Controcorrente - anno XXIII - n. 52 - inverno 1967

definitivo i programmi di estensione dei servizi sociali alla difesa della vecchiaia, alla lotta contro la miseria di vasti gruppi della popolazione, o, in generale, ad ognuno dei vari aspetti dell'inten•ento sociale nelle attività e nei rapporti individuali. Tutt'al più, colla elezione di elementi più critici di queste attività, ha soltanto accentuato la sua preoccupazione che il costo di essa sia, in vista delle enormi spese militari, insostenibile dalla nazione ai momento attuale. Ini!ne per quella che è per me la questione fondamentale politica del giorno d'10ggi, il problema degli impegni militari nell'Asia, la risposta dell'elettorato è stata vaga ed evasiva. Soltanto in Oregon, do,·e il pacifista Hatfleld ha imperniato la sua campagna su quella questione, il problema è stato 'flffrontato. La stragrande maggioranza dei candidati ha evitato con molta cautela impegni verso una politica pacifica, o, ammantandosi di un patriottismo emozionale. si è schierata a sostegno della amministrazione. Nè l'elettorato è stato in grado di esigere una posizione non cqui,·oca dai suoi candidati. In effetto, questo problema è la vera causa dello smarrimento che affligge il paese. Fino a che esso non sarà risolto, ogni promessa di progresso sociale è ingannevole. L'inganno è inevitabile per molte ragioni. La più evidente è che,gettando ricchezze e energie umane che rappresentano una grande porzione delle capacità nazionali, in una guerra finora inspiegata, per cui l'amministrazione e la propaganda ufficiale fa appello alle fobie che alimentarono l'infame periodo di McCarthy, la realizzazione fisica delle promesse di avanzamento economico, sociale, morale della nazione devono essere dilazionate senza limite. Oltre a ciò, la partecipazione militare dell'America a difesa di un regime che, per ammissione u[flcialc, si dimostra ogni giorno di più corrotto, APPELLO SPECIALE incapace di attirare attorno a sè un sostegno popolare, mantenuto al potere dall'intervento straniero, che, per la difesa di privilegi di una ristretta classe, espone il proprio paese alla distruzione, rende vana ogni pretesa del governo degli Stati Uniti di essere il difensore delle libertà civili, il fattore motore del progresso della nazione. Non si può allo stesso momento essere il sostegno del dispotismo e il paladino della libertà: non si può avere due raccie, essere il liberale teso alla realizzazione del progresso all'interno del paese e il puntello di caste impegnate a mantenere un sistema di privilegio all'esterno. Questa contraddizione non è stata risolta dalle recenti elezioni. Esse hanno soltanto dimostrato che il paese è smarrito, che sente diminuire la sua fiducia nei dirigenti che esso si era scelto due anni fa, ma che non sa suggerire una soluzione ai problemi che lo confrontano; il paese è preoccupato dall'inflazione, ma non sa che rispondere alle insinuazioni del governo che essa è dovuta soltanto alla mania spendereccia dei cittadini. La nazione è incapace di riconoscere le vere cause del malessere. La nazione è incerta sulla via da seguire per fare degli Stati Uniti un'entità veramente progressiva, che accetti senza distinzione tutti i suoi cittadini come partecipi della vita comune. Nell'ombra. attendono coloro che operano per risuscitare il passato, per so(focare le aspirazioni alla giustizia e alla libertà colla difesa delle istituzioni da una minaccia lontana, e che in ogni modo potrà essere rintuzzata solamente dalla concordia di tutti i cittadini nella esaltazione dello spirito di fratellanza e di tolleranza fra tutti gli uomini, nella lotta per l'abbattimento di privilegi parassitari, nel riconoscimento della dignità e della fondamentale eguaglianza di tutti i viventi. Davide }on.a Richiamiamo l'attenzione dei lettori sul deficit di CONTROCORRENTE. Non è necessario mettere troppa enfasi sul totale pe1· indurre i lettori a rendersi conto che questo è senza dubbio il momento più cruciale che abbia attraversato CONTROCORRENTE durante la sua lunga esistenza. Negli anni passati abbiamo mandato diverse migliaia di copie come numeri di saggio a compagni che non si sono curati di rimettere l'abbonamento. Una recente ispezione delle autorità postali, ci ha costretto a sospendere le copie che erano spedite come saggio. Le copie sospese devono essere sostituite con abbonamenti pagati, se dobbiamo essere messi in condizione di continuare le pubblicazioni. • CONTROCORRENTE - Boston, Wintc1· 1967

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==