Critica Sociale - Anno IV - n. 15 - 1 agosto 1894
Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO lfel Bee••: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - .t.ll' E•tero: Anno L. -.e - Semestre L. 6,M LeUere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE: MILANO: Portici 8allerl1 V. E., 23 (3" PIilotollll) Per MILANO aJ pub abbounl anebe alla Llbrftta Damolard: c. V. E., s,, e dall'editore M. l:antorowicz: •ia Manzoni, 5. Non al vende a num.er , Bepara.t.l. MIiano,I.Oagosto1894. SOMMARIO Attuallti. Carntr4 alta e Carntt•,a ba.sa . (CLAUDIO TRl!\'BS), Uno 8Ch(a1·im•nto (MERCURIO 6 LA c,u·rtCA). S0l>lllat0t·i ltt(lHtltratl e 80blllator-t t,t t,·lon(o (NOI), Studt 1ooiologlci. Il co11trntto '60Clal.?, I (ARTURO l~AnRJOI.A), pen.u, /llO.fO/fca dell'anarchitmo. Mr,:,: Stinu,· (GIOROIO PLg. CUANOW), Genul tconomica dell"anarchLrmo (OLINDO MALA00l>I). UtWtd e ,ctcnza att cavuau,ra (P~OLOtuuouK). Fllo1ofi1 1 letteratura • varleti. .1Yuot:0 cn,trico dtl Gallo Sllctatre (A)tV.OltO MORAt',DO"TTI). PoatlUa al« Nuor:o cantico• (YtLll'PO T1.:1uT1J. · .Atutuncl. BlbUOttca d, propauanaa. P1·eyhfom.o vivamente i lettO'l'i ct<i l' ab– b&1w,me-nto è scaduto, seynatmnente quelli che cl devono ancor<< it :l. 0 somestre, di, vole1•si, 1J01'1'e i-n •·eyola coll' <mwtinlstra– "'ione nel pi-ù b1•eve te1•m-lne. CAMERALTAE CAMERA BASSA Avete osservalo come quei poveri buoni vecchi ciel Senato hanno tirato coraggiosamente in lungo, sollo la furia canicolare del luglio romano, le 101·0 chiacchiere inavvertite? Un çiornale della ca1>itale che quotidianamente si esercita a rare dello spirito, e che in realtà ci riesce spesso, attribuiva il fallo all'azione appunto del calore e, istituito un paral– lelo con la Camera « giovane », concludeva invo– cando un decreto per' il quale si fissasse uormal– men te che le tornate del Senato avessero luogo solamente in estate, quelle della Camera in inverno. L'articolo nella sua finez1,a canzonatoria era an– cora cortese verso i venerabili signori di Palazzo Madama; anzi, per i tempi che corrono, addirittura favorevole; il più spesso ci capita di leggere ben altro sul conto della Camera vitalizia. Povera Camera vitalizia! Anche i pili timorati conservatori le fanno gli sberlem oramai; chi ne tiene più conto alcuno! Se gli stameri di Palazzo Braschi formassero una congregazione, questa avrebbe ben più influenza sulla cosa pubblica che non questo povero Senato. Quando mai un mini– stero s·è preoccupato minimamente cieli'• alto> consesso proponendo una legge! - Chi ò quell'uomo cli buona memoria che ricordi una iniziativa, una opposizione, un'espressione qualunque propria cli vita politica nell'organo che lo Statuto iodica come maggiore della macchina costituzionale! - Bizze, si, puntigli per obliterali riguardi di etichetta - proprio come suole av\ 1 enire ai vecchi, più attaccati alle forme perchè meno vivaci nel- B1b1otecaGino B1arco l"approfondire la sostanza delle cose. Altre affer– mazioni, no! - E le deliberazioni degli onorevoli di Montecitorio pa sano come per semplice pram– matica sotto la revisione torpida ed annoiata dei senatori, sempre più ral"i alle sedute. Indarno i giornali benemeriti richiamano l'attenzione del loro pubblico su qualche <importante•,« ascoltatissimo• discorso di qualche dspettabile zucca o pelata o impar1·uccata che sia; il pubblico, neanche a pa– garlo due soldi per· riga (qualche cosa di più di quel che si paga pet' fare fCl'i\ 1 ere), non vuol sa– perne di legge,·e. L'indifferenza della gente, anche di quella che si occu1>acli politica. pel Senato ò veramente straor– dinaria. Oramai è accettato che vi sia un e buon ritiro• dotato di certi privilegi. circondato da certe consuetudini cli ce1·emoniale 1 nel quale si ricove1·ano péte-méle deputati fidi al Governo e malfidi agli elettori, onde ebbero il benservito; accadem\ci ltncet per sapienza, ma {ahimè!) presbiti por "ecchiaia·; - colossi dai piedi di creL~ della scienza, dell'arte e della lettera(ur•a in ritiro, tra i quali {ahi! ahi!) si scelgono i giusti Minossi dei concorsi ufficiali; - runzional'i a riposo cui l'incipiente paralisi se– nile comincia a rendere greve scarabocchiars sen• tenze, onor di 'l'm•chia, o caracollare in piazza d'armi alla testa delle (r•uppc, o -scovare anarchici eia ammonire nei gabinvlti di p1·erettura; - infine, per tagliai· corto. Aristicli arricchitisi negli appalti, Catoni titolati della finanza, principi (non aggetti– vabili) del sangue .... cd atl,·I pei·sonaggt che non pa1·1ano .... Voilà.... I' « augusto consesso•! Fa stupire quindi che il pubblico lo guardi con quella indifferenza tra annoiata e infastidita con la quale certi eredi solleciti trattano i venerabili paralitici che ingombrano le seggette delle case, albergo d'ogni più filiale-borghese virtù! Povero Senato! Ogni tanto si leva qualche ·voce che parla - nientemeno - che di ac<:9R~arlo! · unili a quei buoni sel \'aggi australia1ii~~ 1 spac– cano i capi venerandi ai 101'0 genitori per _sòllevarli dai mille affanni de1la vecchiaia, costor_9, questi senattcldt, sono i più pr·eoccupati del • decoro», della « reverenza » che si conviene ali' « alto con• sesso» degno di tanta reverenia In ,·ieta eh~ 1>iùnon de,·e a padre alcun Oglluolo. Alfri, che hanno raria 1ncno addol01•,tta pet' il «discredito)) nel quale 1·oviua il non più tanto « augusto conse·so », si propongono di medicarlo meno energicamente, contentandosi. poi_che della guarigione completa clisperano,di un m1ghoramento, per cui Uri il fiato un po' pH1 libe1·0 e si tinga in volto di un colore un po' pili degno della Camera ... vttdtiota. E che cosa 1100hanno escogitato all'uopo questi pii ll;culapii della politica! - Soltanto - vedete caso st,·ano! - non han saputo mettersi d'accordo
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