persino la euro d~IJe acque ehb"' il significato Ji un rito: intorno alle • minerali? pareti erano srnte disi>0sle delle grnndi ~ La euu vera condizione di scrittore, del palme, la slanr.a era illuminata con Jnm. . . resto, è ch'egli P_u~ farci acecllar tutto: pade ad olio ed il maelitro. commos~o i•m 1 1 euo costume; giusto. come ha detto re• le sue g!o.1sc quo11diane,. ~h.c hanno spesso 1,?rav come &em re lesse alcuni frommenti ccntemente un suo critico, egh u attraveN.a la trnsparenza e. !_a r~ag1hto della porcel– di u~a rua e o:Ozi~ne er i credenti ne1t,li lu vtta mtel.lc11uale epagnoJa, da parte a la~~• e !o sua f1l.oso(13 m_arn~oreu; Ja iiU.1. J' )' . r . , ( 1>arle, con passo solenne e 1111surato ». I erit ira (I arte, taghen1e e r1sel11osa, e la !iUU :~ig:l:r~;d~~ =~n7a~!:i•.~ d~ 1 ::r:; :ef 1: 0 ~~m:~ I Ordine, d 1 6ciplma,_ equ1Ubr10, armonia, mi.:1ica u angelologia». artisti e lelleroti cd il giovane romanziere " 0 ~ 0 le parole llr~dilelle del 800 vocabo• « Una mia amica - raeoontava tempo fo della nuova «picaresca,. Camilo Josè Cel_a ~~ 1 r 1 1 a~•0 gl;h:l~n:e;; 1 1 ~::e l)Jur~s~ 0 ~er v 1 ~?n~~ !n un 1 in1en 1 is1a - mi dic_eva ~n giorno che - stavano come a messa; e qualcuno ass•• 1 ' . 1 , e sop C! g 1 o guardo a volte come 1I Crmo ,le/la cu– cura che ai eenlivo persino odor d'incenso. porto. («ytor~a aU or<lme -:- ha scrillo nel-I pola del tempio di Dafne, sulla strndn da la sua ~no1111ca -: ~he .e I espressione d~I- A1ene ad Eleusi; vole,•a dire che io gunr• 1~ rt:alta 111 1crn11ni d1 ligu~a »). ltamon do gli nomini e le cose con una specie . . ~mez de I~ :,erna 7 che. e IOrSc meno I di conlcmplazione da Giudizio Universale. Questo taglm!ulo, 11ic~~lato. ~u, d1s1an~e da ~u:;emo d Ur& d1 quel che non 1o le risposi che forse è pro rio così mo lettera o ca_rtol11w, .è util,::11bile, sembn ~ 1>nnta vista; e un gwrno s, po-·I a condizione eht s'intenda p il Giudizio a ,c,elw. ~,a per il e Co11corMJ Lra anzi lare insieme I.a storia <Jclle gre- . . Premio Vimdemmia > .1ia J>e.r i guerùu e clelle glosse _ ha d,- 110 una voi- oome _1mmedia1amente prec~~ulo dalla Re- giuochi. Nel primo cll!JObi.!lOgiirr(l 18 rhe d'Ors è atTivalo ,la Barcellona a surrcuone. della carne, e1oe da qualche l unire le rispmte alle (lomanrle Madrid « come un Jl,Olarreniere di carrozza cosa che ,nduea non 6ohanto alla contcm• p11l1_blicatenel m11t1ero 17 della lra funebre e regale, diseendenie al temvo J>lazione deL mondo deJJe essenze, mo an- c .F,~ra 1:• ~1d s~orido le MJlu- slesso da Luigi XVI e dalla <':Ommedia fran- che del mondo delle torme». . :,o,u dc, giuoclu. ce11e ». Non ~o &e la definizione 6 ia pia- Unn bella glossa, pcrfeuomente dors1ano; S.:nu i. 1 11Hdo, o 11nl ur1olina o lcinen ciula al maestro: ma è un fat10 che anche ma è forse nnche una chiave per aiutarci pruenu1■el uri ■011ut111.. noi epesso lo abbi.amo visio così: un ei-1 a scoprire la grazia dello scritlore e il FIERA LETTERARIA: Concorsi X gnore moho nmmoclo rhe Ji prr lì vi flì1 ('UOro dcU'artista dietro lo solennità del fi. fi.Oggczione, che ,1unndo entra lui in qual· losolo. ('ho riunione, letteraria o mondana, ricm- ~TTOUE OF. ZUANI La Fiera del Libro a Roma Dal 2 al 6 ottobre si è svolta 11eiMerca– ti Trairmei ,li Roma la festa del Libro. Gran concorso di editori e mnlto intere.sse da parte del pubblico c/Je hn affollato costan• temente gli stand.1 c11rio.1amlo, sfo,2LJando e anche, qualche volta, com ,,e,amlo. Hnnno accompagnato ln .svolgimento di questa antica inì:iativa che tornava o vi• 1:ere per 1Jirt1ì. cli Ada Supino di TOlldi di Sal.,a e di Nosnri, una serie di concerti. di trasmi..•sioni rmlin/nniche. ,. il pr,,.esso al– In banda della Penna patrocinato dal no– .'flro giornale, che hn chiamato in causo, rr.i non certo con/es.1i, Moravia, Ungaretri, Palaz:eschi e molti altri. Mn non erano però abbandonati a se steS.1i c1uesti accuwti. and vigilava sulle loro teste una serrata sc herma glia tra Ni. cola Ciorletta e To,Mi, re.so a dimo!rtrare da una JJarte la colpevole::a e cfoll' altrri Pim1oce11:::a. All'interessante clibaltito 11a voluto dare una 11ota cli colore mondano l'intervento dell:z 1/\'COM che sollo la guida del regista Cancellieri ha ripre.10 le /cui del processo etcrnan_do i primi pia1ti dei nostri maggiori letterah. Il film inserito in cine giomal.e, _.;, proietta già, nell" 11ri11ci1xdisale d'Italia. PROSSIMAMF.NTE uscmA: LA RASSEGNA MUSICALE direu11 da Guido M. GATTI Edizioni dellu Bussola LIBRERIA Scienze e Lettere ROMA • Piano Mad11.,.a. I • Tef. so.Jr, i libri che <>ioccorrono ...

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