La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 22 - 31 dicembre

1,A llTPF,.'1,1 nrn,,J:J l,.11'()1/A1'1?TOI Il ritorno degli operai delle officine e dei campi l'officina, coll'noimo pieno di sJ)('mm.1, con• I - Vecchia. - lo chieooro - non t1 rintl <:l.12 1 loro s:1critìci non fu~·ono nini ra1Ucgri per la nfutr.a \·iltoria. eh" è 1a J!Cr un ~\"Y<:'nir~ n!l.g-l•nr: 1)(•r {--.~s1 C' Jit:r Il' gloria de-La no:-.t1a. grn.nd.c H.uS-.')ia 1 loro f..1rulg-ht\ l:el1 clJ r1i.,rn~n-t• ud un Li_- _ A\ ·et.ie ucci , ucciso ... _ Tibp036 Y{H'O trnnymJJo e- prottuttH:o, <11~1>v:-;,ti pe10 loro Vanda. ~1 com~:Ht.-1·4,,• nlt_n• hat!.n~II{•, R> d~t h~ a· M.a eraino n,emici non parJa.vano n~toru.•u10 ùulle trlucee fungo~, ùni e1m– lU 10......anguJunti i i,rolct;tri itafuni. Gli ste.o.tJ., Jc b-)1Tt:rell7..A..-', i 1K'1'1coll W lnu~lli me.s1 d1 grn.:.•n-:1 ~ttrocc e St.•Jn1g-, .. iu .QOIHJ ~ati, e r.ulba dell:..1 p.at ·e t.;Ull.~ nttl~s.:1 dalla moltitnùine tluloraute ric.H1 ud ogni cuo1·c uu w:n-e ~11time11to di t(.•IH•n•:~:1-..t e di tranquiWt2t . ..:SeUccampagu,..• d.J. t1:m– pi cllsertàte c.L-1.llnbi.ùùa g.ovt~ntù, lù tlon· da quulene anno le ctouu.e ~·l'rnuo stibrah' a ~!:òtituire 1 cari .ns:senli, co1raui11hl et,;ul– c~rato per Ja .., rte dei <.-Ollll•tg-lli, ùel ti~li. ritorn:u10 i hlvorHtori a rl<.i..'\.rt: uuo,.u \ .t-1 alle ca..~ trisiti e lita rie; ritvrnano 1tci nlle cn.,e triti e sollt.:..1 rie. riton1.:1no nt~i riprenùere il eom1,ilo abitu!lle, corupito di proctuttn·o, che servirà t1 riyarure oll'u· nito ùnm·.tt tU[tl l pr1,·ll<'1!i. YOrrn r1tor• 1 ·t. r ~ I I H:trli. ~1.11.a:-.·l1L1ritù d'un t-:t.1:.uio, mlf-.:--n."'"- a llO:-,.lf ID.o~~-~- r • L" Y<JJ<.->, il Ullfl rl1sueeupnzion-c elle lI f--<.:lu,lc-- - .Ah_. - v:;,__lH:IDò la '· c.r.,11a donn.n, t•i~1 <> li , 1 .tihruti&..-e. - ma 11 lo_ro pnmo v~1t<l fu. ugu...'l/1~ t--c- Jo .ri<.'tlrùi 1:1. d:1:--~ <1irlgl'1lt~, ~e non al vo:;tro e 11 n>.-,tr-ù ultm10 geIInt.o sa:ra ruolt• <'lH' j) prolt•t:irinto <"<i.1qnisti c~l•lla simile al Joro ! f01"l..:1, qnei n~igllonunenti, fJtWUP rin. .. nù.i- I soldati Ja guardru·ono tr.a....o;:.o.gnati, (~tztoTli che: gli_ sono <lon1li, e <:hP:-.olo unn la loro anima. a,·ve-lenata ù.n.ll 'odio, non ~n-gh('sfa i-.101_1<.la_n!cu~<· gm~ta può_ ll\~arc poteva più eompre,ndere la Yeutà che .:u comt 1 :1th.•nt.1 di w1·1, ru pu•dnttor1 di do• non è a.1tro eh-e amore .J'im 1 n€nW amo.re mnnl. umano che risale al,a' kmto p1·ima del.la C/din Jfnnla[/ 111111"· vita, la segu,:, fino aU'uLimo suo limite, ------- oltre ancora. E se ne andarono croDan– nemici pe~ ~olle cli distruzione alla qunle per ·J La Vanda è nata. con la sua cap ..rwa IIIllll U mondo s è abhandon:1to con tn,-rc .. ' l . d l L frenesia. Hitornano i g1on 1 nettl elle impu- 0 mona so o con es.sa , 1cevano e e onne r,1rono In vita nei eamni della ruortP, ri- del pa':58, . tornano i padri che abbanctonnrono Ja fn-1 . - Di= - le domanda,ano - non miglia per i,e1Tire la patrlo ritornano per b .anno, nella, tua soliLudme ! rip!·endoère H COJllJ)\t oabit,1~le, eompito dl I -; S_cùit.udinc! - Ti ponde,a, !ci mc– ci,·iJuì e cli pro.;rt'c,o. rM'1gl1ata - ma non ho il mio gatto! Cbe an-euire sl prep:irn loro? l loro Im- il mio eane! le galline e la cap1·et!.a ! men.'li . sacrifici con quale mon,:,ta 8:ir,unrn K on ho tnlti gli aloru·i frondosi del bo– P111!'1titQuale nt.<t il attende <:1<•po I<> enor- soo che circonda la mia e.a.panna j l'er– ml soliererue alle quall soggu,cqnero l"'~ I oalte i fion d~l prato 1 tanto t<'rupo? L-3 p.1tnn, J><'r la qu,ile essn L 'd l · hanno eombattnto. sofferto e vinto come f; oqne non a ~1,pnano. soddi~ft>t-i1 il debito s.scro. elle ha contr.1\to E pazza, pen,.a, ano, e cliccV'ano poi verso , ,;uoi dlien.'i<lri? I lavoratori Ila-, br.a, dr loro. . fumi ritorlli'mnno aurora = yoltn nlle - on sap~vano che ln ,·cedua Va.nda loro """" clispostl ud e.. s.st• re "li openù, I aYeva colla bontà Jn'im1tn-a eonsen ·a.ta più sfruttati, 1 1,lù illlpesi, i 1.iù misoern- qudla. limpidezza ili spirito che ci per– bili del ruondo clnle? Yorranno ancora, metto di comunica.re oolla grande nn– do1•• a,·ere a prezzo del loro sangue, llt· t.ura. madre. La foresta che le dava J";;r– tunto il sogno dell'Italia borgl!ese, abl►an- ba risa.natrioe, il frutto saporito aYc,·a dimnre la J"1trla J>er mendicare un JaYOI'\J nel fr=ìo dei suoi st>eli n llo stormire p1u profkuo, un pane meno f:ea1·~1 p1·es...-..o d u 1-. d . · ' .., . 1· d l albi popoli? o ,orranno neJ loro p.~c.-., e ? sue !OD e ,-0c1 ca, z~,0.1 e o - riad;.,ttarsi alle opere plù faticose, più ma- == . che le cullaYano l an'.ma: ed lamente rlc<llllpea"'1te per lasciare al ricchi essa., ncono cente, nspettarn, 11 Y<'rde il loro bottino di guerra? ramo del gran hosoo e non si chinava La lottn lnn~, "1ìbrante lla portato u a raccogliere, pe1· la, fia.mmata d,•l suo lutto e la ro,.ina in me,,2,0 a.I prolela1fa to fooola,re, che il ramo morto; aveYa una dei <'llmpi e deile otlictuc, che quale eia.· parola <;>arezzevoleper la capretta che df'\>0lc e serra ha. dornto qnnru da ~la le prodigava il latte saporito, per il sopporro re il DIB1?t,10r peso d1 sucrlfici di cane che la seguiva fra. le macc.hic ioJt.c ~;;a~/\ :~i=. ~;ll~o~ ~~~- !~ de}la for,,,tf e perfino pc.r il placido tutti <-olia prl.mltl'"'a· roboste--aa. In qun~i mici_o che ]-attendeva sonnolente sulla tote,> le famiglie Lo morte lla tolto <jllal<:llesoglia d7,lla capanna. ~li , o fa mitm,rllil l'ha .mutil,ito: L'l S~pp;io la g:uerra orrenda che tra.s– jrlt>:. d;,l 1irorno de:ili altri {, ack,m\,rat,1 formo I uomo lil lupo f rooe, eh~ foc,• da un wJo .:i mestizia, dal ricordo d.-1- d1rnmpaTe fiammate d"ocho inestingni- 1',v nr,, cllf> riù non si r!..-_('(bit., ruilla ,i~t,1 bile nei cuori. Le donne, i bimbi i vec– dal c,nro ~r u. quale la nta non. ,sarà cbe chi sospinti dalla strage fugEciiono il una Eequeia d1 sofferew,e. cli tn,,u mm- vooch· 11 d. .·. 0 ,.,: f martelli. Questo dolore de,'es;;ere r!com- . 10 paese O sacro 1. 11rn1 "'-'? ug- J.)('ll~ato. girano_ lontano do,e non si udiva. il rom 'l're anni di -c:u~rrn.e di <Jo1orinon J)O:s.'-'JllO bo sw 1str-0 a~ua morte. Vanda no, non esser r,a.,satl in.ano per l'an-enin• del r><>- volle abbandonar<> la sua, capanna: fw– poli, una nuOTil i,ra deve r,repurars.i per se amava il suo bosco, la , ua terra più il mondo tutto, se il progr-€'S-,o non è un a.ncora, della sua \.ita for~ pensa.va ~lto Ingannatore. Un !ermP~to nuorn a: che non valeva la pena d~ sopr3:vvivere !Pta le ID1l"-""", ?egli Stati 1,i1 re'1Zlonar 1_, allo sfacelo dei sentunenh degh affetti 1n Rut--~ia. nf:g:li Imperi ce~tra~i, ~n ordi- più ca:ri ! . ' namento noorn della ,;ocletà, l ordina men- Una, notte hussaron, all ·t..a. to socialb-ta, appare. I i e,l cleU-lntesa. . · 0 a sua P0, 1 ai quali arrise la Yittom, rnrn:tnno che dn"l. soldati: a.-ev.ano un lampo d or– il iirold.ariato ,incttore inYicli. la sr,rte d,,J goglio Ili'~]~ aguar_do. e _d1"°"'ro: ,into, wme ~:à Bebel nel 1 ,O 1m1diava Den imbandire, ciò ch1; h?-i di più la Francia elle a•;e,a potuto liberarsi dc-I- buono. Abbiamo nnto, c.apL>Cl i l'imperlalismu naroleGniro? o pe;,,rio .or- E_ Vanda donò loro il frutto più ,.a.-– r:lllll() i ~,,w-rni ,ittoriVS'i abbatter<· le r•·· ponto del suo orto, il pa.ne più fra.· pub',llc-!1e socin!i,;tP, <mse:tare contro ,.,-, grante deUa sua madia ma non offrì l'oclio dE:i Tinti e prorncare cosl, più o l'allegria del suo cuore. do il capo. Non era dunque cl-Ov.-resopprime1-e coloro che la patria, i padroni mdicano nemici 1 P,ochi giorni clopo comparvero nella capanna gli altri: i nemici: - Daeci pa,ne, vino, ,tutto queJlo che hai dì più buono - comandarono. Vanda li ristorò alla. sua mensa, li ri– sca,ldò al suo foc-Olare. - Non ci odi, tu dunque1 - le chie-– ooro i. soldati mera vigliati dellA sua serenità. - ~o - rispo~ -essa - Yi compiango, pe-rchè anche ,'oi, nati per amare, foat,e trasformati dai r,adroni che comanda.no in lupi feroci! - E' sta,to neoossario per il bene del– la nostra· pallria ! - risposero - llla la vostra terra non dà. il gra– no henedetto, i dolci fru Lti oome 1a no– stra! - Oh, sì! - E allora! - Ma e .la gJ-0rin 1 la grandezza doUa patria 1 non le capisci tu 1 La pon,ra donna. vissuta sempre _vi– cino alla natura semplice gra;nde n-0n le capiva qu,e,te oo,e difficili. Lei aveva visto che, vincitore o ,·iuto, l'uomo quan– do e1·a armato Tubava sempre il pane a chi Ja,·oraYa. La sua anima ingenua, e primitiva non amava che il sole fooon– datore e la buona, Lerra che rende sem- pre il cento per uno. . Gi11sepp111n Jforo-Landoni. le HOilll2 n°g1; !l3b lirnentì lllitiW1 ·ell'ottobre 1915 <.>r,sno H.000. Nel dicembre 191G erano 13.000. ::'iel dicembre l!tlG erano 89.000. Nel dicembre 1917 erano J75.000. 'ell'ugosto Jfi18 erano 198.000. In tot.a.le , n~lle industrie mi_litari erano impie;:ro te 902.000 persone (agosto 1918) cosi funse: Operai bOrgllesi Donne Esonerati Comandati R3 ~7.ZÌ Libicl e prigionieri Tot::rle 298.000 198.000 171.000 151.000 60.000 24.000 902.000 Il pTesente numero viene ancora spe, dito alle nostre abbonate del 1918. Le preghiamo intanto di rinnovare SOL· LECITAMENTE l'abbOnamento pel 1919. rueno t.1rdl, a1tre iruerre? I ,,,.,JrL,t! di tutta Euro})Jl dopo aver pro- ====================================~ vato L"',lre.... Pf!'riell7..a ili IDP.,i e mesi di trin– e" e di t<>rri bili <•omba ttlmenti, gli orrorl d< .. 11.a f!U<~rra moderna, non vorr;:tnno più sott.<,starP a rei,imi p0Ut!ci r•he r,ort&Dc,nel– la lfJro c·•'".1:-,--tltuz:on.p, i gPrrni di nuo,i .con– flitti. I popoli dr>bbono alfine u,·c•r com– JH'P:-<> eh-e-: , ·,.n,.r di f.JfJ tJfJ'"<' prr11vJfVI mrsri di l,rm14; r. rl'irn, e cL1e i -.l'"JJ• ·i dc-1 vin– citori ridr· tano i,:J: odi fl,,l vintl. 11 1,re,,idente r1°~li Rt::rti rnitl, c.-,n l'f·· nunc 7.Ì<JDf" dei ~•JoJ 14 JJUDtl. ha proruf•"-:JO ai r ; 1('111 una p.'l~ v{'ra ~ ~ilL..-tiz:11 e 1,t.,n c,opniffnz~one: i lavor.ator1 dPvono twn~ chel?~- rio n•·lla sua Of>!,rfl, J>!!Tf•l ,. 1 suol f it.1.I t" sianrJ lnterrm ... -t:,ti. ~nzn ffillifol(• r<drizl :mi ùa <:api di :stato mN>o demo. cr, tir•! e I iù hoJ,erLalli t1, JPrcbè f-(!Ulm– p,:dita o;:n! lntrc,mt, •;oD<· nr,gll tJJarl !n– tenli d'cr_'7ll n -,· ---e- y~ ... ,;. 1 ·1 rr• ,, j,n. il ripetersi della barbarie 1:lle ha ~L!,~Oi!l;lt,, l Lol"I"-'. fo. nnn Wrta la Pare ,,stenUl n r<•nrf(•r J.13:!hl i reduei <lalle trine..,., .. , che c:bi,•drino n~k· •·la. •..,,1dlr.!~<•nti Jt:-:::j!'i:..,riu --t" f)('T ov– TiHfi'" l 1 p, -<p1azjr,nP d~Jl · rl('r'}l('Z7,P c1,,, w ~1..1ermha conrlotto a m, lln·ll<J r r·ma ra~~btJ ..o, 'JJ"'T f1--re nlli· dt1mfl'nt0 i I TOTO dPZ:nnmr•Jr"{-> rlrrmnr 1 .... tr, e n n "!' rrante, r,er rM,ù(•n• P1Tett1n.1 , D'>ll• vana larrn r~rmrlc,o~ t "l popr,J,,., r.er ;:! r: ntirl:" una l;-era 1:'lx·rtà a tuttd ln 1 ,or>oL,z:on<>. E r,r:mn rli tntto I re itul- .. no i dPnarl ::rnn.<lafr!latl n eo'-to 4'1~1 san– gu<> cli tanti ld!lti, <> ,., o -· I .si r,ro,·– -rc<la a ehi ri ~,rn.a inn1Udo, l'.! si ~a.rnnf.i . il J, vor<>n r-1,i ritorna fortt- :,t,t,a lnTJ– za f"·r J1lrj(]urn.. a r,ro d~Jla patria. JJ);J C'(J1runlm◊ a-..-.Ptat.JJ di giuj;.;tizi..a, (•<.11!u "''· lontà di ,,ttenere un J!'in.,1-0 r-omr><·nso 11110 ane fat!ch<' ed il rlsr1ttto dr,vuto a chl rlo1"> an-r rùito I più t,.-•;::li nnnl ,101Jn ,rna villi .al.hl cosl ddta difPRa " terru, r]p] pn-, dari, prJ! il &-uotributo f"'r n,a.n!Rp.<•ree . r.in. ..aJ,l~~ la ?Oa potenzn. +•{~"H1r,rrlica. R.1.ui ·wwo 1 lavorntorl del cnruI>Oe del- L'umanità '.'J 'I 1 m~Il]m~nli ~~1 mm I I ZTALZ.J. h' UOLO.V1 B: I ;Avanti! ·Avanguardia. cr;tica Snciale Auuo I Se, •l": 1 1 28.--14.5j 5,- 2.51.,h ti 10,- 2.50 5.-il Difesa tlelleLavoratr,ci ! 1 5() , I / HS'l'HRO: Avanti! Avanguardia, 46.-23.50 7.50 3.75 CriticaSociale 11.50 5.75 Il.fesadelle Lavoratrici 3.75 2.– \ Abbonamento trimestrale a'.l'Avantl' ltalia e Colonie L. 7. 50 Estero .... • 12. - Italia e Colooiat Lst ro I Avanti! ..Avanguardia !.K'iin"o S(Hn. ;~;~•~:.~ 0 ~;:.,• :."a.~ ;: 43.JO 22.JO 67. - 34 - avanti! •Avanguardla\]2.J0 1 16J) Jl -· lL– A~fa~~'. :.C:~i~c~ ~o:37, -19.~ Jfij .rn Avanti I -Difesa delle\30 _ j t '0 !u Lavoratrici • • • • • J.J 4J. • J. - Verso la munitipalizzazio ti gli Asili infantili lii Milano Le ednc:ittici e le custodi degli A.,i U cli llil:lllo terranno, nel 11-r0,::,.s~mo geJl.ll.3io, un c<,nli' z.io publ>li('O nel quale ,·erril ll utt.:.tLo l' rmJ)Ortante, urgente problema : « Là wu– nil:1pnlir2....lzione de.gli Asili ». E sarà il grido cli dolurosa protesta di un.a clas~ oscura e seono~ci u t::i, dJ~ bi ele,·erà 1i11nlwente a reclamare JH rh~nd:i– cvzione ùei propri diritti, d~i ùi1itti di tut– ta l 'infanz.ia; di questa infanzia chl-' do– Yrebbe essere sac.-rn a noi, per l".a ,·n•nire ch"ess.'l raJ>Pl'e!:Jenta e che lnreee, è d0lo– ro:50 constat..'lrlo, viene lasciata nella 1Jiù umiliante trascurateu...u. E tra....~rati bonn 1,ealmente gli asili di ~Iiùtno, sotto ogni rappui-to, causa Hl ùeflt-enza di mezzi fi– uanz.i.a1i, che impeòi~ ad essi di ~si:1~~,– parsi ò.C'~mente, di elevarsi all'altc.,zza òe.i tempi in cui siamo. San:-1.Jbe inutile onnni e clnnnoso- c:ontl- 1rnare a t.~cere cli on deplorevole stat_, di cose, che andrà 1,c>g-~l<irando f.;em1.;·e 1:n, 9e un'azione prontn eù e1lC'·rgica Lon in– len·errà a illlJl('{lire il re~~--c~o eJ\·ile e ;ooc:ialeòi tale h-tituzioo<.>. E ·~ n?.SSllDtl colpa è da attrlbulrsi Ul· l'Arnministrazion<', cil{"' fa quel l'°<"->elle pu0 per T"edC're·di sopperire ai bi~o~ni di essa, non è rwrò <.:binon ved-:1 li1 n,•c·< .._:t:.L che r_\mmini~tr.azione s""..:es~·~ .• ricono--.:"(•Dt1o lu sua. impoten7.a di bM~bne .al m'111t·•"!.,i– m~nto ae~rli uslli, li (."edu a ehi e m pi:1 larghi mf'zzi finanziari, po~rà mip:lim--1,.I:n~ le conclizioni g-rne1-:11i; n etu, J><1r uN.·t•s.~:..a di co~e ed evo}uzjolli <li te-mpi, è ln :::1a lo og::d di averne la. mii !--.sima cura: al Co– mune. * Oggi più ehe mnl gli istituti infantili ~no nel"t'~~:Mri,e polehl~ e!:-si cotjitu1 eono un bh•oguo J ir,,fon<ln UlPlllC' sentito nf'll'o– clif"rnn sodct:t nu:-:.trn, (l(:>Yono <"~.:-<'re ,·oa– ~ider.atl com-e istitllz:ione <li m,:s:iRknz·1 -.,.,')– r-inle e, ll(JJllf.l' tali. i1l Comunt> ~rc:rt.a l'oh– bli~o di occuparsi f-.t\riamt•nte d1 q11,•,::;ta p1seJY.Ù·azion()a unn futura vit,.;1 ehilf. .Ed al Comune-. U peri-.ou.a 1('1d,q:li ~.:_ill di !\Jilauo, n<1l me-ulH'I JK.ll '/.!t\ ~rnzir v1ni-i– s.imc e riCOUOS('(.'Dtt.-.JJtC"rl'inkres~unento suo, rig-unrùo nl ~rnve problP□ta, 1iY• 1 1~ un ùoloro:--0 u1,1w1Jo, })<)r('}1Pl'nrg-C"nk qne– i-;tionr si.a ROll{l('ftnnwnte ri~oltn, C'on re-- 8ito da lun~o tempo in,-ocn to e :1 tte-:-.,1: (C La rn11ni<•ipaliz7,a:.ione <l<•t?:lin:-ili 1 f:.'>lO <><m tA'll<' lw,wfl<'n, illuminntn ilmo– vazionP, gli iJ..-tit nti infnntiH notranno nq.. :-.11r.!:i'Te ad nna fonn.1 1,lù dl::rnHo... -:1 di u- 1 nnn P ehilP ginst:zl.n, J)Prd<•n<lo cr1Pl– l'improut.a mnllinuil' di hPnt'IÌC'f•uzn I:!·,n ronfnc·(•IJt<" nrmni e-Olle <'Si~<•n7.~ mora1i– {.-Ùl1Catiw• cl< ll'o;,.-gi. ~olo n1l(,ra lo J'\tnto <-<·onomir<r:--oc·U1l~ <1< ... 1 JK•rs<inal<•Yeml 1,r,:00 in xr-ria r·on~i~ cl-erozlon<'. 1 'olo nllont vPr1·h rieonrn,:('i11to fl suf) valoH; ,~P1-ri1risr~•ttatn, <·on:-:id~ rnt.n, n1,prMt.7,.ata ù<•~f41mPnt()- l'n1l:l e 11a• ziNlt.P C)l)<'rfl111luc:1llvn <l<'llt) ln&'gtu1nti. ] 4] Allorn. "'11o nllorn, wrri, dato al himho per diritto, <'iò che og~ vi(•n('I n J11i ron• cesso pE:r carità . Maria Gio1xwcttt.

RkJQdWJsaXNoZXIy