Critica Sociale - Anno XI - n. 21 - 1 novembre 1901

CRITICA SOCIALE -LERIFORME ~1ILITARI TECNICHE LA MARINA. rcr. ~ci precedenti nrticoli (N. t 7, 18 e 19) furono esa– minate nlcune delle finalità dolhi marineria militare, quelle che toccano la intcgribì. dello Stat o, o ssif\ Ja. difesa da, iusulti costieri e da sbnrchi, e c.iò che si attiene all'c<1uilibrio politico dei mari itali ani. Q uelle fi1rnlitiì. agiscono come. fattori clclJ'orclinamento del- 111\t'ml\tacon im1>ortanza ben diversa fra loro. L'in– sulto allo coste è passeggero e difficile ad esser evitato claJla. J)Ìll attiva vigilanza o 1>otenza,ma non adduce pericolo vitale, e in pili casi concorre a fre– norl o o respingerlo la difesa costier,i da terra ~ s.ul >acquca., sovente f)Ìll ctlicncc o pronta della difesa nava le. Questo fattore dunque ha un'importanza piuttosto secondaria nell'ordinamento della !lotta, e può essere subordinato alla maggiore o minore crtìcenza del bilancio cli Stato e dell'cconomin nazionale. Oli sbarchi clirorzc pericoloso sulla costa peninsulare son JJw-c,chimera e, piì1 che im1>robabili, sono impos– sibili parimenti sulla Sicilia, unita com'è alht terrn. ferma per mezzo della. difesi\ mobile e permanente dello stretto. L'impedirli del resto non è proprio della. !lotta. Nessuna nazione ha mezzi di navigaziono sufficienti a trasportare in una sola. volta unit forza capoce di superare Jn difesa terrestre che-potremmo contrap1>orle. f,a potenza offensivi\ clell 1 esercito nostro bai,ta 1 essa sola, ad allontanarno il concepimento dalla mente di qualsi.1si nemico. Dunque il 1>ericolo 1>ill gmve di tutti, il solo essenzhtlmente vitale, cui siu. esposta una nazione marittima, quello che potrebbe giustificare l'esistenza di una flotta. 1>otcnte J>ermezzi offensivi e difonsivi, non lui valore ap1>rezzabilc nel– J'ordilrnmento della nostra marina. eia guerra. Dirò di pìÌI. J~sclusa l'influenza tli questo fattore nell'ordina– mento della flotta, vien quasi a mancare Ja ragione d'essere della flotta medesima in u11 paese povero, dove il lusso cli bilancio è delitto. Il terzo fattore esaminato, " l'equilibrio politico dei mnri che bagnano Jo nostre coste "' ha un'im– portanza che chiamerei mistica. Se ne parla spesso, n111. non si ai sa bene in che cosa consista.. Include una certa aspirazione alla conquista, perchò_i Romani non si credettero mai sicuri finchò non ebbero assog– gettati tutti i po1>olirivieraschi. [ncluclc per lo meno un 1 aspirazione di espandersi sulle coste barbaresche, propricti\ nuUius, non co1>crte <lai diritto di nazio– nalità. Molti ritengono cho l'Italia, per la sua grande estensione in mezzo ni duo mari, 1,er la sua giaci– tum ccnt.rale rispetto al Mediterraneo e per il pos– sesso della Maddalena, occhio e fortezza di quel nrnre, possegga già una posizione militare invidiabile. Un pezzo di terreno nell'Africa, sia 'l'ripoli o 'l'unisi, ci aggiungcbbe molestie, pericoli o non forza, perehè ci colloca al.lato a una 1>otc nza militarmente e sai• clamente accampata in quel.le regioni. Non v'è per noi nel Mediterraneo una questio ne di e<1uilibrio terri– toriale ma una questione commerciale. La nostra 1>0- tenzf\. per questo rispetto sta in Genova. Se avessimo inq>icgnto colà una. motti. soltnnto dei denari sprecati bnrhnramente in Africa dnl militarismo, il predo– minio o non Pequilibrio del ~[ccliterraneo sarebbe gi/\. Y01to a nostro favore, e si volgerà, perchè la. forza delle cose pian piano naturalmente si impone. ]~ sarebbe un predominio stabile, porchè non fondato sulle nrmi fortunose, ma sulla pace e sull'interesse commerciale non solamente nostro, ma. di buona parte d:ell 1 .Buropa centrale. Sarebbe un predominio B1b ot a G no B1ar o eia ap1>llgare in ultima analisi l'amor proprio italiano, ammalato tuttora d 1 isteriche vanità, capaci di sviarlo verso orizzonti eia giocolieri. L'influenza del rattore " equilibrio dei mari " non può dunque esser grande nell'orclilrnmento della flotta nostro. Una nave di pii1 da aggiungere alla mari– neria. militare non fa arrivare al porto di Oenova un quintale di merce di piì1. Ma ogni somma sottratta ni congegni distruttori del mare affretterebbe il nostro commerchlle 1>reclomi11io sulla via del Mediterraneo. ..A.d ogni modo, anche considerando la cosa sotto Paspetto militare e politico, il nostro interesse non e~ porta ad annettere alcuna importanza agli antichi pregiudizi di maggiori 1>ossedimenti o sulla costa Adriatica o sull'Africana, s1>0culazioniesclusivamente militariste e non economiche. Ci porta. piuttosto a tener fisso lo sguardo sopra la via delle Indie e dello Estremo Oriento poi ca,rnle cli Suez, il solo scopo utile dell'nzione militare nostra sopm il Medi~ terraneo. Ecl è certo che su questo punto il nostro interesse si trova in accorcio pcrrctto con quello del– l'fnghiltcrra, l'uno essendo un vero com(>lemento del I 'a I tro. La via. del canale abbrevia di molto il viaggio ,·orso lo isole britanniche e questo è il motivo pre– cipuo tiella grande predilezione dell'Inghilterra pel nostro mare maggiore, ma la traversata del Medi– tcrrnnco eia Suez a Gibilterra. è lunga 2000 miglia. e alcuni in Inghilterra credono che, in caso di guerrra, quella. strada sii\ soltanto precttria e si debba abban– dono ria per quella del Capo. 'J'uttavia gli inglesi non lnschrno di rafforzarsi ai due sbocchi del canale, prol'ondono in questo momento grandi somme cli danaro 1>er rafforzare Gibilterra e sopra.tutto l>er complebtrht quale 1>unto di appoggio, e d'altra. varte non vedono di buon occhio che una nuova potenza marittima abbia sbocco sull'Adriatico, o altra potenza si provveda, di stazioni navnli nel 'Mediterraneo, due cose queste ultime che sarebbero incomode anche per noi. Om, quello che noi dobbiamo volere, escludendo qualunque altra novità anche irredentista, è non soltilnto che le provenienze dal ::\far Rosso crescano - come info.tti crescono - n viU1.taggiospecialmente di Genova, ma che quella strada non venga turbata neppure in caso cliguerra, e ci siano permesse anche allora le comunicazioni del canale con Genova o almeno con Bari ed Ancona. Questi due interessi, l'inglese e il nostro, che in nessun luogo del Medi– terraneo si urtano, che in uno principale si iden– tificano e sono uguali pure nell'A.clriatico, possono accopJ>iArs_i naturalmente, giovandosi a scambievole difesa. della posizione marittima privilegiata dell'Italia, e impongono alla nostra flotta uno scopo chiaro, con• · fessnbile e serio, che libera noi od altri dalle inquie· tudini e dai sospetti generati dalle ,•oglie irrequiete cli infantili Yoracità, che ci han resi ridicoli. Una tale politica, che non si occupa in cercar nemici sul mappamondo, ma guarda essenzialmente alla. tutela dell'interesse economico più legittimo e piìt continuo, non sfor1.a ad a.ccrescere il naviglio, secondo le ,•oglie insaziabili dei marittimisti, ma lo ristringe in più modesti confini. Se perciò il fattore " equilibrio dei mari " ha influenza necessaria nel· l'ordinamento dell'armata, questa influenza non può essere esagerata nelle attuali condizioni delle 1>otenzo interessate nei mari nostrani. Ma non di mentichiamo che, di tutti i fatt.ori fin qui esami1rn.ti , questo solo ha per noi un valore apprcz znbilo nell'o rdinamento della difesa marina. Vedremo in seguito ti qiumto. . .. L'espansionein territori barbarii. - e la tutela com– me,-cialemarittima - sono gli ultimi fattori tecnici,

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