Controcorrente - anno XXII - n. 49 - primavera 1966

calci dietro le quinte di questo instabile baraccone travagliato da opposizioni aperte e palesi, da dissensi interni, che tengono costantemente la via aperta a non poche sorprese e a questi periodici capitomboli. Così la crisi ministeriale italiana, determinatasi in seguito ad un voto su una proposta di legge riguardante la "scuola statale materna", dopo oltre un mese di consultazioni, di approcci, di incontri, di veti, di promesse, di divergenze, di compromessi e di riserve dei quattro partiti della coalizione di centro-sinistra, la barcaccia multicolore è stata rimessa nuovamente a galleggiare, pronta a naufragare di bel nuovo al primo scoglio che urterà. La lunga fatica ha riportato il tutto al punto di partenza, e tutli vantano di aver data la loro opera, per raggiungere e consolidare l'accordo fra i quattro partiti del centro sinistra nella nuove intesa di unità di azione e di programma. Tempo e fiato sprecato, perchè questi accordi e queste intese, sono minate in partenza, perchè diversi i partiti, diversi gli uomini, diversi i programmi, infiniti gli appetiti e smisurate le ambizioni. La torta ministeriale è stata nuovamente divisa con irrilevanti spostamenti di nomi fra gli stessi ministri e sottosegretari di prima. Fanfani, l'amicone dello sfaccendato sagrestano di Firenze, causa prima della crisi, è tornato alla Farnesina. Scelba è stato messo per il momento in un cantuccio. I socialisti, i socialdemocratici e l'unico repubblicano, dopo le smorfie, come sempre hanno fatto i bravi ragazzi e sono rientrati nello stonato coro a fare chiasso. La battaglia comunque è finita, mentre si dà già inizio a scavare nuove trincee e a prepararsi ad altri attacchi alla prima pioggerella. Centro sinistra a parole. Ai fatti è una paradossale incognita che continua a procedere nell'equivoco, rimanendo legato a filo doppio al volere del Vaticano che ne muove i fili conduttori. Si parla ora di nuova piattaforma ... di nuovo governo.. . di saldezza, mentre il popolo italiano che ignora o finge di ignorare delle vicende governative, è stanco e nauseato di quello che avviene nel... bel paese. . . Da Badoglio al terzo ministero di Moro, ben 28 governi si sono succeduti nella guida del paese, dove non si parla altro che di congiuntura... strutturazione... assegnazione... globalità... irreversibilità ... gradualità, programmazione ccc. e di tante altre cianfrusaglie che servono solo a stordire l'uomo della strada. Le agenzie giornalistiche informano che gravi disordini e sempre più serie dimostrazioni stanno avendo luogo In India a causa della fame e delle disastrose condizioni economiche. Nello Stato di Kerala e propriamente nelle città di Trivandrum, Vakata, Kottayan Alleppey e Ernakulam, la riduzione della già misera razione di riso ha generato nuove e più indignate proteste. La folla inferocita ha attaccato gli uffici del governo, ha saccheggiato i negozi e bloccate le strade con barricate e interrotto le linee di comunicazione. La polizia ha fatto uso di bombe lagrimogene per disperdere i dimostranti. L'entità dei danni, il numero dei feriti e degli arrestati . finora sconosciuto. L'impressionante aumento demografico, la siccita e le inondazioni costituiscono per la Cina i fattori principali che costringono 460 milioni di indiani a vivere in un costante stato di carestia, di miseria, di malattie e di fame. Lo scorso anno, a causa del misero raccolto, la ragione giornaliera di grano venne ridotta a 350 grammi e quella dello zucchero a un chilo a persona. Si calcola che giornalmente muoiono per malattie causate dalla denutrizione 20 mila persone. Da maggior parte è composta di bambini che vengono raccolti dalla strada in uno stato pietoso e miserabile. Dal 1951 ad oggi vi è stato un aumento di oltre 100 milioni di bocche da sfamare, mentre solo la metà della terra coltivabile è stata resa produttiva. Si calcola ancora che i quattro quinti della popolazione spendono per Il mangiare meno di SETTE dollari al mese. Se non si riuscirà a provvedere con mezzi adeguati e efficienti, nei prossum 50 anni mllioni di indiani moriranno per la fame. Da anni si studiano, con statistiche alla mano, i mezzi come poter abbattere questo secolare nemico dell'India. Si elaborano programmi, si convocano conferenze, si mandano aiuti dai paesi più ricchi e fortunati, ma la miseria, la fame e le malattie continuano a fare strage in maniera sempre più impressionante. La situazione rimane tragica, e se non si riuscirà con un valevole e decisivo sforzo 42 CONTROCORRENTE - Boston, Spring 1966

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