Critica Sociale - Anno IV - n. 15 - 1 agosto 1894

CRITICA SOCIALE 239 il /o,·,e era In più poetica di tutte le parole del di– tionario. Ora, altro ò il compo dell'arte o del sontimenlo, altro è quello della convinzione. E nel conflitto fra quello o questa ru sempre una scaturigine inesausta di emoziono poetica. . . ~la - o qui è ch,vvero evoluzione - il cantico è stavolta un cantico nuooo. Il G&lloSih•eslre ha rinno– gatu Leopardi, ossia ha sconrossato sè stesso. Il ~u~ canto « muta, da oggi innanii, misura. e senso >. Egh invecchiando ò diventato saggio. Non sarebbe dunque ringiovanito? Porchè la vocchiozza, salvo il risp~lto, non ò ga,·io, mo. impotente e grulla. - E la. cluavo della sua «conversione• ò stata la vita. Egli ha visto la vita, cioè la rolla, od ha visto coloro che la guidavano. E l'agitarsi di quella o la freddezza volontaria. di questi lo han compreso <li un senso di simpatia. rispettosa o pro ronda. Egli ha ,·isto cho la folla non o.nfana.vasenza. tliroziono, ma. camminava con rnolodo o procodo,·a .... avanti. Avunt-l? ••• Ebbene, amlco,questo piccolo avverbio ti ha grandemente tradito. Che vuol dire « a vero una direziono.,, Cho ,uol dire cammina.ro e avanti •1 Vi ò egli dunque un « avanti » o un e indietro •1 E all~rn, se ,•i è un e avanti• e un e indietro•; se la tua sim– patia non è pel moto rollo, qual cb·esso sia, in una direziono qualunque, ma ò poi moto in una data dire– ziono, pct moto in e avanti »; se v'è chi questo mo~o pub guidare; so in osso si procedo con metodo, ossia con coscienza; e se questo ò savio e ti piace; o allora tu hai affermata ta formula che neghi, tu. hai affer– mata la mi la che H~gli..i. cesserà. di essere mbta. perchò non ò l'ultima di tutte le mòto o cesserà. di ossoro rormula perchò non ò eterna ~uolla doll'ul1imo Congresso1 Cosl poco tu scorni oniro l'involucro dolio parole caduche, che, so l'involucro si sfalda. como esco.ru , tu pensi non 1•imangapiù nulla 1 Porchò tutto si s,•olgo o perfeziona all"inflnito, non v'ò dunquo il beno ed il meglio, o il meglio. sme1~tiro~bo il bene del qualo esso ò figiio, E negherai tu da sahre, perchò lo scalino chù rai ha altri scalini dopo di sò o perchè la. scala non va ritta sempre, ma giro. alt~rno ad un asse? O Gallo, so t.u vivi ruori dello spazio o del tempo, tu non sei più nè Gallonò Sil,•estre, tu non sei pili cosa alcuna; perchò la selva rin,•crdisce ogni anno coi succhi dolla terra, o tu soi cronometro canoro ogni volta che Il sole si o.traccia. La tuo. cresta sia pure noi cielo, ma il cielo è ratmosrera terrestre, è ancora la terra. Credi tu nel di là 1 No. ma tu credi nella formula, nello. quale neghi, spavaldo, che l'apostolo creda.. Fruga dunquo nello tuo memorie: Che bella cosa questo dh•ldeni netto del campo! Via lu11i gli ingombri; o di qua o di là.... E la rormula. suona: ioua di cla11e. Ogol mutamento politico ha una base economica;e 11 potere va a chi 6 economle1mente plà forte. E la rormolo. traduco: 01-ua11i•$a.Zione d i lavon,to1·i; conqui1ta del p()te1·c. Jn cho crederebbero gli apostoli, se non credessero in questo, in cui tu credi1 E perchà o di che sarebbero apostoli I Nò tu certo, parlando di formule, hai alluso ai pro– grammi minimi, cosi minimi che neppure li scorgi, tu ot G B o che hai la cresta e il becco noi cielo. Essi non sono, per fermo, e la formula chiusa. che risolve•· Sono sempre aperti o sanno o atrormano di non risolvdro nulla. Chiamano a raccolta, organizzano, addostrano; o il loro scopo è raggiunto, o la loro azione ò finita. Una cosa tu dici, vera: questi apostoli non hanno e la fede ». SI, la. fede dei tempi andati, la rodo in un'Idea, in un principio, la redo cioca, la fede pasciuta di parole (e oh! parole, oh! parole,como eravate vuoto e vnno! ! •) questa. rode, cho davvero e è la. rodo », in essi ò sponla. por sempre La loro redo non ò rodo nello idoo, ò rode nei fatti. La loro rodo non è fette, ma ò cotivi11.:iom:. Questo li ra s1wii o rorli; o por quoslo ossi non vanno più. alla morto, bonchò possllno trovorla appiattata sul loro cammino; por questo vanno alla vita. Ma un'altra cosa tu scrh•i, bugiarda, che ò eredità del vecchio Gallo (che tu chiami giovano), ò voco del Gallo che non ancora ha mutato tutto lo piume. Tu dici: « la folla ò bolla.... veduta dall"allo >. E lo dici, dall"aristocratica soliludine dol tuo effimero rifugio, con la pretesa. a quello stesso humour con cui Arrigo lloino, nello. rrcsca penombra di un tempio gotico, son• tonziava: la religione cattolica. è un·occellente reli– gione ... d'estate. Ma la punta holniana sta a diS;Lgiodentro il tuo vorso, che viene da Leopardi passando por Mllrx. Perchè Heino non erodeva al dogrno.; o tu ora, con Marx, credi o.Ila roll~ Forso i nuo,•I apostoli non sanno e non coreano se la folla che cammina sia e bella •· Gli apostoli furono in ogni tem1>0 ieonoclttsli o quaccheri, ed ebbero il bollo a disdegno. ~on sai tu che Lombroso li deftni por anomali1 Ma uni\ cosa ,•odono o sanno; che, o bolla o brutta, ossa i) ciò cho ò, ò Il voro, ò la. rorza futura; fuori o coni r'O di loi oggi ò debolezza. e menzognn. Ricorda: oyni cosa t.i fm·::a...; soio ili questo cammfoo è la t:erita. Chi hn. scritto questi nforlsmi brutali o su– perbi! Perciò gli apostoli nuovi non possono sentire la no.usca, cho tu in essi supponi i troppo altre nauseo essi sentono! La vecchia ftlosoflo.del mondo ò capo"olta per ossi: non l) pili ruomo perfetto ch'essl cerchino o ,·ogliano, sul qualo, come su pietra, erigere il nuovo ediftcio. lla !"edi– ficio loro ha questo di vero e di grande: ch"esso è ratio col mtLtoriali stessi del tempo. La. e natura umana > 1 Essi no ridono. La casa nuo,•a farà. l"uomo nuo,·o; o a costrurla 1 coi mattoni che dà la fucina borghese, basta il manovale comune. Perciò io ti rispondo: li hai tu veduti gli apostoli dei quali tu parli t li hai veduti i nostri modesti pio– nieri, nei campi, nelle ofllcino, nei giornali percossi da conR che, nei tribunali feroci o bugiardi, nello tristi segrelot Guarda che ecatombe, oggi, d"intorno! Essi son là dentro, là. sotto, porchè una no.usco li spinse a salire sui terrazzi, sui tavoli d'osteria. Ma qualo nausea, e di chol No, tu non Il vedovi quando dettavi quel verso, che ti suggorh•n. soltanto la sbnrn.zzina agilità. dell"ingogno. Verso scritto di maniera. Poi che avrà. mutate tutto lo piume, il Gallo ringiovanito lo cancellorà. . . . lo osprimovo giorni f4 1 in questo pagine, l'opinione che In. vecchia tondonza patetica dei Leopardi e dei \Vo.rthor non ora che il riOosso indh·idualo contuso d

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