Dario Fieramonti. Ad essi era abbinato il caso di Augusto Masetti. Il nostro continuo martellare sul caso Masetti e sulle altre vittime del militarismo, trova le folle indifferenti. Il fatto che !'on. Giacomo Ferri socialista, ,<,i è recato al capezzale del Colonnello Stroppa, a congratularsi con lui per lo scampato pericolo, ha creato confusione fra le masse che si mantengono indifferenti. Noi chiamiamo riunioni, organizziamo comizi, ma l'indifferenza rimane. La stessa nostra stampa non si interessa del caso. Di fronte a questa apatia doveva essere fatto qualche cosa che portasse il caso Masetti sul terreno legale e giudiziario, e fuori delle colonne de "Il Rompete le File". Discussi il problema con Domenico Zavattero, che io stimavo per abilità e competenza. Decidemmo che la cosa logica da fare era quella di preparare un questionario, sottopon~ndo la situazione legale di Masetti all'esame di uomini politici, in grado di suggerire una soluzione. Il dilemma netto e preciso che il questionario avrebbe dovuto sottoporre era questo: "0 processate Masetti, o lo mettete in in libertà - Egli non è pazzo". Nel mese di Settembre 1913, il questionario fu inviato a deputati, senatori, giornalisti, avvocati. Eccone il testo: Bologna, 20 Settembre 1913 "Onorevole Signore, "Augusto Masetti, per avere _sparato il 30 Ottobre 1911 una fucilata al colonnello Stroppa nella Caser.ma Cialdini in Bologna, si trova da circa un anno intevnato nel Manicomio Criminale di Montelupo. "A quanto pare, definitivamente. "Rivolgendovi rispettosa men te un questionario, noi ci sforziamo di far tacere, in noi, quella che potrebbe apparire una voce di parte; non interroghiamo le "idee"; desideriamo, serenamente, apertamente, interrogare Uomini .di senno e di giustizia, afflnchè, col loro responso illuminato, ci dicano se è legale, ma anche se è umano il provvedimento che contro Augusto Masetti è stato provocato: definitivamente, sembra, ripetiamo. "Al nostro pensiero, al nostro giudizio balena il dubbio: Se Augusto Masetti venne considerato ;,-responsabile dell'atto compiuto, si da rendersi necessario, lecito, legale sottrarlo al procedimento penale a cui, responsabile, avrebbe dovuto soggiacere, questa sua condizione d'irresponsabilità risulta essa da uno stato di demenza, di pazzia, esistente in lui al momento del fatto, come in più d'una circostanza - per reati di sangue, ma col proscioglimento o l'assoluzione dell'imputato - si verificò in passato e si vien di continuo verificando "Se le condizioni mentali cli Augusto Masetti resero necessaria la misura del suo internamento nel Manicomio Criminale, senza che un giudizio penale sia stato pronunziato contro di lui, è provato che tale misura abbia ad essere definitivamente mantenuta, a cagione ciel durar d'uno stato di pazzia che renda pericolosa la liberazione del soggetto? "In ogni caso, non sarebbe doveroso che a nuovi esami, a nuove perizie Augusto Masetti venisse sottoposto, afflnchè, risultando che lo stato suo di pazzia sia stato superato, egli possa venir tolto al luogo criminale di cura nel quale è stato internato? "Dubbio che sottoponiamo, e domande che rispettosamente volgiamo alla S. ,·.: se è lecito, con un'aggiunta: "Oltre che giuridicamente possibile, è t,mano che un provvedimento come quello eia noi prospettato venga preso, al di sopra d'ogni gretta prevenzione politica e di parte, nei riguardi di persona che, se irresponsabile nel momento del fatto, può essere in seguito - come per tanti clementi, per tanti pazzi accade - guarita? E' forse incurabile la pazzia di Augusto Masetti? E non è il caso di reclamare che nuove diligenti e imparziali perizie lo vengano a dichiarare? "Noi confidiamo che una Vostra coscienziosa risposta, manifestandoci la Vostra opinione, ci venga a togliere dal dubbio tormentoso che C\ martella; e con noi, venga a togliere tanti uomini retti e giusti, i quali, fuori e sopra d'ogni variar d'impressioni e d'opinioni sul significato, valore e portata dell'atto commesso dal soldato Augusto Masetti, pongano il più rigoroso senso di giustizia, poichè, ov'esso non riesce a possedere, non havvi possibilità di svolgimento civile delle lotte politiche e sociali. "Nell'attesa fidente, dunque, che entro il mese di Ottobre saprete sottrarre qualche istante alle Vostre occupazioni feconde per inviarci al proposito sottopostovi la vostra opinione, coi ringraziamenti più vivi, distintamente Vi salutiamç>. 10 CONTROCORRENTE - Boston, Sllmmer 1966
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