Critica Sociale - anno XLI - n. 19 - 1 ottobre 1949

CRITICA SOCIALE 415 La iriforma abolizionista costituisce oggi l'unica occasio– ne di creare ,le premesse per una lotta contro le cause so– cia1i del!Ìa prostituzionJe (uno degli aspetti più gra.vi deHa patologia sociale), per ,!'appliicazione di un sistema gene– ra,le di !)rofilassi e di cura antivenerea. e per la ,realizza– zione di un moderno servizio di bonifica sociale. Essa inol– tlt1e ha un ,profondo significato sociale ·come riforma corri– spondente a1lle esigernze di, rinnovàmento della nostra arre– llrata società. Richiamiamo in particolare· su questo l'atten– zione dei medici più aperti e oi, perm,eitiamo modestamente di suggerire iloro un atteggiamento derivante daHa nost1ç. impostazione del problema abolizionista : essi devono con– vincersi che trop]Jle ragioni, militano ormai a favore della chiusura deHe case autorizzate e dello svi-luppo di sistemi genera-li di p.rofilassi e di cura antivenerea. e considerare che anchie ,i,n Italia 'la ·competente commissione senatoriale ha già apprnvato aH'unanimità, nonostante le forti pressioni in senso contrario, in data 1° Juglio u.s. -la relazione sul progetto Merlin; sarebbe perciò assai piì{ uti,le òe quelli fra i medici, che si attardano ancora ad osteggiare l'aboli– z-ionre,si dedicassero piuttosto a,llo studio di un sistema sa– nitario che, ·riconos·cendo il dato di fatto del'la chiusura, miri a risolvere in senso generale i 1 l problema della sanità dei rapporti sessuali (anche a questo proposito ci permettiamo di rinvie,ré il [ettot1e a1,le osservazioni da noi fatte sul nu– mero 23 deUa Cr-vtliroSociale in data 1' 0 dicembre 1948). Ma c'iò può essere effettuato soltanto sullà base della pre– messa reale della ab<llizione drei postriboli autorizzati che è attualmente in fase di elaborazione legis-lativa: senza tale premessa si è fuori di ogni possibi!l~-tà immedia,ta e si con– tribuisce, s-peciie in un paese statico e conservatore come l'Italia, a rimandare :tutto a,l•leca·lende g,reche, facendo il gioco di colrnro per i quali Ia cosidefta « p,rudenza » non è affatto saggezza ma vero e proprio calcolo dilazionatore in funzione del1laconservazione sociale. LUCIANO SAFFIRIO FATTI E COMMENTI della stampa italiana ed estera Riflusso antisocialista. Ripro<iuci,amo dal Peuple del 15 settembre i-I seguente ~.r• ticolo de,! compagno belga Victo,r La.-ock sull'attuale siiua– zione i,nternazionale., E' iinntile aggiungere che rn,oi con-co,r~ diamo con ta,l., analisi. q; Non nascondiamolo., Stalin 1può vincere? » esclama.va l'al– tro gio·rno Pau-1 Reynaud all'Assemblea di Strasburgo. Egli aveva descritto la situazione economica dell'Euro.pa, le iin– coerer,,ze moneta1·ie, la discontinuità delle ·polit· che. QuaJ.i ri– schi se i crediti Marshall venissero a ces,saire. E il termine è fis•sato, i 1nargini dim.inu ·scono. Stalin ,può vincere'/ ,Certamente I Senza mettere i,n. moto l'ar– mata rossa. Senza ripetere il colpo di Praga in ogni capitaJe. Basta che i,J ·capitali·smo, p'ù o meno tenuto in scacco dopo la liberazione nelle nostre democrazie, prenda ila slla rivin– ci,ta. Che riesca, in Gran Bretagna, a cacciare i laburisti d·al potere. Che l'nntisocialismo, che si sta scatenando su tutto l'occidente, -generi di ,nuovo, come è fatale, un clima di pre– fascismo. Un •profondo scuotimento sociale ne seguirebbe. Le ma&se Ja,voratrici non hanno -perso ogni memoria. Esse non sono nemmeno disposte a fa,re Je spese delle crisi che &i, annun– ciano. Dovunque il socialismo ha, da cinque a,nni, assunto o lo/– gamente influenzato la condotta della politica - in Gran Bretasna, nel paesi sca-ndina-vi, i-n Olanda, nel Belgio, in Germania ed in Austria sotto l'occupazione -, il comunismo è stato vinto. Che la reazione trion.fi, e lo si vedrà rialzarsi daJla sua disfatta. In Francia, in Italia, esso ha conserva-lo le sue forze quasi intatte. Se noi ci -lasciamo trascinare sulla ohilna sulla quale scivoliamo, le « minoranze attive » haJJ[lo anco1'll bel giorni da,vanti a sè. In ogni assemblea internazionale come in ogni Pa,rlamento ~ relativamente facUe fare subito la divisione delle tendenze BibliotecaGino Biànco e delle opin-'oni•. Una ·scelta si impone. Si vuole migliore.re H Uvel:lo d-i vita, materiale e mora.le, dei Ja,vo·ratori, o si v-uole favorire il libero profitto? In questa alternativa si rias– sume, in ultima anaJo'.si, ogni dibattito. Formula semplicistica? E' la fo,rmula vera. Perchè i capitalisti francesi ed i loro portavoce - Reynaud in testa - si sono associati con tanta premura aolla grande Ldea di un'Europa unita? Perohè essi conta,no di rifar&i snl piano europeo delle perdite di sostanze e di prestigio eh•, hanno subito neri loro propri paesi, specialmente in conse– guenz.a deIJe naz; onali-zzazi•oni. Perchè, a Strasburgo, 11 blocco conserwttore si è sforzato di far passa.re il prog·etto di una delegazione i,nternazio,nale a Washiugton e di conversazioni dirette con le autorità ameri– cane? Perchè s1pera cosi di contrari,are l'azione del governo labur·sta e di i-ndebolire per contmccolpo il socialismo eù– ropeo. Perchè queste ilnpa.zienze a.gg.res,si•ve, cosi ben sincronizzate oltre le frontiere, que:sto coro universale di lamenti e di ~sl– genze « per l'abbass4mento dei redditi? ». Perchè è 1.ndispen– sabile, per ma,ntenere ed accrescere a.n.,cora i benef•' ci, strap– pare ,riduzioni di sa.Jari, dei ca,richi sociali e della fiScalità. Il piano Ma..shaH miTava ad aumentare la produttività. Per conseguenza, anzi·tutto, a miglio,rare le condizioni di resistenza e d; lavoro della classe operai•a. Quello che si è chiamato li dirigismo, cioè 1l'organizzazione .raziona,le dell'economia, si giustifica cosi. Il piano Ma.rshaH non può r'uscire che se si prolunga in una serie di J)ianri, nazionali e internaziona·I~, <io– minati dalla preoccupazione di far prèvalere ,:1 migliora– mento delle condizioni della grande maggior-a,nza sugli Inte– ressi di una minoranza. Ora tutto avviene con1e se, agli occhi di questa mino,ra.nza, l'a,"uto americano do·vesse sboccare nella restaurazione di un reg-i1n1ed,i •libera iniziativa e di libera concorrenza che non conosce altra regola che quella del ,profitto. Di qui ,la denun– ci-a delle regole e dei controlli che i,ngranùisce di g· o,rno in giorno nei pairtiti di destra o di centro e nella stampa ,rea- l. zionaria. I contr.oJ!li, no,rma,lmente, non dàn,no imbarazzo che ai pro– fittatori. Ma, è questa una cons '.derazione morale a.Jla quale il capita-lisn10 ,e ,i suoi a&sociati non si ,arrestano. Cosi come es-si non hanno riguardo alle conseguenze sociaU e ,politiche di un ritorno all'economia detta l'berale. La tappa critica costituita dal domani ùeHe liberazioni è stata superata. E' stato necessario lasciare ai governi la loro responsabi,lità, concedere ·alle masse d6lle soddisfaz' oni tem– poranee. Ora è venuto il momento di reagi-re. All'U.R.S.S. e alle sue « democrazie popolari » non conviene o:pporre una Europa conservatrice? Prima della prossima gra,nde crisi e maga,ri prima deUa ,prossima prova di; forza delle a•rml, hn– porta in o,gni caso assicurar.si le posizioni chiave. In pr-imo luogo ahhattere il laburismo. Le elezioni britan– ni" che della primavera prossima non saranno meno decisive ùi. qu6lle del 18 a,p.-ile ;n ItaHa ... E' un ,punto capi.tale >. PHRC HÈ I.li. "CRITICA,, 1\101\1 MIJOill Elenco delle offerte pervenute alla Amministrazione fino al 30 settembre. Einaudi Luigi L. 10.000 Ghino Fogli » 5.500 Riggio Nina » 1.500 Sarteschi Carlo » 2.000 N. N. (a mezzo Ni co,letti) » 5.000 Cittone Davide » 5.000 Jori Lamberto » 1.500 Ta .rchia.ni Oscar » 2.000 De Ceco Cale » 575 Levi Alessandro » 10.000 Punzo Massimo » 1.000 Mern Angelo » 5.000 Mascherpa Ettore » 5.000 Malocchi Pietro » 5.000 Romizi Mario » 1.000 Delbue Agi<le » 2.000 Fa..avelli Giuseppe » 1.000 Bassi Guido > 1.500 Riva Arturo » 10.000 Golasmici Giuseppe » 1.000 Passerim: Eugenio » 1.;00 Brugnatelli FernMd" » 10.001) Bossi Attilio > 1.000 Invernizzi Carlo > r,91

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