Critica Sociale - Anno XII - n. 23 - 1 dicembre 1902

CRITICA SOCIALE 355 gramma, ma con la sicura speranza di preparare il terreno per una democrazia di Governo più audace e più moderna - dovessero poi, per la colossale illusione di " risolvere n la questione meridionale, consegnare il potere al partito pii1 militarista delJa Camera. Simili aberrazioni possono commetterle i partiti vecchi, non i partiti giovani, la cui chiaro– veggenza i,aro quasi un istinto dell'a,,venire. IvAxoE Bmrn~u. I OlJE P~OG~Afllf/II Sonnino ha parlato e parve por un istante ricordarsi di certi suoi Rntichl scritti nel trnccinro - pallidamente - il f)Uadro o In storia delle miserie meridionali, scan– sando però il ricordo del contributo recatovi da atteg– giamenti 1>oliticl,o suoi, o anche da Iui appoggiati. Parve anche 1>iegnre un pochino verso più moderne concezioni delle necessità. del paese, nel delineare e riprovare i danni della nostra ingiustificabile e giacobina uniformità legislativa o la parto da questa tenuta nei mali del Mez. zogiorno. )In, IMclando lo rrnsi e venendo ai rimedi pro1>ost1,che ha dotto? Ricordiamo brevemente i suoi rimedi fondamentali. 11 primo ò la riduzione a metà. dell'attuale imposta erariale fondiaria indipe1Hleutemente dalle operazioni del nuovo catasto che, per altro, da solo J)otr.1.nnoridurre la tassa erariale del 24,Gi J>Crconto. Il secondo ò il ))rolunga– meuto dei termini per l'ammortamento dei mutui fon– diari in corso e riduzione contem1>oranea del saggio di interesse nl 3 1 1 per conto. 11 terzo ò l'ammissione dclln rinuncia al ,li ritto d'affrancazione dell'enfiteusi per lungo termine, purchò si tratti di J)iccoli 1>oderi concessi ai coltivatori diretti ed a miti condizioni. I rimanenti sono rimedi affatto npparentl 1 anche nella 1>ortata generale del di$corso Sonnino; in quello che riguarda poi il con– tratto ngrn.rio tra proprietnri e contndini, il Sonnino fu preceduto dal Ooverno, come si sa. Esso ha avuto solo il merito di fnr parere trop))O nudace anche l'on. Son– nino di fronte a certe cnte~orie di proprietnri. Come ognun Ye<le,nl J>roletariato non ò riserbata nelle proposte di Sonnino alcuna diretta considerazione; le simpatie del de))utato di San Casciano sono sempre tutte per gli abbienti, e se mai ;llcuno, rimasto fedele alle formule ortodosse dell'economia, tornasse a ricantar la. storiella che lo sgmvio al capitale è il miglior modo, unche se indiretto, di accrescere la domanda di la,•oro e di migliorare {(Uindi le condizioni di "ita flei ln,•ora• tori, noi, pur Jlrescindcndo da una verità, scientificamente incontro,·ertibile, e cioò che i salari sono gli ultimi a risentire i miglioramenti o i primi a sentire i peggiora– r,,enti nelle condizioni del mercato, gli ricorderemo con l'ottimo f:C0110111i:slri (IG novembre), che analoghe furono le promesse incantatrici che prepararono e accompagna– rono volta per volta l'imposizione e il rincrudimento del dazio sul grnno, nonchò l'abolizione dei due decimi dell'lmJ)osta fonclinrin. Chi pub, con slcurezzn, sostenere che i miglioramenti dell'ngricoltura, che vennero di poi, sinno anenuti 1Jer e non 11011osta11te queste due rirormc? t.'011.Sonnino do• \'eva fornire que.,ta dimostrazione. ]n mancanza di essa il suo progetto non fa che lasciare il tempo che trova. l,'f:conomisfa si domanda anche, con rngione,se una di– minuzione dell'imposta. fondiaria non auebbe per effett.o immedinto un aumento nel 11rezzo dei terreni e conso– ~uentemente J'nnnullamento dell'incremento del reddito. Ma l'on. Sonnino stes110non 81 è dissimulata la princi– pale obbiezione al suo progetto. Questo importerebbe nel bilancio un ,·uoto dai 19 ai 21 milioni. Come col– marlo? I•: si accontenta di rispondere che in condizioni di bilancio assai mono floride delle attuali, il Parlamento rinunclb a molti milioni di ))roventi a favore di alcune 1>ro,•incietra lo più ricche del Regno, e suggerisce anche di rinviare di alquanto la riduzione di due o tre soldi sulla gabella ciel sale e la de,•oluzlone a beneficio del Mezzogiorno di almeno metù. del margine sperato cln1la conversione <lolla rendita. Il tentato rimodern,unento dell'enfiteusi, allo sCOJlO, nell'assenza di rendita, di Incoraggiare i coloni con la prospettiva di una quasi proprietà, non ci sembra invece condannabile, come ad altri ò parso. L'andar a ritroso non ò qui se non np1>nrcnte; si tratta di una economia tion giunta ancora n. quel livello in cui, per cogliere di continuo i vnntnggi delle mutazioni di rendita, il pro– prietario ha cl 1 uopo di contratti a bre,•e scadenza. Come osserva la Stampa del 17 novembre, è anzi questo un modo di colJ)ire l'assenteismo. Alla Opposizione, che pare\'a per un istante riorganiz– zarsi audacemente intorno al suo leacler, rispose il Go– verno facendo annunciare un J)rogrnmma di sgrM'i: ))rO• posta di riduzione del prezzo del sale da 40 a 25 cen– tesimi, di colonizzazione e bonifica dell'agro romano, dì esonero dalla quota fondiaria sino a IO lire; cli esonero dnll'imJ)osta delle case rurali e dei terreni da rimbo– schire e di esonero dnll1impostn dei nuovi stabilimenti industriali e dell'industria nrmentizia. Queste proposte hanno con quelle dell'on. Sonnino comune la sorte di imbattersi - rors'anco in misura maggiore - nell'obbiezione ftnanziarin. fondamenta. le. La boniftcii dell'agro romtuto è dai tecnici Yalutata come un'Impresa irta di diftlcoltÌI- giuridiche, natura.li, ttnan• ziarie, a tal punto, da richiedere, per essere condotta a termine, non meno di 200 milioni. Perciò, di fronte ad cssu, ò permesso rlmtiuerc sceUici e ritenere che, fino a quando non si osi intnccare i bilanci improduttivi, non sirn\ nonnche J>os~illiloiniziarla. Anche in rigunrdo nll'esclusio110 dall'imJ)osta di ric– chezza moiJile dell'industria nrmentizia non manca chi osscrrn come il danno nll'crario potrebbe esser rilevante e nel medesimo tempo non si conseguirebbe lo scopo di rallentare la decadenza di questa industria, traente lo suo (1rigini dalla concorrenza dell'Australia e del Pinta e dnll'intensiflcarsi delle colture (Stampa del 1a no– vembre). l~o altro l)roposte. Ilei eccezione di quella sul sale, rap• presentante po1·ò un ris1>armlo minimo di 8 centesimi alla settimana (So1111i110) e non interessante la Sicilia e la. Sarde~na, e di quella sulle case rurali intesa ad inco– raggiare la. costruzione di case più igieniche pel J>OJ>Olo agricoltore, si prestano alle stesse critiche, quantunque in misura minore, di quelle formulate per il Sonnino. 11 beneficio indiretto giungerà insensibile alle classi J>il1 bisognose, fino a che non ijia tanto grande eia interes• sare vi.~ibilmente e prorondnmente l'intera economia na– :donale, dnndo un forte impulso alla produzione. 1 due prog-rammi hanno poi egualmente il torto di considerare Il problema della riforma tributaria. avulso da. quello dei trnttnti di commercio e dallo studio d'un razionale incanalamento dell"emigrazione all'estero. Così l'opinioue pubblica riceve l'impressione d'avere innanzi a sè un pasticcio inorganico e trascurabile e non ò che lncoragglntii a persistere nel suo atteggiamento apatn, fino n che siavi chi osi affacciarle un problema

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