La Difesa della Razza - anno I - n.2 - 20 agosto 1938

• del 50% per Acr. Tutto questo è riassunto 1:ei seguenti schemi e rappresentato I dalle figure I. 2. e 3. SCHEMA I: Farmm dall· IIJlido da.due linee pure Genitori Gemelll Prole AA aa • l A . a. ""-/ Aa SCHEMA 2: Pmclottl della riJI ana tr Pwole AA di S'ca.turis:ce dalle esperienze citate un primo fatto assiomatico, che cioè il prodotto della fusione di due linee pure dà o~igine ad ibridi di prima: generazione tutti sdmaticamente uguali, sia che si formi un p 1 dotto intermedio sia: che il carattere di un genitore domini quello dell'altro. Aggiungiamo poi qui, come correttivo del concetto i dominanza, che anche in caso di ap ente cssolufa prevalenza: di un fattore sull aJtro, la: prole non è probabilmente mai del tutto simile al genitore di cui rinnova il carattere; si sono infatti potute constatare di frequente delle dissimiglicmze almeno microscopiche tra: l'omozigote e l'eterozigote apparentemente simili. · Dalle stesse esperienze scaturisce anche una: seconda: legge,. quella della segregazione dei fattori; si è infatti visto come i figli degli ibridi non siano lutti simili ai genitori, ma come una certa percentuale cli essi tenda a tornare ai caratteri di purezza dei nonni. Il che è come dire che i prodotti dell'incrocio non si stabilizzano, e ciò porta: di conseguenza: ad asserire l'impossibilità: della formazione mediante ibridazione di una: nuova razza durai~ che porli per s.empre commisti in s.è nelle generazioni future i caratteri del padre e quelli della madre. Da: un'altra: esperienza di Mendel. in cui fu. presa in esame non pi' una sola: coppia: di caratteri allelomorfi ma due, si ricava: la: terza: legge dell'eredità, o dell'indipendenza dei fattori. Fig. 2 - L'incrocio tra. due, varietà di \Mirabilis ialapa,. una: a fiori rossi ed una ~ fiori bianc:fu. genera piante a: fiori. rosa. QC>è a camttere intermedio txa i genitori. !i'che qui i figli degli. ibridi fomano in parf alla linea. pura. dei genitori. (da Corre ) Biblioteca Gino Bianco • Furono incrociate tra di loro due varietà di piselli diverse oltre che per il colore giallo (A) o verde (a), dei semi, anche per la forma di essi, rotonda (B) o grinzosa (b), cioè piselli a semi gialli - rotondi - con · altri a semi verdi - grinzosi -. In osservanza della prima legge dell'eredità, gli ibridi ottenuti furono tutti simili presentandosi di colore giallo e forma grinzosa, questi due\ appunto essendo i caratteri dominanti (schema 3). Particolarmente interessante fu il risultato delle successive generazioni degli ibridi; si produssero infatti quattro diversi tipi somatici e cioè individui a semi giallo-rotondi (A B), giallo grinzosi (A b), verdi rotondi (a B), e verdi grinzosi (a b), nelle rispettive proporzioni di 9:3: 3:1. L'importanza di tali risultati consta nel fatto che esso prova la possibilità di sepa-. razione e di azione indipendente dei fattori in un primo tempo legati tra loro, come si trovano ad esempio nella linea pura. Ammessa infatti tale separazione, deve pure· di conseguenza ammettersi la possibilità di formazione di quattro tipi diversi di elementi germinali da ciascun genitore ibrido di prima generazione, e cioè A B, Ab, aB, ab (schema 4 a). Come poi mostra lo schema 4 B, tra. tanti tipi di. gameti sono possibili ben 16 comFig. 4 - L'incrocio tra la Drosophila grigia con ali lunghe - carattere· dominante - con la nera ad ali vestigiali. Nella prima generazione tutti i figli sono uguali per la dominanza di due caratteri; nella seconda si formano quattro tipi somatici diversi, ér seconda della presenza dei due caratteri dominanti, o di uno solo, o di nessuno dei due ( da Morgan) binazioni di coniugazione, con produz_ione di 9 tipi genetici diversi, che si riducono a 4 somatici (fig. 4), con 9 esemplari di un ti:po, 3 di un secondo, 3 di un terzo, e uno di un quarto. Fatto questo che collima perfettamente con quanto ci ·si poteva aspettare dopo ciò che si sa sull'azione svolta dalla presenza di un carattere dominante in un ibrido. In 9 individui infatti si ha la presenza di ambedue i dominanti, benchè in varie proporzioni - uno solo è omozigote -; in 6, 3 e 3, si avrà la presenza di un dominante in una coppia e· di due recessivi nell'altra; in un solo infine le due coppie saranno date dai soli caratteri recessivi. Riepilogando e concludendo: due nozioni particolarmente importanti si possono acquisire dall'esame delle leggi di Mendel: la prima è che l'ibrido non può rivestire il carattere di un'entità stabile, tenendo esso nelle sue successive generazioni a tornare verso i caratteri estremi di parte materna · e paterna. In secondo luogo viene provato che in caso di polibridi le molte coppie di caratteri esistenti possono una indipendenFig. 3 • Incrocio tra due varietà di urtica, una a margini interi e l'altra a margini seghettati. E' evidente: la dominanza del carattere seghettato sull'intero; la costanza dei caratteri nella linea pura; la disgiunzione dei caratteri negli ibridi (da Correns). SCHEMA 3: ' Formazionedell'Ibridoda genitoridiversi per due caratteri. Genitori gameti prole AABB AB aabb ab AaBb SCHEMA 4: a) gameti p0sslblll da un dllbrldo. Genitori AaBb ~ gameU AB Ab aB ab b) tipi di combinazionipasslblll tra I quattro generidi game ti. AB Ab aB ab AB AABB AABb AaBB AaBb Ab AABb AAbb AaBb Aabb aB AaBB AaBb aaBB aaBb ab AaBb Aabb aaBb aabb temente dall'altra trasmettersi alla discendenza ciascuna disgiungendosi e comportandosi come se le altre non esistessero. Dott. MARCELLORICCI AssÌJtente di Zoologia · nella R. Università di Roma

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