Critica Sociale - Anno XII - n. 24 - 16 dicembre 1902

CRITICASOCIALE 371 società 11 ; e poichè in questo senso nessuno della mag• gioranza avrebbe mai riluttato a dichinrar~i rivoluzio– nnrio, e il Rigola stesso non disconosceva la utilità e la necessit:\ delle riforme, cosl il Uigola si tro,·ò ad essere applaudito pili s1>essodalla maggioranza che dalla minoranza, perchò ciò, che dagli nppln.uditori della mag– gioranza lo dh•ide,·a, era solo una preoccupazione plì1 acuta per i pericoli creati al Partito dalla nuova fase tl'nzione, J>rcocoupnzionenon del tutto ingiustificata e condivisa fino ad un certo punto cla moltissimi della mnggioram:a stessa, ma insufficiente da sò sola a fornire la ragione d'esistere ad una minoranza organica. Ln. seconda frazione comprende,•n il gros;;o dei toscani e dei piemontesi: credenti nell'unica massa. reazionaria, Regunci dell'intransigenza elettorale. Per essi il socia· llsmo si riduce ali' intransigenza, essere rivoluzionnri significa essere intransigenti, tutte lo discussioni li in– teressano solo in quanto possono schiarire l'annoso c- 11igma elettorale: essere o non essere intransigenti. Questi congressisti rimasero come tagliati ruori dallo dispute, non ebbero neanche un oratore urtlciale proprio, non videro neA.nche discussa ex 1wofesso In questione cara al loro cuore, non parlarono quasi mai - che siano benedetti! - applaudirono })OCO, votarono contro l'ordine ciel giorno Uonomi perchò non era intransigente, e tor– narono a casa pill intransigenti che mni. La terza rrazione ora quella del socialisti antimini– steriali: centro di esStLila raJ)J>resentanza meridionale; cd era questa. la sola minoranza che nel Congresso e nel Purtito esista. e abbia ragione di esistere. li :Ministero Oiolitti-Zanardelli, infatti, se in molti paesi dell'Italia del Nord - in quelli, cioè, rappresen– tati da deJ >uta.ti dell'Estrema o da deputati sonniuiani - ha. lasciato respirare lo organizzazioni proletarie ed ha 1>ortnto metodi di Ooverno fino ad un certo punto nuO\'Ì e moderni, nell'Italia meridionale non ha cambiato in nulla i vecchi metodi di tutti i ÙO\'ernl bisognosi di manipolarsi pur ohe shi una maggioranza J>arlamentare: nei Collegi dei deputati ministeriali, difesa energica e srnccia.ta delle camorre nmministrnth•o ministeriali i nel Collegi dei deputati risolutamente antiministerinli, al– leanza colle camorre amministrativo OJ>poste, travestite dn partito liberale; nei Collegi dei dc))utati incerti - e sono i più - minacce per obbligarli a imbrancarsi nella maggioranza.; ovunque, repressione spietata di ogni rinnovamento proletario, salvo che il deputato ministe– riale non isi,cri di incanalare il IDO\'lmento a 11roprio vantaggio, oppure che di esso il Oo\'crno non tlensi in via prOV\'isoria di far uso per ricattare qualche Sa– landra recalcitrante. "Difendere una camorra?" "mina.celarne" o "ricat– tarne, m;,'altra? "re11rimere ogni rinno\'nmento 11 ? che cosa voglion <lire queste })arole? - Un uomo del Nord non ha. la minima. idea di quel che esse significhino, pcrchè il pH, forcaiuolo e camorristico 00\'Crno di questo mondo non si permetterebbe mai nel :N'ordneanche la millesima j)nrte di ciò che si 1>uòconcedere il Governo pii, liberale e onesto nel Sud. Se in una grande cittù. come Palermo, dO\'C esiste un:L stampa quotidiana e un rudimento di JIUbblica opinione, la. Prefettura nrrh•n. nd allearsi pubblicamente con la maffln nnchc dopo il ))rO– ccsso Pnlizzolo, ciò che gli agenti del Oo,•erno ranno nelle piccole clttìl meridionali, per le quali 11011 esite alcun sindacato della pubblica opinione, su1>era le forze di ogni più macabra e degenerata fantasia. Quando viene sciolto un Consiglio comunale - ò questo il colpo infallibile per domare gli elettori di un paese - il Commissario regio riceve dn-1 Prefetto In lista dolio persone, con cui dC\'O sempre andar d'accordo, e sotto I suoi ordini ò messa. la pubblica sicurezza del paese, e, quando sia necessario, è distaccato sul luogo delle operazioni un agente specialista in materio elettorali. I consiglieri indicati clal Prefetto al Commissario sono i capi della. fazione, che va Timessa al ))Oterc, e a.mmi• nistrano il Comune sotto la maschera del Commissario: destituiscono gl'im1>iegati anersnrì e mettono a posto gli amici, intimidiscono gli incerti e li obbligano a di– ,·entar agenti elettorali; molti11licano lo contranenzioui Jlcr l'igiene contro i nemici, annullando quelle degli amici, e lanciandone delle cervellotiche contro i po,·eri diavoli per poterle poi re\'ocare e accaparrarsi cosl altri ,•oti; ritira.no e concedono, sempre in vista dei voti, i permessi di occupar.ione di suolo pul.)blico; adoperano tutti i fondi dcliii beneficenza por In. corruzione eletto– rale, disperdono in un mese tutti gli stanziamenti di 1111 anno pei lavori pubhlici, distribuendoli fra ~li arli~iani ~econdo le con,·cnieuze elettorali; e il regio Commi~ario ftrmn. i mandati, epiega al Prorotto la. nccessitìL dello canagliate, garantisce da ogni procedimento penale i suoi amici. Naturalmente il Commissario, mentre commetto queste azioni da galera, studia. col microscopio i bilanci o tutti gli ntti amministrati\'i del 1mrtito, che vuole stri· talare: se irregolarità vengono fuori, bene; se non e~i– stono, si in\'Cntano; e si fanno pubblicare a suono di gran cassa dnl giornaletto ufficioso, il quale ò manl.c– tenuto dal Munici11ioper via cti un semplicissimo artiflzio conta.bile: lo stesso tipografo, che stampa. il giornnle ufflcioso, stampa nncho gli atti ufficiali del regio Com– missario, che Il paga il triplo di <1uanto essi valgono, e con questo la stampa del giornale urftcioso s'intende Jlagata. « Jo mi domando - diceva un ti))ografo .... democratico di un paese, dov'era andato un regio Commissnrio .... democratico- io mi domando che dia"olo ò venuto a far qui il Commissario; è arrivato da quindici giorni o non 1ni dà ancora lavoro; valeva danero la 11c1rndi farlo ,·oniro? 11 - E questo ragionamento lo face,·a sul serio! Nello stesso tempo l'agente di questura distaccato fo JJO.rlibus i11fidelium toglie le licenze di minut?, vendita agli uni per dar un buon esem})iO agli nitri; richiama da.Idomicilio coatto i mal\•iventi o li aggrega alle squadre di.... pro})agnnda del Comitato elettorale preferito; sor– veglia i galo11pini del partito contrario, li prO\'Oca e nl primo scarto li mette al fresco; dà. man forte al })O polo SOYranoquando innde i Comitati elettorali del partito avversario; fa la guardia ai locali, in cui si comprano gli elettori e gunt a. chi si arrischia a J)rotest-are: spe– cialmente se è elettore anche lui, ò subito sequestrato per ribellione alla forza. pubblica e tenuto al sicuro fino nl giorno dopo le elezioni, quando non ò più a. tempo a. votare. "Ci vuol 11000a sbarazzarsi di quel ft'guro - diceva un delegato - si arresta, gli si mette in tasca un coltello-pil1 lungo del naturale, e con un processo per citazione direttissima. si fa condannare per J)orto d'arma tlroibita.,, Negli ultimi giorni, che precedono la vota– zione, quando gli animi sono SO\'rcccitati dall'ansia, dalla fatica fisica del correr di qua. e di là, dalle notti insonui, dalla rabbia della battaglia, il paese sembra. messo sotto il regime del terrore: squadre dì elettori o non elettori governativi, tra i quali non mancano guardie trn,•estite per intervenire al momento opportuno, armati rii randelli, occupano le piazze e i crocicchi; ap11e1u1.

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