Controcorrente - anno XXII - n. 50 - estate 1966

vedimento per porre fine a quest'altro inumano e innecessario carnaio. C'è solo da sperare che rinsaviscano un po' tutti, e si ponga termine a questo nuovo massacro, che comunque si voglia giustificare, non è desiderato nè voluto dalla stragrande maggioranza dei popoli, che non . sono nati per essere continuamente carne da macello, per volontà di ~ uan ti caparbiamente pensano di dividersi il mondo per il loro fine di dominio, di controllo e di mercato. Ma fino a quando ci saranno armi e armati, generali e ammiragli, dittatori e dittature, appetiti da satollare e schiavi da dominare, è vano pensare che il cannone zittisca. A fare la guerra debbono essere sempre in due. A prepararla e ~ ·ovocarla sono sempre quelli del mestiere. Il popolo ama solo essere lasciato libero in casa propria e decidere della sua sorte, senza interf':- renze e senza interventi da parte di chicchessia. Tanto in Russia, quanto negli Stati Uniti, più di ogni altra nazione, sono preoccupati per l'esplosione della terza e non ultima bomba atomica cinese. Un monopolio che scompare e un maggiore pericolo che minaccia il mondo. .\ Ginevra i ciarlatani in veste di diplomatici, che da venti anni discutono di controlli atomici e di disarmo, hanno ancora una volta preso vacanza senza nulla di fatto. Vi ritorneranno il 14 giugno. Riapriranno le discussioni per ricominciare dal punto di partenza, e con la stessa testardaggine ricominceranno a fare discorsi e proposte che lasceranno ancora una volta il tempo che trovano, e perchè nessuno è seriamente determinato a cacciare la castagna dal fuoco. E' spaventoso dover continuare a fare queste constatazioni, come è ancora piu spaventoso rilevare che l'arsenale atomico aumenta, e perchè nessuno è decisamente convinto a realizzare il serio, grave pericolo che incombe su tutta l'umanità, che non avrà più nel futuro da decidere tra vinti e vincitori perchè finiremo coll'essere tutti sconfitti. Perciò basta con la rettorica, con i discorsi pacifisti, con i programmi inaccettabili, che servono solo a stordire il prossimo. Si domandano fatti. Il mondo chiede la fine di tutte le guerre, degli odi e non desidera altro che pace. Tanto potrà solo avverarsi quando saranno distrutti tutti gli arsenali e disintegrate nel più profondo degli oceani tutte le bombe atomiche. Il resto è una tragica farsa. Gli alunni del Liceo Giuseppe Parini <li Milano si sono presi il gusto di voler pubblicare un giornaletto scolastico dal titolo "Zanzara" e in un articolo di questa "Zanzara" si proposero di studiare a quanto pare il comportamento sessuale delle ragazze dei nostri giorni. Non l'avessero mai fatto. E' successo il finimondo. Se ne è fatto una tragedia nazionale. Tre studenti sono stati portati in tribunale e accusati di un reato inesistente. Si è gonfiato il pallone scandalistico fino all'inverosimile, e si sono dette sciocchezze a non finire. Sono intervenuti ,·escovi, parroci, giornalisti e perfino il vice presidente del consiglio dei ministri On. Nenni. Ci sono state proteste e denuncie della stampa e interrogazioni al parlamento. In base ad una circolare fascista del 1933, è stato intimato ai tre studenti di spogliarsi davanti al magistrato inquirente. Sono state rivolte loro domande sulla loro vita intima. La ragazza si è rifiutata di spogliarsi. Le famiglie sono ricorse alla tu tela legale. Si è fatto appello alle leggi della costituzione; agli articoli del Codice Penale e tra la requisitoria del Pubblico Ministero e le arringhe degli avvocati il processo è finito come poteva finire. Assoluzione. La clamorosa vicenda ha fatto perdere il senso delle proporzioni. Una faccenda che poteva essere definita e conclusa tra il Preside del Liceo, i genitori e i ragazzi, è invece finita in tribunale. In Italia a quanto pare stanno diventando sempre meno seri. Hanno tempo da perdere a fare baccano. Basti ricordare che una quistione di bambini, o meglio di asili infantili, pochi mesi fa ha provocato la caduta del governo. Fortunatamente nel caso odierno la grande maggioranza della opinione pubblica ha acclamato la decisione della corte, e i parrucconi della chiesa e del fascismo che hanno cercato di far rivivere gli usi e le leggi del ventennio scellerato, una volta tanto hanno dovuto rintanare e masticare amaro. 36 CONTROCORRENTE - Boston, Swmmer 1966

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