Controcorrente - anno XXIII - n. 53 - primavera 1967

mento anarchico ancorato su basi sindacali, politiche e cooperativistiche dopo l'espe• rienza fallimentare dei partiti marxisti di tutti i paesi, compreso il nostro, in cui i I popolo ha potuto consta tare i risulta ti contro producenti del socialismo autoritario in tutti quei paesi dove hanno raggiunto il potere dello Stato, non abbiamo saputo fare altro che seguire le orme di questi partiti ch'essi stavano tracciando per assicurarsi il potere dello Stato per il prossimo futuro che intravedevano molto vicino. Non si vide e non si volle vedere nei C.L.N. i pilastri del costituendo Stato che i componenti delle varie correnti e partiti autoritarii stavano approntando; si fece invece di tutto e si arrivò perfino a farne richiesta di entrala con la mozione seguente: "L'eventuale collaborazione con i C.L.N. di azienda o di quartiere e con altre simili associazioni locali per quanto anch'esse siano falsate dalla Costituzione basata sui partiti, è ammessa quando sia localmente ritenuta utile". Sulla Costituente, benchè noi che scriviamo queste linee abbiamo dimostrato con argomenti valevoli dal punto di vista della esperienza e dei principii dell'Anarchismo, che le Costituenti sono le camicie di forza per frenare ogni spirito rivoluzionario popolare, il Congresso si accontenta, quale Pilato redivivo, con la seguente affermazione: "rifiutano ogni oollaborazione alla campagna elettorale per la Cost·ituente . .. che il nostro movimento vigila sulla situazione politica". Qui ci sarebbe da smascellarsi dalle risa se non ci fosse invece più da piangere. E' il colpo dell'incoscienza! Invece d'iniziare una forte campagna a mezzo di manifesti murali e comizi pubblici denunziando al popolo il trucco conservatore e controrivoluzionario della Costituente, indicare con l'esempio dell'azione rivoluzionaria costruttiva sul terreno politico, sindacale e cooperativo, la strada dell'emancipazione, si ponevano sull'attenti e vigila che i politici facciano il loro comodo e non tradiscano la Rivoluzione che rumoreggia nelle piazze e sui luoghi di lavoro; ed attendono-non ridete per carità !-pronti alle decisioni richieste da tutte le eventualità". E per ·annoiarsi coloro che hanno stilato - senza rossore - simili rebus si preoccupano di salvaguardare la reputazione dei vartiti 07>erai esortandoli ad abbandonare il potere che da più di 50 anni fu è e resta la loro maggiore aspirazione proprio nel momento, dopo tante fatiche, dl averlo raggiunto. Così ancora una volta - e non l'ultima si fanno promotori del solito fronte 1mico di tutte le forze "sinceramente rivoluzionarie che dovranno liberare ;z popolo dalla presente schiavitù economica e politica". Questa persisten.oa ostinata al macchiavellico trucco bolscevico del cosiddetto fronte unico delle forze cosidette rivoluzionarie, non solo dimostra che si è inguaribili, ma tutto ciò rasenta addirittura il masochismo. Ci si ostina a credere e quel che è peggio, pensare che la Rivoluzione che scaturisce dalla teoria anarchica sia e de'bba essere eguale od almeno identica alla rivoluzione di partito che punta sulla conquista del potere dello Stato. Qui sta proprio la causa degli errori che si sono commessi finora e sopra tutto in quest'ultimo ventennio. Qui la dimostrazione meridiana che molti compagni giovani ed anziani, in buona fede, credendosi anar~ chici, mentre hanno una montalità bolscevica. Ecco perchè si coltiva l'illusione, pericolosa per il movimento anarchico, di credere e far credere alJe masse che avviciniamo nei giomi di convulsione e di lotta, che quello o quei partiti che dal '892 si sono divisi dagli anarchici per darsi un programma legalitario statale, una via più breve e sicura fuori da ogni pericolo ed ostacolo per riuscire a conquistare il potere dello Stato, si possono considerare disposti a lasciare la preda per ... liberare il popolo dalla schiavitù economica e politica, proprio quando dopo tanta fatica legalitaria e parlamentare, sono riusciti ad afferrarlo, sia pure a mezzadria con altre forze politiche più o meno conservatrici, reazionarie o democratiche. Sono cose queste, che non si debbono misconoscere da chi ha una sia pur minima conoscenza delle lotte politiche. Ma che invece siano proprio coloro che si presumano anarchici, e per lo più proprio coloro che sono stati prescelti da un Congresso Nazionale, e non capire queste cose, è inammissibile! Ciò spiega il perchè si è arrivati alla creazione del "Patto Associativo". Dopo le tragiche e sanguinose esperienze subite dagli -anarchici sotto il potere bolscevico in Russia, nella Cina di Mao, del feroce tradimento staliniano contro la Spagna li· bertaria e la ferocia di Castro contro tutto il popolo cubano, non è più possibile nutrire illusioni sull'efficacia e sulla probaCONTROCORRENTE - Boston, Spring 1967 29

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