poveri libri della "Nazionale'\ ìl ragazzìno di dieci anni che regola il traffico, il signore sconosciuto che vedi mettere in mano mille lire a un povero vecchio e scomparire prima che l'altro abbia il tempo di capire. E ancora piazza Santa Croce, il luogo dove l'esercito si è fino ad ora impegnato più a fondo con uomini e mezzi, lavorando la notte al lume delle cellule fotoelettriche, pur sempre in una morsa di fango e di desolazione. Via Verdi, via Ghibellina, Borgo Pinti, tutto il centro: la situazione migliora, ma nelle facce e nei commenti della gente c'è la stessa rabbiosa disperazione. La disperazione di chi combatte una Al PAESIDI CULTURA lotta impari, immane. E' notte e piove sulla città, sul suo dolore e sulla sua impotenza. Ancora una notte "normale" normale, la sesta. Nel freddo. Nel fango. In una stanchezza al limite dell'umana resistenza. Può durare anche tre mesi, questa normalità, se mezzi e soccorsi rimangono quelli attuali. E clè nell'aria il fetore di tutto quello che muore in questa città che tentano di illudere. Purchè non muoiano anche la speranza e la volontà di combattere. Il rumore lieve della pioggia che cade, ci atterrisce ancora. da "La Nazione" Franco Nencini Si è costituito a Firenze un comitato internazionale di uomini di cultura allo scopo di farsi centro di tutte le iniziative a favore del patrimonio artistico e bibliografico della città cosi duramente colpita. Il comitato è formato dal professore Carlo Ludovico Ragghianti, dal professor Roberto Salvini ordinario di storia dell'arte nell'Università, dal professor Ugo Procacci Soprintendente alle Gallerie, dal prof. Guido Morozzi Soprintendente ai Monumenti, dal professor Guglielmo Maetzke Soprintendente alle Antichità dell'Etruria, dal professor Charles de Tolnay direttore della Casa Buonarroti, da Alessandro Bonsanti, da Mr. Myron Piper Gilmore Direttore della Villa Berenson della Harvard University. dal professor Uurich Middeldorf direttore dell'Istituto Germanico di Storia dell'arte, dal professor Emanuele Casamassima Direttore della Biblioteca Nazionale, dal professor Sergio Camerani Direttore dell'Archivio di Stato. Nei prossimi giorni saranno annunziate le altre adesioni al Comitato. Il comitato ha rivolto a tutti i Paesi di cultura questo significativo appello: "L'inondazione di Firenze, il 4 novembre 1966, ha causato danni al patrimonio artistico, storico e culturale maggiori di quelli subiti per la guerra tra le sue mura, nell'agosto 1944. "Ii parlamento e il governo della nazione, la città e tutti i suoi organi scientifici,. culturali ed artistici sono impegnati per la salvezza immediata dei monumenti, delle opere opere d'arte, degli archivi storici e delle biblioteche. Ma la sciagura, che si è estesa a tutta l'Italia, esige per i soli provvedimenti economici e sociali molte e molte centinaia di miliardi di lire. "L'intervento che sicompie nel centro storico devastato di Firenze, anche col concorso generoso di docenti e studenti stranieri, ha bisogno di essere potenziato. Saranno necessari molti anni di lavoro perchè monumenti, opere d'arte, manoscritti e documenti possano essere restaurati e restituiti alla cultura di tutto il mondo. "Firenze ha rappresentato per secoli lo spirito universale della civiltà, della cultura e dell'arte, nel mondo occidentale. Le testimonianze di questa opera storica che interessa tutto il mondo civile debbono essere salvate e conservate. "Abbiamo bisogno di tutti. "Rivolgiamo un appello urgente e doloroso ad ognuno che voglia dare un contributo alla resurrezione di Firenze, per costituire un "fondo internazionale" destinato al recupero dei monumenti, delle opere d'arte". I contributi, comunque versati. potranno essere indirizzati provvisoriamente al prof. Carlo Ludovico Ragghianti, Palazzo Strozzi, Firenze. Le vittim,e del cataclisma-87 morti e 21 dispersi ROMA, 9 novembre-Secondo notizie pervenute fino a questa sera al ministero dell'Interno, il numero accertato di morti per le alluvioni è di 87; 21 sono i dispersi. Provincia di Firenze: morti 29, dispersi nessuno; provincia di Trento: morti 18, dispersi 4; provincia di Brescia: un morto; provincia di Treviso: morti 3; provincia di Bologna: un morto; zona di Pordenone: morti 2; provincia di Vicenza: morti 3, un disperso; provincia di Belluno: morti 16, dispersi 8; provincia di Udine, morti 7, dispersi 5; provincia di Modena, morti 2; provincia di Venezia, morti 2; provincia di Pisa, morti 2; proivncia di Bolzano, un morto, dispersi 2; provincia di Grosseto: morti nessuno, un di sperso. CONTROCORRENTE - Boston, WiIIter 1967
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