Controcorrente - anno XXIII - n. 53 - primavera 1967

blema più urgente di smascherare la controrivoluzione castrista-marxista-leninista in Cuba mi s'impose; poi venne il delirio della "Sbornia Vietnamese". E cosi passò il tempo. Ora riprendo il filo, per documentare una famosa e vergognosa sbornia precedente. In un'opera formidabile di pazienti ricerche e documentazioni, James J. Martin ha scritto un libro in due grossi volumi di circa 1300 pagine: "American Liberalism and World Politics" (Liberalismo Americano e Politica Mondiale), nel quale con centinaia di citazioni da una dozzina di riviste liberali-pacifiste di allora (1931-1941) dimostra i viraggi, le capriole, i rinnegamenti, le masturbazioni ideologiche, in più delle menzogne e dei tradimenti al genuino liberalismo e pacifismo dei così professi intellettuali liberali e pacifisti di quell'epoca, i quali furono i precursori e le balie dei liberali e pacifisti di oggi. Secondo le documentazioni incontrovertibili che porta J. J. Martin, incontrovertibili perchè sono tutti estratti dagli scritti di quei pretesi liberali e pacifisti di allora, quegli asini intellettuali in una dozzina di pubblicazioni variate ragliarono una serie infinita di oracoli, presagi, oroscopi, interpretazioni, deduzioni sugli avvenimenti a quel tempo in corso, enunciazioni, ,pronostici ed interpretazioni che quasi tutte alla prova dei fatti risultarono false. Ma ciò non impedì a quei fraudolenti liberali e pacifisti, colla medesima faccia tosta, di predire e sostenere tutto l'opposto di quello che avevano predetto e sostenuto il giorno prima. Ora la maggioranza dei compagni si domanderanno: E chi è James J. Martin? E' uno dei nostri, benchè quasi interamente sconosciuto dai compagni italiani. Il Libertarian Book Club composto di compagni che in questi ultimi anni si sono dedicati alla pubblicazione di libri sull'anarchismo in inglese, venduti in gran parte a Università e Biblioteche attraYerso il paese, hanno pubblicato un libro suo: Men against the State (Uomini contro lo Stato), che è la più documentata e migliore storia dello anarchismo genuinamente americano ed i suoi tentativi di realizzazioni pratiche. Inoltre ha aiutato il Libertarian Book Club a curare una nuova edizione del libro di Eltzbacher: Anarchism (Anarchismo), come pure ha curato una nuova edizione di: The Ego and his Own (L'Unico e la sua Proprietà) di Stirner, scrivendo pure una nuova introduzione per ognuno di essi. Credo che ciò basterà ai lettori di Controcorrente. Essendo stati messi alla gogna per le loro contraddizioni e rinnegamenti, naturalmente l'uscita del libro di Martin è stato attaccato violentemente e diffamato da vari di quelli che ricevettero le sue frecciate. Impossibilitati a negare le accuse di tradimento al liberalismo ed al pacifismo, perché questo tradimento era documentato dai loro scritti, subdolamente questi falsi liberali e pacifisti s'industriarono a mettere in movimento una campagna di diffamazione, insinuando che nel processo di attaccare loro, James J. Martin faceva l'apologia del nazismo e del fascismo, cioè di Hitler e Mussolini. Ciò che dimostra una volta di più che i servi del totalitarismo comunista quando smascherati si servono delle medesime falsità e dei medesimi metodi gesuitici che i gesuiti comunisti si servono contro i loro denunciatori. lo m'impegnai a leggere ogni linea dei due volumi e posso affermare ai compagni che i diffamatori - falsi liberali e falsi pacifisti - MENTONO! Cosa della quale, conoscendo cosi a fondo le ,anime assassine di reputazioni dei fascisti-comunisti e dei loro servi non ne dubitai un solo secondo. Del resto i compagni studiosi possono prendere il libro di Martin nelle biblioteche pubbliche e leggerlo loro stessi per convincersene. Tutto quello che James J. Martin afferma ripetutamente e documenta ogni accusa che fa, è che, mentre questi falsi liberali e falsi pacifisti condannavano le dittature di Hitler e Mussolini come le quintessenze del male, facevano nello stesso tempo l'apologia della feroce dittatura di Stali:i. tanto malefica come quella di Hitler e Mussolini. Cosa che i ciurmadori del lib~ · ralismo e pacifismo per degli anni negarono violentemente chiamando mentitori tut.ti quelli che affermavano, esaltando la Russia di Stalin come il paese della pace e della democrazia genuina, e Stalin come il campione ed il redentore dell'umanità oppressa, chiamando il comunismo di Stalin ed il suo regime infan1e: uronda del futuro" ed il "grande nuovo mondo". I fetenti! Fortunatamente non tutti furono cosi schifosi. Vi furono delle eccezioni coraggiose per far fronte a tutta quella canea di spudorati esaltatori della dittatura 24 CONTROCORRENTE - Boston, Spring 1967

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