Critica Sociale - Anno IV - n. 15 - 1 agosto 1894

228 CRITICA SOCIALE dopo, l'interpretazione autentica del nostro riassunto ed eliminava ogni equivoco. È verissimo (e in nota lo accennammo) che l'articolo di Mercu,-io fu scritto quando da tutti si riteneva certa l'approvazione delremendamento Mecacci,accettalo dalla Commissione, che designa,•a espressamente al domicilio coatto i membri di società. che avessero la lotta di classe nel proprio programma. Quell'emendamento non aggiungeva nulla alla legge, tranne un zinzino di sin– cerità.: ma quel briciolo di sincerità. bastava. a scoprire lo batterie governative o perciò dove,·a parere molto incauto alla maggioranzn. parlamentare. Si doveva da noi prevedere ch'esso sarebbe stato abbandonato. Le infamie commesso lealmente ripugnano troppo all'in– dolo del potere che ci domina: esse avrebbero in sè qualche cosa di meno ignobile e di più coraggioso. Ma. noi dallo pJ"evisioni di Me1·curio - le quali fini– vano per convertirsi in consigli, dacchO egli illustra.va i vantaggi di quelle necessità prevedute e arguiva come dal male rosse per scaturire il meglio - togliemmo, ripetiamo, occasione a. trattare la quistione in un quadro pili ,·asta, facendo argine in qualche modo al naturale e momentaneo sgomonlo che la proclamazione d-elle nuovo leggi a\'rebbe potuto gettare nelle filo dei nostri meno illuminate, sgomento di cui ci era anche parso di ,•edere qualche sintomo prepostero in manirestazionì recenti. Kelle osservazioni che facemmo a questo pro• posito era evidente che non potevamo aver di mira il sereno ottimismo di Mercurio, e quando parlammo di «opportunismo• ebbimo anche cura di avvertirlo in modo espresso - benchè non co ne fosse bisogno, poichò della generosità. di Me1·curio o della sua devo– zione agli ideali del partito, nessuno, e noi meno di chichessia, a.vrebbe mai dubitato. Tale fu il senso e tale la portata del nostro articolo - e cosi del pari mostrarono di intenderlo l'Eco del Popolo di Cremona, l'Em nuova di Genova o altri gior– nali del partito che, nello stesso intendimento nostro, lo riprodussero tutto o parto nelle loro colonne LA. CH.ITlCA SOCJA.l,E. So~illatori se~uestrati eso~illatori Inrionfo Avvertiamo i co..1,11i/lentidell'opuscolo I so– biUc1.to1'i che, essendoci esso stato sequest,·ato, con dec,·elo 27 luglio di questa ,·egia Pmcu,·a, 11er titolo di « tipologia di ,·eato ed eccita,nenlo all'odio (,·a le classi », non vot,·emo quindin– nansi ,nandar loro, in sua vece, se non quei vecchi n111neridella Critica Sociale che lo conte– nev11110 e i quali ,wn furono né sequestrati né incriminali. Qualche lettore ci domanderà. senza dubbio per quale strano miracolo uno scritto il quale - a parte ogni altra considerazione sul suo contonulo - non offriva, a giudizio della regia. Procura, alcun pretesto d'incri– minabilità. ai 16 di maggio e al 1.• e ai 16 di giugno inserito in queste colonne; diventasse, sei settimane dopo, uscendo in edizione separata,· tutto un delitto, anzi due dolitli distinti: due delitti dei più comuni e volgari, di quelli che tolgono i diritti politici all'autore incriminato o lo designano inoltre, in modo speciale, Biblioteca Gino Brarro per le nuove disposizioni « rontro gli anarchici », alle delizie africane del domicilio coatto. La risposta. sta tutta nella 'più recente evoluzione della teoria della « libertà d'opinione » quale è profes• sata. dai sociologi ufficiali della selezione, e basa sulla differenza intrinseca che passa fra un foglio di carta ed un altro, cioè fra il libro (o la rivista) e l'opuscolo; o, analogamente, fra la lezione uni,·ersitaria o il di– scorso di Congresso scientifico e l'orazione popolare. Secondo qpesti nuovi sociologi, dei quali un insigne magistrato, il barone Uarofalo, s'è ratto non ha guari l'interprete in un giornale napoletano ('), l'esposizione del pensiero scientifico, in materia sociale, allora. solo ha franchigia quando sia fatta nei circoli di persone abbienti o godenti posizioni elevate, insomma. in circoli prettamente borghesi. li sapere essendo anch'esso un monopolio di classe, l'anatema. dovrà essere pronun– ziato contro gli incauti che di esso si facciano comunque banditori allo turbe, a quello turbe, a quelle « plebi », come le chiama la circolare Calenda., che sono poi - come ben nota la Giusti:ia di Reggio - seruplicomont~ i nove decimi della popolazione del paese, e alle quali, secondo i prelodati sociologi pOsitivisti, vuol essere in– culcato esclusivamente il catechismo (cattolico, prote– stante o musulmano poco importa) ad opera di curati zotici o, al pili, di maestri danarosi e imbecilliti dagli anni, apposita.mente selezionati. In altri termini, giusta questa teoria - che rappro• senta l'ultimo portato del pensiero borghese - il nostro amico Achille Loria, ad esempio, dopo che a.vrà, in un suo libro o dalla cattedra, esposto gli orrori o le atro– cità della lotta di classe bandita dalle attuali classi domina.nlij ove sia richiesto di uno scritto popolare o so veda entrare nell'aula delle suo lezioni patavine qualcuno che abbia veste od aspetto di popolano, dovrà immantinonte rimangiarsi il suo dire o ripetere la sua esposizione in senso esattamente inverso i dimostrando come le atrocità. padronali non siano che:atti di miseri• cordia sopratnna. e come Dio ci abbia. crea.ti o messi al mondo porchè formassimo tutti una sola famiglia, nella quale gli uni sudano e gli altri stanno a farsi vento, per decreto imperscrutabile della provvidenza divina. La quale teorica del resto - se appar nuova di l'ronte ai principii in base a.i qua.li la borghesia rivoluzionaria conquistò e giustifir.ò il suo potere - non è essa stessa che un plagio; inquantochò già nella vetusta India, sotto il dominio dei bramùii e degli sciatria, erano comminate pone severe a quei nati dalla. testa. di Brama - i« patrizi del disordine» come li direbbe la llifonna - che comunque sovvenissero di aiuto, di consiglio o di insegnamenti i 1Ja1·ia ed i pulia; così come ò rirerilo, sul fondamento di documenti ineccepibili e sacri, nel mentovato studio 1 Sobillatol'i, a carto 7 dell'edizione vietata, o a carte 148 della edizione godente libero corso, ossia. del num. IO della O,·itica Sociale. Ond'è, che una. sola difesa a. noi rimarrà, comparendo, per citazione diretta, nanti il tribunale illustrissimo; e sarà il dimostrare che, coll'attuale crisi diremo così monetaria, l'opuscolo, del quale aveva.mo fatto una ti– ratura assai limitata, non poteva. diffondersi fra i paria ed i pulia più della rivista. Il nostro opuscolo costava quattro soldi i aggiungiamo, in buona coscienza, che es sendo tutto, dobbiamo confessarlo, massime nello parti più specialmente incriminato, con o senza virgolatura marginale, un indigesto centone di periodi di regi pro– _.__ (1) Mattino, S luglio; - MatUno•.fUPJJlemento, ~ luglio.

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