Critica Sociale - anno XXVI - n. 13 - 1-15 luglio 1916

\ 190 CR1TtCA .SòClAt~ Roma: Cartagins· = 6 rmania: Inghilterra La storia non si ripete. M.a vi sono fatti sto-rici che traggono la loro origine prima da_ fatti relati– vamente costanti, quali i fatti geografki, e che per– ciò si riproducono, pure v.aria~do_ nella loro form:a oontingente, sub specie aet.ernitalis nella. loro mli– ma sostanza. Così é, mi sembr'.a, del gigantesco duello tra Ger– mania e Inghilterra che riprodurrebbe, pure in più grandi proporzioni e con notevoli _mutamenti di for- ma, il duello tr.a Roma e Cartagine. . I~ Ja solita vioenda per la quale uno Stato conti-• nentale, miLitaJ·men-tee po,Jiticamente forte, non ap– pena· arriva .al mare, sente la .cosidetta attrazione dell'aJ.tra sponda, sente il bisogno (ah, terribile in– oerlezw. in cui si trovano gli storici, i moralisti e i sociologi allorquando v-ogliono determinare la linea, sottilissima che divi,de il ca-rattere fisiologico, sano, o-iuslo·, dal carattere patologico, malsano, ingiusto di que~to bisogno; il ,legittimo desi~leri:o di e~pa1:– der,si liberamente e 1 od10so espans10msmo!) il bi– sogni(), dunque, più o meno fis•iologico e legittimo, cli espandersi anche su l'al·tra sponda. Ma l'affinità geografica é ancora più prof.onda : ché la Germania di oggi, o. per lo meno di ieri, allorquando si accentuò il carattere antibritann•ico de!J.a sua poliCi,ca, é, pre"Cisamente come Roma di .allora, Stato -eminentemente continentale e terrestre, ma sulla via di diventar,e marittimo : così come Cartagine d'allora, e l'Ingh_ilterra d~ •?ggi, son~· ~tati eminentemente -e per anhca tmd1z10ne marilfami; ed miche, in un oerlo senso, insulçiri. Non é un paradosso: Cartagine, di fronte a Ro– ma,, si presentava precisamente come un'isola, vul– nerabile quindi soltanto per via di mare : un esteso cles_erlo, infatti, la separava dall'interno de-11' Africa, così come il deserto e le Sirti la !ìe•paravano dal– l'Egitto (a sua voli.a profondamente separato da Ro– ma) : umc.a via di comunicazione per terra era la lunga via della Mauritania, dell'Iberia e della Gal– lia, via la quale, del resto, era acoessibile solo a chi, come Cartagine, avesse il dominio del mare·: é lo dimostrò Annibale. • E, come .allora Cartagine, superpossente, si,cura dell'inoolumità della capitale, d1fesa dalla sua su– periorità marittima (precorritrice del two power standard), poteva ridersi dell'esercito romano e anzi trasierire le sue forze militari nel continente pas– sando audacemente .alla -offensiva, fino a che Boma, .acquistato il dominio del mare, non balzò al cuore dell'odiata rivale, cosi, ora .... oh, il _par.agone non può più essere sviluppato, non sol-o per l'incom– bente minacci.a della Censura, ma anche perché la ·pr-esenza,, nella ·guerra odierna, di potenti elementi che, 'per usare un'espressione scientifica e scevra. di significa,to offensivo, si possono chiamare per– turbatori, modifica e sposta le basi e le propor– zioni del rapporto di forze. Ma, a<l ogni modo, af– ba-ndonando l'indagine di quel che sarebbe avvenuto nel caso di un.a guerra della. sola Germania contro ' la sola Inghilterra (che probabilmente non avrebbe avuto un esito assai dissimile da. quello- comples– sivo delle guerre ptrniche), e limitandoci a quello che é avvenuto in fatto, noi troviamo pure una certa analogia: anche l'lnghiltena, infatti, ha do– vuto, di fronte a.lla minaccia tedesca, riconoscere l'insufficienza della propri.a superiorità navale ed integrarla con una fervida prep.ara.zione militare (se non si vuole ammettere, come insinuano cert:i maligni, che la coscrizione inglese non é che un adorabile blu{l per uso degli alleati, ovvero un mezzo per essere forte, di fronte -ad essi, a.I mo- BibliotecaGino Bianco mento della pace) e provvedere al problema, un tempo considerato fantastico, della difesa della me– tr~poli. Ma. l'affinità non si limita ~li.a situazione geogra– fica, e al carattere ~ che da tale situazione deriva - della potenza inglese, eminentemente marittima oome quella ,cartaginese, e della ·potenza tedesca, eminentemente terrestre come quella r,om.ana. L'affinità é più l;)rofonda. Anche Cartagine, come l'Inghilterra d'oggi, era un paese ad economi.a emi– nentemente commerciale, e Roma, come la Ger– mania di i,eri, un paese .ad economia ·eminenlemenle agricola. Anche Carlag_ine, come l'InghiHerz:a mo– derna, era, in un certo senso, un p.a.ese rentier; u,n paese molto ricco, che godev:a, i frutti delle ric.chezze accumulate più o meno onestamente, depredando in bella o in brutta ,manier,a, col commercio· o colla pirateria, popoli meno progr,editi d',oltrem'are: E an– che Roma, come la Germania d'oggi, era, invece un paese, per usare un'espressione che fu in altre circostanze meno opporb1,1J.;J,amente ad@perata, un pa-ese proletario, un paese povero che col suo la– voro indefesso voleva conquistarsi il suo posto al sol-e, alle spese dei beati possidentes. ~ Cartagine, come l'Inghilterra, p aesi v ecchi, che godevano le ricchezze ·accumulate cl.ai pa<lri nello- sfarzo e nei vizi; Roma, come la Germ ania, paesi giovani,. che, nella loro gioia di vivere. e nella pienezza dei loro appetiti, si preparavano, cbn l'austera disciplina del sacrìfkio, ali.a. brutale e selvaggia conquista del domani. ' E da queste c•ondizioni geografiche, economiche, milita,ri derivavano le diverse condizioni psicologi~ , che, giuri,di,che, politiche-: Cartagine, come \'Inghil– terra moderna; era dominata da un'oligarchia plu– tocratica mercantile; Roma, come la Germania di oggi, era retta da un regime, sostanzialmente più democratico, ma a b.ase g-entiliii.o-militare. In Car- .tagine, c-ome in Inghilterra, vedi.amo dominare un prmcipio eminentemente individualista, che dilaga nèll'amo-re dei piaceri -e della libertà, ··e irrompe di– struttore nelle violente lotte civili; in Roma, come in Germani.a, vedi.amo. l'affermazionie di un princi– pio sostanzialmente, se pure grossolanamente e im– perfettamente, col'l.ettivista, che piega· e ir,rigidisce l'individuo, perinde ac cadaver, allà volol},tà è ali.a vita. dello Stato. . . E anche nel c.ampo della vita' i.ntellettuale: la ci– viltà fenicia, come la civiltà inglese, ci ha dato so– pratutto dei tecnici, degli utilitari,sti, ,dei pratici, de- , gli empirici; fa civiltà romana, come quella tedesca. moderna 1 ci ha . dato soprattutto degli idealisti, dei pensatori 1 d.ei filosofi,, dei poeti, degli uomini di Stato. · Quando-, a guerra finita, vedremo finalmente ta– c~r,~ g:li an.a-lfiabeti _del pen~ie~o, gli _studenti ~oc: ci:at1, 1 prof.essorelh arrivati, i g,eni rncompresr, 1 giornalisti pr,~zzoJati e 'imb,~,scall e .i conf.erenzi~ri grammofonrsti' -che, con un impudenza ehe ha 1 u– nica attenuante nella guerra, negano l'esistenza della civiltà tedesca. e masturbano continuamente le om– bre gloriose dei Scipioni e dei Fabii contaminando la sacra. civiltà d,i Ro ma antica coll'app iccica rla, quale etichetta l ,enon.ae truffaldina, sopra i va.ri cam– pioni di « demo crazie » sud-americane o portog hesi - oh, allora forse, molta- gente incomincierà a ca– pire quello che oggi sembra un p.arndosso da, snob~ : che, tr,a le nazioni moderne, quella che ha meglio saputo comprendere, raccogliere, seguire ed imi– tare l'esempio <li Roma antica, é precisamente la Germania..

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