La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 6 - 24 marzo 191

LA DI J.'ESA DELL E LL1VORL11'RlUI s clio l'tn ca uto giornale ha intempe stiva-· Ognuno dnvece\ poteva , dirsi padrone di mente mormorato: « Le ·a on ne s·ono una , data cosa, ma nessunD poteva di– stupid e ed incap à';èi : escano da.l!a fah- spor1-e so.nza il con-senso degli a:ltri. Non brica. e ritornino alla ca lzetta "· v'era chi m01·il'a ,cli' famo e -chi cli indi- Ma il padrone, · sempre . buono, u ma - 9 est.ione, ma, •ognuno avenl- ,n,ssicuTato il no, car itat evole, aggi ung erà: « .. Pur- rahbtsogno -per ,sè e p-er àa famiglia. che iwn si adcittino a rimanere nella No_n. v'era clù ac-cum1ùa, ·a ,d,i,nari gr,i,c– fab bqca con un salario... st up ido! » òhe •1! danaro non esisb<rna. p;ù . E le donne. non, sar an no pii1 ope.rai~ Doma.ndai ad Ltn passante notizie della stupide cd mc apaci , se ·si acconceran- gu ep.ra , ma egli mi l'ispose meravigliato Il? a,d uu sal~rio stup id o, ed incap ace che da -0illre un cenbenn.io non se ne d1. dar ~oro l'md ispcnsabile per viveTe. '[laJ·!:w.a essendosi riconosciuto ch'OSS<'J, Perch e questa è la nrora,le di tutte le no-n poteya appoJ·tare altro d,e male pc.r fayo\ e... capitaliste : a.ppr.ofittare di tutti e ,clistmzionc dell'<mc-ra. nostra tan– t-uttc hl occa,;ioni e di tutti i r.retcsti to fat.icosa .mente cre.ata. Du. n.qu- c-, 11001 p er p~arc meno eh~ sia possibile i _la,- più guerre, ma. fratellanza 1un,ma. Non VìQra ,ton. lavora tr ici con1.p,rcse. pi l1 nemici, non pitt ingiustizie. Ed i_l la,to più antipatico ed odioso Le prigio110 cr'.l.Ilo,state demoliLe. I tri - d clla pre~orrih ice intemo1· a.ta del gior- buna.li e1·a.nsi Lras.fornmti in pubbliche na.lc su citato è questo: che non corri- sale di lettura. I c,aunoni in ,u·atri. I fu– spon~c as~ol~1tamente al ,·ero la pr e- cili in macchine. Non v'erano più pa.r.as– t esa ",1fen or1ta delln, donna. . come la- siti, ma lntti giornvano ,ti booe.ssere u– v<_>raln?C. Non mi_perdo in di sq uisizio- mano. aooorclo di t utli t prolotari di tutto il , :sentono di a·assegnars i alle nu ove di– mo,n,d,o, aice<>rdo "Che pen nettev.a a-cl o- spo.sizioni e tenteranno di elu,derle: o gmmo d1 ,d•arn un maggior impnlso .alla .aum entand o ,gli ,i,fJì~ti so tto di versa for– c,nltà, pcrmcttendò così all'essere urna- ma, o introducendo !i.nnovazioni nel v,ec– no <li • YtYere ùa vik1, ve,·ame:rrte Yis- chio . contrabto, o intima.o.do la licenz.a. suta » e p,e.l gon,irno di questo stai-o d i Ma gli 1 inq11ilini Tosist,v10 i,n tempo: ea,se era. de stinata ·una Commissione e- comparendo dove saranno- chiama ti e leggibile. -ogni,quaJrnJta, una se.mbraYa oppone-n doo.i reoisa.mente aala disdetca, non_soddisfacess-e a.i •biso&ni <lelh molt,i- e ·rinuta.ndosi di sottosor-ivcre il oon– tudmo. ETa .J.o stato so-cialish.'L rulla cui tratto -0 la, denun zio. del medesimo - J 'OO.li ~zazio~eav<'wano coopera-to tutti gl i se contenga cl'ausole nuove contrM ie ai essen coscicn.tit loro inter-c6:3i. 1:• * +:- I ,clirittà -c11c ù.a J,egge i·ioon-ùsc-o sono Mi dest a i cli so pras,;al to . La, 11otl-e ern po-~hi e lievi: almeno qu es.ti sap) }iu.no gìii oaJ!at-n. Mn1tre mi ,;pogli,wo p er co, S&lwi,gi.w,rda,-c-c0Jo1,o,cu·i co,rnpetono I ric~Tml esa minai la inia cosc ienza, rovi- ~ stai negli angoli suoi più 1·.econ,d iti, e lll,l com·cn__'liche se ciò e,ra "".NLmentc il so- cialismo potevo b e,n chiamarmi · socia- lista, a.nell'io. Da tanto tem,po a,vevo id-ea.t.a unn. simile società, ma i11ou.a,ve- vo mai <pensato ,che ciò fosse il sooi.a- , lismo. M'.ayeva .n ,detto -che al sociahsmo era u.11'ul;opia, ma oggi a, q1wJche anno -di distamza \'Cdo il mo.de -simo sole che vidi in sogno spuntal'C) vems.o Orje,nt;e e che più tardi ,a,bbag1ierii coi suoi ,raggi tutto , il mo,;i-do rea,lizzanclo quella grande uto– pia: Il SooiaL-ismo. P.oncl,i Pie1·ina.. m tecnchc. Slo ai fatti. La tecnica dd Rcmb1ò che in me si fosse troYalo un lavoro moderno è terribilmente livella.- altro e-ss-ere: non mi riconoscevo p-i(1fra tricc: non consen te all'operai o di cspli- que.lia gente tanto feiiee I Sembr,i,i tra– care una maggiore o minorr capac 1 t' sogn.a.t.a. Come 1n.1.i .ave;va. polt.uto. a.vve– pe-rchè .lo m~ccanizè_a. L'operaio è cli- nir e ciò ... Come po,teva la gente vfrcrc venl;, t-0 un rngranaggio delJ.a macchi - in code sta società 1.. .. Chi rev,oJa,·a il na. La produzione m=anizza ta non goyea·no -delle -ca.se?... Una doon.a mi c-onsente, esclude n,nzi. l'iniziativa. per- risii:rnse brn,· -emente: - Oiò che io Ye– sonalc dell'operaio. Qu esta la ragione, dc,·o ora potuto avvonirc mcdianLo un p er la quale dura .nte la guerra si son, ==================== ======== ======== = ,ist-e le donne impadronirsi rapidamen– te della tecnica industriale e t,rasfor – mar .si d•i nn trntt-o da modiste o sar– tine o " Mdettc a casa ;, in operai-e 1netall urgich-c o chi mi ste ed i ra.aa7..z; saltare a _piè pari il p;riod-0 dell 'ap– U suffragio femminile nel1917 proncl1 sag10. Il giornalista, non ne sa Seoo.ndo molLa gente I.a guerra, dove,v,i, nulla, , naturalmente. perchè un rrior- a.,·e-re -per effeLto di •relega.1,e la causa "-- 1 ° ciel suffrag io femmin ile all' ulti m-0 pia- nau.:;t:i, o 1e si rispett-i cleYc seri vere so- no. E, avvenuto il oantr;i,r io. pratutto di cose che non conosca. P or A quosto fatto ,si ,può <dal'E~ ima dopp ia ~io conto, confesso che mi vergo.gncrei ;;'}Jiegazione : il posto -0he ban no sa•puto di m~ st-essa e dubiter ei della mia in- pren del·e le donne durante l'epoca tor– telligenza. se non ~apes si laYorare ad bida. ,che attravers iamo ; Ja hendenza ge– un tornio, come so cucina.re un man- neralc aJ.la.-0.einooratizzazione dei po p-oli. gi abile stufat ino o cucire una, cami-ci:t Agli Stati Urnt , ,d'Am erica o.tto Stati per il mio baJUbino. · · hanno .ammesso il suffraa io ,durante l' an- _O si crede sul sc-_rio_che una " tram- no trascors<>, trn i quali 1! pii, impor– n era '.' -0 una " 1_m~1cgata postale " _tante ,d1 tutti, que,Jlo d1 New- Yo<rk . Qne– non ~i.ano alla soc1eta un rcndiment-0 s~a, yittorj,a., è ce>nsidere,·o le non so.Ja– S1;'penore a quello ..che dà l'orec ~h_iante mente .perchè fa bTeccia negli Stati del– gwrnahsta, scopnt?r e della ... rnrntel- l'Atlantico i quali ,or,ano stati fin qui ligenza_ delle operaie? . re.fr.att.ar i ·a questo ,prc.gre,5so ]egi_s\.a,tivo }la_ msomma, cbe cosa pretendono, e sociale, ma ipercbè apre la Yl.'1, alJ.a. lor s1gn.~n?: < •I,, ', '·' t-~ho;c-n= con- federalizzaz ione de:! voto femmimle. sista rn:,i. titoli di rendita? . Y_~nti Stati su quarant-aqua-~l,ro l~ hanno La pw perfetta 1mbec1lle sa nv erc grn <ammesso. l,]uesto Ooomtabo e sta to con 50.000 li,rc all'anno . E qualunque nominato ,nel mese di di-cembre, ha già ochetta è capa-ce di compiere quella già fa.Ho la sua re laz ione e la Cam:era difficile « missione sociale ,, che con- -dei rappresenta nti ha già ad o.ttato con siste nell'affidare ano istiiutrici l'edu- 2ì4 ,;ot-i contro 13G una .pr0tposta tenden– oazione dei propri figli. nell'indossare te a, sott-omettere ai c\iversi. Stati _ deHa abiti cli lusso, nell 'andare ai te.atri, ai l'nione un emendamento .alla -0ost1t1=0- ba<mi , alle co1'se nel far della malcli- ne federale rela,tiya, al ,·ot.o del'le donn e . Oi::{za con le amiche e nell'incoronar~. L'a,·ticolo .:,os-tituzionaJe- d el 1869, il _qua. 0 per ·distrazione il marito · le dice -che ness uno pnò essere p rl\'ato ' Cesir~ c;;,, 1111 i. del diriU-0 di voto a ragione di e colore o di a,ntica se rvitù » sarà com pletato da L'UTOPIA In quella serata, <l'estate fornai dal lavoro assai stanca. Ingoiato appena un pi<1tto <li minestra cedetti alla stan– chezza e mi stesi sul lett-0 con un senso di piacere. Dalla fin estra aperta entra– Ta una fresca arietta che sfiorava la mi~ persona. Sullo sfondo -del cielo sereno ,-idi sp1m– face 1tn debole sole che più - tardi si fe-cc grandioso, e che, coi isuoi possenti raggi irra-clia\'a tutta, la città .rendenà0la com e d'oro . M 'alzai ed osserva i. 'Iu 1 Le le ~se s'erano frasformate. Que i1e c-atar,ecchie che :un momento prima innorridivano la vista ed infotta– Yano I' 3-ria eéansi tra-;formate in -case sa– i ubri. ,e da esse vi ~manaYa un odore cli pulizia, che si respirava a pieni pol– mr.,ni. Ognuno ,-i abitaya colà c<>moda– ment;:,. Scesi in istrada ed ocsNvai. 'C'.na immensa moltitudine popolava le Yie della. grande città. 'Tutti ayevano un viso sereno. X otai che uria maggior part e d'essi aveva i calli alle man 1. ìiii stupii di non vedervi fra loro <lei si– f,'IlOri che passeggiando si atteggiassero a .supcruom~ni, no, er.a.n~ tutti 1:1g11ali, tutti fratelli. Lo scH,nz1al,o sb-mgeva ,cordialmente la mano allo spazzino, lo ingegnere al_muratore, il medicc, al mec– canico . Vestt..anç> mode stamenf.e, ma pu– lit i c senza s~rpero. M.i stupii ':ncbc di non vedervi d elle guardte, dei ool– dati . Di questi non c'era, bi :wgno. La– ,·c.rando ognuno una da,ta g_=tità d'o– re al giorno e 1,ot,,ndo dedica• e le aJtre allo studio e ai divertimenti; vjnta così I'ign_oranza e fa_ miseria ~'.'-no s_pariti ~ la,dri i r ancori -e potetti mfattt con– statare' ~he tutti si iac eva,no buon ,iso. L'ope raio non aveva più paclro:ne _cl!i una volta ero. obbligato a togliersi ·il cap-J)ell-Ose non voleva essP-re li cPn1iC'.~o qllest-e semplici parole: e o di •sesso" · La ri\-olnzione · russa ·ha, 'Proclamato fa egu aglianza ,de-i dixitt -i de!l'.uomo <, _del– b donna ma nessuno s a con prems,one ciò che ~Yv--i.ene aLtualmente in Russia. In Finlandia 24 donn e son.o state elette nel novembre l916, membri della Dieta: .ess-e hanno esercit.ato il loro mandato nel Ell7. In Kon·e~ia le -don.ne sono elettric i ed ele-g~ibili. Ìn Danimarca. ha .nno eserci– ta t'o O per la, prirn.a volba, jl loro diritto di ,·oto a propo sito di una questio-ne po– litica: Ja oe-ssione agli Stat i F n-iti delle AntUie <la= i. Xella, S,-ezia :possiedono il ,uffragio municipale -e aspirano .al str!_– fragio politico, ma la stracla loro e sbarrata dJ1.l!a o-p,posi7.ion,e dei conser- 1·at;ori. -TÙtti sanno - che !'Inghilt erra ha de– ciso .di rifonnare il suo sist ema eletto– rale antiquato. Tra le .altrr- i- ,il(_,1.·:1zir.r,i il pro,.,etl;o =~orda il dititLo di voto alle donnc 0 ma solameJJLe a quelle cbe hanno piu di 30 anni Qu e.sta limitazione ha lo scopo di impedire il corp.o elettoral_<> dirnnga in grande maggic>ranza femm 1- nile ; le do-une ,s.ufira){ist-e l'hanno. a,cce:t,– ta.to a titolo .provvisorio. Il prmc1p10 fu J}1·9posto nel febbraio 191_7. ,,·ota.t~ il 19 giugno alla Camera de1 Comuni con 3~3 yoli c-ontro % ed è passato_ 11 JO qrainaio 1918 r,er il crivello della C1t– mera dei lords con 134 1·oti co-ntro X on manca ch e la sa~1,ione ,ea le che non farà -certamente dii eUo. Le olandesi banno nna situazio ne biz– zarra.. E sse snno clt"ggibili ma, non f' – lettrici. H Pa-rlamcnto ~e\'c C'?5Cl'',) eletto nP.l 1918. Un gru.ppo d1 eccellent 1 e c1tn– dida.te » sarà pres-entat;o. Gli uomini, ·solo cle,tl,o,1,i.faranno po - sto alle donne nelle loro liste i . P ersone 1l:,e,ne : io.formate non _ne dubi – tano. La oosa è a.bba,stanza pwca.nte ". i prossimi oomizi n-on mancheranno d, interesse. In Francia la e.ansa de! suffrarrio fem- nùnile che ,da nwlto tempo ha degli ..asv,,ooaJti, tr.a. i q·uaiii Fe.r.dinando Buis– son, n o-n è m:ino1·e, ha d'orteu:nente p-ro– oedubo da d ue o, t re a-noi. Tutti ri corda– no la -pr o•posba 1·wnoros-a, di Ba.rrès che Yoleva ,da.re ,il ,diritto ,di voto alle ve– do.ve di .gae1·ra.. Pe! moment;o un pro– getto di J•egge promette àlle ,donne nel dominio munici_pale l',e.lett o,rato e a-n,che· oon -certe resbnzio11i, J' e>lcggi'bilità. Ma quando sa rà <lisc.usso1 L'Italia !1/llche è tocca.ba dall'onda femmi nist a e .p,a.relcchi mi niistri <,ono tar v-orevo.Li ,a,d ,tna est .ensione dei diri tt i del la donn-a. Lo ste;sso avvien.e .in Un– gheria, ma la Ge-rma.nia ·e. l'Au stria sono ' ancora a qnesto rigual'do ne,! period o ini– Zliale. Le Tepu-1:}bli,che sud-americane, co– m-e il Br a,sile e i'Ur ag uay , sorpassano di molto in questo ca,mpo gli im,p,eri oentr.aJi. . Nel-la Svizze,ra, a causa, cl elle sue voo– ticin .que legisl-a.zioni dtiff,eo:enti, il tcrreno è sfavo.rev-ole aJl.a,-prcpa.ganda .pe.r il vo– to :fiemuniniile. Ma ,il -problema è <posto nel 1917 e.d anche j,n diversi Ca.nwoò. A Bern a un 'Pr-o-getto di legge c<>nfemnte il diritto di voto ali-e -donne è caduto d avan ti a.l Gran Ooosi.gl<io.A Basil ea nel m ese ,di dicembre 1917 è stata ammesss , una mozicm e che ·domanda al Consiglio di Stato <li ekt,boraive un a legge al ri– guardo. La stessa mozione è stata IJ)ro– posba .a Zu:ri!l:o da.I Socialista. GI'Culicb . A Losanna 1! scggetto è stato messo in di sc11Ssi=e: ,cosi a So.leure e a S. GaJI. A N•euc hate l non .sono mancati ch e dne voti ai part igia ni d,el suffragio per vincel'e; la <:1uestiooe è stata, rim.es -sa allo stuçlio ,del ,Cons igLio di Stato . A Gi– neua la ,p.rO.J?,O.Sta è :stat,a. i])rese.ntata da l deputato Guil lermin ,e una 1)etizione cir– cola, in suo ar,poggio. Come si ve.de i p-rogre ssi sono stati sens-ibih durante ] 'anno de-cor.so . PrapriEtDPi ~d inquilini Nell'assenza. ,degli uomini chiamati al– le anni, le idt>L'-nesi tro,·ano a lottar-e ancn.e coi ipi!·opdeta-ri di IQ..::t,se i qual i &perano ,d, po,te1· faicil!nente fare il pro– prio comodo di fronte all' •ignoranza de– gli inQuilini. Anicinaudo ,si 1'epo •ca delle , <lisdetote_ o dei oons ~.guenti sfratti, rico1,dèamo alle don.ne - .ad ,ogni. buon fine - che il ca– po saldo del decreto viii :recente - che ~alrn -guarcla in ,;,gni sua pn-t-tsl le dispo– sizioni ·zlllie<SSe p1·eoedent e-menbe a favore degli inciuilini mil ita,ri - è la RIOON– DUZIO~ E OBBLIGATORIA: ·per la quaile l'inquilino - sia o non s ia mil <i: tare - 'Pl1Ò rim a,nerc ne11a.rea.sa 1n cn1 s1 trova iper tnt..La la dnra:ta della, guerra e fino a du e me~i suc cei.sivi senza possi– ,bil ità di wmento ne\ prezzo doH'a.fnLto. Sah-c che - c-g-n i regola ba sempre la occez ione che in parte ne distrugg e il valore - sa \Yo c.he ·concorrano gra,vi e giu sti motivi. Sulla gravità e sulla equi– tà dei m o,lid g:iudica la. Oommissio.ne arbitrale m,u,da.m cntale composta .d-1.l pretore, che prffiied e. e da due mcmbri scc,]Li(\al lo -sbesso Pa-e toro ~mo tra i pro- , prietari e ì' altro tra gli affi Uuari. I propi-ierori di oa.se , che vedono ili ca,ttivo ooc,hio tutta La, logi&!az.ione del temDQ di ,rner.ra d1e- li con~-rnA ""'" .,;. CflNSUftA L'armata i'emmini!e L' arme da fuoco La polvere Figuri ,We!/am Il bollett ino uft iciale

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