Critica Sociale - Anno XVIII - n. 4 - 16 febbraio 1908

CRl1'1CASOCIALE llsmo che nessun organizzatore accenderebbe con un lungo lavoro di mesi; come non avrebbe egli fiducia nel mezzo della prol)aganda orale, ch'è anche quello In cui egli riesco più bene? Ognuno di noi - persino Il piccolo Menico manzo– niano - ra vo!enUeri quelle cose nelle quali riesco me– glio i o attribuisco aj e!lso un'off\cacia cortamcnto mag. glore del vero. Quando Enrico Ferri ospo110 e descrivo il socialismo1 a grandi tratti geniali, a grandi lince armoniche, drltte e rulgcntl come un templo greco, o vedo la folla - anche le signore, magari, specialmente nel ~lezzogioroo d'llalia - andar in estasi e batter mani o sventolar fazzoletti, chi può rimproverargli s'egli ,•aiuta lo stato dì quella collettività con una lente rosea, che non può esser quella di chi ci vive in mezzo nell'opera oscura di tutti I giorni, o ne vede da presso i difetti, i misoneismi, la pigrizia, l'incostanza ai piccoli erorzl continui di cui pur ei compongono le grandi trasrormazioni ·~ Può sembrare strano piuttosto che egli, positl\'lsta, concepisca il Socialismo più come una dottrina che 11i Insegna e un'idea che si imprime, che non come un ratto che si elabora: J>UÒ sembrare strano che egli dia tanto valore al ratto di aver versu(ISO Il pubblico di al• cune verità, e consideri la " co<1clenza socialista ., più come una somma di acquisizioni menhli, che di eser– cizi o di atti dì volont". i\la, se noi pensiamo alla ver– tigine da cui dev'esser preso chi costantemente mire. gli uomini, clclirantl d'cntusla!lmo, dall'alto di un perma– nente successo oratorio, comprendiamo come una tale ~ltuazlone possa far dimenticare lo proprie concezloni positive. specialmente quando esse sono innestate In un temperamento esuberante d'sntisla 1 come quello del com– pagno Ferri. •"'• Ora Ferri, che teorizzava li metodo " rivoluzionarlo,,. che dice\'a malo del Ministero e della ·sua 11 erbn, trn.– etulla III che predicava i profondi aforismi del mae3tro ,H cappella che muta, ma della musica che rimano la stessa, o del cavallo che campa in attesa del foraggio che cresca - mentre Interpretava uno stato d'animo collettivo preesistente e glò. da me accennato nell'Inizio lli questo studio, da,·a a sua ,•olta un'accensione, un orientamento, una mt'.,ta a que!lla II tendenza ,. ,·trtuale c1egll animi già. stanchi del lavoro e dello sforzo socia· lista, e turbati dalla cri.il dol dissidio tra li dogma o Il\ realtà della vita; creava quel q11fà di impazienza e di prc'!unzione, quei "bollenti spiriti ,, d'adolescenti lntol• lernnti di freni, che animarono il partito e la clasMe lavoratrice in questi ultimi anni, o che vanno appena ora lentamente quietando. I promdimenti conomici pergliimpiegat Tanto tuonò che piovve! li Governo, riconosciuto che 11 l'Insufficienza degll stipendi, cagionata dal rincnro di ogni cosa necessaria alla vita, ha condotto gPimplegatl nel uno ;tato di llisaglo, cho a lungo andare riusclretibo pregilldizie,•ole al buono svo1gimento dei pubblici ser· vizì ,,; ammesso che, u nell'lmplogato, a cui le angustio economiche tolgono o scemano la calma dolio spirito, s,afflcvolisce altrosì l'amoro al servi1.io , e l'opera sua perdo d 1 1ntensità o d'efflC"acia,,; conreisato che " la scana rinrunerazione dii;toglie I migliori dai pubblici impieghi, mentre è pur necessario as-tleurare all'Ammi– nistrazione uo perdOIHllo reclutato nei ranghi pli1 scelti, se ,•uolsi che la. garanzia clcll1ingegno, della coltura e dell'integrità del carattere prosidii l'alta runzione com– mossa al pubblico ufllcialo,,; non à messo pili tempo In mezzo, e à presentato al Parlamento il suo bravo di– segno di leggo per Il miglioramento economico <lel,lli impiegati ciYill. Ma - veji ingratitudine! - la gran bestia burocra• tlca, che dopo Il ;:,a,to à più fame che pria, non .!l'l• mostrata molto soddisfatta, e, dopo una infinità ,11pro– testo sui giornali, nelle associazioni e nei comizi, à av– \'entato contro la Commls,lono che esamina il progetto una valanga di promemorln. o di reclami. 1•are dunque cho uno deg11 scopi, che R'i· proftsrn il Governo nel tirar fuori cori tanti sospiri I setto milioni e mezzo necess1ui ad attuare le nuo,·e riformo, sia fln d'ora completamento svanito. Ahimè ! 1 11 la calma delln spiri/o :ii nei pubblici runzionarì 1 tanto necessaria al "'b1,ono s,;olgu,itnto dei servizi,,, anzichò raggiunti\, ò stata maggiormente turbata, non appena Il Governo s'è fatto avanti. 1,:non senza ragione. Simile a chi, di rronte al pro– blema I\Elsillante della miseria sociale, si limita a dare il soldino al mendicante che passa, più por mettere In paco l'anima sua che por convinzione di raro opera utile; il Governo, pressato e molestato da t1L11tecgi– genze e da tanti bisogni, non à guardato tanto per il sottile, non s'è indugiato a studiare il malo tl a cercarne il rimedio migliore, ma, con l'aria di un gran signore frettoloso e annoiato, posto le mani alla borsa 1 l\. tirato là qualchecosa 1 ai primi che lo seccavano o che lo preme,•ano più da vicino. 11proletariato italiano mise il cappello sullo venti– quattro, la giacca !lulla spallo, Il sigaro in bocca; la'lciò di lavorare nell'officina del Soclalismo 1 e se ne andò a spasso in attesa di (l novità -1· Dalle ova co,•ate dal Jterrismo uscirono i !ìindacnlistl; e fecero il resto. Naturalmente, come l'elemosina pri\•ata acuisce an– zichè lenire il problema della miseria, cosl rolemo.,inn governativa non ò riuscit11.uemmeno - come forse noi In sua modestia si proftggova il Governo - ad a-isopiro momonto.neamento il malcontento e il disagiOi mo. Il à. accresciuti addirittura, producendo nelle pubbliche Am– mlnistrnzioni, pila disordino che ordine. ... Anzitutto, tra i maggiori malcontenti abbiamo, com{' ben s'intendo, quelli a cui il soldino non è toccalo Co– storo che, durante Il periodo delle promesse, rimanenuo fiduciosi e quieti In attesa, nutrendosi di speranza, ap– pena :urno visto lo promesse tradotte in arro11to per gli altri e In fumo J)er loro, pur rimanendo nello stesse condizioni mo.teria\i di prlmn, BI sono trovati a un tratto Altra volta, chiuso questo lungo proemio, vedremo gli effetti pratici di un tal metodo nel paese dov'esso obho maggior efficacia d'applicazione, nel Mantovano. (Continua). O. Z1nn1w1. /.,a Critica Sociak- e 1l '1'1•111110: per l' lfalia, wmo i.,. '!Z, semestre L. J•!. Critica. Sodalr e Jtnli1, El•onomh-a: anno D. 9,:;o, semestre L. J/>0. ad aver perduto l'unico :iostogno morale che Il regge,•o, o non ànno potuto certo ringraziarne il Oovcrno. Costoro, nel caso nostro, sarebbero gli insegunnti modi, i p0stelegraftcl 1 alcuni degli ufficiali d'ordine, gli impiegati dei Musei, quelli dello AH0cature erariali, ccc., i c1uali àuno già r11.tto~entire, e io tono chiaro e '!Onoro, le loro proteste.

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