sua alta protezione verso la beniamina del suo cuore, mentre molto probabilmente i' quest'ultima che, nella sua alta missione, deve pensare piuttosto di proteggere l'alta Corte! Si legge nella sentenza indicata "l'articolo 402 non protegge la religione cattolica come bene individuale di coloro che vi appartengono (qui si può consentire); essa non attribuisce ad essi alcun personale vantaggio". Qui non consentiamo. La petulanza dei cattolici, lo siano di fatto o per conformismo, dal più umile sagrestano, al più altolocato, dalla beghina che coglie occasione per vilipendere il miscredente, al minestrone di un Jemola quando agita il turibolo in onore dell'onnipossente, è tutto un rincorrersi di complessi di superiorità che separano gli italiani in due classi: quella •beneficata dalla grazia divina e ... gli altri. Se la Corte costituzionale si fosse augurata una estensione di tale articolo, applicandolo a favore di tutte le religioni, in tal caso il clima generale della polemica in Italia avrebbe guadagnato più di un gradino, e per tutti; il peso opprimente di tante petulanti superstizioni avrebbe gettato a mare, per forza, tonnellate di vuota superbia. I cittadini che usano la stessa frase, lo stesso apprezzamento non ovattato da un tantino di abile retorica, si vedono ora assolti, ora condannati a seconda che l'oggetto indicato si chiami Tizio oppure Caio. Essi allora non si sentono più sopra una piattaforma di eguaglianza, si vedono il gioco dell'ambiente, che dà loro la libertà di esprimersi, ora gliela nega. Ricordo come, ancora ragazzo, ad evi tare qualche spontanea parolaccia, avevo inventata la parola "scatena". Stupore del pubblico; ma io con essa mi sfogavo, esattamente come qui alla T.V. Zibulon, li direttore della giostra per i più piccoli, ogni tanto si sfoga con un terribile "turnicoti turnicoton", modo come un altro per vilipendere qualche cosa, lasciando all'ascoltatore il compito di individuare il quia. L'idea espressa dalla Corte nella sua sentenza, sopra una maggioranza di cattolici in Italia è una pure sua opinione. Vi è in Italia la religione del toto calcio che punta ogni domenica somme ben maggiori di quelle offerte dai credenti per attenuare le pene dei poveri morti scesi in purgatorio ad abbrustolirsi a lento fuoco. Lo sport in genere è ben altra religione, confrontata con quella degli inginocchiati; le riunioni dei suoi fedeli negli stadi superano di gran lunga quella dei fedeli cattolici ai banchetti eucaristici. Perchè non applicare il 402 anche allo sport, unanimità religiosa della gioventù italiana? In complesso tutto il simbolismo religioso verrà bene un giorno o l'altro al pettine, come vi arrivano i nodi dei capelli in una testa arruffata. E' nell'abilità di chi ha la possibilità di dirigere, l'evitare bruschi capitomboli e rivolgimenti. Quanto del resto ha fatto, almeno nelle apparenze, il Concilio vaticano. Ahimè, la Corte costituzionale ha perduta una buona occa~ione per dare agli italiani un senso maggiore di unità di quanta non godino zona per zona. Quello che al più ne è sortito è il suggerimento di condire l'ingiuria con contorno di parole, scelte nel dizionario delle buone maniere: ove mancasse quella adatta. di inventarne una. Tunicoti turnicoton! Quando nel 1930 a Milano, davanti ad una imponente riunione di gerarchi, fui diffidato dal nominare l'on. Marescalchi, (allora sottosegretario alla agricoltura come garante della edesione dei vinicultori) io chinai il capo gioco forza, ma non desistetti dalla mia campagna contro il capitale vino, divenuto per l'occasione fascista. Solo al posto di inveire contro un certo Marescalchi mi sfogai contro il signor Manoscali. Fatta la legge fatto l'inganno; resta il 402, l'opposizione non disarma. Che sta a fare allora l'intelligenza, la imaginazione? E' fatale che quanto più la scienza andrà demolendo i credi, tanto maggiormente rapida sarà l'evoluzione dei calcolatori elettronici che ognuno di noi porta nella scatola cranica, non sempre ultimo modello! Allora poi tutto verrà da sè e senza ricorrere al lusso di giudici e di sentenze. I processi evolutivi della materia si ridono del tempo, per essi i millenni sono momenti. Non ci sono già i seicentomila cinesi, ed il mezzo miliardo o più di indiani che senza Corti di controllo stanno coprendo di vilipendio la nostra ipocrita civiltà occidentale? E' prevedibile il giorno nel quale il 402, almeno in Italia, abbia ad essere esteso a tutti I credi. Forse quel giorno sarà trop • po tardi; ma non tanto però perchè i giudici di oggi abbiano allora alla loro volta ad essere giudicati. Domenico Pastorello CONTROCORRENTE - Bo.~ton, Winter 1967 37
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