RIVISTA DI CRITICA E DI BATTAGLIA Fondata nel 1938 - Direttore: ALDINO FELICANI Indirizzo: CONTROCORRENTE, 157 Milk Street, Boston, Mass. 02109 CONTROCORRENTE 1s published quarte,ly. Mail addrus: 157 Milk St., Boston. Aldlno Ftllcanl, Editor and Publlshtr. Offkt of public:atlon157 MilleStr«t, Boston,Mass. 02109. Second-classmail prlvilevesauthorlztdat Boston, M.ss. Subsa'iptfon $) a yeu. Voi. 22-No. 4-(New Series ~50) BOSTON, MASS. Summer 1966 La sborniaVietnamese La gente rimane impressionata e stupefatta quando vede un'infinità di manifesti, pagine intiere di giornali quotidiani, migliaia di articoli, di editoriali su riviste con appelli, con dichiarazioni, con imprecazioni, con accuse contro le malefatte dell'imperialismo yankee, dell'aggressore yankee, dei barbari americani scatenati contro il povero ed innocente Nord Vietnam ed i gran democratici e patriotti Vietcong, che vogliono distruggere l'orrenda dittatura che regna nel Sud Vietnam, per sostituirla colla bella democrazia popolare che tanto fa felici i nord vietnamesi, i cinesi, i russi, i cubani, ecc., ecc. Centinaia di manifesti e milioni di manifestini e articoli firmati da migliaia di professori, preti, giornalisti, scienziati, artisti e "intellettuali" di ogni categoria e di ogni graduazione d'intelletto, che ben analizzati sembrano sostenere con meno cervello delle galline (mi scusino le galline) cause assurde e contradditorie coi fini che pretendono volere realizzare. Coi loro ragionamenti superficiali danno prova cli così poco raziocinio, che si è forzati a domandarci se davvero sono "intellettuali", ovvero sono dei santissimi somari. In non1c della libertà d'espressione per se, sostengono la schiavitù d'espressione per centinaia di milioni d'altri nei paesi fascisti comunisti, o come perfetti gesuiti fingono di ignorare che questa schiavitù d'espressione esiste in quei paesi totalitari, o che quf'i paesi siano affatto totalitari; in nome della democrazia a modo loro sostengono o coprono del loro manto le più infoami ed assassine dittature comuniste; ed in nome della pace prestano aiuto e magari fanno l'apologia di tutte le guerriglie totalitarie comuniste che non consentono un momento di pace a nazioni intiere per degli anni e anni; ed in nome dell'umanismo, della giustizia sociale , magari dell'emancipazione delle masse proletarie e contadine, ignorano, tacciono e perfin negano le persecuzioni, gl'incarceramen ti, lo sfruttamento, gli assassinii e le liquidazioni del totalitarismo comunista, l'unico che oggi nel mondo nega tutte le libertà al popolo che opprime, e l'unico che oggi fra i vari totalitarismi nega tutte le libertà di pensiero a tutti coloro che non ~anno parte della loro classe di sfruttatori ed oppressori comunisti. Questo medesimo fenomeno di contraddizioni lo presentano pure sovente molti anarchici - l'ora attuale ne è un esempio - quando senza preoccuparsi cli andare in fondo ad un problema si lasciano trascinare, si lasciano sedurre dalla propaganda altrui a sostenere movimenti e cause che aspirano, che sono all'antipodo, che contraddicono il fine che gli anarchici dichiarano di voler raggiungere: una società libera. Quando si notano tante e cosi comuni contraddizioni e negazioni delle proprie funzioni e perfino dei propri principii in gente cosi svariata e supposta cli grande cultura o supposta coscienza rivoluzionaria, si è forzati di chiederci se l'intelligenza non è dopo tutto, forse, che un opm1one. l'educazione invece di un ausilio all'intel-
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