si chiede la revisione. . . "consensuale" dei Patti Lateranensi, nello spirito dei tempi attuali che tenga conto del contenuto della Costituzione repubblicana e dello spirito delle decisioni del "Concilio Vaticano Secondo." Non ci è comprensibile cosa si possa revisionare ... consensualmente ... nello spirito dei tempi... e delle decisioni del Concilio Ecumenico. Che tempi... Hanno perfino ammodernato anche il linguaggio ... e per noi che abbiamo imparato a chiamare pane il pane ... e vino il vino ... non è facile cosa raccapezzarsi con questi "spiriti" e decisioni ecumenicali, che dovrebbero essere alla •base e come punto di partenza per revisionare il Concordato. Siamo perciò costretti a ricorrere al sistema dei tempi andati, e cosi ad occhio e croce ci sembra che si voglia, dando una botta al cerchio e una alla botte, varare un altro pateracchio peggio del primo. Quello che solo ci allieta, è che finalmente dopo 7 anni dalla stipulazione del Concordato tra l'Italia e il Vaticano, ci sia qualcuno che ne chiede la revisione. 'Tanto per ricordarlo, la Costituzione san• cisce in forma inequivocabile che i rapporti tra lo Stato e la Chiesa sono regolati dal Concordato. Cosa che risale all'll febbraio 1929, e fu dai comunisti accettato in sede dell'Assemblea Costituente. Per la verità e per la storia vale anche ricordare che i socialisti di allora furono contrari. Resta ora a vedersi come reagiranno le sinistre di oggi, e particolarmente i comunisti, che ora, più che prima, seguono una politica intesa a non mettersi contro la chiesa. E cosa faranno i socialisti in genere dal canto loro, quali facenti parte del governo papalino, che in tema di Concordato non ha nulla da rivedere? Come Yerrebbero a trovarsi con gli alleati democristiani, qualora, ammesso e non concesso, fossero favorevoli alla revisione? Fra le tante e bene articolate scappatoie, che sono l'arte degli onorevoli e delle eccellenze, non se ne farà nulla di nulla. In ogni modo staremo ad attendere, ma con molto poca -fiducia. Con la politica di. .. una mano lava l'altra e tutt'e due sporcano il viso ... c'è .niente da sperare. Tempo perso. Nel 1965 gli americani hanno scommesso nelle corse del cavalli da 4 a 5 miliardi di dollari, mentre per i libri hanno speso appena 800 milioni Nel 1964 sono stati spesi oltre 12 miliardi di dollari in bevande alcooliche e quasi 7 miliardi in cosmetici, beauty treatment, acconciature di capelli ecc. Nello stesso tempo si sono spesi meno di 6 miliardi di dollari per biglietti di ammissione nei "National Park" e appena 500 milioni per le rappresentazioni teatrali. Queste poche cifre stanno inconfutabilmente a dimostrare che in tema di educazione culturale, il popolo degli Stati Uniti, lascia molto a desiderare tanto da fare stabilire che in confronto di qualunque nazione occidentale d'Europa essi spendono meno. Ai nostri tempi si affollavano le biblioteche, i circoli di cultura e i teatri. Nei tempi che corrono si affollano i "night clubs", le sale da gioco e si corre velocemente e sbadatamente verso un futuro purtroppo sotto questi aspetti addirittura incomprensibile e imprevedibile, che è penoso doverlo ammettere, conduce a bestiali e mostruosi episodi di criminalità come mai nel passato. Basta dare un breve sguardo alle statistiche per stabilire quanto sia grave la situazione. Sembra incredibile appure 'Ilei più prospero e ricco rpaese del mondo, si verifica ogni minuto il furto di una automobile; ogni 25 minuti un furto semplice; ogni 28 secondi un furto con scasso; ogni 3 minuti un'aggressione aggravata; ogni 26 minuti un episodio di violenza carnale, il tutto con un danno economico di 27 miliardi all'anno. Ed è meglio chiudere il discorso, che potrebbe essere troppo lungo e nauseante da far girare la testa ai neo moderni moralisti da strapazzo che in questi ultimi anni sono in vena di giustificare tutto e tutti, fino alle droghe allucinanti, ai sudicioni capelluti ... ed ai pipistrelli che hanno avuto origine a Londra. Basta cominciare. A distanza di appena 9 mesi dal conferimento dell'alta onorificenza pontificia dello "Sperone d'Oro1 ' fatta al presidente Saragat dal papa in occasione della sua visita al Vaticano, verso la metà dello scorso mese, in occasione del ricambio della visita ufficiale di Paolo VI a Saragat al Quirinale, al presidente della repubblica è stata sconferita la più alta onorificenza vaticana. Il collare dell'Ordine Supremo del Cristo. La consegna gli è stata fatta CONTROCORRENTE - Boston, Autumn 1966 43
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