da famiglie scompaginate, oberate da debiti e preoccupazioni sarà sempre evidente. In un certo senso, si può dire, il contatto fisico fra giovani in scuole forzatamente integrate, ove un gruppo è giornalmente sottoposto all'umiliante confronto di un altro gruppo più fortunato, spiritualmente più preparato ad assorbire una corretta educazione, farà unicamente rilevare in termini più crudi la disparità delle condizioni. In tutta la nazione, non si è saputo offrire a chi è povero altro che un sussidio umiliante, troppe volte anzi assicurato soltanto a chi, con sotterfugi di vita irregolare, si incancrenisce in una via di malizia. Ma una proposta di offrire ai giovani uno stipendio sufficiente a condurli, attraverso a corsi di studi efficienti, ad essere membri degni della società susciterebbe soltanto una tempesta di proteste, che la denuncerebbero come una infame copia dei sistemi scolastici soviettici. La realizzazione di essere tuttora trattati come cittadini votanti si, ma di seconda classe è quanto spinge i negri verso manifestazioni violente, al loro distacco dai bianchi di buona volontà e dai leaders che essi stessi acclamarono pochi anni fa. • • • La campagna di lotta per i diritti civili passa senza dubbio attraverso un periodo di crisi. Se il movimento non è soffocato, esso è per lo meno seriamente indebolito. E' tempo per riconoscere che da una parte le risorse economiche del paese, se non sperperate in imprese pericolose e costose, potrebbero concedere un programma in cui altre opportunità di lavoro verrebbero offerte. Noi arrischiamo di essere avvelenati e soffocati dal mal uso della nostra acqua e della nostra aria: i nostri servizi di educazione, di assistenza sanitaria, se anche sono invidiati da una buona parte dei viventi nel resto del mondo, potrebbero essere ampliati e migliorati. Ancora molte nostre città diventano ogni giorno più pericolose e la cruda vicinanza di orribili "slums" e di case di gran lusso può generare ad ogni momento di crisi una situazione esplosiva, mentre per ora noi dormiamo nella illusione che tutto vada per il meglio. Molte delle nostre scuole, molti dei nostri ospedali sono ben lontani da offrire servizi che sostengano il confronto della ricchezza e delle possibilità che la nazione dimostra. Materialmente il problema diviene ogni giorno più difficile, e l'incapacità a risolverlo peggiora sempre più quello della elevazione verso una reale eguaglianza di una parte ingente della nostra popolazione. Moralmente, bisogna pure riconoscere che l'epoca della lotta 1per i diritti civili volge al termine. Essa si chiuderà in un fallimento, se si ridurrà ad una vuota vittoria, che scriverà leggi inapplicate sui registri della nostra storia. Essa sarà un successo, se seguita da un nuovo movimento per la realizzazione dei diritti umani. Davide Jona ANCORSAULLTARAGEDDIAIFIRENZE CRONACA L'Arno straripa Sera del 3 novembre. :Piove dal 25 ottobre, con una breve pausa il 30 ed una più lunga dal mattino del primo novembre ·al mattino del 3. Dalle 14 circa gli scrosci ricominciano sempre più furiosi. L'Arno è in fortissimo aumento. Dalle 22 il livello cresce a vista d'occhio. Le fognature, sovraccariche, provocano i primi allagamenti negli scantinati. Alle 23 i vigili del fuoco hanno già ricevuto centotrenta chiamate d'intervento. Reggello, Le Sieci. Compiobbi, il Girone e Rovezzano, le zone lungo l'Arno a monte di Firenze, sono investite per prime. Il ponte sospeso della Anchetta viene spazzato via poco dopo le 23. Ben presto tocca alla periferia della città. Alle 2,30, superato l'argine, l'acqua irrompe alla Nave a Rovezzano; mezz'ora dopo, un'ondata improvvisa ne porta il livello a un metro e mezzo. La corrente si biforca: una parte dilaga a sinistra per la campagna, l'altra si Incanala giù per via di Villamagna. E' l'inizio della tragedia del quartiere di Gavinana, che in più punti resterà sommerso fino a un'altezza di oltre cinque metri. Finchè I telefoni non vengono ridotti al silenzio, in questura si può seguire l'avanzare della piena in questa zona di casupole a un piano attraverso le drammatiche chiamate che giungono da via di Villamagna, via Giovanni dalle Bande Nere, via Gian Paolo Orsini: "Ho la cantina allagata, mi sta entrando l'acqua in casa!" "Signora, slamo impegnati a salvare gente che. si è rifugiata sui tetti. Salga al primo CONTROCORRENTE - Boston, Spr-ing 1967 5
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