Critica Sociale - anno XXXIX - n. 4 - 16 febbraio 1947

CRITICASOCIALE 59 I LACRISISO CIALISTA VISTA.DA LONDRA De,Ua,libertà i,l two par.ty system britannico è conseguen– za, non causa. Nè gioverebbe indugiarsi, a riaffermare una yerità così o:vvia, se l'errore de.I ca.povolgimento logico, se l'interpretazione fallace della formula ~on fossero massime presso i giornalisti, cosi pericolosamente freque;ti. Frutto di libertà e norma dell'ordinato e armonico volgere del si-. sterna democratico parlamenta1·e, il « sistema dei \due par– titi > è purtroppo divenuto, per. i meno avveduti e storica– mente informati, uno strumento d'intelligenza - o d'inin– te!ligenza - po 1 itica e un cànone od una guisa d'interpre·– tazione storiografica. Onde ogni storia si• commis'ura ed ogni aspetto dell'attività politica d'un paese straniero si giudica alla stregua impropria e anacronistica del two par– ty sysfem, quasi, che gli Anglosassoni· perta.nto fossero i santi e i fortunati, e gli altri, gli Europei in genere, ma i Francesi 1le gl'Italia.ni specialmente, una massa dannata di reprobi od una fol,(a di• barbari da incivilire: Perciò è veramente djfficile, per ur. inglese, trattar con giustizia - cioè çon lucidità d'intellig'enza ed esatta meto– dica - di cose italiane: dalla realtà di ieri e di oggi ugual– mente, si;,rno il liberalismo di Cavour e di Giolitti o il tri, ·partitismo dell'on . .De Gasperi o lo « sc;ssionismo > dell'on. Saragat. Perciò anche ,un italiano potrebbe forse derivare, per mesperienza, dalla recentissima stampa britannica i de- • siderali, ma inefficaci, strumenti a gettare od a confermar l'anatèma contro il Partito Socialista dC4 Lavoratori Ita– liani. Invano·, fin dal r3 gennaio, il corrispondente romano del Manchester Gua,rdia,n asseriva che ·~1 congresso di Palav zo Barberini, « è stato assai più simile a un congresso labo– rista che non il congresso tenutosi nell'aula dell'università». L'inglese comune non lo éapisce, perchè non gli par tol– lerabile sia cresciuto di uno il numero, per lui già soverchia– mente rilevante, dei partiti, italiani. Alla sua consuetudine di ragionare per approssimazione e all'ingrosso il gioco si raf– figura così. C'è una destra e c'è unaJ sinistra. O si è con la destra, e allora ti definiscono clericale-monarchico-reazio– nario-fascio-qualunquista. O si è con la sinistra, e allora sei." .. se non positivamente, come ogni inglese di sinistra, iscritto al laborismo, almeno, negativamente, anti-monarchi– co-reazionario-cl'ericale eçc. Le nuonoes' sfuggono, e soprat– tutto sfuggono le possibilità di un'esatta individuazione dei,- due partiti praticamente inesistenti• in Gran Bretagna e ,fra i maggiori ·dell'Europa occidentale, il partito cattolico (M. R. P. di Bidault o democratico-cristiano di De Gasperi) e i-I partito comunista. Quest'ultimo, con una debole penetra– ztone fra i sindacati, con la tiratura limitata del Daily W 01'– ker, con )a sua vernice di attardata « intelligentsia » univer– sitaria, tipo i lombrosiani· e simili circa il 189<>, e con due soli deputati ai Comuni, ha più valore di curiosità che forza reale o propria. Ad esso, invero, l'inglese med.io guarda soltanto come all'esponente - alla quinta colonna - della po!itica estera sovietka. II cattolicesimo, d'altro canto, non è politicamente orga– nizzato. Resta, generica ma diffusa, l'avversione a Roma. Perdura il no p.a.p.ery. I cattolici britannici, che pur• si crede ·superino i tre milioni, non costituiscono nè una massa nè, tanto meno, un partito: ed è verisimile che non lo costitui– ranno mai. In maggioranza poveri- o di ceto operaio, sono fra i più solidi fautori del laborismo (valga l'esempio della Scotland divi.sian di Liverpool, dove da non so più quanti anni il candidato laborista è un,oppr>s,edi). Tranne un manipolo d'intellettuali dall'ampia visione internazionalista, come Peo– ple &· F11ee(km, l'organizzazione e Popolo o Libertà>, sorta in Londra durante e già avanti la guerra per opera di Barbara Barclay Carter, sotto la diretta influenza e guida di don Sturzo, i cattolici alti sono com:ervatori : anche se più aperti, più illuminati cd europei dei loro compagni di parte. Questo basta, io credo, a spiegare pcrch~, oltre a ogni dissenso ideolo(Cico, i cattolici monarchico-franchisti di T~ iblioteca-G-noBianco blet abbiano dettato il più aderente commento alla sç1s– sione socialista, e perchè le sole inintelligenti invettive sian · fioccate dal coltissimo Kingsley Martin. Il direttore del N.ew Statesman si trova oggi nella posizione infelice, ed · ugualmente sterile, dell'ex-vice presidente degli Stati Uniti. Henry Wallace, che i fanatici dell' « unità l> oggi acclamano con dubbia çoerenza., dopo averlo insultato quale « bellici– sta >, soprattutto perchè oggi tenta di lanciare oltre Atlan– tico un terzo partito (vedere ?'n proposito l'articolo di Bro– gan sull'Ob.sierver del 19'gennaio), propugna una politica, for– se indirettamente, ma certo inevitabilmente, anti-inglese: una politica d'intesa russo-americana, a spese della Gran Bretagna. Consci od inconsci, Kingsley Martin e i laboristi ribelli che gli, fanno corona, l'on. Richard Grossman in te– sta, perseguono esattamente la stessa politica: propugnano lo « sganciamento :i> dagli Stati Uniti per avversione alle presunte simpatie «clericali> del dipartimento di Stato, e l'intesa con la sinistra < unitaria» nell'Europa occidentale : cioè la fine della presenza inglese in Europa. Da .tali premesse logicamente ;caturisce · la conclusione , (New StateJtl11,(/in, 18 genn., pp. 41-,µ) : < Si ritiene gene– ralmente a Roma che l'iniziativa di Saragat abbia l'appoggio americano. Corre anzi voce çhe abbia ricevuto promesse di aiuto finanziario dalla Confederazione Americana del La– voro, per tenere testa al "bolscevismo". Se questo è vero, noi speriamo che in materia il governo brita,mico seguirà una linea di condotta segnata non dal dipartimento di Sta– to, ma dalle imperiose necessità_ dell'Europa, se si vuol sottrarre il continente alla rovina economica e alla guerra civile. La classe operaia italiana, nella misura in cui non è comunista, milita oggi saldamente fra i ranghi del gruppo Nenni, uno dei cui dirigenti più abili è Lizzadri. Se desi- ' dera ovviare alla polarizzazione fra estrema destra ed estrema sinistra, che Saragat deplora, il governo inglese deve fondare il proprio \ltteggiamento nei confronti dei so– ciaJisti e comunisti d'Europa su un fatto solo, chiaro e in– controvertibile: i ministri britannici debbono attenersi rigo– rosamente al principio che sul contineinte l'unica speranza · di evitar la reazione e l'avvento di una pericolosa supre– mazia clerico-fascista risiede nel mantenimento o nell'acqui- • sto del potere da parte della classe operaia. La salvaguardia · della libertà e la difesa dal caos dipendono essenzialmente dall'unità a vasta base della classe lavoratrice. Il governo britannico deve attenersi al principio di favorire siffatta unità:.>. ·Chi applichi all'Italia il giochetto dialettico del two party syst-, chi per giunta identifichi con i fascisti tutti i non– social-comunisti ed arbitrariamente equipari l'uno dei due partiti ai fautori del b!·occo orientale e l'altro ai fautori del blocco occidentale, suggerendo nel contempo al governo britannico· di favorire potenziali avversari a detrimento di potenziali amici ; chi, grazie a t~tta una serqua di paralogi– smi e d'interpretazioni capziose o superficialmente analogi– che, sostituisca alle molteplici guise reali della sinistra ita– liana !,'astratta formula di una sinistra < unitaria l>, e dal can– to proprio militi nei ranghi della unita bensì, ma punto «unitaria» e, comunque, differentissima sinistra britanni– ca, potrà venir perdonato per inintelligenza delle storture t:he hanno di questi giorni stampalo i < siloniani » di Tri– bune e i teorici dell'Economist e del Manchester Guardiani, ma dovrà probabilmente riconoscere presto di essere in– corso in errore. Chi, frante le soprastrutture ideÒ!ogiche o dimenticati gli slogans di parie, si è posto, invece, al cuore della realtà, ha pqtuto dettare più esatta analisi, degli eventi italiani che si sono compiuti, e ha saputo, se non formulare previsioni sicure, esprimere almeno una speranza dissipando le stesse inquiete incertezze degli ospiti americani, dell'on. De I Ga– speri. Ad esempio, il corrispondente romano del Manchester .Gu.a'1dian scriveva il 13 gennaio: < Quant'è avvenuto può aver conseguenze ancora più gravi della partenza dei re e della fondazione della repubblica. Può essere l'inizio di un nuovo e indipendente socialismo italiano ed europeo, capace _di serbar l'equilibrio fra estrema destra ed estrema sini– stra; o, se tutto precipita, può cancellare il socialismo ita– liano dalla carta politica e schiuder la via alla guerra ci- ,f

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