Critica Sociale - XXXIII - n. 4 - 16-28 febbraio 1923

.. CRITÌCA SOCIALE --'--"-----------~--- '' ,I 59 sociazione, ne~la quale il li,bero i!!v-iluppo• di eia·· sèuno s,ia la condizione per .iJ libero sviluppo d;l tutti», così vedpno in 1ui l'arma materiale della filosofia (33). 0ssia~riconoscono che c'è u,na {i,na– lità idea.ile, che la ,filoso,fia,teorizza, ·dri. fronte al cui valore etico preminente la classe p,roletari.a è– .e devi} sentiI"Si st.rnmanto (a,rima) ciella sua attua- zione. La cosdénza di olasse ·d~l prol-etiariàt0 ra:g– giunge la sua sicurezza nel sentirsi port,atrioe di questo ,fine un.iversa,le di rivendicazione della hu. manitas contro la Unmenschi'ichkerit del l!!Uo ~tallo 'attuale (311-); e il valore etico del fine non s,oltanto consacra l'azione, intesa ·,alla sua traduzione in atto, •con un segno di nobiltà morale; ma ne fa un imperativo. Il bisogno che rùuove il p,r,oJetari,ato,·l'~i,genZ!I. che esso rivendi-ca, per il valore dri. universalità etica ohe racchiudè in sè, trascende la clas'S•eme– desima; che. ne è assertri.iice•ed attuatrice; ed ecco &0q.turirie<li qui H ~oncetto di u,n,a miss.ione :,to. rica (35), che anohe 1Marx ed:,Engel:s vengono per'. tanto .ad affermrurie per il' pl{"O•~etariato•. Non certo, oome tMazziini, neJ sep,~,odi un compito fissato.. dia:! volere· dtvino; ma nel 1senis.o dell ' 1 aderrnpimf'info d,i un'esigenza universale umana, che non è s,@Jtanto un interesse pa:rtico,lare di chi, opera per .l!!.oddi– sfa:rla, ma; rappresenta an:zi la S!Ostituzionè di una firralità universale a tùtti quantii gli · interessi particolru:ri : il piàss1agg,iodalla ~odetà. divii1s11. in clal!!sialla umanità consociata.. Ora in rappOII'toappunto e.on tale rn,iuione dli li• herazion.e universale &i af.ferma ie si miswra tm· che il pcregio e il valore morale di quelle condi– z.ioni prepruraforie, · ché· debbono avviarne e pre– disporne l'adempimento: E questa è la posizionB nP.lla qua le vengono a trovarsi Marx ed Engels dinanzi 8:lle q.u~tioni nazion:ali;' e qui stanno le rlifferenze e le somigliaITTzech·e presentano, gli a.t– teggiramentf M!Spettivam,enfoal!!ISl\1nti da Mazzini e d_a}errodi fronte al p,ti•ncipio ~ella nazione e dellia pàtT'lia..Mazzin.i vede in questa :ma missione re– li(li.osq., assPgnata al po-polo da Dio ed avente per ciò v:alo,resac,:ro; Marx ed Engels vi scorgono una r,ondi.z.ione· ne·c:essari,a al comnimento della mis- , sione storica umana che incombe al proletari:ato, • e perciò non ne disoono.scono af:fatto nè la realtà nè il valore; ma se ,anche I.oconsiderino-derivante da·un valore più alto, ed a questo subordinato c0- me rl mezzo al fifl!e,.non sono tnU.avi,a in· ciò in contra,sto con Mazzini., che pur dichiam di vedere nella patria la s,caì,aper salire alla più alta mèta dell'umanità., \ (Contintta). . RòooLFOMONMu·o: \ (33) Per la ."cf4tticadella fi,lo,ofia, del d,i,litto di Her,.tl. (34) Sacra famiglia, 1Condiz.· delle classi lavoratrici in [n. · ghibterra. · ' · ~35) Anti.à,ii,h,ri,1V(I',, p. Hl, oap. 2 e 3. • Avvertiamo i Jett,qri che si rivolgono a noi per avere l'opu• IICOlo-discorso ~i FILIPPO TURA'l'I Il ~iv.~cc_ofasc·ista lla Camera. La· "lott.à di classe,; come tatto p litico 1. - I « nodi » del ·marxismo. Cri-ticare il Marx a 75 anni di di.stanza dal suo, pro– g.ramma ,pòlitioo implica render omaggio. aJ suo genio . Bisogna abituarsi a· .considerar le dottrine in relazione dei tempi 13·dell'atmosfera entro cui ·risplendettero. Il Marx non esce, nè poteva us·cirè, da:lla rnent.alità esplo– dente all'inizto della grande borghesia nei Paesi, del• ·l'Europa .centrale, reagente contro i 1 roman tidsmo e l'Ut(){Pismo, tutta stretta intorno a.l soJo· fatto.re economico. Non a toro fu r·ilevato che il Marx in Economia pro– lunga la dottrina del Ricardo., pur co.rreggendone l'ot– . timismo, liberista. Del pari, in Sociolo,gia egli continua il •• materfalisn\co • borghese, · anzi lo teorizza, benchè ' s( dichiari antiborghese . Anc.he come• fi'losofo reagisce all'idealismo hègelia.no e s'industria di capovolge.rio, col restLtuire agli interessi associati quel valore hi " leva • del ~ivenire sociale, che l'Hegel poneva nella i.dea rea- lizza,':ntesi nello Stato,. . Per !ortun11:, cosi ·tacendo, egli scopre che la perso– nalitlà umana., se, come !eil!Omen6, è. determinata dagli intere,ssi e dai: bisogni· materiali, può però, come co– .scienza e ragione, reagtré sopra di essi e trasformarli. Così, .senza saperlo•, ritorna alla posizione !kantiana - fecondis:Sima I Ma 'la • CÒ•nta,rninazi.one » dei due Marx, lo ,scienziato economista e il .nlos0fo critico della « prassi rovesciata • (della reazione vo[ontaria sul mon<Jo) con• duce la sua dottrtna .politica a· quei nodi, entro• cui ogni giorno incappano i suoi epigoni' odierni. Per esemp io, egl i ha voluto fa,re della lo~ta ecor:lomica di, classe il tulc.ro dell'azione politica: ebbene, dove si Ol!'gani'zzò il _« m etodo • della • lotta • economica, que· · sta., 1 • veduta ·in sintesi, prese ,sempre.. un indirizzo ed ebbe sempre esito coila.bOII'azionista; dove, senza una precedente lotta economìca oi·ganizzata (in Russia), si fece la lotta politica di •Classe, essa fu antieconomica per .eccellenza. Perchè ?' · 2. - i;due Marx. La soci~logia di Marx nÒn è che un'economia arbi· ~rariamente generalizzat~, P;ro~opdo economtsta, egli non fa· cbe tra,sferire in Sociologia .generale le leggi se0perte con metodo induttivo nell'osservazione dei rap• porti economici esistenti\n un dato tipo di società, senza le necessaTie integrazioni con le altre leggi degli altri rai_pporti•sociali e i;,torici: · , L'errore di metodo è evidente. Per restare al no,stro argomento, .un pairticolare rapporto economico, quello fra• salario e plus•val-0re, cioè fra lavoro e profitto deil capitale, fissato in una legge di proporzione inversa (1), - si traduce tn legge generale. dei fattì ,sociali, i quali, rimanendo ciascuno per sè indtstinto nelle sue peculiari ragioni, vengono rìassorbiti, più 'che· causalizzati, dal primo. Ed ecco la lotta economi·ca ·di classe assunta · come fatto costi.tuente il demimgo 'dellsL storia. Che cosa sono., per· es., il giure 7 la politica?. Ii morale? lo StatoT ecc.; null',altro cp.e aspetti, coloriti, epifenomeni della lotta economica. · Se non che, c'è il Marx po,litico, anzj c' e. ra· già ,prima. Questi fa la politica, non la ,scienz·a politica; e vuol in– nestare sulla detta •sociologia il suo: criterio d'azione, ispirato•, come accennavo, alla sua rprecede·nte filosofia ' dell'opposizione della vol~ntà umana cosciente alle !Òrze · naturali e sociali, per modiiflca.rle second~.i proprii fini. (1)' In •parole povere, &eoondo il Marx, il profitt,o è salario rubaito a.I lavoratore; ciò che costituisce già un'induzione solo parzi,.lment,e esatta, tamto più, ohe i.J .Marx con.rempla. iU"-;?r? •p<!cialmente ma.nualo, tra,scurando 11 fattore d 1 oapac!t", 0 d rn~: zia.tiva individuale, ecc. I mar,oisti puri, poi, spreg.ui.no-ogm preoccup azione tecnica della lotta economica., che vogliono pu– rifica.re anche da ogni intellettuali.smo nonchè dalla coL!abo· , razi cxne di ceti mec!i, cooì che la. lotta, tenuta fra lavoro brut.o oh'eaai· •d~vono indirizr.are le richieste e l'importo (Lire una) a.Il'.àmmmlatra,,ioue del Gio~nale LA QIU$TIZIA', · e. meocanicizzato (tipo ind _ustrie .t essili) e 'bo~ghesia intelJ,igente • èd l!llperta, èlO'Vl'e.bbe. ,poi ; porta.re il prùno a.I dominio sooiale ! \. hotecaGino Bi.ance . '

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