Controcorrente - anno XXIII - n. 52 - inverno 1967

rcnte somma cli 250 miliardi di lire. c-hc quando più e quando meno si spendono annualmente giocando con la lusinga rli diventare ricchi ... , potrebbe essere spesa più saggiamente da ricavarne un utile più immediato, necessario e onorevole, e fare migliore buona figura. Ancora a Roma, e sempre in tema cli miliardi riportiamo che il bilancio preventivo per l'anno 1967 prevede una spesa cli 110 miliardi e 950 milioni per mantenere i tre massimi organi dello stato. Per la presidenza della repubblica 3 miliardi 220 milioni; per il Senato 7 miliardi 900 milioni; per la Camera dei deputati 15 miliardi 900 milioni, più 540 milioni per rimborso viaggi ai membri dell'Assemblea Legislativa: 800 milioni per la Corte Costituzionale; 500 milioni per il CNEL (Consiglio Nazionale per l'Economia e Lavoro e 82 miliardi al fondo per l'attuazione dell'ordinamento regionale. Pubblichiamo questa nota più che altro a titolo informativo ma anche perchè essa stabilisce che i cittadini italiani per mantenere gli abitanti del Quirinale, di Palazzo Madama e di Montecitorio, pagati a suon di miliardi, debbono privarsi di parecchie migliaia di lire per capita in forma di tasse, per reggere sul groppone tutto questo mastodontico apparato burocratico, che tutti sanno, nel maggior numero dei casi l'impresa non vale la spesa. L'unica salutare riforma sarebbe quella di ricominciare dalli, fondamenta. Da alcuni mesi le "Guardie Rosse" che dicono di voler porre in atto la "rivoluzione culturale" nella Cina comunista, si sono abbandonate ad ogni sorta di atti di terrorismo e azioni di violenza colla scusa di voler distruggere ogni segno di occidentalità. Più che altro sono intenzionati e non solo a parole, ma a fatti, di volersi sbarazzare in seno al partito unico, di tutti gli elementi che non si sono ancora piegati ad adoperare il divino ... Mao e il suo luogotenente Lin Piao. Da più fonti si rapportano notizie di scontri e disordini che si stanno verificando fra le "guardie rosse" e gruppi di operai, contadini e studenti contrari ai loro eccessi. Lin Piao che è considerato l'erede di Mao Tsi, Tung, è al controllo di questa "rivoluzione" che per ironia viene chiamata "culturale". Ci viene da pensare che si sta perfino rivoluzionando ... anche il significato delle parole, che non è più quello che ci dicono i dizionari. Dopo 17 anni la Cina di IMao, ricorre alla violenza e al terrorismo per sopprimere ogni forma di opposizione, alla stessa maniera, riveduta e peggiorata, di quello che avveniva in Russia ai tempi di Stalin. Dietro la cortina di Bambù, secondo le notizie ufficiali dell'agenzia russa "Tass", una campagna di terrore sta infuriando in diverse parti del paese con arresti arbitrari, torture e processi di piazza. Gli adoratori del santone Mao, a cui manca solo la beatificazione, o per meglio precisare la corrente che fa capo a Mao e al suo designato successore Lin Piao ministro della difesa, che a quanto pare ha già in mano le redini del potere, si stanno sfogando contro la lotta sorda che da lungo tempo covava sotto le ceneri fra le diverse correnti che dissentono dalle altre gerarchie del partito a tipo unico, e dittatoriale instaurato in Cina. I recalcitranti alla dottrina maoista, provano solamente che dopo 17 anni di una dittatura spietata e violenta, essi si ribellano all'imposizioni assolutiste di Mao, mentre gli adoratori ne hanno fatto addirittura un dio unico, solo e onnipossente, che regola perfino le funzioni corporali dei suoi sudditi. La "Tass" riferisce che è tale l'ondata di terrorismo e di xenofobia, che il Consiglio Civico di Pechino ha curato l'affissione di manifesti che proibiscono "l'uso di edifici come locali per arresto preliminare, istituzione di tribunali, detenzione di persone ed estorsioni di confessioni a mezzo di torture". E' inevitabile che tanto avvenga quando si strozza il pensiero, si nega la parola, si rifiuta la discussione e si sopprimono tutte le più elementri libertà dell'individuo, e si ricorre all'imposizione con la forza ed alla eliminazione di altre correnti che non condividono al cento per cento i programmi e le idee dei dittatori. Gli avvenimenti cinesi di questi ultimi mesi sono la confessione più loquace del fallimento di un altro regime politico basato sulla violenza e sulla oppressione. Il Muratore CONTROCORRENTE - Boston, Winter 1967 43

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