Controcorrente - anno XXII - n. 50 - estate 1966

Su queste cose, si tace. "Iniziativa Anarchica" ha potuto insultare, mentire, ridicolizzare per l'edificazione dei poveri di spirito che si sono sollazzati del silenzio dei Faisti. Un silenzio rotto soltanto dalla debole voce del Bollettino Interno che circola tra i pochi associati ed è quindi di nessuna efficacia. • • • Ho preparato questa relazione incompleta finchè si vuole, adoprandomi ed eliminare tutti quei dettagli che avrebbero potuto renderla civetta. Ho scritto, ripeto, senza intento denigra torio. Sfiorando leggermente la superficie di certi mali che disturbano non poco il Movimento anarchico italiano, l'ho fatto, con la speranza che essi vengano co1Tetti da giovani compagni, ai quali spetta preparare il futuro corrispondente alle esigenze dei tempi, e non con slogans vuoti di senso. Chi ha paura delle parole, ha paura anche delle idee che esse esprimono. La paura inaridisce il pensiero e le qualità intellettive. Chi non possiede mente che sappia Pagine Ritrovate PIETRKOROPOTKIN Pietro Kropotkin è senza dubbio uno di quelli che hanno contribuito di più - forse più che gli stessi Bakunin ed Eliseo Reclus - alla elaborazione e alla propagazione dell'idea anarchica. Ed egli ha perciò ben meritato l'ammirazione e la riconoscenza che tutti gli anarchici hanno per lui. Ma, in omaggio alla verità e nell'interesse superiore della causa, bisogna riconoscere che l'opera sua non è stata tutta ed esclusivamente benefica. Non fu colpa sua; al contrario, fu l'eminenza stessa dei suoi meriti che produsse i mali ch'io mi propongo di indicare. Naturalmente, Kropotkin, al pari di ogni altro uomo, non poteva evitare ogni errore ed abbracciare tutta la verità. Si avrebbe dovuto quindi ·profittare della sua preziosa contribuzione e continuare la ricerca per raggiungere nuovi progressi. Ma i suoi talenti letterarii, il valore e la mole della sua produzione, la sua instancabile attività, il prestigio che gli veniva dalla sua fama di grande scienziato, il fatto ch'egli aveva sacrificata una posizione altamente privicomprendere, fa uso dell'abuso e dell'insulto, frutto della sua ignoranza. Abbiamo molta strada da percorrere, molti ostacoli da superare: molto più da imparare. Dedichiamoci a questa opera, ognuno per Ja sua strada, senza pretendere di saper tutto e di possedere la sola verità. Hugo RoNanct New York, Marzo 1966 Nota - La denominazione "Mai" o "Maisti" usata nello scritto, è fatta soltanto per distinguere quella co1Tente di anarchici distaccatasi dalla FAI dopo Bologna e Carrara. Non vuole affatto significare "Movimento Anarchico Italiano", come qualcuno potrebbe assumere, e come gli scissionisti si son dichiarati in certi scritti pubblicati in "iniziativa anarchica". Or che è apparso il loro nuovo giornale, dal quale, come dopo il convegno di Pisa, non risulta si siano dato un nome che li distingua dagli aderenti alla FAI, lascio inalterata la denominazione. legiata per difendere, a costo di sofferenze e di pericoli, la causa popolare, e di più il fascino della sua persona che incantava tutti quelli che avevano la fortuna di avvicinarlo, gli dettero tale notorietà e tale influenza ch'egli sembrò, ed in gran parte fu realmente, il maestro riconosciuto della grande maggioranza degli anarchici. Avvenne cosi che la critica fu scoraggiata, e si produsse un arresto di sviluppo dell'idea. Durante molti anni, malgrado lo spirito iconoclasta e progressivo degli anarchici, la maggior parte di essi non fece, in quanto a teoria ed a propaganda, che studiare e ripetere Kropotkin. Dire diversamente da lui fu per molti compagni quasi una eresia. Sarebbe dunque opportuno il sottomettere gl'insegnamenti di Kropotkin ad una critica severa e senza prevenzioni per distinguere ciò che in essi è sempre vero e vivo da ciò che il pensiero e l'esperienza posteriori posso110 aver dimostrato erroneo. Cosa d'altronde che non riguarderebbe solo Kropotkin, poichè gli errori che si possono rimproverare a lui erano già, professati dagli anarchici prim!l che Kropotkin acquistasse una posizione eminente nel movimento: egli li confermò e li fece durare dando loro l'appoggio del suo talento e del suo CONTROCORRENTE - Boston, Smmner 1966 17

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