. T IBUNALIBERA Quando lnizta.mmo que1ta rubrica era ne.Ile DO• .tre intenzioni da.re aJ compagni ehe dlsaentono dalle opinioni eapre.ue dal no.stri collabOratorl un angolo per esprimere le raglon1 del loro dlaaenao. L'&nuchlamo come lo aentiamo noi, 4 rlconosce U dlrltto dl dl.asentlre. Per queata ragione abbllLmo ritenuto foeae neceeaa.rlo rtaervare un angolo tn cui •la possibile "arieggiare" tl dlaenao aenza limitazioni. Noi atamo convtntl che 90Jo d&lla d!scu11lone condotta serenamente e Intelligentemente, dovrebbe usci.re la conclualone buata auJ buon senso. Questo e' lo acopo preclso di questa rubrica.. Negll ultlmJ tempi li conoonso det comps.gnl nel manifestare opt.nioni dJuenzlenU si e' fatto plu' Insistente. Cto• fa pia.cere. In alcunt ca.al si e' tatto uso dJ rtaentlmento pereonale. A.bblam:> deci..o di non pubblica.re. Quando ti risentimento plg'lta n poeto del buon ,eneo. la dlscuastone e' resa superflua. Non aerve a nulla. e a ne.,.auno. Not 1tamo determinali a noo lncoraggl&re U per• eonallsmo. B'1no ad ora abbiamo pubbltcato tutto quello che poteva Indurre ad lncora.gglare dJacuaalonl d'idee e tnterpNtaz:loni di evenu. Abbiamo anche pubblicato coae che, aeoondo not, ranno a cozr.l con la logica e Il buon l«l&Q. Abbiamo pubblicato commentJ di peraone che. come e' n,aputo, difendono reg1m1 che tanno strame della llberta' e farebbero 10 ll'teNo con la noatra. vtta, te ne avessero la posalblltta'. Abblamo voluto dJmoatrare che u nostro concetto della Uberta' non e' elutloo e opporlu.ntatlco. Queato spiega. porche' qualche volta. pubbltchtamo lettere cbe non al poseono gtUMJ.ft.c&N tn neNUD modo. Contlnueremo a p,ubbllcare le lettere pr'O· teatata.t1e che cl giungono. Naturalmente prefer1amo che esae ila.no dnnate con nome e cognomi!. E' giusto che chi acrtve uaurna la ruponaabillta' di quelJo che 1crtve. Be al pretertace. puo• euere uMto un peeudonimo, purche' Il nome sta da noi conosciuto. A ooloro che acrtvono r&ecomandtamo brevlta' • obletllvita'. Domando la parola Su "Controcorrente" dell'estate 1966 ho letto il commento di Hugo Rolland sulle cose del Movimento anarchico (M,A,) italiano, Mi sia permesso questo modesto intervento a proposito: Premesso che è sempre avventato esprimere giudizi a distanza, specie se certe notizie riferite sono state attinte a fonti tendenziose, E se si aggiunge che dall'indagine di Rolland traspira una certa acrimonia - non certo riferibile all'intero M,A., nè alle sue attività -, si può ,affermare che in quell'informazione pubblica non si può trovare un giudizio sereno ed obiettivo. Nell'affermarsi - in ogni tempo - di c,ualunque Idea di avanguardia sociale sono sempre sorti dei contrasti di metodo o di tendenza, a titolo più o meno apertamente egemonico, riferibili facilmente a particolari interessi (più o meno palesi>, cui non è sempre stato estraneo lo zampino del privilegio. Quindi, per concidere questa risposta, devo trascurare la parte più ricca del M,A, in Italia, partendo cioè dal 1945, per arrivare a grandi tratti al Congresso della F,A,L (federazione anarchica italiana) tenutosi in quel di Carrara nel novembre del 1965, Dunque, nel 1945 esisteva in Italia una situazione caotica, determinata dagli avvenimenti postbellici e dall'euforia popolare per la "liberazione", Allora gli anarchici sopravvissuti erano un po' dovunque: esuli, fuorusciti, confinati, detenuti; erano nelle formazioni partigiane, nei comitati di liberazione e, qualcuno anche, in veste provvisoria di sindaco, Era il tempo favorevole ad ogni imprevedibile, ma era anche idoneo alla propaganda rivoluzionaria, Umanità Nova (U,N,) da un anno aveva ripreso le sue pubblicazioni. Gli anarchici italiani ravvisarono la necessità di riunirsi a Congresso e lo fecero a Carrara, dove dettero vita alla FAI, compiendo il primo atto organizzativo, per il comune lavoro, inteso a sviluppare la nostra propaganda ed a provare la nostra capacità attuale di penetrazione fra la massa umana, Già allora affioravano le diversità dei metodi per l'organizzazione del comune lavoro e per l'impostazione della propaganda rivoluzionaria fra il popolo, A Carrara fu anche istituito il Consiglio naziÒnale della FAI, che risultò presto un inutile organismo di contrasto ideologico, per gli anarchici. Nel 1947, a Bologna, si lavorò ad una necessaria chiarificazione del MA, per metterlo in opposizione a tutte le altre crganizzazioni che avevano normalizzare la vita sociale Stato ricostituito, Quindi Consiglio precitato, contribuito a italiana, nello fu abolito il La situazione si immiseriva, nel discostamento ideologico dalle nostre ,>osizioni e nel conseguente disinteressamento alla lotta diretta, da parte di quegli uomini di cultura, i quali dovevano investirsi di una cosciente responsabilità sociale, al fine di portare un valido contributo all'opera emancipatrice propugnata dagli anarchici. Nel 1949, a Livorno, venne fatto il bilan8 CONTROCORRENTE ~ Boston, Winter 1967
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