APiombo Il presidente Johnson ,ha recentemente visitato ben nove paesi dell'Asia. In questo lungo giro, culminato con la conferenza di Manila, la cronaca ci dice che è stato accolto ovunque con manifestazioni di entusiasmo, ma sappiamo anche bene che vi sono state dimostrazioni ostili e incidenti vari poco piacevoli e tanto meno desiderati. A conclusione di questa lunga visita che è durata ben 17 giorni, nei paesi del Pacifico, possiamo ben dire che non vi sono state sorprese. Molti discorsi, conferenze e ricevimenti a non finire, con l'evidente risultato che la missione del presidente ha avuto più che altro lo scopo principale di stabilire che gli Stati Uniti, hanno assai interessi da tutelare... in Asia, e perciò si sono presi impegni di varia •natura circa la continuazione della guerra del Vietnam, che tutti sanno come e perché è cominciata, e nessuno sa come e quando finirà, e si sono formulate le solite garanzie di cooperazione, di aiuti e di sviluppo economico, oltre che di progresso per le presenti e future generazioni asiatiche. Promesse da lunghi anni fritte, rifritte e riscodellate, che si rinnovano senza mai arrivare a maturazione. Campa cavallo che l'erba cresce. Tutto sommato niente di grandioso e di nuovo, eccetto il fatto che va decisamente maturando più di prima l'idea che gli Stati Uniti cominciano a guardare seriamente e con molto più interesse di prima alle cose asiatiche. Il manifesto spostamento di vele in questa direzione, è stata una specie di doccia fredda per i paesi europei, che cominciano ad esserne già più che preoccupati. Questa è stata e sarà sempre la politica dei grandi. Ultima della lunga serie quella di De Gaulle con le sue storte virate verso Mosca e Berlino. Non ci vuole perciò soverchia intelligenza per capire che ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino. Questo l'obiettivo numero uno di tutte le nazioni, e di questo viaggio in modo speciale. Questi per impedire al comunismo ... quelli per impedire al capitalismo... accade che mentre i ciucci litigano ... i barili si sfasciano. e il mondo rimane alla mercè dei pochi che fino ad ora hanno solo saputo costruire armi e veleni che li pone in condizione di distruggere il mondo. Il compito del raduno di Manila, che doveva essere quello tanto strombazzato, di spianare il terreno per una pace onorevole ... nel Vietnam, non ha avuto il benchè mm1mo successo. Al contrario la guerra va aumentando di intensità e si fa sempre più minacciosa, e in contrasto con quello che si è detto, possiamo stabilire che il risultato esclusivo della conferenza sia stato quello di continuare a sparare? In Francia venticinque edifici su cento sono privi di acqua corrente, il 60 per cento di tutti gli appartamenti è sprovvisto dei servizi igienici più elementari, e il 72 per cento non ha doccia nè bagno. Il ministro dell'edilizia, tanto per dire qualche cosa, fa sapere al mondo ed ai francesi interessati, che ogni anno dovrebbero essere modernizzati 200 mila appartamenti. Capite? Il signor ministro dice quello che si dovrebbe fare, ma non muove un dito per porre rimedio a questa incivile, inumana e niente affatto igienica situazione. Questo stato di cose che non è edificante per nessun popolo civile, lo è ancora meno per quello francese, che a quanto pare ha dimenticato gli insegnamenti del passato, e si lascia dolcemente tosare e abbonire dal decrepito generale, che sogna imperi a occhi aperti, quando farebbe cosa più saggia utile e apprezzabile di dare al proprio popolo più igiene, più pulizia e più comodità tanto necessarie alla pubblica salute e al prestigio di una nazione che si rispetti. Ma siccome tanto sarà vano ottenerlo dall'alto, allora è sperabile che il popolo francese faccia risentire la sua voce e la sua forza e corregga questa miserevole e degradante situazione. Dal rapporto fatto dal partito repubblicano risulta che il governatore di New York, Nelson Rockefeller, per essere rieletto per la terza volta nelle ultime elezioni dell'otto novembre, ha speso quasi CINQUE milioni di dollari. Sembra incredibile, ma è pur vero. CONTROCORRENTE - Boston, Winter 1967 39
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