Critica Sociale - Anno III - n. 4 - 16 febbraio 1893

54 CRITICA SO CIAL Il: gliamo or accingerci a dipanare. Deriva in sostanza dal fatto che il socialismo ò troppo ancora inizialo per dispol'de1-ole forzò proprie contro gli accessorì e gli olfotli, mentre sta organizzando lo schiere per ìrrom1>01-ocontro lo causo. C.Otesta propaganda - di semplice dimostrazione e protesta - v01·1·à fo1-so il giorno cho si far:.\ ph't intensamente: fors'anco non s.11"i\ bisogno di farla. ~mb~~~~Oi!;;1;~~~>e 5 1~ 1 ~:rc1~i i~O~~t:~~i 1 ri :li;;~ cotesto è artincio d'avvocati che non scende, nella questione. più addentro del derma. o ~l%~~ 0 \~{~ 1 !~~~~ 1 ~ id;;~~~o!.~ 0 ~r p;~:;a::11~1 disa1·mo;ci vanno per la ,·ia che ,•i mena e non ne l'itorua; per la via petrosa dei f.\tli. Quello dei vostri p:iciferi della borghesia O l'ao1-eo sentiero della canzonetta. FILIPPO TURATI. Il << reddito» dei dieci milioni delascito Loria Nella di.s-0nssiono scienlt{lca solle,•ata dal famoso lascito Loria, non ò stato rilevato csplicitnmento o netta.mento - ch'io sappia - un aspetto della com- f~~~ll~~:1io~~eril11~:J1':~~tri~'1Jr°~i~~rf~-a!~c.~~ rapidissimo osarne, e,·itando, però, con delibemto p1-oposito, lo molteplici controvc1-sio a cui esso ò collegato. Ecco il nostro quosito. Dato che i 10 milioni del defunto Lol'ia, i quali dovrebbero costituire l'eri– genda Casa di 1~"101'0, fossero stati investiti produt– tirnmcnto anche prima della istituzione della Casa, potrebbe os.i..'\ occupare maggior numero di bmccia di quanto no occupa\'ano prima lo industrio pri– vate, alimcnL'\te dai 10 milioni di capita13T È presupposto di questa domanda, che il capitalo e la sua /)l'Odutlivit.\, noi trapa sso dallo imprese privato a la c0111orat1va (mi sia pcrmos.sa tale qua• li/ica;ione). non scemino nò au mentino. Ed è, pa_– rimcn li, a ssunto corno dato di fatto, che tutto 11 capit. .1.lo ., non una sola 1>,.1rte di esso, sia stato invo– slito p1'C CCdentemeuto in impie~hi produttivi. Il ~·~·,~~~~ ~1 ~!\ 1.Pgft~l~~~: ; l)J).;~;;?'Orn;.r~~~~~:. 11 accc~i - come, ad esempio, il Turati - ammollo come no– ccss.11'iala dipcndc1ua fra la percezione dell'inte– l'CSSC su d'un capitalo bancario od il suo totale impiego produttivo. In 1·calt\, la torment~1 analis~ del pi·olìtto nella 1·edislri1Ju;;tonc della r1cche1.1..a c1 mostra che tale nccossifa d'un investimento totale (totale, si badi) non esisto. Anzi, in corti periodi culminanti della storia oconomica, si verifica il fe– nomeno. che allo scemare del saggio del profitto od allo rapide e multiformi distruzioni di capitalo s'accompagna l'aumentarsi dei depositi disponibili nello casso delle banche. C.Omo potrei non ricordn1'0, !c1iliffet\g:_ii~~0 ~1~!°Ji~ 0 ~~:itoc1~~~!~•~~ f,~cÌ~:i~: p1'0fondamente originali o fecondo, la teoria della redistribuzione del p1-ofltto1 11. È implicito nel nosh'o primo prosupposto, che il numc1-o degli operai_ occupati ~a11:industria cor1>0- rativa dell'Officrna d1 Invero sin rimasto quale era nell'industria pri,•ata. E non facciamo che ripetere questo dato rj.i fall<J da n~~ ~unto, so affermiamo con il Turati, che I lO m1hon1 « non potranno OC· B1bloteca Gino Bianco cuparo un operaio di più di quelli che occupa,•ano prima». Se pertanto vorremo eYentualmente contraddire a questo giudizio, dovremo, por necessit..'l. logica, riferirci ad un veriodO tJOSlerlore, nel quale, por il processo naturale della nuova istituzione, sin sorta qualche ci1'COSllun·.a nuova. non inclusa nolle no– stro premesse, o - ciò che pilt importa - cltsconle dalle circostanze prcsontalo dall'indush·ia in<lh•i– dualistica. QuesL'l cii'COStan1.a consister;.\ nella mriniorri di– ,·crsa dalla procedente, con cui il p1-ofìtto. rcaliz- 1.ato che siasi. sai '.\ impiegato dalla Gasa di lavoro. Tale diffcron;, .a.ci impodisoo di risponde1'0 negati– vamente. com e fa nno il Turati ed altri scrittori, al nostro quesito. DessaO inlegnlle nello svolgimento regolare dolln C.1sacorporativa. Trascurandola. ci nccadrcbbo di considerare, conti-o il nostro propo– sito, per una sola parte o soltanto per entro un cc1·to periodo di tompo, lo consoguonze cho deri– vano da quoll'istituziono. Lo nostro conclusioni, por rispetto alla efficacia di quosL'l, sarebbero inesatte, pc1'Chéunilrttc1-ali o ti-atto da premesse incomplete. Ili. Che cosa accado del profitto nelle indusb·ie 1wt• vale, i cui capitali siano dovuti al credito t Ragionando teoricamente ed in generalo, inton~ diamo rireri1'Ci a ciò cho presum.fbflmenle sa1"àac– caduto del profitto dei IO milioni del Loria, passati dallo Banche allo industrio private. Il pr o/ilio - cioò, la. p.,rto cho rimano <lolla rie• che1.za annualmente pt'Odottada una data industria. ~~~;~~ ~ !~a 1 1:\CC:, 11 ~f~~r=~i 1 'fnto 1-l:~Ì~;i~~>\i~l~~c!~ nico (clrcolanlc e /isso) - va ~iso in duo soUospo– cio., il compc,iso dell'imprenditore, e l'interesse del capitalista. Vode1'0 corno nelle industrie 1n·icale saranno spesi l'interesse ed il compenso, O il pun– ctum salie>is del nostro quesito, che ora ccrche– romo di illustrare. Una parto - supponiamo, si badi, un caso sem– plice e tipico - sarà risJ>armiat.'\ e destinata ad animare, come nuovo capitale. nuove industrio, sia dirottamento, J>Ot'l'opera d'un imprenditore capi· talista, sia attraverso il giro o l'inlermodia1.ione delle Hancho, pct· l'opera di un imprendilol'O som• plico. Di qucst.1 parto che, so non sar:\ investita h1tta in capitalo tecnico, servirà a dar lavoro a nuo,•i operai, non occorro occuparsi. Dobbiamo fermarci, invoco, sulla quota rimanente di profitto - la qunlo sarà sposa in duo modi, o in acquisto di merci, o in t>agamento di ser,•izi economicamente imp1·oduttiv1. Oli effetti, por ri– guardo all'impiego ed al mantenimento di nuove persone, s.11·anno diversi nel primo o noi secondo caso. Quanto nl primo caso, O verib\ e1omental'issima, ormai inconcussa, che domanda di prodotti non 8 domanda di lavoro. La domanda di prodotti deter– mina la direziono dei capitali verso l'uno o l'altro ramo di produzione, ma J>rosuppone di necessità, che una CCl'L'\quantità da cnp1talo siasi investita nella 1,woduzionodelle merci domandate o conse– guite m cambio di alti-a ricchezw.. La te17.n.l><'lrtedi ricchou.n, che 8 spesa in scr. ,•izi improduttivi, alimente1"à un çerto numero di ~1n::!~;..~ st:;::s%i !~ if 0 :::j_p~~~nt~.lir~a Jt mostrò il gmndo Ricardo, il maestro doi maestri, in uno dei suoi caratteristici st1-ong cases, inte1•- Sr:ti~,:::!~m3:le~~~~';lo~· ~i ~~~gl'i~~ri~ri~ quale non ha capito, che il Ricardo volle pro-

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