La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 10 - 6 marzo 1921

,;_, nr ,..,,S,.f nr;r.r,,-; T ., VURA1'R!CI supposl,Q che la proprietà fosse Fer:t- ltl mr,ntc dì c~ri, la., ,:end~va, eppur~.- io, I stuclioso.,,bs1dn•i del Yang<'tò, non,p0sso, che trr,v,>.re cd·,·,sa quelf,i ··relnzi.on.è tra O• fratelli; deYo con<>tatar.e che di dii-ittl 1·1 non si parfa i1el Yangdo e. che dlil•prin- _ N.:OVELLA •• • 111 •C> Il egli è. Si. :r:imane stupefa4lti. quar,do in ll.n-. -pa.,aagg10 ..del .&uo .librò .(1) - doYe a.ooenna a.Ha possibilità_ cl.i un conflitto colla,. pol~zia svizzera. - si rivela nel suo ;:a,rat~ore- que1l.'istinlo di lotta che è,n3:turale in tu.tti noi. ·Non sa. dire ~rectsamcnt~ se egli e i suoi amfoi r>ro– , ru;ser<;>so~ltevo perchè. la lotta fa ri– •rarmrn.t.a, o di~iacere perchè ossa non e?be luogo. Quosta. ma.niera di se11tiro nina!le però unica. Non è mai stato un vend1~atore,. ma sempro un ma.rtire. cipici alln, fini, 11oil si t"rovn ·alh·o eh~ • .:.:i--------------– « d•a,rc, <lare.;) e ~emprc « dare·-:y_ Di ac-· · · · t · · l J 11 •t · turno per assis!;crn quel disgraziato qm st1 mente, se non -<-e1 t-eson ce re-· serva ore n_e-Heòotti·J)ionè d'incubi e di visioni gno del cielo. I priml cri~liani sc,nlirnno cosl bene I srlB;_Tent-OSc. Egl_1 n_on impone sacrifici a.gli altri, ~a h n~na per sè . .In tutta la sua v1~ ha a111to così, ma non sembra giam– mai __ che 1 sacrifici gli siano stati pe– sa.nt1. tanto poco ca.so fa, di c~i- E, ma_lgrado tuUa la_ sua energia, egJi è OC<!! poco ,·end1catJvo, che contro un i– numano dottote del carcere egli fa so– lo questo n.ppunto: u Meno di lui si parla. meglio è ». l'incompatibihtà fra· Ja. proprietit ..·pri- (< Req11·iem alfcrnam duna ei& Domine . ,n . 1 nat_tino n_l~ la tr.-~mu!a m~n'?, Yata. ed il cristia.ncsimo che Iondarùno El 111.cperpc/1111 l11ccat eis" I cli_iamo chi lo veghaYa. e disst": "E· fi- subito delle comuniLit e In vrinla con• 11 prete s'a.va.n:ava sahnoùiando a&- 0 'x~;~a. add~n,ato he-lle rughQ profon- dizione per c:..,-sern ammeEsi era qll-~lla. guito dai chierici: la. carrozza nera ci- de o n,ei lunghi ca.pelli; tutto il grigio– di da.re via « t 11tto » la loro pro-pr:ct.'1.. gol.,wa traballàndo sui sa.ssi'dc la. st-ret-1 re cleì giprni• ·autunnali; dèi 'cimiteri Così preùicò Cri st o al giovane dai moiii ta. via.: i' lumi, nel hui-0, della sera, sfiorit-i e dei-giorni senm amore. An- pobsediment•i e cosl -predicò S. Fran·cc- d ~ · E · · · · · h sco d'.. Assisi. man n.\·ano uno ~ranp .c..u1arore. 8.l I va nell anima ··ùna pungente spina <' e dirigenino tutti lassi, -- Ycrso la. cima, a. poco a. poco lo ,weva di!aui>1to-c 11e– Un altro principio dei socialisti .è che- della. collinetta. ·- n.cl a,ggiu'ngere una. I gli occhi la.· disperazione ciel debole chi, uguale sia ht mercede per tutti ... Que- fos:;a nel cami10 dei morti. · non 6i può rib; >lln.re. · sto è forse in contrasto col!'jnsegna._- Giuse-ppo Vedrani faoéva .il .suo ul- l:n attimo e 'la rat,i:Ta.pJ>itn.figura e– mento, cli Cristo nel capitolo XX c\i timo viaggio: triste viaggio nel buio ra. ringiova.nita: gli occhi e.rano torna– S. Ma.tt•eo 1 a 'mala pm1a rischiarato dai pin.ngenti ti fu.Jgenti come. nei giorni della. gio- E: un. rivoluzionario senza enfnsi e senza. M]blem_i. Ride dèi guirnmcnti o delle ~ertmo_n1e colle qua.li si legano fra loro 1 cospirat-ori nei drammi· e ne,lle op€\re. Qu~st'uomo è la semplicifo in persona. Sotto 1! ra.n>ort-o del s1ia ca- 1·&ttere. può "'°-~tenere il pa.ra, gone con tqU! .c<;>l_?,ro che hanno ]ott-ato per la, li– ~rt,~. ~ lll!l? è stl\to pii, di lui disin– t,;r ~ssa.to . nrnno ha.. più di lui amato 11 fatto dunque, è questo. C_rislo col ceri, n_ el silenzio a.ppenn- interrotto da.I- vineìza.: un grido: - Il vigliacco! I! suo insegnamento minava le. basi della la vo~c monot-0na. del prete: tristo via.g- vigliaC<'o ! :_ Poi. 110 p< ·sn.nt <'a.ccasciar soc'ct.à del ;uo tempo. La sua doLtrrna ,gio che :tYeva per mèt-a un campo avo mento: uno··sg11i.rdo foll-0 intorno, un era pericolosa alla oocietii di quel tempo crescevano solamente ~lc~ni fiori di ge,t-o dispe_.rato. 11n ra.utolo. una pn-rola come lo è oggi perclhè toglie li• saçzion~ mor\c, ovo le me.ss1 ma, s1 raccoglieva- stroncat-a.: morail(~ a quel -principio c:ldl'assoluta no, o,·e il sole non ris1>:cndeva. che per - L"ahtomobil,•. J"aul:oino... bi .-le. l'umnnità. 1 GIOnGIO BRANDES' (11 T;e ll<'mo,'ic if,j tw Rirolu.:ionarlo - )!Onno. F.CU ~ione della llivist:1. ,« L:l"'ni\'er– •itit l'<•JIO)nrc », Ti.~ Cnrio roérlo ;;s_ ·---'-------------------- paclrnnanza sopra la ricci)ezza che p~r- l)leglio mostrare il nero delle scheletri– mette ad un individn,, d~ trarre à. sè il che croci, o la. tristezza. deoola.tu .· delle frutto del lavMo altrui. cose rntate a.d-.una len.ta. e sicura dist-ru– Volere o-non-Toler.e, in fondo l'uomo- z1pne. << Rcquiéln u.ctr.rw1H1, <Tona- ci~~ l>omin.e • El /,r:,, p_eri,et11a li,c<.at el• •· · Ora il J ;rc.te .-con i ci 0 ,ieri.r.i., !a carroz• za. ed i. cel'i; l"accompagna,·a,~o lassù: a. rhiutlNe la. sua. torhtra. n<'l ra.mro dei n101~t.i. ·AMELIA M~DESI. Socialismo e religione è governato da, leggi mora!~ a.nche,qunn- G:ius,eppe__ Vedra:ni,.il riù--vecchio ser 0 do più la -nega.. 11 sistema -rapit,.,listic.) Y<;> dei signwi .Bald1:;serra e-e i _padroni è· fondato s,1 :prin.cipi cl)o.. sono assoln-. di. me,;,zo paese .~hc ;i.vr -V!\.110 sgOO? ~nta.to tamenbe contra.ri agli insegnamehti di gl'ing-?nui monta.na -ri col fragore non .Oristo. Se al giomo, d'oggi si pi1ò '. es- m;i.i udito d<1ll-a.romba.nte automobile ~ere socialisti·• senza. eonOEcere Cristo, :- il pii1 vecci:(io. il più fqtlele. non a,. , . ciò è dovuto· al fatto che la dc,ttrina v<wa.mai làscia.to quel picc.olo paese in E- cristiana è stata. così pervertita. che le cui crn na.to : quel pal,a.zzo v1cmo al . • • persone oneste, non conoscendo gli .in- qua.le era. rreS('iuto, se non P<'W accom- COSE. SEMPLICI l" na risposta cli Romilda nella rnbr:cu. segnament.i veri e pratici del 'V ange,lo, pa.,gna_rc la-.moglie n.l cimit,er<? il -giorno I . .-,c,ci dalle officine e-dai campi» sulla preferiscono non essere chiamati cri- Hl- cm a.veva. chiuso gh occhi per aem- ■ ■ ■ t Dife,a delle ·Lavoratrici» del 2 gen- stia.nt La Chiesa ca.ttolica· Yllole che pre; se non .1~r adornare Dl •g.li anni naio, ha dato occasione al • Biellese,, Ori,sto sia Dio e nella pra-tica i ca.tto- sucoe!lSh·.i la. po,·crn -t-omba srerdnta giornale clericale di quella regione, di lici negano a. Lui il rispetto danno .ad lr,i:s11. . r:petere I errore ebe nella stampa cat- un uomo int-elligente e pratico. D'altrn Non aYe,·a. Yissuto rhe per acconten– toliea si cerca di propagare con tanta parte non si può es.s.ere capita.listi e pa- tare il suo padrone C' p~r crescC're one– assiduiti,. e che purt..-oppo anche nelìe tr.:oti e ndlo -;t,esso tempo cristiani; si stamente la wa bambina rimasta trop_– nc<tre file non cerchia.mo soht,~men,e rii de,·e essere soci:alisti per essere coe- po presto senza. mamma .. E la bambina, cc·mbattere. . . . . 1 renti. nel volgere dc.gli anr,i, Na. · diventata Il giornale socia~sta non_ e 1] posto Dunque la. concJ.usione è questa: Xon una bellissima giovine,Ua, piena di ,,;, adatto per la polemica religiosa essena<>: v'è bisogno che 1e lavoratrici si se.n- ta e di ·ga.ìèzza. che allieta,·a con i can– qt\ella cle].1(1 rehg10ne u~a questione m- 1 tano avversarie perchè una è cristian:> ti ba.Jdanzosi, ln. oramai stanca v,ecchiez– t!:Ua, ma quando per ignoranza o per, ·e l'altra atea-. ~oi donne oneste siam•J .w. del pn.dre. ma.lafode qualcuno cerca di seminare• d'accordo che la società. a.ttua.le non t· Gn g10rno morì anche il padronè o la discordia fra le donne. _io, donna, sento I co11forme alle nostre ide-e e. ehe la so- eignora, sentendosi troppo ·sola., volle il dovere. di mett_ere la. pace, se J)osso: ! ctietà. -donebbe es~re go,ernata con la figlia. del Yc.cehi-oservitore per came– ò-1• · rl d cl · · · rioni. Passò co,3ì qua1khe anno o un ', sia_ un.que_ perm_e,so - non 1co 1 · girstizia. Yc;~ifamo _oa.n11:/:l:ue q1~%to giorno_ si era vicini a.l!e fe,.',~ di Pa.– po,em,zzare col e B,elles.e >, ma, com~ ;tato d, cose. La-vonam'.> · per qll~st-o con Lene a<l una persona <:be cen,a <il 1 , Abbiamo ta.nto da fa.re? sq_ua.- la signora chiamò .il wcchio per guirla.re la sua. vita cogl"in,.egnnmenti. Donne socialist:, dite queste cose alle dirgli:· P ratici di Uristo - di constatare il fatto'. rnstre sorelle catt~liche ma rico1·datcd - Sa.i, mio fi.glio torna. . , Il d~o ·rugoso del vecchio canuto si c·hA. del 1eslo, . ognuno può. ver_1ficarc che nessuno può comandare alla co- spianò come rcr incanto r la tremula per c·onto propr10, -l·he non v1 è 1ncom-1 r.cienza 1 aHrui e che non è e.ducazion,:,. mano si ? lzò come- p-er una. benedizione. patibilita fra la dottr'na di Cristo ed il offenùere i sent-imeinti sinceri degli altri Per il padroncino ci voleva fc..ta al ri– l:r.,mtui.i'-mo. . , e poi, forse non tut,ta. rignora.nza è _da toPno ! :FioriYano lo prime, rose ,9, Giu- La forma alla quale la. nostra soc,~ta I una parte · abbia-mo l.itti molto cla. un- seppe V e,drani a,·eva. rerciEogli steli più è atrnalmetJte arrivata, nel corso della' pnrare. ' nrdi O pi1i·erti per n.dorna.re le. gran- ,ua continua c,·oluzione. -si chiama. il S. (iUIDIN. di sale. Il pa<lroncino era tornato: a, l'apita,lismo. Ogni sist<'ma è basato su ve,·a baciata la. mamma in fronte, an~- un princip'o. X)()()()()()()()()ç)()()()()()()()( '""' guardato tutti i fiori cd aveva. sor- i1 s~<.\-ema .capitalistico è ba, n.to sul L d i • f riso a.1 la. giovani~sirna CflJTINirra. Il pa- co~idelto cliritl.o di proprietà. Che cosa ÌI onnil fflPleUìl il drc, che wglia-rn su di lei, anrn r-~n- " qu,,sto bMrosanto diritto di proprietà 1 sato che era giunto il momr.nto di ri- Eccone qualche esempio. Vedo una per- Durante .]a. gue_rrn rion .si trorn,rnno mef:te,rla nella. casetta in fondo al giar: sona lontana da casa, affamata; appro- pa.role di lode sufficienti por la donna dino a ricama.re ed a cantm·o lo sue fitLo del fatto pPr far pagar ca.ro il pane lavoratrice, la quale era c,;altata addi- canzoni pii, b<lllr. l.ib ~rn. cpme prima. E h l . h' - 1 • i S vi sono rittura come un'oroina. iwern detto alla·signc,ra.: c el 10 · perin e I J";'ì\~i;:' ~~nee è poco Blandizie, prome3Se, lusinghe: _pare, - Vostro figJio è tornato: non sle;te 111 ? ~ ~er, e e d" •· h, va, proprio che l'uomo voleeoo fa.Ts1 PN- pi11(,ola. come rrima, _ ma il figlio l'n– !Ill lac~w p_agare 1 piu an_cor~ p•rc e I donare il secolare efruttamentò· morale. trato il quel momento aveva indetto la < Ili rn in gioco __una dconc~1tenza tra t·' \ e materiale della compagna della sua- )llamma. a tel"\cre ancora 1ir.-sso di sè la. CQ1,)prn1c,r1.. (& inten e ,. e 10 ques ~ vita, che volesse finalmente riccnosoer- bella. c-:11neriw11. c;so_ cl<;TOessere protf:tta dalle forze la a sè ~ualo. Il vecchio chinò ìl oapo, ma. sentì ~r cv•ll oi,line). d. Ma ora tutte le lodi e le rrom< 'l.se Jn. prima volta il peso della sua se,rnt-ù. L'n altro caso: :Molte per&one i;gra- vengono dimenticate: si ten.t-a di òut, T ] 1.iat, ,i trovano fontane dalla t.l:rra prn- tar fuori la donna dagli impieghi co- .acque, mentre_ a stanca persona gli b ne pPr t 1ncnn a.va. ogni giorno. dnt r:..ce; ecco una uona occa.~10 , me un limone spremuto: .,....,,.deve pro- Una not,'.e, montro si voltarn e rh·ol- fa1· ,_.ao;n.recara la nrc:lura. La ~·er clura vare l'ingratitudine del dopo-guerra, la\-a 110 le coltri che gli pare,·a,n ùi è ,-,,,,,. . così come la. prova.no i reduci dal ep111C'.un rombo da motore lo S<'cs,c. \ncorn un altro caso: Mancano mezzi fronte! Balzo dal let.to , si precipitò nell"altra. I due cortei Due cortl'i si sono i.ncontrati ir, i– strada. _ 1 \xrei. ,·oluto mrtter<' . quffia. sto·ria in nrsi a,lla m·oda, di Giuooi,pino Lonlary, Riflessione fatta, preferisco din-cla in J1l'OS11,:, essa, non e.i perde– rà ne ci guadagnerà. molco. Dunque due c-0rt-.'.isi sono incontrati l'altro ~iorno. Il primo _un branco di ,-itellim. Dei ,·itellini. compassionevol– mente •t.risti, passivi 1 attacca.ti due a due. Cn ga,r.zono ma.oollaio li conduce– va con brutalit.à, un ca.ne arcigno li ~pin~vÀ, abbaiando fol'oeemf.lnte. Po,·o– ri quadrupedi. <'ssi rnmminnno oon l'oc– chio mesto" e là. tcsth. abbm;snta, pesanti. ~ ace-asciad. lTn istinto oscurò mostra– va. loro· ·alln finc,- della. strnda. il mat– tatoio im1llondo, i cana.]i rossi fra !"o– dore acre di sa.ugne (>· que;;ta, visione di una fine pros~ima e in,~lutta-bilr li cur– ,·ava,_tremanti per lo s-pnvento e !'or- l'Ol'C. L'altro corteo cm composto cli un branco di uomini a-llc-g:ri che' contando e ridendo' si ten('Vano il braccio quattro per quatt-ro. Il lorn ca1:pcllo e i loro berretti erano orna.ti di nastri tricolo– ri. alle loro giacd1etU1 fiorirn_no lar– ghe cifre; Erano cki coscritti. soldati di domnn:i. Non 0ra.no ·.gnidati dn un ·istinto m;cnro: Snptwano coll ceirt-e1..za. cho anclr,yano per lunghi mesi-" nd im– prigionarai· -nelle rnser-me o eh~ ad c.n– ta dell"ultima. guerra," sarebbero stati pron1c1,,i ,alk sp~ùizioni lontane, ai ma– celli colooi,"cli, alle stragi violènte, pre– para.te dai l'oro pa.droni. Sa,J:><:.vai:o tut– to. e sapendolo qiie.sti ~{:>cd> ,urla.va.no di gioia. grida.Yano .d'al egrezza, stril– la.vano cli ricon06conza.. Vi e.fformo che ncl'.'istante in cm 1 <lno rortei si Ec-onfrarono pc_,r la stra.– <la, !"uno a rron·içiatosi per la di,rcra– zione, J"a.ltro pierlÒ di una nobile for- 7-a. i ,·itelltni shtpci\1téi alzarono.-la te– sta e m,essisi a, cpYl!emplare il fa.scino osubNa.ntc dei cç,SAJ·it.tio nel loro o.:– chio. d'ordiua.i:io impaddo, una scin– tillr,. maliziosa, è passa.ta . . di- tra1)or_to; altra_ buona. occaione _dal I .i'o1·chb si vuole svaJutare il lavoro c~mera pro e-ntondo una _,.,,c.ntura. _Alla. qual~ J)UO appro_f1ttare il_ carretti~re della donna impiegata.1 Ci si debbono v1st-a dol lct.to vu<>to rhmmò la figlia p•rrbt• 11 c>tvallo ." '"" e<l 11 contadmo e>j1pcno speci_aln:ente gli _uomini im-· com-0 un fors.•nnato, :Mn. l'a11to-mobilc pn.-ht: la legna e 81"'·. . • p 1.ogaj~1,parche st tra.tta d, una ma.no - gli ri~pose di ! onta.no e<l egli non sentl En regardant· /es veau.r. se so11t t'II les -Col progre•~o matei:ial~ le relazwml na p.z,r pag-are ma.le tutti: nomini e eho un rombo cupo e il ma.rl\ ,cllar del [co11•c1·its tra compraton e ,_end,tori, tra prod~t- donne. · cuor~. La. figlia, abbu.gliata. <l,\lle lu- Les 1•ea11a-,en le.•· royant, 011/ ,,ouril de tori e con'>·umaton e &opra tut.to l'rn- Bisogna ricorda.re che pochi ri.nni or singh,, del _signore, fuggiva nel!~ not-te [11repris. ,enz:.one dcli~ macohme permetten~o. il wno la donna impiega.tic,. retril,uit-10 in vc,r'D la c1ltà, vorso la luce d, mille lavoro collettivo, hanno reso P<>;>81bilo miwra vergognosa sfruttata odiosa.- la.mpnde. ,·erso srlrndori di fiabe ver- {« Gua rd " 11 do i Titelli i cooeriUi han lo sfrutta.mento ~li vasta. beala dei lavo- mente faceva dan~i,;sima. concorrcn- so il llltnYO e J"incono-;ciuto. ' tn<liuto; i Yit.'lli guardando i coscritti ratori; gra1-Ìe _al <liritto _riconosciut,! ~l w. all'uomo, r,rovocava il riba'C"o de- FuggiTa.. o 11el cucro e· ne· tnrdi tim- sorrir.~r,;, di disprrzw »). rldrntore di ricchezza d1 usare egoisti- gli R(ipendi inaschili. pani,, il ,·occhio servitore scntirn rip, 3 r. Tanto i· VNO che di t11ttr lo lwstio ca.:uente quello che e ".suo>. . . Il tri~te fenomeno si ripolerù. so la cuotNsi quel rom Lo u,na.e-0, pcuistent.i che lddio ha fatto, l'uomo si n.fferm& Qtt•slo ,. diritto., 1101 soc alt,ti non <lou.na ., !ioenzia.ta dall'impiego, dovrà corno una fissazione\ E JX'r Luu.a quel- - prodigioso o i11eura.Lilmente - il più lo rirunoscia.mo. . tornare ad offrire il suo la,Yoro a prn- la nob:o cgl, l"iwern chiamata incapn- ,'ftupido degli animali. [I sr,cialismr, scientifico lo nega puma /4Ì infe.riori al suo valore, pcrchè acl ee di muo,·crsi r d'a.1<iro. colpito nel di 111 rto pcrchè, u<'lla wcietà. a.ttn~le, onta di tnu-i i bei diecorsi e le tirato cuore e nel cervello. Il· fréddo, il buio cr,lla produzic,ue collet\.iva_ il prodolto 1 anlif_r;rr_uuini~t~ di oggi, ioùusLriali cd e l ,1.eo !itudint\ lo awrnno intto trema– r,on appartir·no al cap1ta]l'!la ma vlla, arommtslratori /a,iocrauno bellamente re come uni, foglia al v<-nLU. coll,,ttl\'it,a, e basterebbe questa sola a spasso 1?h uomin1j per as~u'!'crc nuo: Dit quc-lla not,t,c, non si alzv: non si ra«ionc. . varo.ente tl persona e fomminile che s1 alzo piu per nniarsi lr11tarncnt,e alln )[a. que,1!6 diritt-0c<li.fare come c1 par.e pr~t.,rà. allo s!ru~tll.!'I~\~ ., . morto. La padrona. om andnl11 a vixc- piace di 'tuello. che i, nostro, è forse n- C1 ~naino .1 ,!ilg'.11-0tJ Jqi.p1egaL1 ol1e ro in città e gli a.,Na li1,9Ciali>·1,l~unc ,nu~<·iiito da Crislo?. pari,eapanl) alla. camp.a._gna contro le prm'vist<' Jlerclrè rttm ·rnor186<'> cli · 1a.mr : :\'egli esC;mp! <lati sopra, ho sempr@ ÙoDllol u, ooma.ri ~i d!l.d,no piet.èsamente il VICTOR MEIUO. )()()()(X)(UXXXX)()()()()(X SAPPIA LA DONN.\ P~OLETAIUA Qll_:\1.,'.~\. f,.A MP.'l'A. ULTIM1\· PU U. QUA:l.f, CP.M.B.\lTE IL SOCl,U&-– SMO I

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