Critica Sociale - XXXII - n. 3 - 1-15 febbraio 1922

CRITICA ,SÒCIALR . 35 a durissimo cimento 1a vita stessa delle · orga- . le· organiz_zàzioni dei lavoratori, formando· l'am– nizzazioni_, le qua;li. rilassate o sfasciate, sarebbe biente soffoc;i,nte, infuocato qella reazione euro 7 vulnerata la base stessa della- difesa economica pea. Compito dellà Conferenza socjàlista è anche e politica del pr~letariato di fronte alle' classi quellç> ii· avvisare ~i mezzi per in:fl1,1irea .che la redditnarie e governanti. Conferenza di· Genova diventi una Conferenza Infine le ripatazioni non stanno da sè, senza di disarmo, a così dì.re, integrale, dati i vincoli rapporto ·con le que~tiGni dell e m1tterie. _p rime, e.videnti che legano là, reazio;ne inte1ma alla rea– e, in generale, con tutte le c_ ondizioi:J.idella pro - zione internazionale. I mezzi con cui si affronta du.zione; anzi faµn_o con queste sistema, che im- questa servono anche p·er quella; ripetiamolo pone la visione complessiva _di tutta la crisi· ancora una volta: al tempo nostrò politica estera della ricreazione e della circolazione della rie- e politica interna non son·o che due faccia della chezza. · Ora il -proletariatò internazionale è contro· steeysa medaglia._. Le stesse for~e, che il ·proleta– i monopoli, i privilegi coloniali, le· _zo-nedi in- riato mette in azione per scongiurare El combat– :fluenza, ecc.; è per il lÌbero_, scambio e pe'r le tere la guerra e il militarismo, agiscono per la grandi federazioni ecob.Qmi-che po litiche, al.le restaurazione_ delle- lil',ertà conculcate e per, la quali subordina l'angusto ·i_ndividualismo etnico ri:v:endicàzione da tutte le· oppressicmi. Tutte le degli staterelli, nati dàlla grazia delle grandi ,· dette azioni mirano alla conquista -proletaria del potenze per servirle iu docile. vassallaggio e per poter~; in qualunque forma e in qualunque nii- . straziarsi in gare intestine. Bisogna rifare quello sura questa avvenga, è buona per sè e ·per i · che la cieca violenza ha ~istru.tto in ·natura. La vantaggi maggiori che essa promette. Tutti gli Picc0la Intesa centro europea: e balcanica rappre- esclusi'v-ismi; tutte .le ·intransigenze di scuola senta ,uno sforzo di r.icost-ituzfone politica oh_e nelle,_ ·att_uali circostanze appaiono improvvida- va sorretto. Avversarlo perchè essa è... la vecchia :mente, a.n:acronis_tici. _ Austria- Ungheria è imbecille, sopratutto ·quando, . IL compito che sta sopra il socialismo è ora pe·r avversarla, si protegge l'ausburgismo in·Un- .cos,ì yasto, urgente _ed importanté, chB tt-itti vi gheria contro l'Austria, e si spinge· l'Austria, debbono collaborare e tutti gli ostracismi somi• vietata cii darsi alla Germania, nelle braccia della gli ano a tradimenti. Ohi non _l'intende è morto Piccola Intesa. 1?i continua., cioè, a non intendete alla- comprensione della;. presente storia. ·Ecco c_he non sono già da avversare le tendenze - ra- quello che, con tutto il"rispetto dovu:to ·a st,ati cli dicantisi nella ner;essità. della formazi0ne di vasti animo precostituiti, non trascur11bili ·e perfetta– mercati non rotti· ad _ogni passo da dogane e da mente legitiimi; la-risoluzione adottata ·da_l'par– sistemi monetari· diversi, i qnali impastoi'a_no - tito ·socialista italiano ·circa la politica estera ci tutta 'la vita economica - che spingono alla unione sembra abbia voluto dire. Ora non rèsta. che a– di Stati e forse alla formazione di nuovi Stati plu- gir e. N on. resta che impegnare· tutto il pa.xtito rinaziQp.ali; ma quelle solo sono da a·vversare, in _e tut.to il socialismo ipternazionale a- tirm:ne le memo:·ia. dell' A.ustria-Urigh_eri a spa:rita, che si l?ratiche conseguenze. . , affacciano come reazionarie, feudali; militaristi- Al lavoro! 0LA1JDTO TREVES. che, clericali, Q·evanscist~; all:a guisa di quelle che trovarono la loro sublimazione nel «centralismo»·· austro-ungarico. . . 1 : L'Ita lia,. fa, forse, urra politica in sem·o tutto oppos.to. Un_ relatore_ al Congresso dei sociali- . st i riformisti, iJ prof. Ricchi eri, 1'ec.e.votarè una mozione per l'Europa in pillole... in omaggio alla politica delle nazionalità, che meglio si po– trebbe definire la politica dello strnzio delle na– zionalità,· la politica degli irredent_ismi in_delirio · continuo,. ;I socialist..i non hanno il compito di · rivedere il Trattato di Versail1es da questo punto di vista, neppure per liberaré con la spada alia mano (un'altra volta!) le nazion1;1,lità oppresse! Ma a1 connett,o fede:-ativo . è '.:!o mpieme:otare il concetto de-Ile aù.tonomie e de l.le garanzie alle minoranz&, che ]i la condizione s tessa di realiz--· zabilità della federazione.- Ciò ben cb.iarito. i so– r:ialisti. sono mutuamente· agguerriti per ·affron– tare in tutti i Parlamenti, nella ste~sa ora, c0n. aziònEI combinata, le rispettive furie nazionaliste e i Governi di violenza e · di reazionE' che le servono, le quali ed i quali tendono alla guerra al di- fuori e sostengono la _guerra civile al- di dentro dello Stato. , Inutile diffondersi qui- sui fatti delle diverse ·organizza?!ioni di milizia privatÌi, Sindacati liberi, Guar1ie bianche, Fasci di combattimento, Orgesch, « Vecchi Ungheresi "J ecc. ecc., che in.'attesa di trasformarsi in g:uerrieri contro gli eserciti ne– mici, dappertutt8 si esercitaiao alla guernt _contro_ H Conve-gno Socialista~ di·Roma Hanno torto, a senso nostro, quelli - a_nche nostri amici - che, nei co1.versari e negli articoli, si ·dichiarano scontenti, o contenti solo mediocre– mente, dei .risultati (che, d'altronde, dQvrebbero cominciare a constatarsi .... da domani) del Conve– guo Socialista di Roma; e parlano di equivoco perdurante, di " nulla di fatto_,,, perchè non si de– s.crisse fonçlo a1l'universo: nella questione delta tat- . tica (da non confondere colla strategia, come osserva acutamente. e... prudentemente Adelchi Bars.tono), e perfino - _se·11011 di· tradimento o di diserzione vera e pro_pria - di arre1~devolezza calabrache nel Direttorio del Gruppo_ Socialista, per non aver fatto, del· suo Ordine _del Giorno del 18 Gennaio, un ul– timatum che servisse da ri11calzo decisivo aJl'Or– dine del Giorno ormai famoso della Confederazione Generé,lle del Lavor.o, con cui questa - all'unani– mità dei suof dirigenti d',ogni tendenza o frazione. - metteva alfine in mor-a, per un'azione concre.ta e concludente, la Direzione del Partito, invitandola ad adoperare la cospicua forza p9litica, · non altri– menti sostituibile, che la Confeçlerazione s1essa p_one a disposizione del Partito, per c·reare in Ita– lia, a m·ezzo dell'ardngo parlamentare, una situa– zione meno disperatamente infausta per le _masse lavoratrici italiane. Hanno torto,. e pretendono l'im- . possibile, e svalutano cosl e si ricusano di racco-· gliere ·quei frntti, c,he il Convegno -ha dati realmente I

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