Controcorrente - anno XXIII - n. 53 - primavera 1967

DANILO DOLCI, MATI'ARELLA E Ci. Non saremmo affatto sorpresi se la Corte dalla quale Danilo Dolci si è giustamente allontanato, rifiutando difendersi personalmente o di essere rappresentato, finirà con l'emettere un verdetto assolutorio per la mafia. Dolci rifiuta ogni cooperazione con i difensori nominati d'ufficio e non apparirà più in Corte se prima non saranno ammessi a deporre nuovi testimoni che conoscono dell'affiliazione dell'ex ministro Mattarella con elementi mafiosi. C'è stata un'altra Corte detta di giustizia la quale, qualche tempo fa, emetteva un verdetto infamante contro Ernesto Rossi. Con la scappatoia della "insufficienza di prove", i giudici della repubblica nata dall'antifascismo e dalla Resistenza, riabilitavano legalmente il traditore-agente provocatore e spia fascista Carlo Del Re. Mafia e fascismo ... fascismo e mafia! E poi si dice che la giustizia non è cieca! . . . Per l'amore di Mao molti cinesi abbandonano Londra, Parigi, Mosca etc. per far ritorno in patria. Peccato che non li emulano i cinesi sintetici, i nuovi convertiti al Maoismo. . . . Il Presidente Johnson ha chiesto al governo di Mosca di astenersi dalla costruzione dei missili-anti-missili. E' un'impresa troppo costosa, dice la Casa Bianca alla Casa Rossa. E' detto che la difesa anti-missile costerebbe inizialmente agli Stati Uniti intorno a 25 miliardi di dollari. E' quanto costa un anno di guerra nel Vietnam. Apparentemente, dato il rifiuto di Mosca a considerare la proposta di Washington, al parsimonioso Presidente non rimarrà che chiedere un altro aumento di tasse sul già in domanda, per dare il via ai nuovi ordigni di distruzione. Nel contempo, la grande società e la guerra alla miseria aspetteranno fin dopo la distruzione di buona parte della umanità. Quelli che resteranno, si serviranno dei cocci radio-attivi -per la realizzazione della "great society". • • • La Croce Rossa Italiana è stata accusata di trattenere dei depositi bancari so.mme che avrebbero dovuto andare ai sinistrati del Vajont, agli affamati dell'India, ai terremotati di Turchia ed ai sinistrati delle recenti alluvioni italiane. La Croce Rossa si difende dicendo che ancora detiene 300 mmoni del \'ajont, destinati ad una proposta casa di riposo mai realizzata perchè di difficoltà sorte col piano regolatore. I 96 milioni raccolti per lenire la fame in India, il direttore della Croce Rossa dice che non sono stati utilizzati, ma messi a disposizione del presidente della repubblica per essere devoluta a nome dell'associazion~ al governo indiano. I 25 milioni raccolti per il terremoto di Turchia sono andati a destinazione. In quanto alle somme raccolte per gli alluvionati in Italia centrale e settentrionale, 165 milioni rimangono depositati presso la Banca Nazionale del Lavoro in attesa di destinarle a necessità che restino una testimonianza dell'opera svolta dalla Croce Rossa. E' il caso di domandarsi se la gente che generosamente ha contribuito per mitigare le sofferenze causate da tali disastri. lo ha fatto per tenere pinguo il bilancio bancario della Croce Rossa; per sentirsi dare delle scuse puerili co.me sopra o per la costruzione di monumenti inutili alla Croce Rossa Italiana. Certi aiuti giunti dagli Stati Uniti vengono strombazzati tutti ad opera di Fortune Pope. Si fa distribuzione di suppellettili come se fosse roba da fiera. Dall'altro canto, il danaro che giunge al Comitato per i restauri artistici e delle Biblioteche, va e fa esattamente quello per cui è stato raccolto. Altro danaro che giunge al Comitato Anglo-Americano con sede al Consolato d'Inghilterra e con il quale cooperano e lavorano volontariamente uomini e donne di vari paesi europei, degli Stati Uniti e italiani, viene direttamente distribuito ad artigiani ed altri sinistrati con un minimo di procedura burocratica ed un costo che non raggiunge il 0,25 per cento. "Controcorrente" mi ha chiesto di suggerire un Comitato al quale inviare contribuzioni. Chi vuole può inviare direttamente al Console degli S.U. a Firenze, specificando a cosa devolvere la somma. Nel n. 52 di "Controcorrente" è stato suggerito "Il Ponte". Anche per questo è necessario specificare. Firenze avrà bisogno di aiuti per molto tempo ancora: per la rinascita della città e per un popolo coraggioso. Firenze, Febbr. 1967 h. r, 38 CONTROCORRENTE - Boston, Spring 1967

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