E necessariamente di questa gente doveva servirsene per vincere. E dopo aver vinto si accorse anche che questa gente gli serviva ancora per molto tempo a venire e quindi bisognava vestirli e cibarli. E chiese case e pane per questi affamati, e letti e ospedali pe<rgli ammalati e i sofferenti. Gli furono negati. Alle folle che lo avevano acclamato doveva pur dare qualche bricciola, e i nemici abbattuti non si davano per vinti. Quindi aveva bisogno di più armi per stravincere e per restare vittorioso. La CIA le armi gliele avrebbe date, ma il pane, la casa, il letto, l'ospedale sarebbe stato magari concesso "come carità d'un giorno". Non come canquista permanente, e la terra, anche se sotto l'egida dello stato, questo mai e poi mai. La terra è proprietà sacrosanta, inviolabile, dei padroni del vapore. Quindi rillutò di tutto. Anche del riconoscimento "diplomatico". E venne a Washington a chiedere queste cose. Gli furono negate. Ed è andato in Cecoslovacchia a comprar le armi ed altrove il pane e gli indumenti. "La vita e le attività della società non devono subire interruzione alcuna" altrimenti è la sconlltta e la morte. E Fide! Castro non è intenzionato a morire. Tu hai il tuo ideale da difendere, ed anche se vacuo, per te è solido e pieno. E lo difenderai contro i detrattori ed i nemici con la tua stessa vita. Tu sei davanti al plotone d'esecuzione e ti accingi al sacrillcio della morte con la certezza di affermare e difendere il tuo Ideale. Se ti arrendi sei codardo, se piangi sei vile. Se hai le armi per difenderlo, poi, e se per non ammazzare non lo difendi sarai ammazzato tu ... e l'Ideale sarà offeso ... Indi devi ammazzare anche tu. Se cristo sarebbe diventato re di Giudea stai certo che non avrebbe offerto l'altra guancia allo schiaffo, l'offerse perchè era ammanettato, circondato dai birri e non essendo re di Giudea non poteva dare ordini a nessuno di vendicarlo. Il popolo cubano sotto Castro non è ricco, non è libero, non lo può essere. La giustizia non è "uguale per tutti". Trovami un angolo della terra ove si può trovare la giustizia "uguale per tutti". Ha fucilato anarchici e rivoluzionari. E' vero. Ma tu non ti sei ancora accorto che tutte le società nate da una rivoluzione vittoriosa diventano automaticamente violente men te ed estremamente reazionarie ed -assassine? I rivoluzionari spagnoli non hanno ammazzato nemici. Li lasciavano varcar la frontiera quasi indistiurbati. E non li spossessarono nè degli averi nè de11a refurtiva che asportavano dalle tesorerie dei conventi e delle chiese, e dalle banche e dalle tesorerie governative. E (i nostri) poterono comprare armi per combattere, non perchè erano anarchici, ma perchè non ebbero nè oro, nè affaristi, nè diplomatici. E di fronte ai trionfatori morirono passati a fil di spada. I fuggiaschi muoiono tuttora di fame lenta e d'inedia nei campi di concentramento all'estero e nelle prigioni in patria. Di quelli che a Miamo e altrove imprecarono a Castro non ne ho visto ancora uno lacero o scarno, mal nutrito o sofferente. Son tu ttl ben pasciuti con una faccia bella e tonda ed una '))8.Jlciapiù grossa de11a mia. Nessuno è ossessionato dalla sicurezza del domani e nessuno è perseguitato dalle autorità americane. Nelle diinostrazioni rumorose sono protetti dalla polizia e se qualcuno viene arrestato lo si detiene fino a quando tutti I rappresentanti della stampa, radio e televisione non lo hanno esposto all'ammirazio~ benevola del pubblico ed a tutte le forme di intervista. Anche se si dicono "anarchici". CONTROCORRENTE - Boston, Autumn 1966 29
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