Critica Sociale - anno XXXVII - n. 3 - 15 ottobre 1945

/ Critica :Sociale RIVISTA QUINDICINALE DE~ SOCIALISMO F0ndata da FILÌPPO TURATI I / In Italia: ,Anno L.- 320 - Semestre L. 170 ' ' Abbonamen·to setten'ìbre-dicembre 1945 e L. '100 - settembre 1945 • dicembre 1946: L.,.400 ,, DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: Milano, Via Cusani, 1 \ Anrio XXXVII ~ N. 3 Numero separato, L. 15 1 MUonoi 15 Ottobre 1945 SOMMARIO Politica ed Attualità Consulta e Costit-tiente: i·l ·n1ost1·0 com1Nto {LA •C. S.).' .Punti fermi: mentre si raduna il Comitato Centrale del P.S.I.U.P. (NEMO). ' n diritto di aS'sociaziori,e nella nuova costituzione italia11a {RINAI.DP • RIGOLA). 1 Come si voterà 'f (ANTONIO VALP.RI) . Ciò che l'Italia i11:5egn~ (FrbPP'o .!1:RATI). . Problemi economici e sociali Per 1tna Politica indu,striale den}ztai' -i.ai {ROBERTO TREl'vttLLONl). La riforma industr·iale : III - O·r:ga ni cettjtral,i e regicm,ali di una econ<nnia Parrzi·a,lmewte social4zzata. 'tv1aG1L1Q DAGNINO)'. : ' Storia, fllosofla, varietà Il socialistno del rartito· d'Azio1ie (GIULIANO P~SCH~L). CONSULTA E COSTITUENTE IL NOSTRO COM.PITO La Consulta che si° è recentemente· convocata a Roma non si può dire ~ia stata un esperimento di _democrazia, ma è éerto stata un primo avviamento al ·ritorno di un· regimtr dem 1 ocratico.• Se il paes~. noh ha avuto modo di manifestare con. regolari elezioni .il suo pensiero e .le sue preferenze fra i partiti che collaborano· e, al tempo stesso, lottano . fra loro, tuttavia nell'aula grigia e sor.dà di Mon• tecitorio, che per tanti anni .aveva s eni:itò soltanto, la· voce imperiosa del padrone e le grida .osan– na.riti e gli, ossequi servili dèi seguaci, si sono .final– mente udite voci che esprimevano convinzioni ge• nuine; ·c'è stato un cozzo .di'pensieri opposti,. Certo della libertà di parola. :loro offerta e della possi– bilità di f.11r ,giungere1'a loro voce a tutto il p!!_ese non tutti. hanno saputo· usare· con quel _senso di responsabilità che la 'gravità dell'ora richiedeva. Più d'uno ha colto l'occasione per dar sfogo al pro– prio malcontento e a ri'sentimenti-lungamente 'com– press1, seni;a\ preoccuparsi ·che; se è lecito e dove~ roso indicar.e errori perchè siano corretti, non. si deve, in momenti come tmesto,. èon esagerati pes– simismi e con iraconde ; maligne. aggre~siorii set– tarie, gettai:. nuovi motivi l'li' turhame~to nell?opi- · nione puhbJica, già così pi,ena di•.àpprensioni e di irrequietezza. . . . Ha .su-scitato. qualche meraviglia la parola e, SO·. prattutto, il tono di alcuni oÌ'atori che,· come il' Benciven,g~, hanno· sempre lottato co~tro il fasci– smo senza transazioni e. senza debolezze, e dove• vano pertanto sentire· la nece.ssità e il -dovere di non. indebolire la. compagine .delle f~rze che al, fascismo in agguato debbono continuare .ad opporre ·salda resistenza. Meno in.attese sono state altre voci, parliicolarmente quelle degli esponenti del ino B Partito· !Liberale, il quale da lungo tempo, per molti niòdi, è to1:Ihentato dal timore di veder pre– valenti le forze di sinistra e con una critica acre e mali,gna, con voci di esagerato o infondato al– larme, non esita, per i suoi fini,' a mettere in serio pedcolo queilo stato di equilibrio, sia pure insta– bilt eJ.lirovvis0rio, del quale il paese ha .bisogno per· avviarsi a· tornkre. gradualmente ·;in uha con- dìzione di normalità. Y Credi;mo utile · di aprire .a· questo proposito una par~~tesi,_ per' osservare che 1 molto ·a, torto. il Partito Liberale vanta in cel'ti suoi manifesti che soÌo la sua- dottrina ( della cui intima fisionomia ci riserviam~ · di parlare :altra ,volta, limitandoci ora a restare sul terreno .dei fatti concreti), solo la dottrina liberale, dunque,° i·appresentµ un'antitesi con ·ia quale il ·fascismo non ha mai potuto trovare alcuna possibilità di accomodamento. . È. ovvio oss~rvare, in :risposta, che nella· vita e nell'azione di un partito la dottrina· è una forza e un valore solo' ip 'iluantò è capace di ~uscitate e . gµidare l'àzione. Or.a il fartito Liberale non ha· 'oppost'o agli inizi nessuna antitesi alla tesi fascista_, ha accettato anzi di tenerlà •a battesimo e di àprirle la via, sino al· punt~ che, in un suo discorso alla Scala, alla vigili!! delle elezioni del 1924, An– tonio Sala°'dra, massimo interprete allora del Par• tito Liberale,· dichiarava di consegnare, con fede sicura nelle in.ani di Benito Mussolini I.a bandiera del proprio partito. ,E anche più taro.i, se ci fu qualche-segno di antifascismo anche de.i liberali durante la commozione· suscitata. dall'assassinio di Matteotti,ben presto. le voci si dileguarono; e dopo l'accaparramento fascista del Corv-iere della Sera, l'antitesi liberale, se ha avuto qualche chiara e · corag;giosa esprèssione negli scritti di Benedetto Croce, per bocca di altri. non si è manifestata che in segreti - colloqui di risti;ette conventicole di amici, la cui voce non àveva certo nessuna ~fficacia per· determinare, un r:sveglio della pubblica opÌ· nione e per riscattare il paese dalla ser_vitù .e.daHa vergogna in cui giaceva. Ragione per ·cui, se anche dopo il settembre del 1943 anche il Partito Llhe• . rale ha. dato alcuni strenui combattenti alla lotta · ~lande.stip:a pe1'. la liberazione, esso non può' do- ' lersi che la prevalenza oggi nei C.L.N. sia di quei partiti che alla lotta pai·tècip-arono ,da ben più ' l:ungo t~mpo e che hanno sempre alimentato_ nella 'coscienza puhblic,a il- desiderio della' 'liberazione. Tanto più poi che questi .partiti di sinistra han– . nei ben più largo segui.to nel paese e hanno perciò ben maggior diritto di considerarsi interpreti della , pubblica ·opinione. È uno strano• equivoco quello · in cui li.Partito Liberale vanamente tenta di in– volgere là p~bblica opi.1;1ione, att~ggiandosi a vit-

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