A maggiore conferma degli umori dei vescovi la "U. S. New World Report" del 2 febbraio u.s. pubblica l'esito di una indagine svolta dal "Catholic Polls !ne." fra i preti cattolici degli Stati Uniti che ci piace riportJare. Alla domanda se gli S. U. debbono vincere la guerra nel Vietnam mantenendo una politica di fermezza, favorevoli 2706 - contrari 371. Alla domanda se dipendere primariamente dalla forza militare per mantenere la pace invece di fare assegnamento su trattati e accordi con la Russia Sovietica hanno votato favorevolmente 2470contrari 338. Alla terza domanda se gli S.U. debbono lasciare libere le forze del South di minare il porto di Hipong, essi hanno risposto in favore 2557, contrari 457. Alla domanda se si deve ammettere la Cina rossa alle Nazioni Unite e di aumentare gli scambi commerciali con i paesi comunisti, la stragrande maggioranza ha detto no. Così ora, per quelli che lo ignorano e per quelli che sono interessati a saperlo, a cominciare dal cardinale Spellman di New York, vicario generale delle forze armate degli Stati Uniti, che lo scorso dicembre in un discorso rivolto alle truppe nel Vietnam, e propriamente il giorno di Natale, ebbe a dire fra l'altro che.. . "E' inconcepibile una mancata vittoria militare", ai 189 vescovi, ed alla grande maggioranza dei preti cattolici di questo paese, essi non deflettano dalla politica secolare della chiesa di Roma. Sempre con lo stesso cm1smo, e sempre per le stesse ragioni, essi approvano la politica di guerra di tutti i tempi che è poi la politica dei più forti e dei dominatori. L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale con sede a Roma ha indetto un concorso. Si tratta di dover occupare 700 posti per applicanti di terza classe nel detto -4 istituto, che come ben si sa è controllato / I dallo stato. \. Benchè l'impiego è molto poco allettante. ~ i concorrenti sono stati 90 mila. Titolo di studio richiesto, un diploma di scuola secondaria, mentre è risultato che fra queste migliaia di concorrenti vi erano molti laureati in giurisprudenza. -~f fortunati vincitori riceveranno appena 70 mila lire mensili pari a poco più di 110 dollari al mesè. 'Retribuzione che certamente non fa rimanere troppo allegro chi la riceve. Ma come continueranno a sbarcare il lunarioÌrimasti 89,300 partè°Cipanti - () al concorso che non hanno aYuto la for- ( tuna di trovarsi fra i vincitori? Stringendo la cintola più di prima, imprecando alla repubblica e aspettando qualche altro concorso? Questo un altro incomprensibile rovescio della medaglia del.·~ bel suol.. . che resta invisibile a quella inveterata porzione di scocciatori, che ad ogni piè sospinto ci rompono i timpani con le antichità dei tempi che furono, degli uomini che furono, delle piazze e dei rurleri, non meno del papa e delle sue benedizioni domenicali, ma ignorando scientemente la reale e triste situazione di quanti ancora non hanno un lavoro, nè un pane nè una casa assicurata che consenta loro di poter vivere da umani. Questi sono i fatti che non si smentiscono con le chiacchiere, e che tanto meno possono passare inosservati. Nostalgia di quelli che hanno la panci:i. piena, quanto si vuole ma per quelli, e sono milioni, che sono confrontati 365 giorni all'anno dall'incertezza di un pane meno duro per se e per le proprie famiglie, è il problema più assillante e degradante al quale si possa assistere senza protestare. La grande società preannunziata e desiderata dal presidente Johnson fra le tante brutte cose ha anche questa. Viene pubblicato che per le nozze di Luci la figlia numero due del presidente, avvenuta lo scorso anno si sono spesi 75 MILA DOLLARI, pari ad oltre 46 MILIONI di lire. Tanto avviene.Iioeirtre nel Vietnam si muore... alle famiglie americane si domanda di fare sacrifici ed economie per arginare l'inflazione, mentre la vita diviene sempre più cara, le tasse aumentano quotidianamente in modo sbalorditivo, ai vecchi si elargisce una pensione, nel maggior numero dei casi appena sufficiente per non morire di fame, e quando centinaia di migliaia di famiglie non possono prendersi il lusso di avere sufficiente latte per i loro bambini. Che ne dicono i promotori e gli annunziatori della grande crociata? Ma quelli che molto di più dovrebbero meglio intendere e capire siamo noi che paghiamo a cosi caro prezzo l'onere maggiore di tuttl!I le malefatte della presente società. CONTROCORRENTE - Boston, Spring 1967 43
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==