Controcorrente - anno XXIII - n. 53 - primavera 1967

T IBUNALIBERA Quando lnJz1&mmo questa rubrica era nelle DO• •tre intenzioni da.re &A. compagni che dJaaentono dalle optnJont eeprease d&1 noatrt collabora.tori un angolo per eeprtmen le ragioni del loro dJaHDIO. L'a.narchtamo come lo aenttamo not, rloonoace 11 diritto d1 d.Luentlre. Per Q\lelta ra,gtone abblA• mo ritenuto toae neoeesarto riservare un angolo 1.n cu.1 sta posatblle "a.rfeggtare" lf dJNenlo aenza llmttazlont. Noi atamo coo.vtnu che eolo dalla dtacuulone condotta aereoamente e Intelligentemente, dovrebbe uscire 1& oonclulone baaa.ta •ul buon senso. Queato e' 10' aoopo prectao di questa rubrtca. Negli ulU.mi tempi 11 conoono dei compagni nel ma.nlfeetaro opt.ll1on1 dJuea.zlenu al e' fatto ptu• tnalatente. Clo' fa ptacen. In a.lcunJ caat si e' fatto uso dJ rtaentlmento p&nonale. Abbl&m:> declao di non pubblle&N. Quando U riaeoUmento piglia U poeto del ·•buon aenao. la di.tcUa&tone e' reaa auperOua. Non serve a nulla e a neaauno. Noi slamo determlnatl a. non tncoraggl&N U per• 90:Dallamo. Fino ad ora abbiamo pubbllca.to tutto quello che poteva Indurre ad tnooragglare d.Jacuaaloni d'tdee e lnterpreta.zlont d1 evenu. Abbta.mo ·anche pubblicato ooae che, 11eoondo not, fanno & cozzl con la. logica. e 11 buon eenso. Abbiamo pubblicato commentl d1 pereone che, come e• r1n.• puto, dJfeodono regtm1 che tanno etNUne della Ubert&' e farebbero lo ateeao con la. OOlltra vtta, •• ne aveaaero Ja poeatbUtta'. Abbia.mo voluto dlmoat.ra.re che U noe.tro c»n· cetto della Uberta' non o' oluUco o opportunJattco. Quuto aplep. perche' qualche volta pubbllchlamo I•ttue che non al ponono gtU8Uftca.N 1n neuu.n modo. Continueremo & pUbbltcare le lettere pro• teatata.rle che et ,gtungono. N&tura.1.mente pref .. riamo che eau alano tlrmate con nome e cognome. E' gtu.wto che chi aertve usuma la NrSpOnabWta' di quello eh.e acrtve. Se et preterlace, puo• eave usato un peeudonimo, purehe' U nome eta d& not conoaetuto. A ooloro ohe 1crtvono ra.ccomandta• mo brev1t&" e oblettlvtta'. Osanna!... alla Liberta' di Parola Ivan Guerrini ha domandato la parola e l'ha subito ottenuta. Ma guardate, proprio da chi?!!! Da una pubblicazione che i suoi amici, (ed è da assumere da lui stesso) non è annoverata tra quelle anarchiche, nè ritenuta tale. Certo è che a nessuno dei miscredenti non confonnisti all'uno o all'altro dei tronconi dell'anarchismo ufficiale italiano sarebbe dato ospitalità in uno qualsiasi dei loro giornali, da quelli ai quali una incomprensibile scuola dell'anarchismo pare conferisca il privilegio di tappar la bocca a chiunque non gode delle simpatie di un fasullo direttore o di qualche altro commissario, eletto o auto-nomato in omagg10 alla "libertà di iniziativa" o autonoma che si dica. L'anarchismo si offre alle più svariate interpretazioni del pensiero, ma per certuni questo significa licenza ad inveire contro chiunque non conforma con docile remissività alle caporalesche voglie di gruppetti o individui che detengono controllo di movimento e delle sue iniziative. Chi osa rivelare e criticare certe brutture che moralmente si differenziano affatto da quelle che pletorano la vita ,pubblica italiana, vien tacciato, - come Guerrini fa per me, seguendo l'esempio dei suoi vecchi maestri -, di "acrimonia personale, malamente mascherata ... etc." Dire quel che si pensa. è caput. Fin dal dopoguerra si è sviluppata una mentalità da Sant'Uffizio e da Tribunale Speciale. Chi non vuol rischiare scomuniche e condanne, tenga la bocca tappata o si mantenga nelle grazie degli esecutivi commissariali. Basterebbe che alcuni di questi censori e giudici si specchiassero allo esame di certe loro ridicole posizioni, ( per ridere a sè stessi, se posseduti dal senso dell'umore. • • • Mentre scrivo non so se a causa della incerta salute del compilatore di "Controcorrente" queste note saranno pubblicate. Dovesse mancare la rivista, io non potrei domandare la parola ed ottenere ospitalità altrove. Non che io davvero lo desiderassi e che ne valesse la pena. Quel che io possa dire a tutti i Guerrini - ai quali questo scritto è diretto -, a quelli che hanno identificato il fuggiasco del 1923 e del 1946-47, sarebbe ritenuto qual "mal celasse" qualcosa che neppure il sommo mistificatore ha mai saputo o potuto indicare. Gli è bastato piantare il seme in certe menti pappagallesche per ottenere la riproduzione della cattiva erba. • • • I Guerrini non sembrano comprendere che si possa dire quel che si pensa, riportar quel che si nota, - come lo si nota, - senza ricorso a reconditi motivi. E' una mentalità che si potrebbe dire "comune". non soltanto tra le nuove create gerarchie dell'anarchismo italiano, ma quale parte di una prevalente fonnazione mentale. Quando anni or sono io feci un lungo giro di conferenze in certi centri di cultura popolare nel sud e nelle isole d'Italia, ci fu persona che mi domandò: "chi ha pagato le spese?" Fu impossibile far comprendere a quella persona che mia moglie ed io 20 ..CONTROCORRENTE - Boston, Spring 1967

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