Critica Sociale - XXXVI - n.8-9 - 16 apr.-15 mag. 1926

t CRITICA SOCIA~E 139 sintomo di un profondo conflitto tra l'ala politica e l'ala ec~nomica del p10vimento operaio britannico? ~el nspon~er~ a tale domanda, bisogna trascurare 1~ mlerpretaziom tendenziose date a talune votazioni cli Scarborough e concepire la attuale reviviscenza del-· l'attività « iudustriale » del movimento operaio inofose coi,ne _unfenomeno di carattere generale e non già ~ome una ripresa delle tendenze « radicali» nel movime·nto stesso. Sc_arhorough è stato b~nsì un gesto di indipen~ de_nza « srndaca.le », un atto d1 auto-de,cisione « econo~ nuca», ma non ha assunto affatto il car.!tttere di con– danna retrospettiva dell'attività politica del Gabinetto laburista. Non bisogna dimenticare che, dalla fine del 1920 ad oggi, le Trade-Unions hanno attraversato un periodo di straordinarie difficoltà ecooomiche le cui conseguenze si sono fatte sentire nelle larcrhe falcidie d} salario in tutti i rami d~l)'industria, n,ella diminu- · z10ne del numero degli organizzati nell'esaurimento delle risorse finanziarie delle Unioni,' astrette a erogare gros~e somme a f~vore dei disoccupati. Tutto ciò hc1 obbligalo le Unioni operaie a tenersi sulla difensiva e ad evitare possibilqi.ente qualsiasi serio confl:itto ·, cogli imprenditori. Una o'ffensiva operaia in crrande · stile, durante gli anni di cr:si acute, sarebbe statt prati- camente impossibile. · Però - prosegue il Tracey - nel corso del 1925 si è verificato un cambiamento nello stato d'animo degli organizzatori inglesi. Tale cambiamento si è ri– specchiato anche nel disoorso prèsidenziale pronun– ciato dallo Swal'es al Congresso di Scarhorough. L'e 'Trade-Unions (ha detto lo Swales) d'ora ·innanzi si sforzeranno di riconquistare il terreno perduto durante gli anni scorsi, di migliorare 1e loro condizioni di la– voro, assicurando in pari tempo agli operai una mao·– giore partecipazione nella direzione dell'industria'. uia p_ro,'.a.del l?ro rinato spir_ito combattivo .le organizza– z10m mgles1 l'hanno formta colla loro efficace e co– mune resistel'lza al tentativo dei proprietari di rni~iiere di abbassare i salari e prolungare gli orarì nell'indu– stria mi'neraria. Cotesta azione significa certamente un notevole passq in avanti sull'a via della ripresa e della coordinazione sindacale inglese. Ma tale passo si sa– rebtie compiuto anche se al timone del Governo non· fossero mai giunti i labouristi, oppure vi fossero ri– masti fino ad oggi. Esso è naturale e logioo• -svil'Uppo dell'attuale situazione economica delle Trade-Unions · non esprime alcuna politica speciale dell'« ala sinistra »'. Quanto alla discrepanza di vedutè verificatasi tra il Labour Party e alcuni capi delle organizzazioni ope– raie a proposito dell'unione sindacale internazionale e degli approcci fatti da Mosca per fondere la Interna– zionale Sindacale Rossa coHa Federazione Sindacale di Amsterdam, il Tracey scrive: « Se si vuole spiegare l'atteggiamento delie organiz– zazioni operaie inglesi in cotesta vexata quaestio del– l'unità sindacale internazional'e, si può dire che esso è animato dal desiderio di por fine alla contesa che ha diviso la classe lavoratrice internazionale dalla fonda– zione dell'Internazional'e Sindacale Rossa in poi. Na– Lura'lmente, si può opinare che la via battuta dai capi delle Trade-U nions non rappresenti precisamente il mezzo più congruo per comporre un simile dissidio. Si può a buon diritto affermare che gli operai inglesi in ' genere non si sono resi pienamente conto delle pro– fonde ripercussioni che questa contesa ha avuto e ha tuttora sul movimento operaio del Conli11ente. Si pm:, anche dire che tallini leaders sindacati inglesi hanni;> accettato un po' troppo a buon mercato le assicurazi-oni loro fornite dai capi di Mosca circa la creazione di un fronte unico del proletariato internazionale. Essi non han voluto credere che Mosca perseguisse realmenté una politica disgregatrice e rovinosa; essi hanno ch_ìeslo un armistizio nella aspra lotta tra Mosca e Amsterdam e hanno fatto pressione perchè, nell'interesse deU'or-. ganizzazione internazionale operaia, le due parli si adu– nassero .a pubblico convegno al fine cli esaminare a fondo le loro divergenze. Senonchè, molti eminenti or– ganizzatori inglesi sono dell'avviso che cotesto dissens,;, sia « fondamentale» e che l'InternaziJOnalre Sindacale Rossa non abbia praticamente nulla- in comune coll'In- • ternazionale Sindacale di Amsterdam, come nulla di comune c'è tra l'Internazionale sociaHsta (la cosi– detta « Seconda Internazionale») e la Terza internazio– nale comunista. Altri, infine, pensano che i capi sinda– cali russi, i quali apparentemente lavorano per una unione con Amsterdam, ciò facciano nella speranza di BibliotecaGino Bianco scuotere il giogo della Terza Internazionale e di inau– gurare così una politicq indipendente dal controllo dei dittatori mosco,iiti. · . "·Comunque sia di ciò, l'ultimo Congresso sindacale 11:gl~se l~a. d~liberato che i c~pi delle due organizza– ztom ost1h d1 Amsterdam e d1 Mosca debbano intavo– lare lraltalive per un comune Convecrno nel qual'e si dovrà esaminare se sia possibile re~liz~are o meno un'unica 'Internazionale sindacale.· Tal,e Conferenza dev~ e~sere convocata senza porre alcmrn condizione prelumnare, lasciando alla discussi·one cli superare ,rli eventuali ostacoli». ·. . 0 · . Senza _esrrimer~ la _su~ opinione sulla opportuni là cl1 una snmle tattica, 11 fracey nega che il Consiglio generale delle Tracle-Unions si sia lasciato dominare in questa faccenda da influenze comunistiche. ·· « _La J?Olit~cadel Consiglio è unicamente animata dal desldeno d1 voler contribuire all'unione internazioalu d~l _proletar~at_o. e per nulla clall'iclea di fayorire i prin c1p11comumst1ci o di rafforzare ..la Internazionale Rossa a spese della Fede1·azione Sindacale di Amsterdam. Si dev_eanche aggiungere che di recente, fra i capi delle orga~1zzazioni inglesi, si è manifestata l'intenzione di po_rs1all'opera_ coh grande cautela e circospezione per ev1tare,ad ogm costo una rottura con An:isterclam e per n_on_aumentare ogno,ra più le difficottà · tra le quali s_1 dibattono i capi delle organizzazioni operaie del Con– trnenbe ». Nell'ultima parte del suo scritto, abbandonato il ter– reno polemico, il Tracey accenna ai maggiori poteri esecutivi ond'è stato investito il Consiglio gènerale delle Tracle-Unions dopo il Congresso di Scarbd1,ough. « Ciò costituisce forse il più notevole cambiai;nento avvenuto nelle organizzazioni inglesi dalla conc1u·si-0ne dell'armi– stizio in avanti». L'attuale orgauizzaz1one-sindacale nel I~egno Unito è s_traordinal'iamente complicata, e le dif– ficoltà della coordinazione della sua po1itica e azione sono oggi considerate dal Consiglio generale, non solo come un problema pratico, sì anche come un problema teorico. Così, negli ultimi mesi si. è riunovat,o il ten– tativo di fondare una nuova potente alleanza indu– striale tra i ferrovieri, i mimatori, ì lavoratori dei tra– sporli, i costruttori di macchine, gli, elettricisti, i ine– tallurgici e altri operai, allo scopo di mi~liorare 0011 un'azione comune le loro condizi<oni cli lavòro. La que– stione verrà studiata dal Congresso generale. seguendo, da un lato, .Je direttive tracciate dal Congresso di Scàr– borough per la formazione di un fronte unico sinch– cale, è, clall'çiltro, utilizzando le esperienze del movi- mento sindacale di altd Paesi. e. m. · PUBBLICAZIONI PERVENUTE IN DONO \ Georges Tavaresco, Sous-secrélaire d'Elal au ~Iinislère de l'Inlérieur de Bulgarie: ·Bessarabie el illoscou. Disconrs pro– noncé à la Chambre des clépulés le 9 décembrc 1925. - Bu– caresl, Cullura Nationala, 1925. . Tonino Cordova: Commento al Codice di Procedura penale; 520 pagg. rilegale solidamente iu Lela rossa, con impressione oro. - Milano, 1926, Società edjlrice Unitas, Viale PiaYe 12 (L. 35). Variì: Apologie. - Ecco la serie delle Apologie già pub– biiçale dal più bizzarro dei nostri eclilori, A. F. Formiggìni, Roma, vicolo Doria, al prezzo, ciascun volumetto riiegalo in mezza lela, cli L. 4,30: franche nel Hegno L. 5: Carlo Formichi: Del Buddhism6 (2~" ediz.)-; E. Buonaiuli: Del Callolicismo (2.• ecliz.); Danle Lalles: Dell'Ebraismo (2.• ediz.); G. Cosla: Del Paganesimo; N. Janni: Del protestantesimo; G. Rensi: Dell'A.teismo; G. Pucci:' Del Taoismo; Su Sung Ku: Del Confucianesimo; Seguiranno: Svainismo, Islamismo, Parsismo, ecc., ecc. Cesare Giardini: .l11lologia di poeti calala11i contemporanei: 1841-1923. Torino, 1926. Le edizioni del Barelli, - Pagg. :!96 (L. 14). . . La sede nazionale ebraica in Palestina: Memoriale sui pro– gressi della slessa nel 1921-23 dalla Organizzazione Sionistica ai Segretario Generale della Lega delle Xazioni. - Fecleraz. Sionisl. ila!., Roma, \"ia Crescenzio, 43. Dott. Gio_vanni Ziboi:di ! Redattore responsabile Otf.Tip. fllRICO LAZZARI - MILAHO (ZU Via Barbavara, 2-Te!. 30-124 I ' •

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