Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 12 - 16 giugno 1946

•· 186 CRITICA . SOCIALE te, rinunciano ad ogni effe.ttiva trasformazione sociale, colla– borand,, senz.a alcuna co111tro·p~rtita. Per c~mservare il con· s.enso dei lavoratori, usano un verbalismo tivoluzionacio e bar-ric"adiero. • Si pretendono, sinistri e rivoluzionari; chià– inano gli altri « destri e rifocmisti »· ed: in pratica rinunciano ad esigere ed ·attuare queHe_ rifo.r1;11edi. strutt_ura del!a so– cietà, nielle quali, consiste in reaha la_ nvolu_z1on~ odierna. Bis.ogna ·impedire che questo op,portumsmo d1vent1 una ten– denza. Altiri considerano invece la -rivoluzione, non come parola da sbandierare nei discorsi e nella stampa per attrarre gli operai, ma come u111a serie di leggi che debbono r:i~-lvere_ i problemi tecnici della rico-struzione in senso socia-lista, 111 modo che ne dsulti la' pro-gressiva trasformazione della so-· ciètà attuale. Si è tanto·· .più dvoluzionari quanto viù leggi • i,r, questo senso si"vu,ol ottenere e qu_antò più 'è profonda la . trasformazione che esse. vrçvocano. E qu:esta la no-rma con la quale gli o-perai debbono giudicare chi è, rivoluziouar~o -~ chi· è oppo•rtuni-sta. · 14. La ba.sied!el paortmDo è l'operaio ed! il contadJi,w. · Nel partito dei lavoil'atori la composiziÒne dev'essere propoTZio– nale alla <intità delle varie -categotie. Quindi, un partit() che non fosse ,prevalentemente opera·io e .contàdino· non sarebbe un partito socialista. I• . 15. /f pairt~to dei lavorotori è l'unJico partito pèr i ceti rrw&i. ; Si sogliono -qualificare .come eeti medi_ i !avontori della mente ed i lav-oratori non salar,iati, artigia:ni, piccoli pro,p.rietad, ecc. Se il partito socialista non fosse adatto' ad i'nglobarli e a divenire il loro• rl/ppresentante, c-esser.ebbe di esser:e il partito di ~utti i. lavoratori. . ' 16. · Il partito è int'ernaziona!is,ta. • Esige ,che tutti gli ù-o– mini div<ingano lavoratori e ,chiama all'unione i lavorato-ri •di tutto il mondo. Come fine nltim-o, tende ad eliminare. lo bairrier,e di frontiera. ·Come fine· immediato, tenei,, ad ab-· bassarle. Nel quadì:-o della giustizia internazionale è. l'unico 'rappresenta_rite legittimo delle il'ivendicazioni nazionali del · popolo lavoratore italiano·. " • 17. L'irot,ernaz,ion'IJJle soaìalis•lia. • Lo strumento per la po– fitica interna~ionale dd .partito è l'internazionale socialista. La sua ricostru2!ione _è,co'Tpito nostro, fondamentale, urgente. ' 18. La ,strutiu-ra· internl/l ~l pm,tJito ·deve rispondere a trè esfgenze; · · , , .. · a) permettere la convivenza ed il libero sviluppo di tutti; b) selezionare quadri e competelllze teooiche per attiìace Ja rivoluzione legalitl!rfa; ·.. c) costi-tuire una forza capa-ce d'insorgere, e yincer~, se la classe 'dominatjte vo·rrà uscire dalla legalità.• ' 19.- Unò- · sta,tut:o,democratico• deve &ancire nel r,artito• la· democrazià· interna, 1~ libertà• di pensi,Cil'o è di parola· in p.ubblico -e nella stailipa, il diritto;· di- associarsi e di racco• gliersi illltorno ad organi di stampa che esprimano particolari sfuniature del pensierò soèia-lista. · ·· •· . Deve impedire: il cumulo delle cariche ~el partito e fuo-ri, le' clientele che danno luogo al rassismo, il personalismt che Ì,rasfotma i dirig,enti i'n duci. · · l ·- ;.J_ \. 20. Selezio11e ~ tiècnÌ()i e' dei"'quadr:i. - Occorr0 frenare l'op.portunismo~ politioo rinun-ciatario,)'arrivismo e fa co-rru– zione, clie ha,;nno_ jndotto i compagni m·igliori ad esi ~aniàr.si ; pil'Omuo_vere la loro vartecipazione arti va --anche quando. pro– 'fessino opini,oni non· oonformistè; essere tolleranti nelle am .. missioni, perchè spesso la te-ssera fascis~a fu la tess~ra del l!ane, ma, per coloro cui si, vo·glia affidare cariche o- mandati di quaisiasi genere,' esigere vn. esame oculato del lòro conte~ gno. nel ventennio fa~cista; per le cariche rappreientative .poi • escludere in. modo assoluto- che v-ossano rap!(lresentare il so– cialismo i fasdsti che vennero quando, caduto il fascism-o, si avvidero. che quella tesserà nòn era ;più adatta per farsi largo. Gli stessi compagni di base ex-fascisti, se il socialismo · J.o ha.i,no davvero a cuo-re,. dehbono · preferire che i.,;-· sorti del ,partito siano affidàte a chi fu socialista, n-011dopo· 11~-a du– rant,e il fascismo. La corsa alla medaglietta, ài seggi comu– nali, alle prebend-e fuori del partitò è un fenomeno che deve _essere assolutamente stironcato. · In .·,quanto ai. giovani: « Largo ai giovani! ». Ma a _quelli che vogliolllo I!IOdestamente lavorare, non a quelli .che yo– gliono « arriv~,re ». · _ ·· . abitazìollli, ecc.), affinchè [iropaghi la fede e diventi il diri– gente morale dei suoi vicini. :Per giungervi, comviere una ·netta differenziazione della ideo-lo-gia socialista, ponendone in risalto le peculiarità iri&peìto alle ideologie bor,~hesi è bolsceviche; · · •22. La r1ivoluziJon~ socialista' della prorlu~ione. • 11 nostro obiettivo è dail'e lavoro, ,a tutti gli itàliani. ·Nolll si tratta di scriverò nella oo.stituzion.e il dtritto al lavoro-, si tratta di darlo effettivam,mte, affìnchè ognuno p,erce\)isca un . sa•lario ·che abbia un potere di acquist,o sufficiente per far vivere. Bisogna --dare ·il primo posìo, alla prnduzione di alimenti. ' Per imp-Ortor'e quanto ci manca, lavorare per l'esportazione, preferendò le ·produzà,oni .più adatte e redditizie ottenibili col minor costo unitario. L/lsciar libera l'in,iziativa privata dove appare impossibile _sostituirla; sviluppare la- p'rod'uz'ione cÒo,pertllciva e preferirla, quando-_è fattibile, a quella statale: Il socialismo .è Ulllproblema 'di ripartizione 'o-ltrechè d-i pro. duzi,~ne. Lo s'.co-po è che ognufio riceva; se non .seÒOnd-o i .p~opri bisogn-i, almeno secondo il proprio lavo-ro. La form·a di amm.inistràzione dei mezzi di produzione non è -che una via per ·giungeirvi, e l'eventùale collettivizzazione di alcuni di essi,• o anche di tutti, a nulla vale se nella distribuzione dei salari e, quindi, ri,ella ripartizione dei consumi, alcuni rice~ vono trop1po ed· altd troppo poco. Che il trop,po sia profitto - individuale capital_istioo o esag«ato sti,pendio, di' burocrate o tecnocrate, che sia dividoodo di ·azioni di un'impresa ca.pi- · talistica o interesse di uria partecipaziorie in urta cooperativa, in ambo i casi perman·e lo sfruttameritd' d-ell'uomo da parte dell'uomo, pur cambiando, 1-;i forma. • Occorre 0 c<>ntem11erare l'iniziat-iva dei singoli con la nece.s– sità di una pianificaziòne <iooilomicà naziona1e oggi, e inte,r· ·nazionale domani. Artigianato e piccola e· media p'ro,prietà industriale ed agricola debbon-o avere floride c•ondizioni di vita; e d'altro lato va difesa la pr,oprietà collettiva dei •beni demaniali. NeUa gestione, accanto ai raippresentànti. dei fat– tori che ·ooritrihuiscolllo alla p,roduzione, debbon-o es:Jere rap– presentati ·anche _i_,oonsumatori, particolarmente per i servizi ·pubbli<:i (!de.fon.i, gas, acqua, ·eec.),' · , · , · Il latifondo, la gr~nde industri;i monop9listica, la grapd-é 'banca, 'le società di assicurazipne, i servizi pubblici p,òssono . essere ,st!!Jizzati solo cruando è impossipile costituiore aziende · autonome· di socialiizazione, pN.che il deeentraménto ip. · ogni èampo è 1a via verso _l'autogoverno.· · · · · 23; . Lo Stato ,e /!a rrivoJluz4,ne sociwlliist,ape~ la libertà. ·• Oc– corre enunciare un _programma preciso sulle ~i.rigole ·que· stiòni istituzionali· che la Costituente dovrà riso,lvere. Occor- · re garàntire i diritti ·dell'individuo contrò l'invadenza ·starale accanto ai diritti della ooilettività verso il singolo i"ndivid"uo·: L'inviolabi.J.i!à e libertà. di 1omicilio; la libertà di pen'sier9, 1 par-ola -e stampa, di riunione e di organizzazione nel cam'po sindacale p-o1itico e religioso,· non basta chiederle qm,n'do non ~i. hanno, ma !bisogna atì:uarle q!}ando si è al potere: . ·I• poteri dello Stato e della colle~tività si giustificano solo se aum~ntano_la possibilità di espansione de],l'illldiv:iduo: -L'af– fermazione e l'esvansione>deHa petsona-umana .resla il fine su.nre·mo della iriv~luzione socialis.ta . NESTORE TURSI Il problema·dellè Re.gìonial Congresso Naz. delle Provinciè' La sol~/JaJ ÌJJefidien!Za ai spazio ci /UJJ costretJ/Jo• µ ·,imandare . ques.to scri;l!to inviatoci Qftlllcompagno, Funaro-. -Ma il ritardo non nuo.ce , perchè p~ù che· <li dai: nqtizia dei risultati d!el . éo111Vf!ff1W fi,orr,e,n>Dino, · nlOi miriamo a prospetJliare d!at·an•fii al- l' aittenzione dei. n-ostn let'tori un, pràblerrui forse fJTai più importanti dJeti quali d-Ovnà trattare l'Assemblea Cò•stitukn~. Bìso-gtia_ .0111nai oeraar dii coSlllituire un'op,inione prevaJ.ent~, /rrutro di' larghe e organtj.che 1cornsideraz/umi, e formare ìui programfti.a preciso e 'cmuçooto. lnvittianw quindi i .compe,. Winiii' ad aiiitarci a .ooo,pera,-è il qwesto risubtato. 1a €. s. 21.. Organ.izzazigtJ-e capilzdre di/Jenen:z!ÙJJta.,. Ravviv_ar.e l'at– tivìtà quotidiana ·della ·sezione· ed aumentare il lavoro cultu– rale pe,r educare g1i iscritti, d-edi·cando·vi a,pposita· starnpl, dar ·' , vit~ ·a_nu~lei S_?•~ialistiovunque i-1 socialista si trovi (nelle as- [ •&0crn~1òn1 sporllve, nelle_ caserme, nei l'ùo,ghi di liworo, nelle Convocati ·dalla Devutaziollle Pro-vinciale di Firenze, s-i sono radunati in -questa città, nei .giorni; 5-7 maggio, i rap– . presentanti di quasi tutte le Pnw.incie ·italiane.· Come era dà p.revedensf, il ·tema -più d,iscusso è· stato Jl primo, indicato 'IJfficiàlmente nei seguenti teFminì: « Gli Emti iptermedi fra· lo ·Stato e il Comune, e, dn partic-olate della Regione· ·é della Provincia.~>. • BibliotecaGino Bia.rico

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